Translate

Visualizzazione post con etichetta Creta. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Creta. Mostra tutti i post

giovedì 21 marzo 2024

137. ALLA SCOPERTA DI MEGALI NÍSI, L’ISOLA DI CRETA. STORIA, ARCHEOLOGIA, NATURA, CULTURA

 

E-Book, versione cartacea a colori - I e II ediz. - e in bianco e nero, 153 pp., 179 foto, di cui 148 a colori (128 sono dell’A.)

E-Book https://www.amazon.it/dp/B07HZ2JWTS

Colore, I Ediz. https://www.amazon.it/dp/1728915961

Colore II ediz. https://www.amazon.it/dp/1093729066


Nonostante le carte la facciano sembrare distantissima, non è poi così difficile arrivare dall'Italia all'isola di Creta. Qualche difficoltà invece la si può incontrare allorché ci si sposta al suo interno. Nonostante la presenza sulla costa settentrionale di una strada, eufemisticamente definita “autostrada” (ha diversi tratti a doppia corsia) grazie alla quale abbastanza facilmente si può andare da Ágios Nikólaus (ad est) fino ad Haniá nell'ovest, passando per il capoluogo Herákleion e Réthimno...

   A bordo dell’aereo di linea delle Aegean Airlines, che in soli cinquanta minuti di volo mi stava portando da Atene ad Herákleion, le condizioni viarie dell'isola non erano certamente comprese nei miei pensieri. Come più volte era capitato nel corso dei miei viaggi di avvicinamento, mi stavo invece domandando cosa ci si poteva aspettare dalla quinta più grande isola del Mediterraneo, con una superficie di poco inferiore a quella della Corsica. Sapevo come fosse l’isola del Mito per antonomasia. Vi era nato Zeus e a Cnosso si trovava il labirinto del Minotauro fatto costruire da Minosse. Creta era quindi la patria del mito dei miti...  Per gli archeologi l'isola è in effetti un autentico Eldorado. Non solo perché la cultura minoica del bronzo, ampiamente presente con i suoi grandiosi e stupendi Palazzi, ha preceduto per splendore quella greca classica. Accanto alle aree archeologiche universalmente note, come Cnosso, Festo, Mália, il suo territorio è costellato, infatti, da decine e decine di centri minoici grandi e piccoli: città palaziali, insediamenti, ville, grotte cultuali, santuari, necropoli, abitati-rifugi protogeometrici. Oltre a città arcaiche, romane e proto-bizantine...

 Creta è certamente immensa. Se per i greci è Megali Nísi, la "grande isola", per i cretesi è addirittura un continente. In effetti anche al viaggiatore appare ben più grande di quanto sia in realtà. Poiché nell'arco di pochi chilometri: appena al di là di una montagna, di una baia, di un promontorio, vi si ritrovano i più diversi ecosistemi e paesaggi. Curiosamente le distanze tendono ad "allungarsi" anche per la presenza di una serie di aspre montagne, che dividono il nord dal sud e che si superano solo grazie ad alcune tortuosissime valli latitudinali.

   Contribuiscono a rafforzare l'immagine di una grande Creta anche le tuttora difficili condizioni viarie generali. Tanto che più volte sono andato con il pensiero a certe strade percorse in Africa orientale. Mentre gli "esagerati" andamenti e le pendenze delle strade di montagna mi hanno invece ricordato quelle islandesi, anche per la presenza di forti raffiche di vento... L'estrema pericolosità delle strade (per le loro condizioni e per la guida "disinvolta" della maggior parte dei conducenti locali) è testimoniata in ogni angolo dell'isola dalla presenza di cappellette "in memoriam". So bene, inoltre, come esistano numerose piste utilizzabili solo dai fuoristrada e come alcuni insediamenti nel sud siano raggiungibili esclusivamente per via mare.

   D'altronde fino agli anni '1970 riusciva assai difficoltoso inoltrarsi nelle montuose regioni centrali. L'intero percorso andava affrontato a piedi o a dorso di mulo. Oggi le difficoltà non sono scomparse del tutto. Ad esempio l'itinerario che si deve obbligatoriamente seguire per giungere nel sud a Frangokástelo, attraversando l'impervia regione di Sfakiá, da altri definito come "uno dei più eccitanti viaggi automobilistici di Creta", è una serpeggiante successione di arrampicate, discese e curve a gomito, che si affrontano confidando che gli autoveicoli in senso contrario non si discostino troppo dal loro lato...

   L'isola è caratterizzata da un clima mite tutto l'anno, ma anche da una nutrita presenza di venti, secondo la stagione e la provenienza. In primavera, alzando turbini di polvere, arriva dal Nord Africa e dalla Libia il subdolo sorokos, tanto temuto dai vecchi pescatori che, tradizionalmente, si andavano subito a rifugiare nei porti. D'estate per una quarantina di giorni soffia da nord ovest il fresco meltemia, assai bene accetto, perché rende sopportabili le temperature tropicali del periodo. Da ovest c'è poi il garbis, mentre il boreas soffia all'inizio dell'inverno.

   La posizione geo-culturale di Creta tra tre continenti (Africa, Asia ed Europa) nel bene e nel male ha influito fortemente sulla sua storia, che più complessa di così non poteva essere... Fin dai tempi più antichi l'isola ha infatti conosciuto invasioni di genti provenienti "indifferentemente" dai tutti e tre i continenti... Iniziarono gli achei (Micenei), seguiti da dori, romani, bizantini dell'impero d'Oriente, saraceni, nuovamente bizantini. Un regime oppressivo fu imposto dai veneziani, preceduti nell'area di Ágios Nikólaus e di Haniá-La Canea dai Genovesi. Ecco infine sbarcare i turchi ottomani: nel 1645 cadde La Canea, nel 1646 Réthimno, nel 1647 il resto dell'isola. La conquista del capoluogo Candia (Herákleion) è rimandata al 1669. Ben 21 anni d'assedio e 69 assalti degli ottomani saranno necessari per piegare veneziani e isolani, costando la vita a 110.000 ottomani e 30.000 cristiani. L'ultimo baluardo europeo, l'isola di Spinalónga, resistette ancora per molti anni, fino al 1715.

Carta di Creta ottomana

   I turchi dominarono Creta per più di due secoli (1669-1898), salvo un breve interludio egiziano (1827-1840).

   Alcuni anni di autonomia (1898-1913) garantita dalle potenze europee, Italia compresa, anticiparono la tanta agognata Enosis, la riunificazione alla Grecia. Ma le indicibili violenze venute da lontano non erano ancora terminate. Neanche trent'anni di libertà e nel 1941-1944 ecco pure quelle tedesche...


   Di fronte alle ricorrenti, plurisecolari, "ondate lunghe" dell'oppressione, gli isolani fecero uscir fuori per intero il loro straordinario carattere. Dimostrandosi forti, orgogliosi, testardi, determinati, coraggiosi, eroici. D'altronde la maggior parte di loro non era formata da rudi montanari, come gli sfakioti che, per loro conto, ricorrevano regolarmente alla vendetta del sangue per i torti subiti? Nel contempo essi non si rifiutarono di sacrificare la loro vita pour cause: fino all'ultimo uomo, fino all'ultima orrenda tortura.

   L'aspro carattere cretese sarebbe dovuto venire alla luce ben presto. Fin dalla distruzione di Cnosso, causata forse da una ribellione. Se questa è solo una delle ipotesi formulate dagli studiosi, abbiamo invece sicuri riscontri sulla storia più recente dell'isola. Caratterizzata, come si è visto, da una sequela di dominazioni, ma anche da un altrettanto infinita serie di ribellioni, rivolte e insurrezioni. A partire da quelle contro i veneziani: una dozzina nel XIII secolo e ancora nei secoli XIV e XV. Nell'ultima furono giustiziati il capo sfakiota Kandanóleon, con i suoi famigliari e numerosi sostenitori. Nel 1770 iniziarono ancora a Sfakiá le ribellioni contro i turchi. Allora Daskaloyiánnis, "Giovanni l'insegnante", alias Ioánnis Vláhos, di Anópoli, capo carismatico dei palikáres (combattenti per la libertà) fu fatto scorticare vivo dal Pasha Megálo Kástro (altro storico toponimo di Herákleion). Da allora sempre più si evidenziò il ruolo decisivo che, in futuro, avrebbero giocato i montanari sfakioti nelle rivolte per la libertà. Andartes (ribellioni) ci furono così negli anni 1821 (coeva alla guerra d'indipendenza greca, ottenuta nel 1827), 1841, 1858, 1864, 1865, 1866, 1878, 1889, 1896.

L’esercito turco attacca nel 1867 il monastero di Arkádiou
(Illustrated London News)

Il XX secolo non fu da meno, poiché subito dopo la battaglia di Creta
furono sferrate numerose azioni partigiane contro i tedeschi. 

   Nonostante questo plurisecolare continuum di lotte sanguinose, l'abitante di Creta molto imprevedibilmente rivela una speciale predisposizione positiva nei confronti degli stranieri. Come in più occasioni ho personalmente verificato. D'altronde c'è chi sostiene come l'affabile ospitalità dei cretesi arrivi a peccare di philoxénia (amore verso lo straniero). Un obbligo nel contempo sociale e religioso, che si aggiunge al suo carattere generoso... Il tutto poi stride fortemente con il fatto che, fin dall'epoca del filosofo cretese Epimenide, che sostenne come un "onesto cretese" fosse una contraddizione in termini, sovente l'isolano sia portato a contraffare verbalmente la realtà: antico retaggio di un'involontaria difesa contro lo straniero?

SOMMARIO

Introduzione 

1. Dove l’Oriente incontra l’Occidente: Storia dell’isola di Creta. Dalla Civiltà Minoica al termine della seconda dominazione Bizantina (2700 a.C.-1204 d.C.) 

2. Storia di Creta: dalla dominazione veneziana all’occupazione germanica (1204-1945) 

3. La città…? Per i cretesi è solo Herákleion! 

4. Il Museo Archeologico di Herákleion 

5. Evans a Cnosso: una ricerca archeologica di una vita 

6. Architettura e ingegneria “naturalistica” e d’avanguardia nel Palazzo Minoico di Cnosso 

7. L'Archeologia italiana a Creta: la città romano-bizantina di Górtina, quella Minoica di Festo 

8. Viaggio verso l'Ovest cretese: Georgioúpoli, Haniá e Réthimno 

Georgioúpoli 

Haniá 

Réthimno 

9. Nella torre Firka di Haniá, il secondo Museo Marittimo della Grecia 

10. Nell'Oriente cretese, tra siti minoici, splendidi centri turistici, antiche città sommerse, tradizionali villaggi di montagna 

Hersoníssos e Mália 

Ágios Nikólaus 

Eloúnda 

Kritsá 

11. Nell'invincibile fortezza veneziana di Spinalónga (Golfo di Mirabello, Creta orientale), l’ultima colonia di lebbrosi d'Europa 

12. Sulle sponde del Mare Libico, Creta meridionale: Mátala e Frangokástelo 

13. Sfakiá, una Barbagia cretese 

14. Viaggiatori a Creta dei secoli XII-XV: pellegrini e crociati 

15. Viaggiatori a Creta dei secoli XV-XIX: umanisti, diplomatici, partecipanti al Grand Tour, scrittori, studiosi, artisti, antiquari, archeologi 

BIBLIOGRAFIA

...................................

 PAGINA AUTORE ITALIA;

https://www.amazon.it/Franco-Pelliccioni/e/B01MRUJWH1/ref=dp_byline_cont_book_1

sabato 25 giugno 2022

37. ANTROPOLOGIA, ARTICO E SUBARTICO, AVVENTURA, CITTA' MONDIALI, ESPLORAZIONI, "GIRO DEL MONDO", GRANDI VIAGGI, ISOLE E ARCIPELAGHI TRA ATLANTICO E MEDITERRANEO, NAVIGATORI, PAESI NON SOLO ESOTICI


Un "racconto" in 32 libri Amazon, sia E-Books Kindle, che in versione cartacea, a colori e/o in bianco e nero [il numero delle pagine e delle foto si riferisce alla versione cartacea]:

ANTROPOLOGIA
 - Le Grandi Avventure dell’Antropologia. Antropologi culturali, sociali, fisici, etnologi, etnografi, etnomusicologi, etnostorici. Vol. 1 da Adolf Bastian a Vinigi Lorenzo Grottanelli, 171 pp., 145 foto; versione in bianco e nero.

- Le Grandi Avventure dell’Antropologia. Antropologi culturali, sociali, fisici, etnologi, etnografi, etnomusicologi, etnostorici. Vol. 2 da Thor Heyerdahl ad Alfred Reginald Radcliffe-Brown, 181 pp., 163 foto; versione in bianco e nero.

- Le Grandi Avventure dell’Antropologia. Antropologi culturali, sociali, fisici, etnologi, etnografi, etnomusicologi, etnostorici. Vol. 3 da Knud Rasmussen a Rosebud Yellow Robe, versione cartacea in bianco e nero, 188 pp., 157 foto.


ARTICO E SUBARTICO 
- Qui Base Artica Dirigibile Italia, Svalbard. Dalla Terra degli orsi polari una Rassegna e un Inventario culturale dei Popoli del Grande Nord, 243 pp., 232 foto; versione a colori e in bianco e nero.


- Ai Confini d’Europa; Viaggio-Ricerca nell’Islanda dei Vulcani, dei Ghiacciai, delle Saghe, del Mondo Vichingo, 299 pp., 345 foto; versione a colori e in bianco e nero.

- Tra i Ghiacci del Passaggio a Nord-Ovest. Prologo ad una ricerca antropologica tra gli Inuit dell’artico canadese  268 pp., 174 note, 254 immagini, di cui 127 a colori, versione a colori e in bianco e nero 

AVVENTURA 
- L’Avventura al Femminile. Venti Ritratti di Donne Straordinarie, che hanno percorso le Vie del Mondo alla Ricerca di Conoscenza, 157 pp., 115 foto; versione in bianco e nero.

-
Grandi Raids Automobilistici della Storia. La Pechino-Parigi e le “Crociere” Citroen, Tra Africa, Asia e America del Nord, 109 pp., 104 foto, versione in bianco e nero.

CITTA' MONDIALI 
- Dalla Vichinga Dubh Linn alla Gaelica Bhaile Átha Cliath. “Passeggiando” per Dublino e oltre…, 116 pp., 104 foto; versione a colori e in bianco e nero.
- Esposizioni Universali, Coloniali e Internazionali di Parigi 1855-1937. Alla ricerca delle straordinarie testimonianze delle “Manifestazioni Massime” dell’Impero francese: Industria, Tecnologia, Invenzioni, Arte, Architettura, Paesi, Genti, versione cartacea a colori e in bianco e nero, 118 pp., 146 foto.

- Lisbona, tra Tradizione e Modernità. Alla Scoperta di un’insolita “Capitale-Vetrina” Atlantica, versione cartacea illustrata a colori e in bianco e nero, 243 pp., 288 foto
- Lisbona, tra Tradizione e Modernità. Alla Scoperta di un’insolita “Capitale-Vetrina” Atlantica, versione cartacea non illustrata, 118 pp. ...

ESPLORAZIONI 
- Alla Scoperta del Mondo. Archeologi, Esploratori, Grandi Viaggiatori, Geologi, Naturalisti, Paletnologi, Vol. 1: Europa – Asia, versione cartacea in bianco e nero, 188 pp., 157 foto.
- Alla Scoperta del Mondo. Archeologi, Esploratori, Grandi Viaggiatori, Geologi, Naturalisti, Paletnologi, Vol. 2: Africa, versione cartacea in bianco e nero, 224 pp., 179 foto.

- Alla Scoperta del Mondo. Archeologi, Esploratori, Grandi Viaggiatori, Geologi, Naturalisti, Paletnologi, Vol. 3: Artico-Antartico, versione cartacea in bianco e nero, 134 pp., 116 foto.

- Alla Scoperta del Mondo. Archeologi, Esploratori, Grandi Viaggiatori, Geologi, Naturalisti, Paletnologi, Vol. 4: America, versione cartacea in bianco e nero, 219 pp., 166 foto.

"GIRO DEL MONDO" 
- Il Giro del Mondo… in 15 Treni. Transcontinentali e di lusso, di penetrazione coloniale e militare, dei cercatori d’oro, degli hajji, “alpinistici”, versione cartacea a colori e in bianco e nero, 241 pp., 223 foto.

GRANDI VIAGGI 
- Viaggio attraverso l'Inside Passage, nella Terra degli Indiani dei Totem e dell’ex America Russa. Sulla costa del Pacifico dell’America di Nord-Ovest, tra Colombia Britannica e Alaska, versione cartacea illustrata a colori e in bianco e nero, 192 pp., 191 foto.

ISOLE E ARCIPELAGHI TRA ATLANTICO E MEDITERRANEO
- Nell'arcipelago degli “uomini-uccello” di St Kilda. Vita e Morte di una Remota Comunità Scozzese, 101 pp., 68 foto; versione a colori.

Archipelagos and Islands at the Mirror: Sea-Ones (Faroe and Mykines, Denmark), Land-Ones (Carnia and Sauris, Italy), 111 pp., 105 foto; versione a colori e in bianco e nero.

- Alla Scoperta di Megali Nísi, l’isola di Creta. Storia, Archeologia, Natura, Cultura, versione cartacea a colori e in bianco e nero, 153 pp., 179 foto.

- Ultima Thule. Ricordi di un Viaggio di Studio Invernale nelle Isole Shetland, versione cartacea a colori e in bianco e nero, 133 pp., 114 foto.

- Ultima Thule. Memories of a Winter Study Journey to the Shetland Islands, versione cartacea a colori e in bianco e nero, 131 pp., 115 foto.

- Reminiscenze di un Viaggio nell’Arcipelago Scozzese delle Orcadi, versione cartacea a colori e in bianco e nero, 178 pp., 172 foto.

- Viaggio nelle Atlantiche Isole Fær Øer. Il Paese dai tetti di prato, che ondeggiano al vento, versione cartacea illustrata a colori e in bianco e nero, 182 pp., 180 foto.

NAVIGATORI 

- Masters & Commanders Verso l’Ignoto. Navigazioni straordinarie ai confini della terra, Parte I: XIV-XVIII secolo, 170 pp., 130 foto; versione a colori e in bianco e nero.

- Masters & Commanders, Parte II: XIX secolo, 165 pp., 150 foto; versione a colori e in bianco e nero.

- Masters & Commanders, Parte III: XX secolo, 113 pp., 104 foto, versione a colori e in bianco e nero.

PAESI NON SOLO ESOTICI

Dal Tell al Sahara. Viaggi in Tunisia, tra le testimonianze archeologiche del passato e culturali arabo-berbere-islamiche odierne, 178 pp., 198 foto; versione a colori e in bianco e nero.
- Viaggi in Egitto 1980-2009. Crociera aerea e fluviale sul Nilo; ai confini con il Sudan, alla ricerca di Berenice Trogloditica e della “carovaniera degli 11 giorni”; nel Sinai, versione cartacea a colori e in bianco e nero, 238 pp., 271 foto

- Viaggi in Egitto 1980-2009. Crociera aerea e fluviale sul Nilo; ai confini con il Sudan, alla ricerca di Berenice Trogloditica e della “carovaniera degli 11 giorni”; nel Sinai, versione non illustrata, 133 pp.

- Immagini dall’Egitto. Images from Egypt. Companion Book di: Viaggi in Egitto 1980-2009, libro fotografico bilingue: italiano-inglese, 171 pp. 278 foto, di cui 277 a colori.

 - Nel West. Attraverso le Montagne Rocciose, il Sud-Ovest, I deserti della California meridionale, 116 pp., 76 foto; versione a colori e in bianco e nero.

- Companion Book di Nel West. Conquistadores, Esploratori, Naturalisti, Archeologi, Etnologi alla Scoperta del West, 108 pp., 47 foto, versione in bianco e nero.


Amazon Autore USA  

https://www.amazon.com/Franco-Pelliccioni/e/B01MRUJWH1/ref=ntt_dp_epwbk_0

O: amazon.com/author/francopelliccioni

Amazon Italia 

https://www.amazon.it/Franco-Pelliccioni/e/B01MRUJWH1/ref=dp_byline_cont_book_1

Amazon United Kingdom 

https://www.amazon.co.uk/-/e/B01MRUJWH1







lunedì 24 gennaio 2022

10. SULLE TRACCE DEI GIGANTESCHI IDROVOLANTI DELLE IMPERIAL AIRWAYS, TRA LONDRA, CRETA, EGITTO, SUDAN E KENYA

 

Manifesto delle Imperial che consente di volare modernamente  a bordo di un idrovolante trimotore “Calcutta” (Short 8)

Locandina pubblicitaria degli aeromobili Armstrong Whitworth Atlanta che sorvolano l’Africa, ca. anni 1930'

GIGANTESCHE “BARCHE VOLANTI” COLLEGARONO LA MADRE PATRIA CON I PIU’ REMOTI ANGOLI DELL’IMPERO, DOVE IL “SOLE NON TRAMONTAVA MAI”

Nel corso dei miei “vagabondaggi” scientifici, tra Europa e Africa, più volte mi sono imbattuto, non sempre consapevolmente, nelle “tracce” di quella che ha rappresentato un’autentica epopea all’interno della cosiddetta “Età dell’oro” (per progressi tecnologici e operativi) dell’aviazione mondiale (1918-1939).

Tra le due guerre mondiali le Linee Aeree Imperiali per quasi un trentennio furono in grado di assicurare i collegamenti con i più sperduti angoli dell’Impero britannico, tra Africa, Asia e Oceania.

Mappa con le rotte verso Asia ed Australia (Brisbane) e quella africana fino a Città del Capo delle Imperial Airways del 1935. Non è presente la rotta transafricana da Khartoum alla Nigeria, attivata nel 1936  


Dapprima con
i grandi quadrimotori (landplanes), che a sezioni ne percorrevano la rotta, ma necessitavano delle usuali piste aeroportuali. Perciò di costosi impianti e strutture fisse a terra. Spesso del tutto inesistenti o di improbabile realizzazione, in luoghi remoti e perciò difficilmente raggiungibili.


Pubblicità dei nuovi idrovolanti Empire (Short 23). Apertura alare 34,75 m, lunghezza 26,82 m, peso 10.886 kg, velocità di crociera 266 km/h

La cabina per fumatori dell’Empire  “Canopus”, 1936

In seguito per una questione di sicurezza: la tranquillizzante presenza dell’acqua, ma anche per non cambiare aeromobili ed equipaggi, i landplanes saranno rimpiazzati da giganteschi idrovolanti, perfino a due piani, come gli Empire. “Macchine” (come ancora oggi sono definite dalla “gente dell’aria”) in grado di ammarare indifferentemente sulle acque di baie, laghi e fiumi. Perciò verranno creati appositi “aeroporti marittimi”, nei più importanti dei quali saranno presenti ufficiali britannici, mentre le società petrolifere riforniranno gli idrovolanti con i bidoni di carburante trasportati da lance a motore.

Un idrovolante Short S.17 Kent sorvola le piramidi di Giza, anni 30’

In avvicinamento a Luxor

Probabilmente per il loro straordinario ed esotico appeal saranno comunque le tratte africane a costituire la “rotta principe”. Quella che ben presto diventerà il classico itinerario della Compagnia, per molti rappresenterà un’autentica, straordinaria avventura. Poiché i viaggiatori avranno l’eccezionale opportunità di ammirare, a volte anche di visitare, alcuni tra i più grandiosi monumenti che oggi troviamo puntualmente elencati nel Patrimonio dell’Umanità. Come le civiltà classiche di Roma e Atene. O l’antico Egitto, dalle piramidi ai templi sul Nilo. E non solo. Perché si sorvolerà il “Padre dei fiumi”, il Nilo, fino alle sorgenti (Lago Victoria). Osservando cascate, deserti, giungle, e montagne. Per poi sorvolare gli altopiani dell’Africa orientale e, infine, per spingersi ancora più giù. Fino alla punta estrema del continente africano. Il tutto puntualmente commentato dal Primo ufficiale di bordo.


La copertina di un timetable delle Imperial

Un passeggero con il tradizionale casco coloniale scende dall’aeromobile nell’aeroporto di Malakal (oggi Sud Sudan), accolto da alcuni guerrieri nilotici Shilluk,,1936

Risalendo il Nilo Bianco in piroga, NELLE STESSE ACQUE CHE AVEVANO VISTO I GRANDI IDROVOLANTI DELL’IMPERIAL AIRWAYS AMMARARE, NEL CORSO DELLA LORO ROTTA AFRICANA

Si risale il Nilo Bianco a sud di Malakal, Sud Sudan (Simbolo di copyright Franco Pelliccioni)

Alla ricerca di testimonianze storiche della zona, assieme ai miei due assistenti di ricerca africani pagaiavo sulle acque limacciose e cosparse di vegetazione del Nilo Bianco. Cercando di evitare alla piroga le numerose e lussureggianti isole galleggianti di giacinti d'acqua, stracolme di papiri, ambatch, uccelli e serpenti più o meno velenosi. Bellissime da vedersi, rappresentavano però un grave pericolo per la navigazione fluviale, e non solo quella... Sapevo, infatti, che quest’area, 850 km a sud di Khartoum, dove sorge la cittadina di Malakal, un tempo era stata la tappa obbligata per i giganteschi idrovolanti britannici provenienti da Londra o da Città del Capo, che ammaravano sul Nilo. Evitando di collidere con la vegetazione e con semisommersi ippopotami e coccodrilli… Idrovolanti che per decenni hanno assicurato i collegamenti con le colonie e i dominions del Regno Unito. Flying Boats che, tra l’altro, avevano sostituito i landplanes, che in precedenza usavano atterrare sulla pista dell’aeroporto di Malakal. E dire che all’inizio degli anni ‘1980, durante la mia seconda sessione di ricerca antropologica nel Sud Sudan, troverò alloggio - l’unico esistente nella cittadina - proprio nella sua vecchia rest house! 

Un idrovolante trimotore Short S.8 “Calcutta” ancorato ad una boa nelle acque antistanti la città sudanese meridionale di Malakal (oggi Sud Sudan), ca. anni 1930

L’IMPERIAL AIRWAYS, TRA EUROPA E AFRICA



Si sorvola la Rift Valley del Kenya in direzione di Nairobi, dopo aver lasciato il lago Naivasha, che si scorge sullo sfondo, 1936

Sia pure inconsapevolmente, più volte nella mia vita mi sono trovato a visitare luoghi che avevano fatto parte integrante della storica rotta Imperiale africana. Ancor prima di arrivare nella Provincia sudanese del Nilo Superiore. Ad esempio nel 1976, quando dal bordo della Rift Valley (Kenya) osservai da lontano lo stupendo lago Naivasha. Quattro anni dopo vi sarei tornato per sorbire un tè nello storico Lake Naivasha Hotel. Un tempo si chiamava Sparks’ Hotel ed era la “stazione di posta” degli idrovolanti dell’Imperial (più tardi della Boac), che vi ammaravano a partire dal 1937, per far scendere i passeggeri diretti a Nairobi. D’altronde non era quello l’aeroporto della città? Qui stazionava l’ufficiale all’immigrazione e si trovava il boarding desk per i nuovi passeggeri.  Nel 1949 i viaggiatori dell’idrovolante Solent “City of London”, che il giorno dopo avrebbero proseguito per Mombasa, trascorreranno la notte nello storico New Stanley Hotel di Nairobi, che ben conosco, come lo stesso Old Harbour di Mombasa, dove il Solent era diretto. Ecco le altre tappe della rotta transafricana nelle quali, nel tempo, mi sono imbattuto: Khartoum (Sudan), Cairo, Luxor ed Assuan (Basso, Medio e Alto Egitto), Baia di Soúda e lo stupendo Golfo di Mirabello, nell’est della grande isola di Creta.

 


Infine, dopo aver scoperto che il Terminal delle Imperial è tuttora presente nello skyline di Londra, nel corso di uno dei miei ultimi viaggi nella capitale britannica sono andato espressamente a cercarlo in Buckingham Palace Road. Mai avrei immaginato che l’edificio fosse così centralmente posizionato, tra la stazione ferroviaria Victoria e quella degli autobus. Sito scelto proprio per la presenza di un collegamento ferroviario diretto con Southampton (la base degli idrovolanti), raggiungibile in 90 minuti, a bordo di convogli di prima classe. Il giorno dopo i passeggeri dell’Imperial sarebbero saliti su idrovolanti diretti verso le più varie e lontane destinazioni: Africa, India, Estremo Oriente, Australia.

Inaugurato nel giugno del 1939, all’epoca venne definito come il più splendido Air Terminal al mondo.  In effetti è un capolavoro di art déco, con torre dell’orologio centrale, due ali più basse e curve e la scultura “Ali sopra il Mondo” (Wings Over The World) sopra l’entrata. Anni dopo diventerà il Terminal, prima della BOAC, poi della British Airways. Dal 1986 è sede del National Audit Office (la Corte dei Conti britannica).

Science Museum, Londra 
(Simbolo di copyright Franco Pelliccioni)


Poi avrei visitato lo Science Museum in South Kensington. Qui potrò osservare un modello in scala 1:24 del Canopus, lo Short S.23 Empire. I passeggeri occupavano il ponte inferiore, dove c’erano 24 sedili o 16 cuccette, ma anche un fumoir e un corridoio-passeggiata. Equipaggio, posta e bagaglio si trovavano, invece, sul ponte superiore.  


Ricordo i miei libri (E-Book e cartacei, a colori e in bianco e nero) riguardanti l’isola di Creta e l’Egitto: 

ALLA SCOPERTA DI MEGALI NÍSI, L’ISOLA DI CRETA: STORIA, ARCHEOLOGIA, NATURA,  CULTURA


VIAGGI IN EGITTO 1980-2009. 

Crociera aerea e fluviale sul Nilo; ai confini con il Sudan, alla ricerca di Berenice Trogloditica e della “carovaniera degli 11 giorni”; nel Sinai. 

Libro che ho dedicato alla compianta amica e collega CECILIA GATTO TROCCHI, scomparsa tragicamente nel 2005, che nel dicembre del 1980 era con me nel Misr (Egitto), entrambi en route per il Sudan.   
Ediz. cartacea a colori: https://www.amazon.it/dp/B088N3WVYN