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mercoledì 16 ottobre 2024

242. FRANK HAMILTON CUSHING (1857-1900), uno dei più brillanti, leggendari, ma anche tragici, personaggi della STORIA DELL'ANTROPOLOGIA. Rimasto solo tra gli indiani Zuñi, Cushing dà inizio ad una delle più straordinarie ed affascinanti storie mai vissute da uno studioso dell’Uomo, poichè "andrà nativo”… Cioè cercherà, quanto più possibile, di “diventare” come i membri della cultura che studia. Tra i Pueblos Zuñi del Nuovo Messico sarà adottato nel clan Macaw con il nome sacro di Ténatsali; grazie all’acquisizione di uno scalpo entrerà a far parte dell’esoterica confraternita guerresca dell’A-pi-thlan-shi-wa-ni, ma dovrà ricorrere ad un coltello per difendersi. Morirà a soli 42 anni per una lisca di pesce… DA: COMPANION BOOK DI NEL WEST, CONQUISTADORES, ESPLORATORI, NATURALISTI, ARCHEOLOGI, ETNOLOGI ALLA SCOPERTA DELL’OVEST AMERICANO

 

 La “Danza del Grande Coltello” in un disegno dell’etnologo Cushing
Cosa c'è nel libro:
Un Conquistador spagnolo, due militari-esploratori, due pittori (il primo sarà un famoso ornitologo, l’altro un celebre etnografo), un geologo-esploratore-etnografo. Oltre ad otto etnologi e/o antropologi culturali, un archeologo e ad un’appassionata divulgatrice della propria cultura indiana. Ecco i loro nomi:

Francisco Vásquez de Coronado (1510-1554); Meriwether Lewis (1774-1809) e William Clark (1770-1838); John James Audubon (1785-1851);George Catlin (1796-1872); John Wesley Powell (1834-1902);Frank Hamilton Cushing (1857-1900); Frederick Webb Hodge (1864-1956); Frances Theresa Densmore (1867-1957); Robert Lowie (1883-1957); Gladys Amanda Reichard (1893-1955); Ralph Linton (1893-1953); Clyde Kay Maben Kluckhohn (1905-1960); Laura Maud Thompson (1905-2000); Fred Eggan (1906-1991); Rosebud Yellow Robe (1907-1992) BIBLIOGRAFIA

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Frank Hamilton Cushing (!857-1900), uno dei più brillanti, leggendari, ma anche tragici, personaggi della Storia dell’Antropologia 

 È stato uno dei più brillanti, leggendari, ma anche tragici, personaggi della storia dell’antropologia, non solo americana.

 Eccentrico all’ennesima potenza, geniale studioso pressoché autodidatta, pioniere della disciplina, era dotato di un intelletto intuitivo. 

 Anche se fin da piccolo afflitto da una salute malferma, si dimostrerà sempre gentile e sorridente (...). 

Spirito indipendente, amava l’avventura e la natura. 

Pur essendo noto per essersi difeso con un coltello, quel suo “scalpo” non può non suscitare in noi qualche perplessità e, forse, perfino un brivido… 

 Sarà una meteora, perché per una lisca di pesce morirà nel 1900, a poco più di 42 anni, nel Maine (...). 

Frank Hamilton Cushing nasce nel 1857 nel villaggio di North East (...) da un medico-intellettuale. 

Tre anni più tardi si sposta con i genitori (...) nell’ovest dello stato di New York. A causa della salute, segue irregolarmente la scuola, ma legge molto, osserva la natura e, dopo aver visto una punta di freccia, a otto anni inizia ad interessarsi al mondo degli indiani. 

Colleziona reperti (...), con il fuoco e gli antichi attrezzi da lui ricostruiti fedelmente fabbrica cesti, utensili, canoe in corteccia di betulla e in tronchi. 

Acquisendo un’abilità eccezionale (...) e approfondendo la conoscenza (...) di quelle culture.

 Quando è ancora un ragazzino ha modo di incontrare (...) il celebre Lewis H. Morgan, dal quale riceve nuova linfa ispiratrice (...). 

Nel 1874, già profondo cultore della letteratura antropologica dell’epoca, per un anno segue corsi speciali in scienze naturali alla Cornell University, ma li abbandonerà, poiché ne sa più dei docenti…

 A diciassette anni (1875) il primo saggio che scrive (...) per il Rapporto annuale della Smithsonian, mostra l’acutezza delle sue osservazioni. 

 Nel 1876 è già Curatore (...) del Museo Nazionale di Washington. 

Si occuperà delle esposizioni.

Nel 1879 Powell, Direttore del Bureau of American Ethnology, lo vuole come Etnologo in una spedizione (...) tra gli Zuñi del Nuovo Messico. 

Quando gli altri membri della spedizione rientreranno a Washington (Wa-sin-to-na), lasciandolo solo tra gli indiani, avrà inizio una delle più straordinarie ed affascinanti storie mai vissute da uno studioso dell’Uomo... 

Suscitando la curiosità in tutti gli abitanti del pueblo, in particolare dei bambini che (...) sulle scale e in piedi sui tetti strilleranno: Is-ta-shi, Me-liki-a!, “guarda, sta arrivando il piccolo americano!” 

 Per cinque anni (1879-84) sarà, non solo uno dei primi antropologi al mondo a diventare osservatore partecipante ma, come dicono gli antropologi, “andrà nativo” tra gli indiani! 

Poiché vivrà nella famiglia di Palowahtiwa, il governatore Zuñi.

 Adotterà il tradizionale vestito. 

 Mangerà come loro. 

Non si esprimerà più in inglese. 

Si farà perforare le orecchie. 

(...) Verrà anche adottato nel clan Macaw con il nome sacro di Ténatsali, “Fiore medicinale” (...).

 “Così all’inizio del nuovo anno 1880 erano già quattro mesi che mi trovavo a Zuñi, e ero ormai uno dei Figli del Sole. 

Mentre passeggiavo attraverso le strade o sopra i tetti delle case, i bambini smettevano di tirare palle di neve ai cani o di giocare a dama con pezzi di vasellame sulle pietre piatte e strillavano il mio nuovo nome: "Te-na-tsa-li! Te-na-tsa-li!" (...) 

 Quindi comincia ad essere iniziato in una delle più potenti (...) confraternite, quella guerresca dell’Arco (A-pi-thlan-shi-wa-ni) (...). 

Vuole apprendere i misteri ed i segreti di religione, mitologia e governo Zuñi. 

E i Sacerdoti dell’Arco possiedono ben dodici livelli di iniziazione.

 “Probabilmente tra tutte quelle presenti tra gli Zuñi la Confraternita dell’Arco è la sola autenticamente esoterica. 

Poiché i suoi membri possono essere ammessi alle riunioni delle altre, ma non viceversa” (...). 

 In tal modo si spingerà fino al cuore stesso della cultura Zuñi. Tanto che alcuni indiani vorrebbero ucciderlo! 

Nel 1881 uno scalpo gli consentirà di essere iniziato e di partecipare a riunioni e cerimonie sacre. 

 (...) Nel 1882 torna per un breve periodo tra i bianchi, portandosi appresso un gruppo di Zuñi. 

Visita Washington (dove sono ricevuti dal Presidente Chester A. Arthur), Boston e altre grandi città. 

Quando rientra, il suo potere è ormai ben radicato. 

Tanto che nella mitologia Zuñi diviene un pundit, che nelle cerimonie religiose è più sapiente del grande sacerdote… 

Tra il 1882 e il 1883 da due ufficiali dell’esercito si fa anche restituire le terre sottratte agli indiani. 

Uno dei due, però, è il genero del Generale John Logan, che è anche un potente Senatore. 

(...) Così lo studioso sarà richiamato a Washington nel 1884… 

 Cushing delinea un nuovo orizzonte per l’antropologia. 

Poiché “cerca sempre di mettersi il più possibile al loro posto, non solo fisicamente, ma intellettualmente e moralmente, per avere una conoscenza della loro vita e delle più interne istituzioni”. 

Ciò che scrive è di inestimabile interesse, poiché dimostra come storia e credenze tribali non siano andate perse, ma ogni giorno vengano vivificate all’interno del pueblo. 

Anche se si ritiene che possa aver deliberatamente compiuto errori e annotazioni parziali, in modo da restare fedele agli Zuñi. 

Una fedeltà, comunque, non totale. 

Perché, nonostante le pressioni ricevute, anziché un’indiana sposerà Emily Magill, un’anglo-americana (...) . 

(...) La sua più grande trasgressione sarà però quella di aver voluto replicare (...) la terrificante maschera Mudhead. Indossandola e facendosi fotografare. 

Gesto che, secondo alcuni Zuñi, Cushing avrebbe dovuto pagare con la morte! 

 Nel 1886-88 dirige la Hemenway Southwestern Archaeological Expedition (...). 

Effettuando scavi nei siti ancestrali Zuñi (...) per indagare sulle migrazioni degli “smarriti” (...) 

(...) Nel 1888 scava sistematicamente le rovine delle “Sette Città di Cibola” (Háwikuh), da lui scoperte sette anni prima (...). 

 Nel 1895-96 sponsorizzato dal Bureau of American Ethnology Cushing effettua un altro grandioso exploit scientifico nella Florida meridionale, allora selvaggia ed archeologicamente “terra incognita”.

 Ricercando nelle Keys gli straordinari resti archeologici degli antichi costruttori di mounds (...). 

Scoperte monumentali che daranno modo di comprendere la complessità tecnologica, sociale e cosmologica di queste culture marittime. 

 Nel 1900, l’anno della sua morte, Charles Lummis avrebbe scritto sul suo:” magnetismo personale, il fascino della sua parola, il suo ardore, il suo discernimento nell’incognito, l’indubbio romanzo della sua vita dedicata alle ricerche tra i selvaggi Indiani della frontiera”(...) . 

 Sempre nel 1900, nel corso dell’Assemblea dell’Anthropological Society of Washington (...) il Presidente McGee ricorderà come “la sua mente lampeggiava e scintillava sotto l’impatto di nuove visioni, suoni, pensieri; perciò era fertile nelle ipotesi, fruttuoso nelle suggestioni, precorritore nella ricerca, intuitivo interprete delle cose" (...).

DA: COMPANION BOOK DI NEL WEST, CONQUISTADORES, ESPLORATORI, NATURALISTI, ARCHEOLOGI, ETNOLOGI ALLA SCOPERTA DELL’OVEST AMERICANO E-Book e versione cartacea (108 pp., 47 foto, 35 note)


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mercoledì 21 agosto 2024

199. Cabeza de Vaca, Fra Marcos da Nizza e Coronado alla ricerca dell'oro delle sette città di Cibola nel Sud-Ovest. La città indiana tra le "nuvole": l’imprendibile pueblo Acoma del Nuovo Messico, l’insediamento più lungamente abitato degli Stati Uniti. DA: NEL WEST: ATTRAVERSO LE MONTAGNE ROCCIOSE, IL SUD-OVEST, I DESERTI DELLA CALIFORNIA MERIDIONALE

Coro indiano durante la Sun Dance, Acoma, ca. 1900
Cosa c'è nel libro:

PREMESSA

PARTE PRIMA: DA DENVER ATTRAVERSO LE MONTAGNE ROCCIOSE  Denver, capitale del Colorado, “Porta d’ingresso” al Far West; Buffalo Bill, gli Indiani, il Mito della Frontiera e il Wild West Show. Denver e gli Indiani delle Pianure. Gli italiani. Viaggio a Georgetown, nel cuore del “cerchio d’oro” del Colorado

PARTE SECONDA: DA LAS VEGAS ATTRAVERSO IL SUD-OVEST:  Tra i grandiosi monumenti naturali del Grand Canyon del Colorado, Arizona settentrionale; Nel Tribal Park della Monument Valley dello Utah, la riserva indiana (Navaho) più popolosa degli Stati Uniti; Gli scomparsi abitatori delle città costruite all’interno delle grandi caverne della Mesa Verde, Colorado meridionale; Nello stupendo Canyon de Chelly dell’Arizona l'ultima resistenza dei Navaho. Un graffito ricorda l’arrivo della cavalleria spagnola; Nello spaccio Navaho. Visita allo storico Hubbel Trading Post dell'Arizona, l’emporio che divenne punto di dialogo tra il mondo dei bianchi e quello degli indiani; Attraverso il Deserto Dipinto e la Foresta Pietrificata dell'Arizona. Una singolare passeggiata fra gli alberi di duecento milioni di anni fa; La città indiana tra le "nuvole": l’imprendibile pueblo Acoma del Nuovo Messico, l’insediamento urbano più lungamente abitato degli Stati Uniti; Nel Nuovo Messico, tra Gallup e Albuquerque: testimonianze preistoriche, tradizionali pow wow indiani e diligenze assalite da Billy the Kid

PARTE TERZA: DA LOS ANGELES ATTRAVERSO I DESERTI DELLA CALIFORNIA MERIDIONALE: La "città fantasma" di Calico e i laghi salati del deserto Mojave: dove passavano le carovane dei pionieri, oggi atterrano gli shuttles di ritorno dallo spazio; Nella "Valle della Morte" e un “miraggio” nel deserto: il castello del cow boy Scotty. BIBLIOGRAFIA

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Dopo essere entrato nel Nuovo Messico, mi rendo conto come l'interstatale 40 mi dia ancora una volta l'opportunità di percorrere i sentieri della storia americana. 

Ma quale storia! 

Mi sto inoltrando nello stesso paesaggio e nel medesimo territorio ancora abitato dai popoli che i conquistadores spagnoli avevano incontrato nel corso delle loro prime spedizioni. 

Avvicinandomi a quella che, nella prima metà del XVI secolo, aveva costituito la regione di contatto transculturale tra il mondo precolombiano e l'europeo. 

Va ricordato ancora una volta come si consideri "storico” quanto accaduto in queste regioni solo dopo il 1540. 

 Quando avvenne la "scoperta" delle terre e delle popolazioni del Sud-Ovest da parte dei soldati provenienti dalla Nuova Spagna, alla ricerca dell’oro delle "sette città di Cibola". 

 La penetrazione spagnola nella regione ebbe la caratteristica della casualità, della coercizione e della gradualità. 

Grazie ad un'inconsueta triade di conquistadores-naufraghi-esploratori. 

 Il primo che ne sentì parlare sarebbe stato l'ormai celebre Cabeza de Vaca. 

Raccontò la sua incredibile impresa in un diario di incalcolabile valore storico e antropologico (...). 

Descrive il naufragio in terre sconosciute (nel 1528). 

La morte di quasi tutti i suoi compagni d'avventura. 

La decisione di inoltrarsi a piedi, perfino nudi, in mezzo a territori popolati da tribù selvagge, ma che ben presto cominciarono a rispettarli, poiché considerati sciamani-guaritori. 

Fino all'arrivo nella Nuova Spagna, dopo un'odissea durata otto lunghissimi anni. 

Nel corso dei quali attraversarono per primi, da est a ovest, la parte meridionale del Nordamerica: "di quelle case, solo alcune erano di fango; tutte le altre sono in genere di canne. Di qui, per oltre cento leghe, trovammo sempre insediamenti stabili e grande abbondanza di granoturco e di fagioli. Ovunque ci veniva offerta molta selvaggina e numerose coperte di cotone, senz’altro superiori a quelle della Nuova Spagna (…) Poiché questi smeraldi mi erano parsi assai pregevoli, mi informai della loro provenienza e gli indios mi risposero che li portavano da certi villaggi grandi e molto popolosi, situati su quelle montagne altissime a nord e che li ottenevano in cambio di pennacchi e piume di pappagallo" (...)

 (...) Trascorsi tre anni, il negro Esteban, uno dei quattro naufraghi superstiti, assieme a Fra Marcos da Nizza raggiungeva nel 1539 il Nuovo Messico. 

 Il francescano e il "Moro" si erano nuovamente avventurati nei territori che Cabeza de Vaca aveva calpestato. 

Spingendosi ben oltre. 

Poiché la spedizione arrivò fino all'agognata città di Cibola, dove Esteban, che aveva preceduto il frate, sarà ucciso. 

Fra Marcos riuscì ad osservare la città, meta dei sogni di ricchezza e di cupidigia degli spagnoli, solo da lontano. 

(...) Il mirabolante resoconto sulla "grandezza" di Cibola, che ne scaturì, portò alla conquista spagnola del Sud-Ovest ad opera della spedizione comandata da Coronado e guidata dal frate. 

Nella metà di giugno del 1540 gli spagnoli arrivarono a Cibola, dopo aver attraversato un ultimo tratto di deserto. 

La città venne conquistata con la forza. 

Il capitano de Alvarado inviato in ricognizione "incontrò altre rovine, con fondamenta formate da blocchi di granito, quindi la città di Acoma, costruita in modo imprendibile su un roccione munito di un unico accesso. Ma gli Spagnoli... furono accolti amichevolmente ed invitati a visitare la città...". 

Poiché non prevedo di visitare il Pueblo degli Zuñi, cioè quella che per Coronado era la mitica città di Cibola, mi reco invece nella vicina Acoma. Ah'-ko-mah, "il popolo della roccia bianca" (...), sembra essere l'insediamento umano più lungamente e continuativamente abitato nella storia degli Stati Uniti. 

Ed è anche uno dei pueblos più tradizionalisti dell'intero Sud-Ovest. Tanto che spesso, nei confronti dei suoi abitanti si parla di "compartimentalizzazione” culturale. 

Cioè della possibilità che l'individuo ha, tenendo ben distinte le due culture (l'autoctona e l'europea), di passare da un sistema culturale all'altro, secondo la situazione… 

(...) Acoma, sull'alta mesa, inaccessibile fortezza fin dall'epoca dei conquistadores, ha comunque un indubbio fascino, una sua potente attrattiva. 

Le sue case ad alveare hanno costituito, assieme a quelle degli Anasazi e degli Zuñi (...), i primi grattacieli americani. 

Molte di loro conservano ancora la tradizionale via d'accesso, sia all'edificio, che ai piani superiori: la scala in legno. 

Perché la difesa è stata sempre una costante preoccupazione comunitaria. 

Pienamente giustificata dalle scorribande di Apache e Navaho, prima, e dagli attacchi militari di spagnoli e statunitensi, poi. 

Ecco perché originariamente le case a piano terra non avevano porte o finestre. L'entrata era sempre dall'alto, dal soffitto. 

(...) Sempre per ragioni difensive, per fondare le loro città questi gruppi hanno privilegiato gli alti siti, difficilmente accessibili, perciò imprendibili. 

 Sulla sommità di mesas circondate da altopiani pressoché desertici.

(...) Ecco un interessante e autoctono esempio di “incastellamento”, sulla falsariga di quelli avvenuti nell'Europa medievale.

DA: NEL WEST: ATTRAVERSO LE MONTAGNE ROCCIOSE, IL SUD-OVEST, I DESERTI DELLA CALIFORNIA MERIDIONALE 

E-Book, versione cartacea a colori (I e II ediz.) e in bianco e nero: 116 pp., 34 note, 76 foto (50 sono mie) 


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TUTTI I DATI (ECONOMICI, STATISTICI, DEMOGRAFICI, ETNOGRAFICI, ECC.) CONTENUTI NEI MIEI LIBRI SONO STATI ACCURATAMENTE VERIFICATI, INTEGRATI E AGGIORNATI AL MOMENTO DELLA LORO PUBBLICAZIONE.

venerdì 27 maggio 2022

21. CONQUISTADORES, ESPLORATORI, NATURALISTI, ARCHEOLOGI, ETNOLOGI ALLA SCOPERTA DELL’OVEST AMERICANO. Da: Companion Book di Nel West



La “Danza del Grande Coltello” degli indiani Zuñi del Nuovo Messicoin un disegno dell’etnologo Frank Cushing (1857-1900), ca.1879-84 

Il libro arricchisce e integra il volume di Nel West grazie ad una galleria di 15 personaggi, che nei secoli andarono alla sua scoperta. Alcuni sono noti anche al grosso pubblico, altri forse un po’ meno. Tutti hanno però saputo offrire un enorme contributo alla conoscenza di quei territori straordinariamente affascinanti e dei loro abitanti. Disvelando gradatamente l’ignoto, sia ambientale, che etnico-culturale, che infine oggi si mostra a noi in tutta la sua complessa grandiosità. 

   Terre e popoli del West che, dopo aver attratto soltanto chi era spinto solo da cupidigia e bramosia di ricchezza, successivamente avrebbero richiamato chi intendeva acquisire una migliore comprensione su ciò che li circondava, dal punto di vista geografico-esplorativo, naturalistico, etno-antropologico, archeologico. 

   Ho organizzato questa mia virtuale “sfilata” secondo l’ordine cronologico: è il più semplice da seguire. 

   Sì apre a metà del XVI secolo con Francisco Vásquez de Coronado, un celebre, testardo e altrettanto truce conquistador spagnolo, e si chiude sul finire del XX con Rosebud Yellow Robe, un’indiana pronipote di Toro Seduto. nipote di chi combatté Pahuska, “capelli lunghi” Custer a Little Big Horn, e figlia di Cha’ ´Owichakte. sarà una preziosa divulgatrice della propria cultura. Non c’è che dire… Un ciclo plurisecolare, che meglio di così non poteva terminare! Soprattutto se visto alla luce dei “canonici” corsi e ricorsi storici… 

   Vediamo ora più da vicino chi c’è in questo nostro “campione” di personaggi. Uomini e donne che, mettendo a volte la propria vita a rischio (in qualche caso, anche l’altrui), hanno avuto come obiettivo principe quello di acquisire una maggiore conoscenza degli immensi spazi del Far West americano e delle sue popolazioni. Interessandosi anche non volendo (è il caso di Coronado), alle sue “diverse” e strepitose caratteristiche: naturalistiche, geologiche, ecologiche, etniche, economiche, culturali. 

   Così i nostri 15 personaggi in cerca di, non di un “Autore”…, ma di “sapere”, di verificare ipotesi o, più semplicemente, di ottenere corrette informazioni su tutto ciò che c’è, o si muove intorno a loro, hanno trovato un campo straordinariamente vergine, che aspettava solo che qualcuno vi si inoltrasse. 

   Così uno dopo l’altro i nostri protagonisti si muovono sullo sfondo di praterie sconfinate e di gigantesche catene montuose, che sembrano insormontabili. Percorrendo terre sconosciute e incontrando via via le numerose tribù indiane, che le popolano. Spesso del tutto ignote o poco conosciute (nei dettagli, nei singoli aspetti culturali, ecc.). 

   Sono uomini e donne che operano e ricercano quasi sempre da soli (gli studiosi), più raramente in gruppi (missioni multidisciplinari), anche numerosi (spedizioni militari). 

   Ecco alcuni di loro:

   Francisco Vásquez de Coronado, il conquistador spagnolo prima citato, andato con la sua spedizione militare del 1540-42 alla ricerca dell'oro delle favolose Sette Città di Cibola, sarà lo scopritore dello straordinario "giacimento" archeologico e culturale del Sud-Ovest degli Stati Uniti. 

 Su impulso del Presidente Thomas Jefferson, “padre dell’Archeologia Americana”, gli ufficiali dell’esercito americano Meriwether Lewis e William Clark, nel 1803-06 andarono all'avventurosa scoperta del Nord America. Partiti da est, si spinsero sempre più verso l’ovest. Fino ad oltrepassare le Montagne Rocciose e raggiungere le coste dell’Oceano Pacifico. In tutto percorreranno 7.689 miglia di terre ignote a piedi, a cavallo, in canoa. Avvicinando tribù indiane. Fumando la pipa della pace con Sioux e Shoshoni. Subendo gli attacchi mortali da parte dei Minnetaree. Raccogliendo le prime preziose informazioni etnografiche su decine e decine di tribù. 

  Frank Cushing è uno dei più singolari esponenti della storia dell'antropologia. Tra il 1879 e il 1884 andrà a vivere tra i Pueblos Zuñi del Nuovo Messico. Sarà adottato nel clan Macaw con il nome sacro di Ténatsali, "Fiore medicinale". Entrerà a far parte dell’importante ed esoterica confraternita guerresca dell’A-pi-thlan-shi-wa-ni, grazie all’acquisizione di uno scalpo. Dovrà ricorrere ad un coltello per difendersi. Morirà infine a soli 42 anni per una lisca di pesce…

Da: Companion Book di Nel West, E-Book e versione cartacea (108 pp., 47 foto, 35 note)


E-Book:  https://www.amazon.it/dp/B01N3BOKBP

Versione cartacea: https://www.amazon.it/dp/1520532458

SOMMARIO

PREMESSA: Ecco i primi personaggi: 

un conquistador spagnolo, due militari-esploratori, due pittori (il primo sarà un famoso ornitologo, l’altro un celebre etnografo), un geologo-esploratore-etnografo. 

Otto etnologi e/o antropologi culturali, un archeologo, un’appassionata divulgatrice della propria cultura indiana

Francisco Vásquez de Coronado (1510-1554) 13

Meriwether Lewis (1774-1809) e William Clark (1770-1838) 21

John James Audubon (1785-1851) 29

George Catlin (1796-1872) 35

John Wesley Powell (1834-1902) 43

Frank Hamilton Cushing (1857-1900) 49

Frederick Webb Hodge (1864-1956) 55

Frances Theresa Densmore (1867-1957) 61

Robert Lowie (1883-1957) 67

Gladys Amanda Reichard (1893-1955) 71

Ralph Linton (1893-1953) 75

Clyde Kay Maben Kluckhohn (1905-1960) 79

Laura Maud Thompson (1905-2000) 83

Fred Eggan (1906-1991) 87

Rosebud Yellow Robe (1907-1992) 91

BIBLIOGRAFIA.. 97