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venerdì 10 dicembre 2021

5. NEL PASSAGGIO A NORD-OVEST. PROLOGO AD UNA RICERCA ANTROPOLOGICA NELL'ARTICO CANADESE

Un’immagine che viene da un “remoto passato”… La banchisa si sta rapidamente riformando nell’Alto Artico canadese (74° 43' N), in un tratto del famoso Passaggio a Nord-Ovest (Stretto di Barrow), davanti alla Cornwallis Island (Resolute Bay, oggi Qausuittuq), nel Territorio autonomo di Nunavut. Siamo nel mese di Settembre del 1983! A non molta distanza, a sinistra della foto, c’è l’isolotto di Beechey, che ha rappresentato la prima base della grande spedizione britannica comandata da Franklin. Salpata nel 1845, poi inoltratasi con le sue navi nell’arcipelago artico, alla ricerca del Passaggio a Nord-Ovest e, infine, scomparsa misteriosamente nel nulla. In seguito l’isolotto costituì anche il campo base per le decine di spedizioni di “ricerca e soccorso” britanniche, americane e canadesi, per decenni inviate alla sua ricerca. L’isolotto conserva le tombe dei primi tre marinai della spedizione deceduti (1846). Grazie al terreno gelato (permafrost), le salme, a distanza di oltre un secolo, risultarono perfettamente conservate. Come potrà constatare la spedizione Beatty-Geiger, un anno dopo il mio arrivo a Resolute (1984). II successivo esame anatomo-patologico eseguito sui loro corpi farà infatti scoprire la causa della tragedia, che aveva colpito la più imponente spedizione artica mai allestita dall’Ammiragliato! 
(© Franco Pelliccioni)


Attualmente  sto lavorando alla stesura di un libro sul Passaggio a Nord-Ovest

Sarà diviso in tre parti: L'A e il Passaggio a Nord-Ovest; Alla scoperta del Passaggio a Nord-Ovest: Esploratori, Navigatori e Antropologi (22 personaggi); Il cambiamento climatico. 

Il libro sarà seguito da; Verso il Polo Magnetico. Un'Indagine lunga 7.000 chilometri nel Passaggio a Nord-Ovest, tra gli Inuit dell'Artico canadese.

Per chi fosse interessato all'Artico (e all'Antartico), il terzo volume della mia tetralogia: ALLA SCOPERTA DEL MONDO.  ESPLORATORI E GEOLOGI: ARTICO-ANTARTICO, nella quale non figurano né i Navigatori, né gli Antropologi. Questi ultimi si trovano nelle due trilogie: cronologicamente in  MASTERS & COMMANDERS VERSO L’IGNOTO: NAVIGAZIONI STRAORDINARIE AI CONFINI DELLA TERRA; alfabeticamente in: LE GRANDI AVVENTURE DELL’ANTROPOLOGIA

E-Book: https://www.amazon.it/dp/B081FD5HWH

Cartaceo: https://www.amazon.it/dp/1708675663

1. 37.000 chilometri a piedi tra i ghiacci, il "carnet" di viaggio dell’esploratore scozzese John Rae. Con le sue imprese, nel XIX secolo ha apportato un notevole contributo alla conoscenza del Grande Nord canadese. La grande esperienza accumulata nel Canada settentrionale gli consentì di muoversi utilizzando al meglio le tecniche di chi da sempre viveva nell'Artico, Indiani e Inuit (eschimesi), che impiegava come guide e interpreti. Indossava abiti di pelliccia. Si spostava con un equipaggiamento ridotto al minimo. Si procurava il cibo utilizzando le tecniche venatorie proprie degli "uomini dalle ombre lunghe".

2.. L'ultimo volo dell'«Aquila». Nella storia delle grandi esplorazioni, un posto del tutto singolare è occupato dalla spedizione al Polo Nord, sul finire del XIX secolo, dell’ingegnere svedese Salomon August Andrée che, a bordo di una mongolfiera, poi abbandonata, scomparve tra i ghiacci con i suoi due compagni di viaggio. Mistero che sarà svelato dopo 33 anni!

3. Conquistare il Polo Nord: la "magnifica ossessione " di Robert Edwin Peary. L'esploratore statunitense sostenne di aver compiuto l'impresa, ma in realtà si fermò a pochi chilometri dalla meta

4. Dalle isole Svalbard alla cima dell'Aconcagua: Sir William Martin Conway, esploratore, alpinista, storico dell'arte, scrittore, politico inglese

5. Tracciare una "rivoluzionaria" rotta aerea dall'Europa agli Usa: un sogno sepolto sotto gli spessi ghiacci della Groenlandia. Nel 1930 moriva per il freddo e la fatica Alfred Wegener, astronomo, meteorologo e geologo tedesco

6. La storia di un uomo tra due Poli: l'aviatore ed esploratore americano Lincoln Ellsworth, il cui nome è legato all'impresa del Norge, ma non solo…

7. La "donna di ghiaccio". Nel 1955 l'esploratrice statunitense Louise Arner Boyd sorvolava il Polo Nord, ma aveva già effettuato ben sette spedizioni nell’Artico

8. Novantanove giorni tra i ghiacci dell’Antartide, con la forza dell’esploratore e l’occhio dello scienziato. Il geologo Vivian Fuchs nel 1958 attraversava da parte a parte il Polo Sud per la prima volta nella storia