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lunedì 19 agosto 2024

198. "THEY WUR CHEUST FOLK”, “LORO ERANO PERSONE MALEDUCATE”. LA CACCIA ALLE STREGHE nelle isole Orcadi (XVI-XVIII secolo): IERI, un capitolo buio della storia delle Orcadi, OGGI, si rende giustizia alla memoria di donne e uomini incolpevoli. DA: REMINISCENZE DI UN VIAGGIO NELL’ARCIPELAGO SCOZZESE DELLE ORCADI

 

Sospette streghe inginocchiate davanti a Re Giacomo
(da King James Daemonologie, 1597)

Cosa c'è nel libro: 

1. PREFAZIONE; 2. INTRODUZIONE; 3. LINGUA; 
4. FOLKLORE; 5. ECONOMIA; 6. TRASPORTI E TURISMO; 
7. CENNI STORICI; 8. UN CAPITOLO INVERO SINGOLARE: LA “SCOPERTA” DELLE ORCADI DA PARTE DEGLI ESCHIMESI (INUIT) NEL XVII- XVIII SECOLO…; 9. LA CACCIA ALLE STREGHE, XVI-XVIII SECOLO; 10. L’ISOLA DI MAINLAND; 11.  MAINLAND: KIRKWALL, CAPOLUOGO DELL’ARCIPELAGO; 12. MAINLAND: STROMNESS, AVAMPOSTO BRITANNICO DELLE GRANDI E AVVENTUROSE ESPLORAZIONI GEOGRAFICHE E TAPPA PER LE NAVI DELLA POTENTE COMPAGNIA DELLA BAIA DI HUDSON; 13. IL VIAGGIO DEL 1982; 14. ALLA SCOPERTA DELLE TESTIMONIANZE STORICO-ARCHEOLOGICHE DELLA MAINLAND OCCIDENTALE; 15. IN NAVIGAZIONE TRA LE ISOLE SETTENTRIONALI; 16. LE ISOLE MERIDIONALI; 17. NAUFRAGI E AUTOAFFONDAMENTI; 
18. CONTRABBANDIERI E PIRATI; 19. BIBLIOGRAFIA

...

LA CACCIA ALLE STREGHE, XVI-XVIII SECOLO 

 Mentre nel libro sulle Shetland ho affrontato il tema delle streghe e delle loro esecuzioni, avvenute sulle Gallow Hill, che non sapevo, allora, di aver anche fotografato, ero invece al corrente come nelle Orcadi la stregoneria avesse fatto parte integrante, non solo delle leggende isolane, ma anche di una delle pagine più terrificanti della sua storia. 

Poiché pettegolezzi e maldicenze, pregiudizi, ignoranza, fragilità psichica, comunque l’essere in qualche maniera “diverso/a” dagli altri, o in qualunque modo percepito come tale, potevano andare a confliggere con i potenti. 

O, meglio, facilitare mire e interessi, più o meno oscuri, di chi all’epoca deteneva l’autorità. 

Fu così che, per molto tempo, si ritenne che le Orcadi rappresentassero un discreto rifugio per streghe e stregoni. 

 In effetti, le leggi norvegesi dell’XI secolo consentivano di sequestrare le proprietà dei colpevoli, il che risultava assai gradito ai potenti di turno (...). 

Tali leggi furono annullate nel 1611 e sostituite da quelle scozzesi, grazie alle quali lo sfruttamento dei “colpevoli” passava direttamente nelle mani della macchina giudiziaria, ma sempre con i medesimi risultati… 

Le streghe: ieri, un capitolo buio della storia delle Orcadi 

 1563: il Parlamento scozzese approva lo Scottish Witchcraft Act

 1597: Giacomo VI di Scozia, successivamente diventato anche Giacomo I d’Inghilterra, nel suo libro Daemonologie (...)  sostiene che il potere speciale del diavolo nelle Orcadi, come in Lapponia, Finlandia e Shetland, sia dovuto “all’ignoranza della gente e all’audacia del Diavolo, che in queste aree è più grande” . 

 Ecco l’Incipit del libro: “i paurosi abbondano in questo momento in questa nazione, di questi detestabili schiavi del Diavolo, delle Streghe o degli incantatori, mi ha commosso (amato lettore) a spedire per posta, questo mio trattato (...) per risolvere il dubbio (...) sia che tali assalti di Satana siano certamente praticati, sia che il loro strumento meriti di essere punito severamente”. 

Daemonologie facilitò la creazione della riforma della stregoneria, ispirando pesantemente il manuale di Richard Bernard sulla caccia alle streghe del 1629 (...)  

Influì anche su Matthew Hopkins nel suo lavoro di cacciatore di streghe, tra il 1644 e il 1646, nel corso del quale si processarono e giustiziarono ca. 300 streghe”. 

I processi si tenevano nella Cattedrale di St Magnus, a Kirkwall.

 Eccone alcuni: 

 Una delle prime “streghe” ad essere processata fu Allison Balfour, di Stenness, nel 1594, anno in cui l’Earl Patrick Stewart venne assolto dall’accusa di aver distrutto una nave di Danzica (...) 

A lei era stato chiesto il modo migliore per lanciare un incantesimo (con il veleno) sull’Earl. Nonostante avesse poi ritratto la sua confessione, il 16 dicembre fu portata a Gallowha, strangolata, infine, bruciata. 

 Nel 1595 furono bruciate, sempre per stregoneria, due donne: Jonet di Cara (South Ronaldsay), le cui proprietà furono confiscate dallo Stewart e la “figlia di Alisoun Margaret”, da Thurvoe. 

 Il primo processo con l’accusa dell’«abominevole e divelishe crimine di stregoneria», avvenuto in base alla legge scozzese, si tenne il 7 giugno del 1615, contro due donne di Westray, Jonet Drever e Katherene Bigland. 

 Ritenute entrambe colpevoli, la prima fu esiliata, dopo essere stata pubblicamente fustigata. 

L'altra, legata ad un palo, fu strangolata e bruciata. 

 Elspeth Reoch, giustiziata nel 1616, dopo aver confessato di aver intrattenuto, da quando aveva 12 anni, “rapporti sessuali con le fate”, in realtà il diavolo. Anie Tailzeour, giustiziata nel 1624, fu accusata perché era stata vista la sua faccia su un gatto. 

(...) La “sognatrice di sogni” (”dreamer of dreams”) Bessie Skebister, da Walls, fu processata il 21 marzo 1633, poiché accusata da James Sandison di averlo cavalcato, con una briglia in bocca, portandolo in aria verso le Shetland e la Norvegia. 

Mentre Margaret Mudie la ritenne responsabile di un maleficio, che l’aveva fatta ammalare, dopo che la sua mucca era entrata nel campo di grano della Skebister. 

Bessie si sarebbe così seduta, scuotendo quindi i suoi capelli sciolti verso Mudie. 

Bessie fu strangolata e poi bruciata. 

 Il maggior numero di casi avvenne nel 1643: ventiquattro processi, di cui il 94% costituito da donne, per stregoneria o per aver eseguito incantesimi. 

Le streghe: oggi si rende giustizia alla memoria di donne e uomini incolpevoli 

2019: a Kirkwall viene inaugurato, nel luogo delle esecuzioni conosciuto come Gallowha, una targa agli isolani (almeno 20: 19 donne e 1 uomo, giustiziati tra il 1594 e il 1645, di cui 9 donne bruciate e strangolate), tutti accusati di stregoneria. 

La targa, una meridiana, riporta una strega, un demone e uno stregone, che volano verso una contadina, con l'aiuto dei loro manici di scopa, come raffigurato in una xilografia medievale. 

Riporta la scritta: “they wur cheust folk”, “loro erano persone maleducate”.

DA: REMINISCENZE DI UN VIAGGIO NELL’ARCIPELAGO SCOZZESE DELLE ORCADI 

(E.Book, versione cartacea a colori e in bianco e nero, 178 pp, 188 note, 172 immagini, di cui 142 a colori. 72 sono dell'A.)

                           



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TUTTI I DATI (ECONOMICI, STATISTICI, DEMOGRAFICI, ETNOGRAFICI, ECC.) CONTENUTI NEI MIEI LIBRI SONO STATI ACCURATAMENTE VERIFICATI, INTEGRATI E AGGIORNATI AL MOMENTO DELLA LORO PUBBLICAZIONE.

domenica 5 giugno 2022

26. VIAGGIO NELL'ELDORADO SCOZZESE DELLE SETTENTRIONALI ISOLE ORCADI

Mappamondo di Orosio

(da: Mappae Mundi Bd. Vi. " Mappe ricostruite",1898)


   “Al di là della Britannia, dove si apre l’oceano senza fine, si trovano le Orcadi” (Orosio, V secolo d.C.).

   “Le isole Orcadi e Shetland sono così poco conosciute che molte persone, di solito bene informate, pensano di trovarsi di fronte a una collezione di rocce o inabitabili o popolate da una razza di uomini quasi selvaggia, come le foche che giocano sulle spiagge, e con il cervello poco sviluppato; una razza con la quale il mondo civilizzato non ha punti in comune, che vive di pesci, si veste con pelli di foca, ignorante della civiltà, privata dell’educazione” (Anonimo, Half Hours in the Far North Life Amid Snow and Ice, ca. ante 1923).

La situazione “attuale” dei collegamenti navali e aerei, 2009

( CC, some rights reservedMikenorton)

Non potevo ricevere un miglior saluto di questo… Nonostante il clima fosse naturalmente rigido, adesso (ore 11,05) è infine rispuntato il sole, come mai l’avevo potuto vedere nelle Shetland. Tra l’altro non mi lascerà più fino alla mia prossima meta: le isole Orcadi. Il mio bimotore ad elica Hawkley-Sideley: volo British Airways BA 5751 decolla alle 13,20, in perfetto orario. Lasciandosi in coda la punta di Sumburgh Head. Senza farmi nuovamente preoccupare, come era avvenuto nell’atterraggio. Quando il tempo burrascoso e la prossimità della modesta pista alle acque oceaniche, unito al vivissimo ricordo di ciò che mi era stato “preannunciato” dai colleghi dell’Università inglese di Durham, da dove ero partito, per un attimo mi avevano fatto pensare ad un fatale errore del pilota...

   Dall'aereo immediata ebbi la percezione delle radicali differenze, che contraddistinguevano morfologicamente i due arcipelaghi. Se le Shetland erano montagnose, caratterizzate da un ambiente aspro e duro, dall’alto le Orcadi apparivano l'esatto contrario: terreni pianeggianti, paesaggi ondulati, colline dolci, senza evidenti spigolosità. Anche se le linee costiere delle isole erano altrettanto frastagliate e punteggiate da penisole, baie, profonde insenature, scogliere.  E tutto, ciò che allora osservai dal finestrino dell’aereo, sembrava distante anni luce perfino dalle "asperità" geomorfologiche tipiche della stessa terraferma scozzese.

   Ecco via via scorrere, come in un film, sotto e sulla destra del mio finestrino, le varie isole settentrionali delle Orcadi: Sanday, Westray, la dirimpettaia Papa Westray. Ecco Stronsay. Quindi, quando si vola sopra Shapinsay, le colline di Rousay anticipano l’isola principale dell’arcipelago, che anche qui, come nelle Shetland, non può che chiamarsi Mainland.

   Isola che, oltre al capoluogo Kirkwall, racchiude le diverse caratteristiche (storico-archeologiche, ambientali, etno-antropologiche) dell’arcipelago, che così vengono esaltate. Rappresentando un autentico Eldorado per gli archeologi, i naturalisti, gli studiosi dell’uomo, i visitatori.

   Qui vanno sapientemente a braccetto testimonianze di un passato, più o meno lontano, e attrattive naturalistiche, entrambe profuse a piene mani. Si è infatti calcolato come le zone archeologiche siano presenti nelle Orcadi in misura percentualmente superiore rispetto ad ogni altra regione della Gran Bretagna. D'altronde queste isole sono state definite il più grande "museo del mondo". Inoltre i siti risultano incastonati in un habitat dalle peculiarità straordinarie, che li rendono ancora più attraenti agli occhi dei visitatori.

Il ponte di Brodgar, Stenness, 1875,
di Walter Hugh Patton (1828-1895)
E' nei pressi del 
Cerchio megalitico di Brodgar - ca.2500-2000 a. C. -, tra i più grandi esistenti in Gran Bretagna. Come l’inglese Avebury del 2500 a.C., che anni dopo visiterò nel Wessex

   Qui troviamo Skara Brae, il villaggio neolitico meglio conservato d’Europa, risalente a ca. il 3100 a.C. Venne abbandonato, forse a causa dei cambiamenti climatici, intorno al 2500 a. C., ma anche le pressoché coeve Standing Stones di Stenness e il Circolo di Brodgar. E che dire della straordinaria tomba a camera di Maeshowe? Poi, passando dall’Età della Pietra a quella del Ferro, come nelle Shetland ecco i brochs, le torri di osservazione. A volte costruite all’interno di veri e propri insediamenti, come quello di Gurness.

   Nella tarda Età del Ferro le Orcadi costituiranno uno dei regni dei Pitti. Così, anche se nell’isolotto di Birsay, a nord-ovest di Mainland, c’è solo la replica di una loro importante stele, ho avuto comunque la possibilità di osservare attentamente quanto in essa riportato. Anche perché sappiamo ancora troppo poco di questo popolo. In seguito le isole saranno avvicinate dai missionari celti, quindi di lingua gaelica, così che numerosi toponimi isolani riportano il termine Papa.

   Infine, sul finire del VIII secolo, dalla Norvegia giungeranno i Vichinghi.

   Nonostante i rigori invernali e la latitudine settentrionale, l’arcipelago è considerato una meta ambita, non solo dai viaggiatori. Infatti, in base all’annuale survey dell’Halifax quality of life, sono anni che le Orcadi costituiscono il miglior luogo dove vivere nel Regno Unito: per i bei panorami, il basso crimine, la felicità degli abitanti, la bassa disoccupazione, i buoni risultati negli esami, le classi elementari poco numerose, i prezzi contenuti delle case.

(…) James Stockan, leader del Consiglio delle Isole Orcadi, ha dichiarato: "è molto piacevole che le Orcadi abbiano conquistato la corona per la migliore qualità di vita nel Regno Unito. Dipende non solo dal nostro ambiente, ma anche dalle persone, che qui vivono e che combinano il tradizionale senso di comunità con un atteggiamento lungimirante, autosufficiente, ambizioso (…) che rende questo un posto molto speciale in cui vivere e lavorare. Tuttavia, non siamo privi di sfide: le nostre peggiori giornate invernali, anche se tremendamente drammatiche, possono rivelarsi troppo per alcuni, con il vecchio consiglio che devi vivere un inverno qui, per sapere se le Orcadi sono fatte davvero per te” (Collinson, 2019).

Da: REMINISCENZE DI UN VIAGGIO NELL’ARCIPELAGO SCOZZESE DELLE ORCADI (E.Book, versione cartacea a colori e in bianco e nero, 178 pp, 188 note, 172 immagini, di cui 142 a colori)

Ecco il sommario:

1. PREFAZIONE 
2. INTRODUZIONE
L’arcipelago anche nel 2019 è il miglior luogo dove vivere nel Regno Unito

3. LINGUA
4. FOLKLORE
5. ECONOMIA
6. TRASPORTI E TURISMO
Il turismo, tra benessere economico e sostenibilità ambientale
7. CENNI STORICI
Il popolamento: dall’Età della pietra ai Vichinghi
Norvegesi, Dano-Norvegesi, Scozzesi
8. UN CAPITOLO INVERO SINGOLARE: LA “SCOPERTA” DELLE ORCADI DA PARTE DEGLI ESCHIMESI (INUIT) NEL XVII- XVIII SECOLO…
9. LA CACCIA ALLE STREGHE, XVI-XVIII SECOLO
Le streghe: ieri, un capitolo buio della storia delle Orcadi
Le streghe: oggi si rende giustizia alla memoria di donne e uomini incolpevoli
10. L’ISOLA DI MAINLAND
11.  MAINLAND: KIRKWALL, CAPOLUOGO DELL’ARCIPELAGO
La cattedrale di St Magnus, l’Earl’s Palace, il Bishop’s Palace, il Castello
La rivalità tra i Doonies del Burgh e gli Uppies del Laverock si estrinseca nel gioco del Ba’
12. MAINLAND: STROMNESS, AVAMPOSTO BRITANNICO DELLE GRANDI E AVVENTUROSE ESPLORAZIONI GEOGRAFICHE E TAPPA PER LE NAVI DELLA POTENTE COMPAGNIA DELLA BAIA DI HUDSON
Gli Orcadiani: pescatori, marinai, mastri d’ascia
La Compagnia della Baia di Hudson (Hudson’s Bay Company)
L’Ufficio di collocamento della Baia
Il ricordo di un funzionario della Baia
La caccia alle balene e la pesca delle aringhe
13. IL VIAGGIO DEL 1982
14. ALLA SCOPERTA DELLE TESTIMONIANZE STORICO-ARCHEOLOGICHE DELLA MAINLAND OCCIDENTALE
Il Broch di Gurness
L’isolotto abbandonato di Eynhallow, patria dei terribili Fin Folk 
L’Earl’s Palace di Birsay
Brough di Birsay
L’insediamento di Skara Brae
Il cambiamento climatico minaccia Skara Brae
Il Cerchio di Brodgar
Le Pietre Erette di Stenness
L’incredibile, graduale “perdita” del fossato, parte integrante della struttura di ogni henge, in un sito vecchio di oltre 5.000 anni, oltre tutto protetto dal 1999 dall’UNESCO
La tomba a camera di Maeshowe
15. IN NAVIGAZIONE TRA LE ISOLE SETTENTRIONALI
Sanday
Stronsay
Eday
Papa Westray (Papay)
Westray
Ritorno a Kirkwall
North Ronaldsay
16. LE ISOLE MERIDIONALI
Scapa Flow
Lamb Holm e la “Cappella italiana”
Burray
South Ronaldsay
Hoy
Frotte di "sub" si aggirano sul basso fondale marino di Scapa Flow, per osservare e fotografare i relitti di navi inglesi e tedesche
17. NAUFRAGI E AUTOAFFONDAMENTI
Le navi germaniche e britanniche di Scapa Flow
L’affondamento dell’Hampshire di Kitchener
Naufragi
18. CONTRABBANDIERI E PIRATI
Il pirata John Gow
Il contrabbando di birra e liquori
19. BIBLIOGRAFIA