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venerdì 1 novembre 2024

261. Nel 1963 la salma di BRONLUND, uno dei tre membri deceduti nel corso della spedizione della nave "DANIMARCA" nella GROENLANDIA NORD-ORIENTALE (1906-08), venne traslata sulla costa dalla PATTUGLIA IN SLITTA danese SIRIUS SLÆDEPATRULJEN. STORIA DELLA SLÆDEPATRULJEN. Il suo compito era controllare 16.000 km di costa. L’OPERAZIONE METEO GERMANICA HOLZAUGE sulla costa orientale groenlandese (1942-1943) è comandata dal Tenente della Marina Hermann Ritter, un nome che mi è famigliare. Infatti è il marito di Christiane, che aveva trascorso un intero anno con lui, in una delle zone più remote delle Svalbard. Dove Hermann si sarebbe dedicato alla caccia per cinque lunghi anni. Esperienza straordinaria, che Christiane racconterà in un affascinante libro: "Una donna nella notte polare". Tanto da desiderare di condurre anche lassù, nell'Artico, tra i minatori russi e norvegesi, le mie “ricerche multiculturali”. Come quelle effettuate in Kenya e Sudan. DA: TRA I GHIACCI DEL PASSAGGIO A NORD-OVEST.


Francobollo groenlandese del 1975, che commemora i 25 anni della Slædepatruljen, la "pattuglia in slitta" 

Cosa c'è nel libro: 

PREMESSA; PARTE I.   L’A. e il Passaggio a Nord-Ovest

La scoperta involontaria dell’accesso orientale al Passaggio nel 1616; L’anomia nell’Artico: corsari “on duty” e fuori servizio; ammutinamenti degli equipaggi; Spedizioni pluriennali volontarie e non (per sverno o deriva dei ghiacci), o ripetute nel tempo; Alla ricerca di montagne, isole e terre inesistenti; Scoperta di nuove isole e “riscoperta” nel XX secolo di terre dimenticate; Missioni solitarie, di gruppo, via terra, via mare; Nel 1819 Parry riceve il premio per aver raggiunto la metà della  distanza tra i due accessi (orientale e occidentale) del Passaggio; Spedizioni scomparse nel nulla (XV-XVIII secolo); Il “mistero” per antonomasia della Storia delle Esplorazioni: la  Grande Spedizione “perduta” di Sir John Franklin, 1845; Nel 1854 il premio di 20.000 sterline spetta a McClure per la  scoperta, da ovest ad est, del Passaggio; Amundsen naviga il Passaggio da est a ovest nel 1903-1906. Nel  1921-24, sia pure su slitte, il percorso è ripetuto dalla Quinta  Spedizione Thule dell’etnologo Rasmussen; Infine, sezione dopo sezione, l’itinerario del mitico Passaggio a Nord-Ovest

PARTE II        Nel Passaggio a Nord-Ovest

TuktoyaktukMare di Beaufort (Artico Occidentale, Northwest Territories); Resolute Bay (Qausuittuq): Stretto di Barrow (Artico Centrale-Alto Artico, Nunavut);  Iqaluit (Frobisher Bay): Isola di Baffin, Artico Orientale, oggi Nunavut; Pangnirtung (Cumberland Sound): Isola di Baffin, Artico Orientale, oggi Nunavut; Le altre due comunità: Inuvik, delta del fiume Mackenzie (ad ovest, nei Northwest Territories), Kuujjuaq, già Fort Chimo (ad est, nel Nunavik)

PARTE III   ALLA SCOPERTA DEL PASSAGGIO A NORD-OVEST:  ESPLORATORI, NAVIGATORI, ANTROPOLOGI

1. GIOVANNI CABOTO, 1450? - 1498. Nell’outport di Bonavista, nell’isola canadese di Terranova. La misteriosa scomparsa di Caboto e delle sue navi, 1498; 2. GASPAR CORTE-REAL, ca. 1450-1501. I portoghesi si interessano ai banchi di merluzzo di Terranova. I fratelli Gaspar e Miguel Corte-Real. Gaspar Corte-Real e la prima spedizione del 1500. La scomparsa di Gaspar Corte-Real nella spedizione del 1501; 3. SIR FRANCIS DRAKE, 1544-1596.  Nel 1577 una squadra al comando di Francis Drake salpa da  Plymouth, dando inizio alla prima circumnavigazione inglese della  Terra; Raggiunto il Pacifico, si risale la costa del Sud America (1578), attaccando a sorpresa navi e insediamenti spagnoli, per proseguire  ancora verso nord, ma solo al 48° N, 1579; 4. JOHN DAVIS, 1550-1605. La prima spedizione del 1585: Groenlandia e Baffin; La seconda spedizione del 1586: Groenlandia e Labrador; La terza spedizione, 1587: Groenlandia, ancora Baffin, Stretto di  Hudson, Labrador; 5. HENRY HUDSON, 1570-1611. La spedizione del 1607: Groenlandia, Svalbard, Jan Mayen; Le spedizioni del 1608 e 1609: Nuova Zemlja, Terranova, Maine,  Cape Cod, Manhattan; L’ultima spedizione del 1610-11: Islanda, Groenlandia, Labrador,  Baia di Hudson, l’ammutinamento e… la morte; Uno straordinario insegnamento nautico; 6. SAMUEL DE CHAMPLAIN, ca. 1570-1635. Il primo viaggio del 1603 serve anche per ricercare il Passaggio, che  però non riesce a trovare…; 7. JAMES COOK, 1728-1779. Il terzo, e ultimo, viaggio, 1776-79: lo Stretto di Bering; 8. GEORGE VANCOUVER, 1757-1798. A bordo della Resolution e della Discovery con Cook, 1772-75 e  1776-80; La spedizione in Nord America, 1791-95; 9. JOHN ROSS, 1777-1856. Stretto di Davis, Baia di Baffin, Lancaster Sound, le “Montagne di  Crocker”, 1818; Penisola e Golfo di Boothia, King William Island, quindi nella  Penisola di Boothia viene raggiunto il Polo Magnetico Nord, 1829-1833; Alla ricerca della Spedizione Franklin: Stretto di Lancaster, 1850-1851; 10. WILLIAM EDWARD PARRY, 1790-1855. Con John Ross nel Lancaster Sound, 1818; Lancaster Sound, Stretto di Barrow, Melville Sound. Nella Melville  Island tocca i 110°Ovest: È a metà del Passaggio a Nord-Ovest. Quindi l’isola di Banks, 1819-1820; Bacino di Foxe, Isola Southampton, Repulse Bay, Penisola di  Melville, Igloolik, 1821-1823; Canale del Principe Reggente, Stretto di Barrow, 1824-1825; Verso il Polo Nord raggiunge gli 82° 45' N, 1827; 11. SIR JOHN FRANKLIN, 1786-1847. Introduzione; La Grande Spedizione di Franklin salpa alla ricerca del Passaggio a  Nord-Ovest, 1845. PRIMA FASEAlla ricerca della spedizione, le missioni di soccorso  e ricerca (1848-1880) scoprono materiali, tombe, resti umani; 11. 1 Alla ricerca via mare della Spedizione Franklin: Elisha Kane  (1820-1857): 1850-51; 1853-55 11. 2 Alla ricerca via mare della Spedizione Franklin: Robert  McClure (1807-1873): 1850-54 11. 3 Alla ricerca via mare della Spedizione Franklin: Sir Francis  Leopold Mc Clintock (1819-1907): 1848-49; 1850-51; 1852-1855; 1857-59 11. 4 Alla ricerca via terra della Spedizione Franklin: John Rae  (1813-1893):1848-49; 1850; 1850-51; 1853-54; SECONDA FASE: alla fine di un decennio di ricognizioni sul  terreno, di studi e analisi a tavolino e in laboratorio, negli anni ‘1980  si ricostruiscono le cause del tragico fallimento di una delle più  grandi imprese umane, che la storia dell'esplorazione ricordi; TERZA FASEanni ‘2000. il cambiamento climatico favorisce il ritrovamento sul fondo del Mar Glaciale Artico delle navi di  Franklin: l’Erebus (2014) e la Terror (2016); La sopravvivenza nell'Artico: insegnamenti provenienti dalla cultura  eschimese (Inuit) e dall'antropologia; 12. OTTO SVERDRUP, 1854-1930. Con Nansen attraversa da est ad ovest l’inlandsis della Groenlandia  con gli sci (1888); Con la Fram verso il Polo Nord su slitte trainate da cani. La  Norwegian Arctic Expedition, 1898-1902; 13. ROALD AMUNDSEN, 1872-1928. Alla conquista del Passaggio a Nord-Ovest, 1903-1906. La Gjøa salpa da Cristiania (Oslo); 14. DONALD BAXTER MACMILLAN, 1874-1970. Un grande divulgatore scientifico; Le prime spedizioni artiche (1908-1917); Le spedizioni polari con la Bowdoin (1921-1954); 15. PETER FREUCHEN, 1886-1957. Con Wegener nel nord-est della Groenlandia con la Spedizione Danese, 1906-1908; Con Rasmussen Prima Spedizione di Thule, 1912; Quinta Spedizione di Thule: Isola di Baffin, Penisola di Melville, Baia di Hudson Occidentale,1921-1924; 16. KNUD RASMUSSEN, 1879-1933; La Danske Literaere Grönlands Ekspedition, Groenlandia 1902-1904; La nascita in Groenlandia; Lo Spaccio di Thule tra gli Eschimesi (Inuit) Polari, Groenlandia  settentrionale; Le Sette Spedizioni Thule; Le prime quattro spedizioni: 1912-13, 1916-1917, 1919; La Quinta Spedizione, la più grandiosa di tutte: Groenlandia-Siberia, 1921-1924; Dall’Isola dei Danesi: molteplici indagini etnografiche, etnologiche, archeologiche. RASMUSSEN RACCONTA; Sesta e Settima Spedizione: 1931, 1932-33; 17. VILHJALMUR STEFANSSON, 1879-1962. Islanda, 1904-05; Alaska e Artico occidentale canadese, con la  Anglo-American Polar Expedition, 1906-07; Artico occidentale canadese, 1908-12: Eschimesi del Mackenzie e del Rame; La Canadian Arctic Expedition (Cae), la più lunga esplorazione  polare della storia, tra Alaska e Artico Canadese, 1913-18; L’odissea della Karluk APPENDICE AI MARGINI, MA NON TROPPO…Ludvig Mylius-Erichsen, Peter Freuchen, Alfred Wegener e la prima automobile tra i ghiacci artici, Nella spedizione della Danimarca nel nord-est della Groenlandia (...) BIBLIOGRAFIA CARTE

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[La Danmark-Ekspeditionen del 1906-1908 nella GROENLANDIA NORD-ORIENTALE era stata caratterizzata dalla morte di tre dei suoi ventotto membri. Tra i quali  l’esploratore, insegnante e catechista groenlandese Jørgen Brønlund. Il suo corpo, ritrovato nel marzo del 1908, sarà lasciato nella grotta che aveva scavato]
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Nel 1963 la salma di Bronlund, uno dei tre membri deceduti nel corso della spedizione della nave Danimarca nella Groenlandia  Nord-Orientale (1906-08), venne traslata sulla costa dalla PATTUGLIA IN SLITTA danese SIRIUS SLÆDEPATRULJEN. 
STORIA DELLA SLÆDEPATRULJEN. Il suo compito era controllare 16.000 km di costa.  L’OPERAZIONE METEO GERMANICA HOLZAUGE sulla costa orientale groenlandese (1942-1943) è comandata dal Tenente della Marina Hermann Ritter, un nome che mi è famigliare. Infatti è il marito di Christiane, che aveva trascorso un intero anno con luiin una delle zone più remote delle Svalbard. Dove Hermann si sarebbe dedicato alla caccia per cinque lunghi anni. Esperienza straordinaria, che Christiane racconterà in un affascinante libro: Una donna nella notte polare. Tanto da desiderare di condurre anche lassù, nell'Artico, tra i minatori russi e norvegesi, le mie “ricerche multiculturali”. Come quelle  effettuate in Kenya e Sudan.

 Nel 1963, la pattuglia in slitta Sirius Slædepatruljen trasferì la salma di Brøndlund dalla grotta alla costa, dove fu eretto un monumento in pietra, con una targa commemorativa.  

Riguardo alla “pattuglia in slitta”, avendo l’abitudine di firmare e di datare ogni libro che leggo, ricordo a me stesso come nella campagna maremmana lessi nel 2000 l’omonimo e avvincente libro dello storico britannico David Howarth (...). 

Un ufficiale di Marina che per lo Special Operations Executive diede vita al famoso Shetland Bus, che porterà in salvo nelle isole scozzesi numerosi membri della resistenza norvegese. 

 Howarth ha puntualmente ricostruito la nascita in funzione antigermanica, durante la Seconda Guerra mondiale, sulla remota e deserta costa nord-orientale dell’isola, delle North-East Greenland Sledge Patrols

Pattuglie su slitte, ciascuna condotta da un volontario, per lo più composte da cacciatori danesi, norvegesi ed eschimesi. 

15 pattuglie che, partendo dalla base di Eskimoness, a sud dell’isola Clavering (...), situata 560 km a nord di Scoresby Sound, dovevano controllare la costa (...). 

In tutto ca. 800 km. 

In realtà, ben 16.000, seguendo la linea costiera (...). 

Dal 1953 le pattuglie hanno incluso nel nome la stella Sirio. 

Essendo la più luminosa e in grado di “accompagnare” con la sua luce tutti coloro che si muovono, anche nel corso della notte polare.

 Addentrandomi nella lettura, notai allora che un nome, che mi suonava famigliare, spuntava dalla parte dei “cattivi”. 

Era del tedesco che nel 1942-43 comandava l’Operazione Holzauge.

 Infatti nell’agosto del 1942 la Sachsen, che trasportava una spedizione meteorologica forte di diciannove uomini, era approdata nella Baia Hansa dell’isola Sabine, 110 km a nord di Eskimoness. 

Eskimoness ("promontorio eschimese") è situata su una piccola penisola, sulla costa meridionale dell'isola di Clavering. Venne così chiamata dalla spedizione del 1929-30 di Lauge Koch, per la presenza di un insediamento Inuit abbandonato. Qui venne poi costruita una stazione radio e telegrafica. Dal 1941 al 1943 sarà il Quartier Generale della "pattuglia in slitta". Da qui i meteorologi trasmetteranno in codice i bollettini meteo, di vitale importanza per la navigazione, sia nell’Atlantico, che nell’Artico. (Mappa realizzata nel corso della nuova spedizione di Lauge Koch del 1931-34). 

 Per molti mesi la loro presenza sfuggì a tutti, anche agli aerei. 

Fino al marzo del 1943, quando le slitte di una pattuglia si imbatterono nelle “impronte, impronte umane… scarpe con i tacchi” (...). 

I volontari avevano avuto infatti l’incarico di dare un’occhiata anche all’isola Sabine. 

Così, proseguendo nella Germania Harbour, in una baracca scopriranno una stufa accesa, tazze di caffè, due baionette, giubba con svastica sul petto… 

Da quel momento si andò innescando una breve guerriglia, che causò un morto, l’incendio di Eskimoness, il bombardamento aereo della base germanica, l’arresto del comandante tedesco. 

 Comandante che si chiamava Hermann Ritter

 Anche se era trascorso molto tempo da quando nel 1989 l’avevo “incontrato” in un altro libro, era un personaggio leggendario. 

Nel 1913 aveva accompagnato, in una delle sue spedizioni artiche, il Principe Alberto I di Monaco nelle Svalbard

 Dopo essere stato capitano di navi mercantili, tornerà lassù nel 1931.

 Cacciando per cinque anni in una delle zone più remote nel nord dell’isola Spitsbergen, dove per molti decenni ancora la costa sarebbe stata caratterizzata dalla banchisa permanente. 

Christiane ed Herman Ritter, Svalbard

E dire che nel libro: Una donna nella notte polare (1953), Christiane Ritter lo aveva sempre chiamato “mio marito”, senza mai indicarne il nome. 

Eppure l’amore per lui, oltre che per l’avventura, la porterà a condividere la sua capanna nell’Artico per un intero anno. 

Nel corso del quale affronterà coraggiosamente tempeste di neve, solitudine, mille peripezie, il brivido di una lunga notte polare, ma anche l’incanto di un paese favoloso. 

 Il libro aveva saputo affascinarmi, addirittura “irretirmi”. 

Eppure nei decenni ne avevo letti tanti altri, che però non mi avevano coinvolto in maniera così totalizzante. 

Così quell’anno decisi che avrei cercato di portare anche lassù le mie “ricerche multiculturali”, come quelle effettuate in Kenya e Sudan.

 Questa volta andando tra i minatori russi e norvegesi che, anche nel corso della lunga guerra fredda, avevano convissuto pacificamente tra loro nella Terra degli orsi polari

Così, dopo aver cercato invano nel 1992 una qualche sponsorizzazione privata, mi rivolsi al CNR, che mi concesse un contributo finanziario. 

Grazie al quale nel 1994 avrei effettuato nell’arcipelago artico norvegese la prima ricerca antropologica della sua storia

Da una nota dell'APPENDICE DI: TRA I GHIACCI DEL PASSAGGIO A NORD-OVEST.  Prologo ad una ricerca antropologica tra gli Inuit dell’Artico canadese
 

E-Book, Versione cartacea a colori e in bianco e nero
di grandi dimensioni (16,99 x 24,4) 237 pp., 212 foto (47 sono dell'A.), 143 note.
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La versione cartacea ha 37 pagine e 32 foto in più di quella digitale. In parte dovuti alla diversa impaginazione (i capitoli iniziano sempre sulla destra). Ma anche al fatto che ho inserito un’APPENDICE, che non c’è nell'E-BookLudvig Mylius-Erichsen, Peter Freuchen, Alfred Wegener e la prima automobile tra i ghiacci artici, Nella spedizione della Danimarca nel nord-est della Groenlandia (...)

                      Le tre foto di questo post non figurano nel libro. 

Sullo storico "Shetland Bus", l'operazione britannica che permise di portare in salvo nelle isole scozzesi numerosi membri della resistenza norvegese, vedi il mio libro sulle Shetland.

ULTIMA THULE. RICORDI DI UN VIAGGIO DI STUDIO INVERNALE NELLE ISOLE SHETLAND. E-book, e versione cartacea a colori (133 pp., 114 immagini, di cui 89 a colori - 55 sono dell'A.- ) e in bianco e nero)


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TUTTI I DATI (ECONOMICI, STATISTICI, DEMOGRAFICI, ETNOGRAFICI, ECC.) CONTENUTI NEI MIEI LIBRI SONO STATI ACCURATAMENTE VERIFICATI, INTEGRATI E AGGIORNATI AL MOMENTO DELLA LORO PUBBLICAZIONE.

 


mercoledì 30 ottobre 2024

260. LA DANMARK-EKSPEDITIONEN, GROENLANDIA NORD-ORIENTALE, 1906- 1908, è stata tragicamente caratterizzata dalla morte di tre dei suoi ventotto membri. Si devono mappare gli ultimi spazi vuoti della remota e difficile costa della Groenlandia nord-orientale; verificare l’esistenza del Canale scoperto da Peary, che separava la parte settentrionale della grande isola dal resto della Groenlandia, mentre la teoria della deriva dei continenti del geologo e meteorologo tedesco Alfred Wegener avrebbe preso là gradatamente forma. Da: TRA I GHIACCI DEL PASSAGGIO A NORD-OVEST.

 

 Lo scienziato Alfred Wegener (1880-1930), Danmarkekspeditionen (CC BY-NC-ND.The Royal Library: The National Library of Denmark and Copenhagen University Library, Denmark https://www.europeana.eu/en/item/92023/images_billed_2010_okt_billeder_object58017

Cosa c'è nel libro: 

PREMESSA; PARTE I.   L’A. e il Passaggio a Nord-Ovest

La scoperta involontaria dell’accesso orientale al Passaggio nel 1616; L’anomia nell’Artico: corsari “on duty” e fuori servizio; ammutinamenti degli equipaggi; Spedizioni pluriennali volontarie e non (per sverno o deriva dei ghiacci), o ripetute nel tempo; Alla ricerca di montagne, isole e terre inesistenti; Scoperta di nuove isole e “riscoperta” nel XX secolo di terre dimenticate; Missioni solitarie, di gruppo, via terra, via mare; Nel 1819 Parry riceve il premio per aver raggiunto la metà della  distanza tra i due accessi (orientale e occidentale) del Passaggio; Spedizioni scomparse nel nulla (XV-XVIII secolo); Il “mistero” per antonomasia della Storia delle Esplorazioni: la  Grande Spedizione “perduta” di Sir John Franklin, 1845; Nel 1854 il premio di 20.000 sterline spetta a McClure per la  scoperta, da ovest ad est, del Passaggio; Amundsen naviga il Passaggio da est a ovest nel 1903-1906. Nel  1921-24, sia pure su slitte, il percorso è ripetuto dalla Quinta  Spedizione Thule dell’etnologo Rasmussen; Infine, sezione dopo sezione, l’itinerario del mitico Passaggio a Nord-Ovest

PARTE II        Nel Passaggio a Nord-Ovest

TuktoyaktukMare di Beaufort (Artico Occidentale, Northwest Territories); Resolute Bay (Qausuittuq): Stretto di Barrow (Artico Centrale-Alto Artico, Nunavut);  Iqaluit (Frobisher Bay): Isola di Baffin, Artico Orientale, oggi Nunavut; Pangnirtung (Cumberland Sound): Isola di Baffin, Artico Orientale, oggi Nunavut; Le altre due comunità: Inuvik, delta del fiume Mackenzie (ad ovest, nei Northwest Territories), Kuujjuaq, già Fort Chimo (ad est, nel Nunavik)

PARTE III   ALLA SCOPERTA DEL PASSAGGIO A NORD-OVEST:  ESPLORATORI, NAVIGATORI, ANTROPOLOGI

1. GIOVANNI CABOTO, 1450? - 1498. Nell’outport di Bonavista, nell’isola canadese di Terranova. La misteriosa scomparsa di Caboto e delle sue navi, 1498; 2. GASPAR CORTE-REAL, ca. 1450-1501. I portoghesi si interessano ai banchi di merluzzo di Terranova. I fratelli Gaspar e Miguel Corte-Real. Gaspar Corte-Real e la prima spedizione del 1500. La scomparsa di Gaspar Corte-Real nella spedizione del 1501; 3. SIR FRANCIS DRAKE, 1544-1596.  Nel 1577 una squadra al comando di Francis Drake salpa da  Plymouth, dando inizio alla prima circumnavigazione inglese della  Terra; Raggiunto il Pacifico, si risale la costa del Sud America (1578), attaccando a sorpresa navi e insediamenti spagnoli, per proseguire  ancora verso nord, ma solo al 48° N, 1579; 4. JOHN DAVIS, 1550-1605. La prima spedizione del 1585: Groenlandia e Baffin; La seconda spedizione del 1586: Groenlandia e Labrador; La terza spedizione, 1587: Groenlandia, ancora Baffin, Stretto di  Hudson, Labrador; 5. HENRY HUDSON, 1570-1611. La spedizione del 1607: Groenlandia, Svalbard, Jan Mayen; Le spedizioni del 1608 e 1609: Nuova Zemlja, Terranova, Maine,  Cape Cod, Manhattan; L’ultima spedizione del 1610-11: Islanda, Groenlandia, Labrador,  Baia di Hudson, l’ammutinamento e… la morte; Uno straordinario insegnamento nautico; 6. SAMUEL DE CHAMPLAIN, ca. 1570-1635. Il primo viaggio del 1603 serve anche per ricercare il Passaggio, che  però non riesce a trovare…; 7. JAMES COOK, 1728-1779. Il terzo, e ultimo, viaggio, 1776-79: lo Stretto di Bering; 8. GEORGE VANCOUVER, 1757-1798. A bordo della Resolution e della Discovery con Cook, 1772-75 e  1776-80; La spedizione in Nord America, 1791-95; 9. JOHN ROSS, 1777-1856. Stretto di Davis, Baia di Baffin, Lancaster Sound, le “Montagne di  Crocker”, 1818; Penisola e Golfo di Boothia, King William Island, quindi nella  Penisola di Boothia viene raggiunto il Polo Magnetico Nord, 1829-1833; Alla ricerca della Spedizione Franklin: Stretto di Lancaster, 1850-1851; 10. WILLIAM EDWARD PARRY, 1790-1855. Con John Ross nel Lancaster Sound, 1818; Lancaster Sound, Stretto di Barrow, Melville Sound. Nella Melville  Island tocca i 110°Ovest: È a metà del Passaggio a Nord-Ovest. Quindi l’isola di Banks, 1819-1820; Bacino di Foxe, Isola Southampton, Repulse Bay, Penisola di  Melville, Igloolik, 1821-1823; Canale del Principe Reggente, Stretto di Barrow, 1824-1825; Verso il Polo Nord raggiunge gli 82° 45' N, 1827; 11. SIR JOHN FRANKLIN, 1786-1847. Introduzione; La Grande Spedizione di Franklin salpa alla ricerca del Passaggio a  Nord-Ovest, 1845. PRIMA FASEAlla ricerca della spedizione, le missioni di soccorso  e ricerca (1848-1880) scoprono materiali, tombe, resti umani; 11. 1 Alla ricerca via mare della Spedizione Franklin: Elisha Kane  (1820-1857): 1850-51; 1853-55 11. 2 Alla ricerca via mare della Spedizione Franklin: Robert  McClure (1807-1873): 1850-54 11. 3 Alla ricerca via mare della Spedizione Franklin: Sir Francis  Leopold Mc Clintock (1819-1907): 1848-49; 1850-51; 1852-1855; 1857-59 11. 4 Alla ricerca via terra della Spedizione Franklin: John Rae  (1813-1893):1848-49; 1850; 1850-51; 1853-54; SECONDA FASE: alla fine di un decennio di ricognizioni sul  terreno, di studi e analisi a tavolino e in laboratorio, negli anni ‘1980  si ricostruiscono le cause del tragico fallimento di una delle più  grandi imprese umane, che la storia dell'esplorazione ricordi; TERZA FASEanni ‘2000. il cambiamento climatico favorisce il ritrovamento sul fondo del Mar Glaciale Artico delle navi di  Franklin: l’Erebus (2014) e la Terror (2016); La sopravvivenza nell'Artico: insegnamenti provenienti dalla cultura  eschimese (Inuit) e dall'antropologia; 12. OTTO SVERDRUP, 1854-1930. Con Nansen attraversa da est ad ovest l’inlandsis della Groenlandia  con gli sci (1888); Con la Fram verso il Polo Nord su slitte trainate da cani. La  Norwegian Arctic Expedition, 1898-1902; 13. ROALD AMUNDSEN, 1872-1928. Alla conquista del Passaggio a Nord-Ovest, 1903-1906. La Gjøa salpa da Cristiania (Oslo); 14. DONALD BAXTER MACMILLAN, 1874-1970. Un grande divulgatore scientifico; Le prime spedizioni artiche (1908-1917); Le spedizioni polari con la Bowdoin (1921-1954); 15. PETER FREUCHEN, 1886-1957. Con Wegener nel nord-est della Groenlandia con la Spedizione Danese, 1906-1908; Con Rasmussen Prima Spedizione di Thule, 1912; Quinta Spedizione di Thule: Isola di Baffin, Penisola di Melville, Baia di Hudson Occidentale,1921-1924; 16. KNUD RASMUSSEN, 1879-1933; La Danske Literaere Grönlands Ekspedition, Groenlandia 1902-1904; La nascita in Groenlandia; Lo Spaccio di Thule tra gli Eschimesi (Inuit) Polari, Groenlandia  settentrionale; Le Sette Spedizioni Thule; Le prime quattro spedizioni: 1912-13, 1916-1917, 1919; La Quinta Spedizione, la più grandiosa di tutte: Groenlandia-Siberia, 1921-1924; Dall’Isola dei Danesi: molteplici indagini etnografiche, etnologiche, archeologiche. RASMUSSEN RACCONTA; Sesta e Settima Spedizione: 1931, 1932-33; 17. VILHJALMUR STEFANSSON, 1879-1962. Islanda, 1904-05; Alaska e Artico occidentale canadese, con la  Anglo-American Polar Expedition, 1906-07; Artico occidentale canadese, 1908-12: Eschimesi del Mackenzie e del Rame; La Canadian Arctic Expedition (Cae), la più lunga esplorazione  polare della storia, tra Alaska e Artico Canadese, 1913-18; L’odissea della Karluk APPENDICE AI MARGINI, MA NON TROPPO…Ludvig Mylius-Erichsen, Peter Freuchen, Alfred Wegener e la prima automobile tra i ghiacci artici, Nella spedizione della Danimarca nel nord-est della Groenlandia (...) BIBLIOGRAFIA CARTE

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LA DANMARK-EKSPEDITIONEN, GROENLANDIA NORD-ORIENTALE, 1906- 1908

 La Danmark-Ekspeditionen, dal nome della nave impiegata, sarà tragicamente caratterizzata dalla morte di tre dei suoi ventotto membri (...): 

lo scrittore, giornalista ed esploratore Ludvig Mylius-Erichsen (...), leader della spedizione, il cartografo Niels Peter Høeg Hagen (...), l’esploratore, insegnante e catechista groenlandese Jørgen Brønlund (...). 

Si devono mappare gli ultimi spazi vuoti della remota e difficile costa della Groenlandia nord-orientale

Obiettivo della missione è di mappare gli ultimi spazi vuoti della remota e difficile costa della Groenlandia nord-orientale (...). 

Inoltre è d’importanza vitale per la Danimarca verificare l’esistenza del Canale scoperto da Peary, che separava la parte settentrionale della grande isola dal resto della Groenlandia

Perché (...) la Terra di Peary già era stata rivendicata per gli Stati Uniti dall’esploratore (...) . 

 Cronaca di una tragedia innescata dalle mappe inesatte di Peary, che hanno comportato itinerari più lunghi del previsto, spesso ostacolati dalla presenza dell’acqua e caratterizzati da scarse provviste, marce estenuanti nella notte polare, infine la morte… 

Il 28 marzo 1907 dieci slitte al comando di Mylius-Erichsen lasciano la base. 

Si dirigono verso nord, lungo la costa ghiacciata. 

Gradatamente alcune tornano indietro. 

Prima a causa dell’acqua di una polynia, poi dopo aver scoperto i resti di un insediamento pre-eschimese. 

(...) Alla fine di aprile, doppiata l’estrema punta di nord-est della Groenlandia (...), due gruppi di tre slitte ciascuna si dirigono finalmente verso ovest (...) seguendo la costa. 

(...) Mylius-Erichsen, dopo essere penetrato fino alla testata dello sconosciuto Danmark Fjord, accorgendosi che è un cul de sac torna sui suoi passi. 

(...) Il 28 maggio si incontra a Cape Rigsdagen con la squadra di Koch. 

Mylius-Erichsen sa che ha sprecato tempo prezioso e, soprattutto, viveri. 

Comincia ad essere tardi, la stagione estiva presto provocherà lo scioglimento di neve e ghiaccio, rendendo inutilizzabili le slitte (...) e le provviste non sono sufficienti. 

Nonostante ciò, Mylius-Erichsen decide di non tornare alla nave con Koch, ma di proseguire con una lunga deviazione verso ovest, seguendo il lato meridionale dell’Independence Fjord, l’imboccatura del Canale di Peary, per vedere se realmente esista. 

La caccia è assai scarsa, il pietrame consuma le calzature. 

La situazione di ora in ora si fa sempre più disperata. 

Brønlund la sintetizzerà così: 

niente cibo, niente scarpe, diverse centinaia di miglia fino alla nave. 

Le nostre prospettive sono davvero pessime”. 

Con l’arrivo del freddo polare e solo quattro cani e una slitta a disposizione, si torna verso la punta nord-orientale della Groenlandia. 

Là ci sono depositi di cibo. 

Bloccati da un’altra polynia, continuano verso l’interno. 

Il 19 ottobre 1907 (...) arriva la notte polare.

A novembre la marcia al buio sul ghiaccio stronca prima Høeg Hagen nel Nioghalvfjerd Fjord (...), poi Mylius-Erichsen. 

Brønlund invece, grazie al chiarore lunare, riesce a raggiungere il deposito nella Lambert Land. 

Il suo corpo verrà ritrovato da Koch nel marzo del 1908, assieme al suo diario e agli schizzi cartografici di Hagen. 

Nonostante tutto, la missione è riuscita a raggiungere i suoi obiettivi: esplorare terre incognite, cartografare, raccogliere un’importante messe di dati scientifici, sconfessare la presenza del Canale.

Mentre la teoria della deriva dei continenti del geologo e meteorologo tedesco Alfred Wegener avrebbe preso là gradatamente forma

(...) La spedizione nell’agosto del 1908 torna in Danimarca, dove Koch sarà però criticato per non aver passato più tempo a trovare gli scomparsi. 

Nel 1909 Ejnar Mikkelsen (...), altro celebre esploratore danese, con la spedizione Alabama (...) si mette sulle tracce di Mylius-Erichsen e di Høeg Hagen. 

Dopo aver individuato Brønlund [la salma] nella grotta, in slitta si sposta attraverso la calotta glaciale, effettuando una serie di viaggi avventurosi, ma senza successo. 

Sarà comunque in grado di trovare alla testata del Danmark Fjord, all’interno di un cairn, in un modulo navale (...), una carta che indica che “il Canale Peary non esiste”.

 Raggiunta quindi la costa, scopre che la sua nave è stata distrutta dai ghiacci e l’equipaggio è stato posto in salvo da un vascello norvegese. 

Dovrà trascorrere ben tre anni sulla costa orientale, prima di poter rientrare in Danimarca.

Dall'APPENDICE DI: TRA I GHIACCI DEL PASSAGGIO A NORD-OVEST.  Prologo ad una ricerca antropologica tra gli Inuit dell’Artico canadese
 

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La versione cartacea ha 37 pagine e 32 foto in più di quella digitale. In parte dovuti alla diversa impaginazione (i capitoli iniziano sempre sulla destra). Ma anche al fatto che ho inserito un’APPENDICE, che non c’è nell'E-BookLudvig Mylius-Erichsen, Peter Freuchen, Alfred Wegener e la prima automobile tra i ghiacci artici, Nella spedizione della Danimarca nel nord-est della Groenlandia (...)

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TUTTI I DATI (ECONOMICI, STATISTICI, DEMOGRAFICI, ETNOGRAFICI, ECC.) CONTENUTI NEI MIEI LIBRI SONO STATI ACCURATAMENTE VERIFICATI, INTEGRATI E AGGIORNATI AL MOMENTO DELLA LORO PUBBLICAZIONE.



259. Le caratteristiche orografiche della minuscola e isolata FAIR ISLE, a metà strada tra SHETLAND e ORCADI, proprietà del National Trust for Scotland, nei secoli hanno provocato numerosi naufragi. Come quello di El Gran Grifón, appartenente all'Armada spagnola. Paradiso per naturalisti e ornitologi, da qui viene il modello del classico maglione delle Shetland. Da: ULTIMA THULE. RICORDI DI UN VIAGGIO DI STUDIO INVERNALE NELLE ISOLE SHETLAND.

La parte nord-orientale dell’isola. Ben riparato dalla penisola parallela alla massa centrale dell’isola è il porticciolo di North Haven, mentre l’Osservatorio ornitologico è visibile a destra del “ponte” naturale (© Franco Pelliccioni) 

Cosa c'è nel libro

PREFAZIONE; INTRODUZIONE; TAPPA NELL’INGHILTERRA SETTENTRIONALE: DURHAM E L’ESCURSIONE NEL  LAKE DISTRICT; STORIA DELLE SHETLAND; LA LINGUA, TRA INGLESE E NORN; LEGAMI CON LA NORVEGIA; L’ECONOMIA; NASCITA (CON PECCATO ORIGINALE) E SVILUPPO DI LERWICK; L’ISOLA DI MAINLAND; LE CRISI ESISTENZIALI COLLETTIVE; LE QUATTRO RIVOLUZIONI CULTURALI; PRIMA RIVOLUZIONE, 1886; SECONDA RIVOLUZIONE, ‘1960; TERZA RIVOLUZIONE, 1971-1998; QUARTA RIVOLUZIONE, 1998-oggi; CONTRABBANDO E PIRATERIA NELL’ARCIPELAGO; I NAUFRAGI; FAIR ISLE; BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE
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Le caratteristiche orografiche della minuscola e isolata Fair Isle, a metà strada tra Shetland e Orcadi, proprietà del National Trust for Scotlandnei secoli hanno provocato numerosi naufragi. Come quello di El Gran Grifón, appartenente all'Armada spagnola. Paradiso per naturalisti e ornitologi, da qui viene il modello del classico maglione delle Shetland. 

E’ un’isola che ho solo osservato dal finestrino del bimotore che, dalle Shetland, mi portava a Kirkwall, capoluogo delle Orcadi.

 Poiché Fair Isle si trova esattamente a metà strada tra le Shetland (45 km, a nord), alle quali appartiene amministrativamente, e le Orcadi (43 km, a sud). 

 Il grado di isolamento geo-spaziale di questo frammento di terra, lungo solo 5 km e largo 2, di cui ha sofferto nei secoli, è comunque ben più spesso di quanto si possa immaginare, guardando una carta geografica. 

Ciò non toglie come "da sempre” il classico sweater delle Shetland derivi da un "modello" nato proprio in quest'isola, che oggi ha meno di 70 anime (erano 108 nel 1931), ma che per gli ornitologi è considerato un paradiso. 

Poiché popolato da una miriade di uccelli marini. 

Oltre a costituire un punto di sosta primaverile ed estivo degli uccelli migratori. 

Nel mio libro su St Kilda ricordo come tra il 1909 e il 1914 Mary Russell, Duchessa di Bedford, ornitologa dilettante, filantropa inglese (...) e futura pilota d’aereo, trascorse qui molto tempo. 

 Essendo una bird-watcher, fu infatti attratta dagli uccelli migratori (...).  

 L’isola è proprietà del National Trust for Scotland e dal 1948 vi è in funzione un Osservatorio degli Uccelli.

 Le sue caratteristiche orografiche hanno fatto sì che numerose siano state le navi affondate nelle acque dell'isola (50 tra il 1702 e il 1937). 

Anche se sono ben tre i motivi che mi hanno indotto a parlare di un’isola, che non ho potuto “esplorare” personalmente. 

 D'ordine storico e umanitario (...), i primi due; profondamente connesso alla stessa sopravvivenza comunitaria (...), l'altro... 

1. Il naufragio di El Gran Grifón, 1588 

 Ma iniziamo dalla storia, che poi è una diretta, sia pure secondaria, emanazione della grande Storia... 

 Nel 1588 El Gran Grifón, una delle navi dell'Armada spagnola di Filippo II, cozza contro Fair Isle. 

Costruita a Rostock, sulla costa baltica della Germania, ha 650 tonnellate di stazza, 38 cannoni, 43 marinai, 243 soldati. 

Al comando del Capitano Generale Juan Gomez de Medina, è la nave ammiraglia della flotta delle urcas, le navi rifornimento dell'Armada.

 Danneggiata nel corso di uno scontro nella Manica con la Revenge, la nave di Sir Francis Drake, si porta verso il Mare del Nord e il settentrione della Scozia per riparare i danni. 

Una tempesta la fa però sbattere, il 27 agosto, contro le rocce di Stroms Heelor. 

Nel sud-est dell’isola, nei pressi di Swartz Geo e dell’isolotto di Fless. 

 Da allora giace su un fondale di 20 m. 

Gli spagnoli sopravvissuti al naufragio subito si trovano in una posizione assai precaria: l'isola è piccola, ha una modesta popolazione, sembra priva di risorse. 

Dal diario, tenuto forse dallo stesso Medina, sappiamo come (...) cinquanta dei suoi uomini moriranno di fame o per le ferite riportate. 

Anche se i rapporti tra marinai e isolani saranno del tutto pacifici e il cibo ricevuto sarà debitamente pagato, quando lo si poteva ottenere anche con la forza... 

 Venuto a sapere della loro presenza, a metà novembre Andrew Umphrey di Burra li imbarca sul suo battello. 

Per un mese rimarranno a Quendale, nelle Shetland. 

Poi otterranno un passaggio fino alla Scozia e, infine, per Dunquerque (agosto 1589). 

 Nonostante tutto, l'odissea degli spagnoli di Fair Isle è a lieto fine. 

Non altrettanto accadrà a 10.000 soldati e marinai spagnoli, che seguiranno quelle medesime rotte settentrionali. 

Una volta spiaggiati, saranno uccisi o moriranno per denutrizione. 

Da: ULTIMA THULE. RICORDI DI UN VIAGGIO DI STUDIO INVERNALE NELLE ISOLE SHETLAND. E-book, e versione cartacea a colori (133 pp., 114 immagini, di cui 89 a colori - 55 sono dell'A.- ) e in bianco e nero)


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258. IL POTLATCH degli INDIANI DEL NORD-OVEST. Grandioso festeggiamento, durante il quale veniva dilapidato un immenso patrimonio. Consistente in cibo (che veniva donato), olio di pesce (bruciato), diritti di pesca (donati), schiavi (sacrificati), canoe e coperte (distrutte), piastre di rame (spezzate). Questa era anche una delle occasioni in cui i capi avrebbero fatto erigere totem commemorativi. DA: VIAGGIO ATTRAVERSO L'INSIDE PASSAGE, NELLA TERRA DEGLI INDIANI DEI TOTEM E DELL’EX AMERICA RUSSA SULLA COSTA DEL PACIFICO DELL’AMERICA DI NORD-OVEST, TRA COLOMBIA BRITANNICA E ALASKA

Cerimonia matrimoniale Kwakiutl (Kwakwaka'wakw) nel corso di un potlatch con danzatori e cantanti. La sposa è al centro. Immagine tratta dal film: In the Land of the Head Hunters di Edward Curtis, 1914
Cosa c'è nel libro:

PRESENTAZIONE: IL LIBRO; PREMESSA: IL VIAGGIO,  INTRODUZIONE GEOGRAFICA;  INTRODUZIONE ETNO-ANTROPOLOGICA: GLI INDIANI DEL NORD-OVEST; 

PARTE I: CANADA 

 NELLA BRITISH COLUMBIA, AL LARGO DELL’ISOLA DI VANCOUVER, UN’IMMEDIATA E STRAORDINARIA FULL IMMERSION NELLA TERRA DEI KWAKIUTL, TRA LE ISOLE QUADRA (CAPE MUDGE) E CORMORANO (ALERT BAY);  RITORNO A VANCOUVER. VISITA AI TOTEM DELLO STANLEY PARK E DEL MUSEO DI ANTROPOLOGIA; PRINCE RUPERT, COLOMBIA BRITANNICA SETTENTRIONALE, TERRA TSIMSHIAN 

PARTE II: ALASKA, L’EX AMERICA RUSSA 

I PROMSYSHLENNIKI, CACCIATORI RUSSI DI PELLICCE, FONDANO L'AMERICA RUSSA (1741-1798); IL VIAGGIO NELL’INSIDE PASSAGE, ALASKA: KETCHIKAN, WRANGELL; RITORNO A KETCHIKAN; SITKA; INTERLUDIO; SKAGWAY 

 APPENDICE: Nell’Inside Passage, al tempo della spedizione del Duca degli Abruzzi al monte Sant’Elia del 1897, trentesimo anniversario dell’acquisto dell’America Russa

BIBLIOGRAFIA; CARTE 

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IL POTLATCH degli INDIANI DEL NORD-OVEST. Grandioso festeggiamento, durante il quale veniva dilapidato un immenso patrimonio. Consistente in cibo (che veniva donato), olio di pesce (bruciato), diritti di pesca (donati), schiavi (sacrificati), canoe e coperte (distrutte), piastre di rame (spezzate). Questa era anche una delle occasioni in cui i capi avrebbero fatto erigere totem commemorativi.  .

 Nei lunghi mesi invernali i capi davano grandiosi festeggiamenti, che si traducevano in vere e proprie orge alimentari (e sessuali).

 Durante le quali, festeggiando un matrimonio, celebrando una vittoria o ristabilendo relazioni d'amicizia con gruppi rivali, in breve tempo veniva dilapidato un immenso patrimonio. 

Consistente in cibo (che veniva donato), olio di pesce (bruciato), diritti di pesca (donati), schiavi (sacrificati), canoe e coperte (distrutte), piastre di rame (spezzate). 

Indubbiamente era una delle occasioni in cui i capi avrebbero fatto erigere totem commemorativi. 

Un lavoro che poteva andare avanti anche per anni. 

Altre circostanze, che avrebbero comportato la costruzione di queste stupende sculture lignee, sarebbero state quelle relative ai decessi (i pali mortuari, in sostituzione dei cippi funerari), o ricordavano debiti non saldati. 

 Successivamente i potlatch avrebbero gradatamente perso gran parte della loro frenesia orgiastica, tanto da diventare, già prima della loro proibizione, diverse cose: "un modo di ereditare la propria posizione dallo zio, di prendere il nome, diventare adulto, inaugurare una nuova casa, essere commemorato al momento del decesso". 

I Totem 

 In assenza di una letteratura scritta, in definitiva i totem costituivano - e tuttora costituiscono - i libri dove registrare e tramandare la storia e gli eventi culturali da una generazione all'altra.

 Portano sulla cima distinti emblemi o elementi "araldici".

 Rappresentati, sia da animali od esseri "reali", che da creature, che fanno parte della loro ricca mitologia. 

Quali, ad esempio, la "balena assassina" (l'orca), l'uccello del tuono, la rana, il corvo. Inoltre, oltre agli emblemi del clan, raccontano una storia particolare riferibile al potlatch, che aveva dato origine alla scultura. 

C’è ancora da dite che i totem si "leggono" dall'alto verso il basso.

 Quando gli indiani iniziarono ad abbandonare i tradizionali siti localizzati parallelamente alle coste delle isole, quasi sulla spiaggia, molti dei vecchi totem iniziarono a deteriorarsi, esposti com'erano alle dure intemperie climatiche. 

Nel 1938-40 la maggior parte venne restaurata o replicata, per essere nuovamente mostrata alla gente. 

Così che le giovani generazioni, grazie a loro, potessero continuare ad apprendere la propria storia e le proprie tradizioni. 

Oggigiorno si continuano ancora a costruirne di nuovi. 

I totem, strettamente agganciati alle proprie radici culturali, utilizzano il medesimo linguaggio tramandato dagli antenati. 

Anche se con tematiche recenti e innovative. 

Per la loro scultura si adoperano utensili moderni, mentre spesso vengono dipinti, nel rispetto delle antiche tecniche, con colori vegetali e minerali. 

DA: VIAGGIO ATTRAVERSO L'INSIDE PASSAGE, NELLA TERRA DEGLI INDIANI DEI TOTEM E DELL’EX AMERICA RUSSA SULLA COSTA DEL PACIFICO DELL’AMERICA DI NORD-OVEST, TRA COLOMBIA BRITANNICA E ALASKA

E-Book e versione cartacea di grandi dimensioni a colori e in bianco e nero (16.99 cm x 1.17 x 24.41), 192 pp., 287 note, 191 immagini (118 sono mie) 



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