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sabato 4 novembre 2023

115. E' IN CORSO DI PUBBLICAZIONE SU AMAZON COME E-BOOK IL MIO NUOVO LIBRO. MAASAI. GENTI E CULTURE DEL KENYA

Moran Maasai. Indossa l’e-rrap, il morsetto per il braccio sinistro, ca. '1920

 

PRESENTAZIONE:IL PAESE, LE GENTI, IL LIBRO

IL LIBRO

   Il libro, come indicato dal sottotitolo, offre una panoramica generale sui popoli del Kenya. Il titolo "Maasai" è stato invece scelto per celebrare un popolo le cui imprese guerresche hanno lasciato un segno indelebile nella storia dell'Africa e nell'immaginario collettivo europeo.

   Il libro presenta una rassegna etno-antropologica delle principali tribù kenyote, suddivise in base a diversi criteri, quali economia, lingua, rapporto con il territorio e con gli altri popoli, elementi culturali. Alcune di queste tribù sono trattate in modo più approfondito, sia per la loro cultura in generale, sia per alcuni aspetti specifici, che la rendono particolarmente interessante.

   Sfogliando le pagine del volume, dapprima testo e fotografie condurranno il lettore tra le fertili White Highlands, contrassegnate dalla presenza di estese piantagioni di caffè e tè. Poi, discendendo sul fondo della grandiosa Rift Valley, potrà vedere coltivazioni, savana, foreste e laghi, a volte anche di soda. Come il Magadi, al confine meridionale con la Tanzania, che si può addirittura attraversare in macchina!

   Dirigendosi verso il nord del paese, incontrerà invece steppa, deserti e lugga [Letti asciutti di corsi d’acqua].  Perché quelle sono le terre dei nomadi Nilo Camiti e Cusciti. Allevatori in particolare di dromedari. Il cui stile di vita è spesso scandito da razzie e contro razzie di bestiame, più o meno sanguinose.

   Dal punto di vista storico, un rapido excursus lo farà tornare molto indietro nel tempo. Sarà così che si imbatterà nelle straordinarie scoperte della famiglia Leakey, che hanno saputo disegnare nuove date per l’evoluzione dell’Uomo. Poi un grosso balzo in avanti nella storia gli farà incontrare i primi invasori. Vengono dall’Europa (portoghesi)[Preceduti da indonesiani, arabi e persiani], ma anche dall’Arabia (Omaniti). Questi ultimi, dopo essere stati costretti ad abolire la schiavitù, da Zanzibar saranno in grado di esercitare ancora la loro sovranità sul paese, sia pure nominale, fino all’indipendenza del Kenya.

   Nel frattempo, a cavallo tra il XIX e il XX secolo, la ferrovia Mombasa-Kampala aprirà la strada alla colonizzazione britannica. Così un paio di testimoni saranno in grado di fornirgli qualche elemento in più su un’epoca nella quale molti africani non avevano mai visto un uomo bianco. Erano gli stessi tempi in cui si imponeva la Pax Britannica tra le varie tribù, organizzando spedizioni punitive. Come contro i Turkana del nord. Qualche decennio dopo, la fase terroristica dei Mau Mau sarà seguita dall’indipendenza (1963). 

I capitoli antropologici

   La rassegna è aperta dalla “cultura mista costiera” dei Swahili. Appartengono ai Bantu, a parte alcune realtà minori (Arabi, Shirazi). La loro è una cultura sincretistica, che ha saputo realizzare un’interessante civiltà urbana, densa di sviluppi nel campo dell’architettura, dell’arte, della letteratura scritta in caratteri arabi.

   Subito dopo con gli agricoltori sedentari Bantu, come i Kikuyu, il lettore saprà come il pagamento della “ricchezza della sposa” non equivalga alla compera di una moglie. Qui si inoltrerà nel “Mondo perduto” dei pescatori Bagiuni, vessati da una lunga pulizia etnica da parte somala.

   Il testo del successivo capitolo è tra i più corposi. Riguarda i Nilo Camiti e, naturalmente, i famosi nomadi pastori Maasai. Ampiamente conosciuti attraverso la letteratura e la filmografia, costituirono una formidabile barriera fisica alla penetrazione, prima afro-araba, poi europea, dell’interno africano. Del resto le loro razzie li spingeranno, non solo a Mombasa sulla costa, ma anche a molta distanza dalla loro terra. Fino al lago Nyassa, a ben 800 km di distanza.

   Solo Joseph Thompson, un coraggioso giovanotto inglese, riuscirà ad attraversare per primo la loro pericolosa terra. Giungendo indenne fin sulla sponda del lago Victoria. Il capitolo include anche elementi e fatti poco noti e indubbiamente interessanti. Tra i quali il “complesso del bestiame”, del resto condiviso da altri gruppi di allevatori, e il “governo diffuso”. Senza trascurare le profezie, per lo più avveratesi, del grande laibon (mago professionista) Mbatian, il cui nome figura oggi sulla più alta vetta del monte Kenya.

   Le tribù di lingua cuscitica Somali, Borana, Rendille sono anch’esse composte da allevatori, soprattutto di dromedari. Un accenno (più che sufficiente!) al complicatissimo sistema sociale dei gada (classi d’età) per i Borana, è seguito dalla importantissima cerimonia collettiva del galgulumi per i Rendille, che ogni quattordici anni si tiene in un gigantesco insediamento, che vede riuniti tutti i clan, sulla sponda orientale del lago Turkana, alle pendici del monte Kulal.

   Cerimonia che purtroppo mi “perderò” nel 1980, poiché avverrà un mese dopo la mia partenza dal Kenya. Al termine di quella che è stata la mia seconda ricerca antropologica sul campo. Infatti nel 1980 mi trovavo proprio in quel desertico e settentrionale lago, a non molta distanza dal luogo prescelto per l’occasione. Tanto da poter osservare un notevole incremento della presenza Rendille. La mia prima ricerca risale invece al 1976, ed è stata effettuata nella cittadina multietnica e multiculturale di Isiolo, a nord del Monte Kenya [Situata a 1.106 m di quota, contava 8 201 abitanti all’ultimo censimento del 1969. Erano invece 45 989 nel 2009]. Così ho ritenuto utile qui inserire estratti di entrambi i miei diari, Integrando, arricchendo e vivacizzando il testo, con narrazioni “dal vivo” di fatti, luoghi, situazioni, imprevisti, stati d’animo, emozioni, incontri con “l’altro da noi”.... [Così questo è anche un libro sul Kenya, come l’ho conosciuto e apprezzato durante i miei due lunghi soggiorni: dai confini con la Tanzania, a sud (lago Magadi e Rift Valley), a quello con l’Etiopia, a nord-ovest (lago Turkana) e a nord (Marsabit), alle sponde dell’Oceano Indiano, ad est (Mombasa, Malindi, Gedi).]

   La rassegna si conclude con i popoli considerati “marginali”. Pressoché sconosciuti al grosso pubblico, comprendono i cacciatori raccoglitori Bon delle intricate foreste costiere, ai confini con la Somalia; i Dorobo delle foreste dell’interno; i pescatori Elmolo del lago Turkana.

   Ho anche inserito brani dai libri, sia di Thompson, che di Teleki. Che con von Hohnel scoprì il lago oggi chiamato Turkana. Dandogli il nome di Rodolfo, in onore del Principe ereditario della Corona d'Austria[Meno di un anno dopo si sarebbe suicidato a Mayerling, assieme alla sua amante]. Inoltre ho aggiunto un paio di paragrafi relativi alla “scoperta”, nel XIX secolo (e nel 1952), degli sfuggenti cacciatori Bon.

   In appendice una galleria “etnografico-artistica” espone le miniature di dipinti raffiguranti i membri di numerose tribù kenyote riportate su 22 carte da gioco. Indubbiamente si inspirano ai ritratti realizzati da Joy Adamson [L’autrice di Nata Libera]. per il governo del Kenya, a partire dal 1949. Per l’attenta cura di dettagli, particolari e paraphernalia tradizionali, sono in grado di contribuire alla maggiore comprensione della variegata umanità kenyota.   

   Il libro, 155 pp, 248 note, è corredato da 154 foto (69 sono mie). Tutte le altre sono d’epoca, alcune anche abbastanza rare. Come quella relativa ad un altro famoso laibon: Lenana, figlio di Mbatian (ca. 1890) [Avrà l’onore di figurare sulla terza vetta più alta del monte Kenya]. 

.......

Seguiranno le versioni cartacee a colori e in bianco e nero. 

Oltre ad una non illustrata (salvo per 2-3 carte geografiche e demo-etnografiche), che ritengo possa essere utilmente impiegata nei corsi di Antropologia Culturale, Etnologia, Storia dell'Africa, Storia e Istituzioni dei Paesi afro-asiatici, Geografia.

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domenica 22 ottobre 2023

113. ECCO IL SOMMARIO DEFINITIVO DEL MIO ULTIMO LIBRO: MAASAI. GENTI E CULTURE DEL KENYA

 

Danzatore-suonatore di tamburo Chuka (© Franco Pelliccioni)

PRESENTAZIONE:IL PAESE, LE GENTI, IL LIBRO

1. INTRODUZIONE STORICA

UN SALTO NELLA PREISTORIA: SCOPERTE PALEONTOLOGICHE E PALETNOLOGICHE IN AFRICA ORIENTALE

STORIA ANTICA

L’AZANIA, LA “TERRA DEGLI ZENG, O ZENJ

I PRIMI EUROPEI ARRIVANO DAL PORTOGALLO

IL DOMINIO DEI SULTANI OMANITI

L’AVVENTO COLONIALE INGLESE: IMPERIAL BRITISH EAST AFRICA COMPANY (1887), PROTETTORATO DELL’AFRICA ORIENTALE BRITANNICA (1895), PROTETTORATO E COLONIA DEL KENYA (1920), RIVOLTA MAU MAU (1952-56). INDIPENDENZA (1963)

QUALCHE APPROFONDIMENTO STORICO

La creazione del Northern Frontier District (1909)

Due testimoni dei prodromi della colonizzazione britannica

Browne (1909-1916)

Storia della fondazione di Fort Hall tra i Kikuyu e i Maasai (1900). Nel 1907 giunge Winston Churchill

Yardley (1918), Kenya settentrionale: lago Rodolfo, Abissini [Merille?], Turkana, razzie, schiavitù, Somali

2. INTRODUZIONE GEOGRAFICA, DEMOGRAFICA, ETNO-ANTROPOLOGICA

LA PREZIOSA GALLERIA DI DIPINTI ETNOGRAFICI DEL KENYA: 22 POPOLI IMMORTALATI SULLA TELA DALLA TALENTUOSA ARTISTA JOY ADAMSON

3. LA “CULTURA MISTA COSTIERA”: I SWAHILI

INTRODUZIONE: LE “CONTAMINAZIONI” ETNICO-LINGUISTICO-CULTURALI AFRO-ASIATICHE

UNA STRAORDINARIA FONTE STORICA. IL PERIPLO DEL MARE ERITREO, PORTOLANO GRECO-EGIZIANO DEL I SEC. D.C.

L’AZANIA

CONTATTI CON L’ESTREMO ORIENTE: LE ESPLORAZIONI MEDIEVALI CINESI

I Cinesi in Africa Orientale: le fonti scritte

I Ming e le sette esplorazioni marittime di Cheng Ho, l'«Eunuco dei Tre Gioielli». Fonti scritte e iscrizioni su pietra

Tramonto di una straordinaria, avventurosa e misconosciuta epopea asiatica nell’Oceano Indiano

IL CONTRIBUTO ACCULTURATIVO PORTOGHESE

ALLA FINE DEL XIX SECOLO NEL FOLTO DELLA FORESTA EQUATORIALE COSTIERA È SCOPERTA LA MACCHU PICCHU AFRICANA, LA CITTA’ MEDIEVALE DI GEDI

LA CULTURA SINCRETISTICA SWAHILI

LA LINGUA SWAHILI, IL KISWAHILI

UTENDI WA INKISHAFI, CELEBRE POEMA CHE RIMPIANGE I FASTI DEL PASSATO

4. I BANTU, GLI “UOMINI”: GLI AGRICOLTORI SEDENTARI

MIGRAZIONI, ECONOMIA

UNA CARATTERISTICA CULTURALE: LA “RICCHEZZA DELLA SPOSA”

I KIKUYU E LA RIBELLIONE ANTIBRITANNICA MAU MAU, PER RIAVERE LA TERRA DEGLI AVI

IL MITO DELLE ORIGINI E IL PERCHÉ DEI NOMI FEMMINILI DEL SISTEMA CLANICO PATRILINEARE KIKUYU

I BAGIUNI

Il “mondo perduto” dei Bagiuni, tra le omonime isole somale, l’arcipelago di Lamu, la costa del Kenya: una “pulizia etnica” lunga oltre trenta anni

5. I NILO CAMITI: I NOMADI PASTORI

UNA CARATTERISTICA CULTURALE: IL “COMPLESSO DEL BESTIAME” TRA I POPOLI ALLEVATORI DELL’AFRICA ORIENTALE

I MAASAI

NELL’IMMAGINARIO COLLETTIVO EUROPEO, ARABO E AFRICANO

Nelle terre dei Maasai: Joseph Thompson (1883); la spedizione Teleki-von Hohnel (1888); Charles William Hobley (1929)

UNA STORIA REALMENTE BELLICOSA

SANGUINOSI CONFLITTI INTERTRIBALI (E INTRATRIBALI: IL “SUICIDIO” COLLETTIVO MAASAI) E LA “PAX BRITANNICA”

IL “GOVERNO DIFFUSO”, SISTEMA POLITICO DELLA SOCIETA’ ACEFALA MAASAI

Le profezie avverate del grande laibon Mbatian

6. I NILOTICI

I LUO

MIGRAZIONI DEI LWOO

7. LE POPOLAZIONI DI LINGUA CUSCITICA

SOMALI

BORANA

Il sistema sociale dei gada o classi d’età

RENDILLE

Il ciclo della vita tra i Rendille

8. LE CULTURE “MARGINALI”: I CACCIATORI RACCOGLITORI DOROBO E BON; I PESCATORI ELMOLO

DOROBO, CACCIATORI-RACCOGLITORI DELLE FORESTE

Il primo europeo ad incontrare i Dorobo, nel corso del suo coraggioso attraversamento della terra Maasai è l’esploratore britannico Thompson (1883)

GLI ELMOLO PESCATORI DEL LAGO TURKANA

Dalla scoperta europea (1888) al 2020

Alcune caratteristiche culturali

NEL 2019 LE PIOGGE CAUSATE DAL CAMBIAMENTO CLIMATICO E LA CONSEGUENTE CRESCITA DEL LIVELLO DELLE ACQUE DEL LAGO COSTRINGE GLI ELMOLO AD ABBANDONARE IL VILLAGGIO, PER PORTARSI SU TERRENI PIU’ ELEVATI

I BON (BONI, AWEER, WABONI), CACCIATORI-RACCOGLITORI DELLA FORESTA COSTIERA

I Bon oggi

Storia dell’avventurosa scoperta dei Bon nelle foreste costiere tra Somalia e Kenya

Nel 1952 l’incontro dell’etnologo Grottanelli con i Bon

9. APPENDICE: UNA GALLERIA ETNOGRAFICO-ARTISTICA “PARTICOLARE”

10.BIBLIOGRAFIA

CARTE

.....

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giovedì 6 luglio 2023

102. IL TITOLO DEL MIO PROSSIMO LIBRO: MAASAI. GENTI E CULTURE DEL KENYA

Coppia Maasai (© Franco Pelliccioni) 

In un paio di post precedenti avevo scritto che stavo lavorando alla stesura di una: Breve Introduzione Etno-Antropologica ai Popoli del Kenya

Infatti, sulla spinta della forte ondata emotiva, provocata dalla pubblicazione sul blog del mio incompiuto romanzo giovanile ambientato in Kenya, e risalente ad esattamente sessanta anni fa [le rimanenti quattro “puntate” rimarranno per sempre custodite nel cassetto…], da ex africanista avevo deciso che era tempo di elaborare un mio vecchio progetto sui “Popoli del Kenya”. 

Paese dell’Africa orientale dove negli anni ‘1970 e ‘1980 avevo effettuato due sessioni di ricerca. 

Prima nella cittadina multietnica di Isiolo, a nord del monte Kenya (è stata la mia prima ricerca antropologica sul campo!); successivamente tra i pescatori Elmolo del lago Turkana, nel desertico e semidesertico nord-ovest del paese. 

Come allora osservai, mi ero lasciato “trasportare” dalla mia vecchia abitudine di ricercatore “a tutto tondo”: biblioteca, archivio, Internet, diari di viaggio, diari di ricerca, registrazioni audio, diapositive. 

A Capodanno 2023 decisi che, per un periodo, avrei interrotto l’elaborazione del libro, per dedicarmi completamente a quello su Balene e ai Balenieri.

Ora, dopo la sua pubblicazione, ho ripreso a lavorare al libro del Kenya, in modo da ultimarlo per il prossimo autunno/inverno.

Poi mi potrò finalmente concentrare sugli Inuit dell’Artico canadese…

Di seguito titolo e sommario, sia pure provvisori.

MAASAI

GENTI E CULTURE DEL KENYA

PREMESSA

1. INTRODUZIONE STORICA

UN SALTO NELLA PREISTORIA: SCOPERTE PALEONTOLOGICHE E PALETNOLOGICHE IN AFRICA ORIENTALE

STORIA ANTICA

L’AZANIA, LA “TERRA DEGLI ZENG, O ZENJ

ARRIVANO I PRIMI EUROPEI DAL PORTOGALLO

ALLA FINE DEL XIX SECOLO NEL FOLTO DELLA FORESTA EQUATORIALE COSTIERA VIENE SCOPERTA LA MACCHU PICCHU AFRICANA, LA CITTA’ MEDIEVALE DI GEDI

IL DOMINIO DEI SULTANI OMANITI

L’AVVENTO COLONIALE INGLESE: L’IMPERIAL BRITISH EAST AFRICA COMPANY (1887), IL PROTETTORATO DELL’AFRICA ORIENTALE BRITANNICA (1895), Il PROTETTORATO E LA COLONIA DEL KENYA (1920), LA RIVOLTA MAU MAU (1952-56). L’INDIPENDENZA (1963)

La creazione del Northern Frontier District (1909)

Due testimoni dei prodromi della colonizzazione britannica

Browne (1909-1916)

La storia della fondazione di Fort Hall

Yardley (1918)

2. INTRODUZIONE GEOGRAFICA E DEMOGRAFICA

3. INTRODUZIONE ETNO-ANTROPOLOGICA

4. LA “CULTURA MISTA COSTIERA”: I SWAHILI

IL PERIPLO DEL MARE ERITREO, PORTOLANO GRECO-EGIZIANO DEL I SEC. D.C.

L’AZANIA

I CONTATTI CON L’ESTREMO ORIENTE: LE ESPLORAZIONI MEDIEVALI CINESI

I Cinesi in Africa Orientale

I Ming e le sette esplorazioni marittime di Cheng Ho, l'«Eunuco dei Tre Gioielli»

Tramonto di una straordinaria, avventurosa ed ancora misconosciuta epopea asiatica nell’Oceano Indiano

GIUNGONO I PORTOGHESI

SAWĀHIL

LA CULTURA SWAHILI

LA LINGUA SWAHILI, IL KISWAHILI

UTENDI WA INKISHAFI, CELEBRE POEMA CHE RIMPIANGE I FASTI DEL PASSATO

5. I BANTU: GLI AGRICOLTORI SEDENTARI

LE MIGRAZIONI DEI BANTU

LA “RICCHEZZA DELLA SPOSA”

I KIKUYU E LA RIBELLIONE ANTIBRITANNICA MAU MAU, PER RIAVERE LA TERRA DEGLI AVI

IL MITO DELLE ORIGINI E IL PERCHÉ DEI NOMI FEMMINILI DEL SISTEMA CLANICO PATRILINEARE KIKUYU

BAGIUNI

Il “mondo perduto” dei Bagiuni, tra le omonime isole somale, l’arcipelago di Lamu, la costa del Kenya: una “pulizia etnica” lunga oltre trenta anni:

6. I NILO CAMITI: I NOMADI PASTORI

LA CULTURA DEI NILO-CAMITI

IL “COMPLESSO DEL BESTIAME” TRA I POPOLI ALLEVATORI DELL’AFRICA ORIENTALE

I MAASAI NELL’IMMAGINARIO COLLETTIVO EUROPEO, ARABO E AFRICANO

Nelle terre dei Maasai: Joseph Thompson, la spedizione Teleki-von Hohnel (XIX secolo), Charles William Hobley (XX secolo)

I MAASAI: UNA STORIA REALMENTE BELLICOSA

SANGUINOSI CONFLITTI INTERTRIBALI (E INTRATRIBALI: IL “SUICIDIO” COLLETTIVO MAASAI) E LA “PAX BRITANNICA”

IL GOVERNO DIFFUSO: IL SISTEMA POLITICO DELLA SOCIETA’ ACEFALA MAASAI

Le profezie avverate del grande laibon Maasai Mbatian

7. I NILOTICI

I LUO

MIGRAZIONI DEI LWOO

8. LE POPOLAZIONI DI LINGUA CUSCITICA

SOMALI

RENDILLE

9. LE CULTURE “MARGINALI”: DOROBO, ELMOLO, BON

DOROBO

L’esploratore Thompson è il primo europeo ad incontrare i Dorobo, nel corso del suo attraversamento della terra Maasai

ELMOLO

NEL 2019 LE PIOGGE CAUSATE DAL CAMBIAMENTO CLIMATICO E LA CRESCITA DEL LIVELLO DELLE ACQUE DEL LAGO COSTRINSE GLI ELMOLO AD ABBANDONARE IL VILLAGGIO, PER RAGGIUNGERE TERRENI PIU’ ELEVATI

BON (BONI, AWEER, WABONI)

I Boni oggi

Storia dell’avventurosa scoperta dei Boni nelle foreste costiere tra Somalia e Kenya

L’incontro di Grottanelli con i Bon nel 1952

10.BIBLIOGRAFIA

CARTE

......

Il Kenya figura  nel mio GIRO DEL MONDO… IN 15 TRENI. TRANSCONTINENTALI E DI LUSSO, DI PENETRAZIONE COLONIALE E MILITARE, DEI CERCATORI D’ORO, DEGLI HAJJI, “ALPINISTICI, capitolo 3:"A bordo di un treno della celebre “ferrovia di penetrazione” Mombasa-Kampala: l'Uganda Railways, Kenya (1896-1901)", 

"(...) ha aperto la colonizzazione dell’Africa Orientale. 

Parte dall’Oceano Indiano e, dopo aver raggiunto Nairobi, arriva fino a Kampala, in Uganda.

Oltre ai soliti immancabili problemi incontrati nella sua costruzione, ha dovuto risolvere un’inaspettata complicazione in più, che nessuno aveva mai sperimentato altrove, né tantomeno immaginato potesse esistere… 

Poiché la linea era infestata dai leoni che, a quanto pare, preferivano mangiarsi gli indifesi operai indiani addetti alla sua costruzione…

[Come racconta il famoso film premio oscar Spiriti nelle tenebre (The Ghost and the Darkness) del 1996, con Michael Douglas].

Questo è stato il primo dei quindici treni sul quale ho viaggiato, sia pure in senso contrario: da Nairobi fino a Mombasa. 

Nei paraggi non ho scorto alcun leone, ma so bene che ce ne sono parecchi nel vicinissimo Parco Nazionale Tsavo".

 ......

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p.s. del 23.7.2023. 

Ho scoperto in questi giorni che il servizio E-Mail relativo al pulsnte "Segui" non è più attivo! Mi dispiace...

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