In altri tempi lo Schapera ebbe circa otto mesi per il suo Some Problems of
Anthropological Research in Kenya Colony (1949).
E dire che si trattava
solo di un piccolo paese dell'East Africa, che ben conosco.
|
Jesup North Pacific Expedition (1897-1902): due giovani Tunguse (oggi Evenki), Siberia, In ossequio all’Antropologia Fisica ottocentesca la didascalia originale recita: “notare le proporzioni del corpo col grande volume della testa e del tronco” |
Oggi sembra del tutto scontato
ed ovvio affermare come quello di allora sia stato solo un grandioso sogno ad
occhi aperti.
Una sorta di wishful thinking, come dicono i britannici,
del tutto utopistico e impossibile da concretizzare, sia pure in piccolissima
parte, già ancor prima della crisi economica, in cui da anni versa il nostro
paese.
Poi, dopo che il mio “libro dei sogni” silente e modesto per lungo tempo
è stato abbandonato in un cassetto, fin quasi ad essere dimenticato (nella Baia
del Re avevo potuto leggere solo una sua breve “anticipazione” in inglese che,
a mo’ di abstract, riporto in fondo al libro), ecco a ciel sereno
arrivare un imprevisto input, che mi ha subito indotto a rileggere
attentamente quelle neglette carte.
Forse non è rigorosamente scientifico il
dirlo, eppure in qualche modo la molla scattata in me l’ha innescata
un’intervista televisiva rilasciata da un noto attore di un film di
straordinario successo di pubblico.
Allorché accennò alle isole Svalbard, alla
nostra Base, agli orsi polari.
Così, pagina dopo pagina, mi sono convinto della
bontà del lavoro, della sua attualità e della sua struttura di allora, tanto da
lasciarla pressoché intatta.
Poi, pur rispettando la struttura integrale di buona parte del testo, indispensabili e continui controlli e verifiche mi hanno poi consigliato di apportare alcune modifiche, qualche novità (sul cambiamento climatico, ad esempio), numerosi aggiornamenti statistici, integrazioni e approfondimenti, un paio di nuovi capitoli, compreso quello riguardante l’algebra degli etnonimi (i nomi, passati e attuali, dei vari popoli artici e subartici), o sui “Tungusi Cavalieri”.
Arruolatisi nei reggimenti cosacchi nel XVIII° e XIX° secolo.
Inoltre è grazie al lavoro scientifico, che porto avanti ormai da oltre mezzo secolo, che devo la consuetudine di elaborare note definibili “di sostanza”.
Alle numerose già scritte all’epoca (155), ne ho aggiunte un’altra cinquantina.
Un apparato fotografico di tutto rispetto, proveniente sia dalla mia fototeca,
che dal “dominio pubblico” (quelle storiche), impreziosiscono il testo.
Anche
loro sono arricchite da corpose didascalie, come amo fare da quando ho iniziato
la mia attività pubblicistica.
IL LIBRO
Il saggio ci parla dell’Artico,
di esplorazioni geografiche e di ricerche scientifiche, nazionali e
internazionali, regionali e intercontinentali.
Grazie a un folto Gotha di
esploratori e studiosi che, a ragione, sono entrati anche nella Storia con la S
maiuscola.
Ad iniziare dallo stesso Nobile e continuando con John Ross, Parry,
Rae, Nansen, Duca degli Abruzzi, Amundsen, Nordenskiöld (per gli esploratori),
ma anche Boas, Rasmussen, Stefansson, Paul-Emile Victor, Malaurie (per gli
antropologi).
Soprattutto offre un’autentica e ampia rassegna delle popolazioni
artiche (e subartiche) autoctone di Asia, Europa e America, che spazia dalla Siberia all’Alaska, passando attraverso
Russia Artica, Lapponia, Svalbard, Islanda, Groenlandia, Artico canadese.
Una panoramica che naturalmente
coinvolge la mia disciplina (l’etno-antropologia nelle sue varie
differenziazioni, specializzazioni e coniugazioni), ma anche numerose altre.
Come, ad esempio: archeologia, linguistica, ecologia.
In cuor mio ritengo che
il quadro messo a disposizione della curiosità e dell’interesse del lettore,
sia esso “generico”, che specialistico, possa essere apprezzabile.
|
L’A. mostra i resti di un’abitazione (costole di una balena) di Thule. Pre-eschimesi dediti alla caccia ai grandi mammiferi marini. Oggi il sito è stato ricostruito dagli archeologi. Resolute Bay (oggi Qausuittuq), Cornwallis Island, Nunavut, Alto Artico canadese Franco Pelliccioni
|
Così, dopo aver raggiunto per
nave Sitka, la capitale di quella che un tempo era stata l’America Russa,
nell’Alaska sud-orientale, a bordo di un vetusto Dakota atterreremo ad
Old Crow, tra gli indiani Gwich’in dello Yukon.
Già chiamati Loucheux,
cioè “strabici”, un termine che definire “stravagante” è poco...
Quindi ci
porteremo sulle rive del Mar Glaciale Artico.
Così, prima ad ovest nei Northwest
Territories, poi ad est nell’autonomo Nunavut, avremo modo di
visitare nell’Artico canadese alcune comunità Eschimesi (Inuit) e di osservare
sezioni dello storico Passaggio a Nord-Ovest.
Non senza aver prima raggiunto
con un lungo balzo aereo Resolute Bay, nell’Alto Artico.
Dove non saremo molto
distanti dal Polo Magnetico.
Successivamente nella “Terra Verde”, la
Groenlandia, riusciremo a dare una “sbirciata” alla fattoria del celebre
fuorilegge e colonizzatore vichingo Eirík Raudi, alias Eirík “il Rosso”.
Continuando a spostarci nel nostro viaggio ancora più ad est, un accenno
all’Islanda e già siamo nel Mar di Barents, pronti a sbarcare nelle polari
isole Svalbard.
Dove ancora oggi minatori norvegesi e russi estraggono carbone
dalle viscere della terra.
Proseguendo nel nostro lunghissimo itinerario verso oriente, cercando
sempre di mantenerci sulle alte latitudini, nel Nord Norge incontreremo
i Lapponi (Sami) e visiteremo una loro antica fattoria.
Anche se in
seguito, nei musei all’aperto di Stoccolma e, quindi, di Helsinki, ci
imbatteremo nuovamente nelle loro tradizionali abitazioni e fattorie e, in un
caso, costruite anche dal popolo dei Careli.
Poi il vostro umilissimo
“Virgilio” dovrà lasciare necessariamente il passo alla letteratura
etno-antropologica: “ubi maior…”
D’ora in avanti sarà infatti essa a guidare il
nostro vagabondaggio artico.
In particolare allorché ci addentreremo nella
Russia artica e, poi, nell’immensa Siberia.
Infine, oltrepassato lo Stretto di
Bering, ecco ricominciare il nostro tour del Tetto del Mondo.
Poiché saremo arrivati nuovamente in Alaska!
Perciò ci dovremo interessare ai
popoli che vivono nelle tundre e nelle foreste di terre artiche e subartiche,
composti da cacciatori di mammiferi marini e di animali per la carne e la
pelliccia, di allevatori di renne, perfino di agricoltori, di cui l’A. non ha
conoscenza diretta.
Un’apparente dicotomia, questa, che però non risulterà
evidente al lettore.
Poiché regioni, popoli, tematiche e problematiche saranno
avvicinate sempre in maniera sistematica e il più possibile onnicomprensiva.
Da: QUI BASE ARTICA
DIRIGIBILE ITALIA, SVALBARD. DALLA TERRA DEGLI ORSI POLARI UNA RASSEGNA E UN INVENTARIO
CULTURALE DEI POPOLI DEL GRANDE NORD
(E-Book, versione cartacea a colori e bianco e nero, I e II ediz., 243 pp., 204 note, 232 immagini, di cui 106 a colori (82 sono dell'A.)
SOMMARIO
PREMESSA
1
L’INAUGURAZIONE A NY-ÅLESUND, LA STORICA “BAIA DEL RE” DI NOBILE E AMUNDSEN
(1.1
In cammino verso il pilone dei dirigibili Norge e Italia; 1.2
L’invito; 1.3
Ny-Ålesund, la “Baia del Re”; 1.4
La stazione di ricerca internazionale; 1.5
La Base Dirigibile Italia; 1.6
Ancora su Ny-Ålesund)
2
LA COMUNICAZIONE PRESENTATA AL CONVEGNO: LE SCIENZE UMANE E GEOGRAFICHE
NELL'ARTICO, PRIORITÀ E PROSPETTIVE
(2.1
La Base "Dirigibile Italia"; 2.2
Il contributo che l’Italia potrebbe apportare alla conoscenza dell'artico; 2.3
Gli Italiani e l'Artico)
3
LA RASSEGNA DEI POPOLI CIRCUMPOLARI, TRA EURASIA E AMERICA
(3.1
L'Artico; 3.2
I Popoli circumpolari; 3.3
Rapido preambolo sui nomi dei popoli, gli etnonimi, per superare “quasi”
indenni la confusione di identità etnico-linguistiche; 3.3.1 Russia
(e Siberia); 3.3.2
Finnmark; 3.3.3 Inuit
(Eschimesi) tra Siberia, Alaska, Canada, Groenlandia; 3.3.4
Indiani in Alaska e Canada; 3.4 Siberia
(e Kamchatka); 3.4.1
Gruppo linguistico samoiedo: 3.4.2
Gruppo linguistico ugro-finnico: 3.4.3
Gruppo linguistico turco: 3.4.4
Gruppo linguistico tunguso:3.4.5
Gruppo paleo-asiatico o paleo-siberiano:); 3.5 Russia
Artica; 3.6
Fennoscandia; 3.7 Islanda; 3.8
Groenlandia; 3.9 Artico
Canadese 3.9.1 Inuit
(Eschimesi); 3.9.2
Indiani (subartico occidentale e centrale),; 3.9.3
Indiani Algonchini (subartico); 3.10 Alaska; 3.10.1 Aleuti; 3.10.2 Inuit
(Eschimesi): ;3.10.3
Indiani Athabaska:
4 GLI STUDI
ETNO-ANTROPOLOGICI E GEOGRAFICI
5 LE PRIME
GRANDI MISSIONI ETNO-ANTROPOLOGICHE E GEOGRAFICHE ARTICHE
(5.1 Artico
canadese e Groenlandia: Boas, Holm, Stefansson, Rasmussen e le sue sette
“Spedizioni Thule”; 5.2 Tra
Asia e America: la Jesup North Pacific Expedition (1897-1902); 5.3 I Russi
nelle Svalbard: la spedizione Cicagov (1764-66); 5.4 Le
ricerche scientifiche nelle Svalbard: dal viaggio della Recherche, tra
Lapponia, Islanda e Svalbard (1838-39)
6 SETTORI
ARTICI DI INTERESSE PER EVENTUALI PROGRAMMI E PROGETTI DI RICERCA SINGOLA E
PLURIDISCIPLINARE
6.1 Svalbard (Preistoria; Archeologia; Archeologia subacquea; Archeologia industriale; Etnostoria; Antropologia urbana: storia degli insediamenti dal 1900 ad oggi; Antropologia dello Sviluppo; Turismo; Il "Grande Cambiamento" nelle comunità norvegesi e russe avvenuto a partire dagli anni '1990)
6.2
Fennoscandia settentrionale (e Penisola di Kola), Lapponia
6.3 Russia
Artica, Siberia, isole Siberiane (I Pomori
del Mar Bianco; I Pomori e
il commercio con la Norvegia; Rotta
Marittima Settentrionale (Passaggio a Nord-Est)
6.4 Alaska
continentale;
6.5 Gli
Aleuti (tra Alaska e Siberia);
6.6
Beringia Siberiana;
6.7 Artico
canadese;
6.8
Groenlandia;
6.9 Islanda
7 AREE
PROBLEMATICHE DI POSSIBILE FUTURA RICERCA
7.1
Archeologia;
7.2
Archeologia Subacquea;
7.3 Etno-Antropologia (Antropologia
politica; Il ruolo
delle organizzazioni autoctone. Il problema dei diritti acquisiti tradizionali
dei popoli artici sulla propria terra; Il
Cambiamento Culturale e i nuovi problemi ambientali; Il ruolo
dell'educazione e dell'insegnamento della lingua tra i popoli nordici; L'Ambiente
e l'Uomo; Etnicità; Il Mito
dell'Artico; Acculturazione
tra gli europei indotta dai popoli artici)
7.4
Etnopsichiatria e Antropologia Psicologica Transculturale e non. I
"disturbi etnici “storici e attuali;
7.5
Etnoscienza tra i popoli nordici: la "nuova" frontiera dell'antropologia.
La cartografia degli Inuit (Eschimesi);
7.6
Etnostoria
(Le grandi
migrazioni eschimesi del passato; Storia del
contatto: incontro tra bianchi ed eschimesi. Il caso degli Eschimesi Polari
della Groenlandia; Movimenti
revivalistici: nativistici, messianici, millenaristici)
8
L'ANTROPOLOGIA "RECIPROCA";
9
PREISTORIA;
10
SOCIOLOGIA (Devianza
sociale);
11 TRA
ETNOGRAFIA, ETNOLOGIA E ANTHROPOLOGY OF VISUAL COMMUNICATION (Arte)
12
ARCHITETTURA NORDICA TRADIZIONALE E INNOVATIVA, AUTOCTONA E NON
(Architettura
tradizionale tra gli autoctoni; Architettura
tradizionale norvegese; Impianti
centralizzati di teleriscaldamento e servizi; Il
cambiamento climatico e il caso delle costruzioni, che poggiano su un permafrost
in via di graduale scioglimento)
13 IL
TRASPORTO NELL'ARTICO (VIA TERRA E VIA MARE): PERSISTENZA DEI MODELLI
TRADIZIONALI, LE INNOVAZIONI TECNOLOGICHE;
14
GEOGRAFIA POLITICA
(La
sovranità sulle terre artiche: statunitensi, danesi e norvegesi si contendono
la sovranità sulle isole della Regina Elisabetta; Gli
Statunitensi (Peary) e la Groenlandia settentrionale; Il caso
della Groenlandia orientale e i norvegesi: un'altra No Man's Land.)
14.1 Il
ruolo delle organizzazioni internazionali nell'artico (Processo di
Rovaniemi; Arctic
Council; Northern
Forum; IASC,
International Arctic Science Committee);
15
LINGUISTICA;
16
ANTROPOLOGIA APPLICATA: LA DIVULGAZIONE SCIENTIFICA
(Raccolta
dati generali, areali, specialistici; I Musei
Nordici; Università
e Istituti di Ricerca Nordici (Alaska, Finlandia, Islanda, Norvegia, Russia,
Svezia); Università,
Istituti e Biblioteche con specializzazioni sull'Artico: (Canada, Finlandia,
Francia, Giappone, Gran Bretagna, Italia, Norvegia, Russia, Stati Uniti, Svezia)
17 BIBLIOGRAFIA
(17.1
Generale: Artico, Polo, Esplorazioni, Archeologia, Etno-antropologia;
17.2
Artico, Cambiamento Climatico;
17.3
Bibliografia areale: Alaska; Artico
Canadese, Generale ed Esplorazioni (e Yukon); Groenlandia,
Generale, Vichinghi; Islanda; Pomori
(Russi del Mar Bianco); Fennoscandia
e Lapponia (Sami - Lapponi, Kvens, Careli); Russia
Artica, Siberia e la Rotta Marittima Settentrionale (Passaggio a Nord-Est); Svalbard
18 A NON
CONVENTIONAL ENGLISH ABSTRACT: THE HUMAN AND GEOGRAPHICAL SCIENCES IN THE
ARCTIC, PRIORITIES AND PERSPECTIVES: AN INTRODUCTORY OUTLINE
(The Base
"Dirigibile Italia"; The
Contribution that Italy could bring to Arctic Knowledge; The
Italians and the Arctic; The Arctic
Peoples, between Europe, Asia, America; The Etno-Anthropological and Geographical Studies)