Translate

Visualizzazione post con etichetta Drake Francis. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Drake Francis. Mostra tutti i post

venerdì 2 agosto 2024

182. Sir Francis Drake 1544-1596, il “pirata” per antonomasia; Uno dci quaranta ladroni o "cani del mare" della Regina Elisabetta I; La Golden Hind, la nave ammiraglia di Drake; Il dragon, terrore degli spagnoli, per secoli spauracchio per i bambini; La distruzione dell’Invencible Armada, 1588; Gli intellettuali spagnoli gli portano rispetto; Un perfido epitaffio spagnolo. DA: MASTERS & COMMANDERS VERSO L’IGNOTO. NAVIGAZIONI STRAORDINARIE AI CONFINI DELLA TERRA. PARTE I: XIV-XVIII SECOLO

 

. La poppa della replica della Golden Hind, la nave ammiraglia di Sir Francis Drake, Londra (© Franco Pelliccioni)

Premessa

Per molti anni (dal 1995 al 2012) ho collaborato alla storica Rivista Marittima, pubblicando anche un supplemento sull’isola di Creta, oltre che al Notiziario della Marina. Inoltre sono stato onorato più volte dei Patrocini che lo Stato Maggiore della Marina Militare mi ha concesso per le ricerche condotte in Atlantico (tra il 1982 e il 1998), nell’ambito del mio Programma sulle Comunità Marittime dell’Atlantico del Nord.

Il titolo della trilogia

Non posso non riconoscere come il titolo scelto per questa trilogia di Grandi Navigatori sia indubbiamente “accattivante”... 

Me lo ha infatti suggerito il famoso film plurioscar Master and Commander, Sfida ai Confini del Mare (2003), con Russell Crowe come attore protagonista.

(...) In realtà sia Master che Commander sono due ben noti termini della marineria, non solo britannica. 

Designano chi, a bordo, dispone di un’autorità pressoché assoluta su nave ed equipaggio. 

Per la prima volta furono utilizzati assieme intorno al 1670. 

Quando si trattava di comandare grandi navi, che non potevano essere assegnate ad un Luogotenente, ma nel contempo non erano così imponenti da metterle agli ordini di un post-captain (Capitano).

Poiché erano navi da guerra dotate di non più di 20 cannoni, a bordo delle quali il Master & Commander era responsabile, sia della navigazione, che della condotta di eventuali scontri navali (...) 

Cosa c'è nel libro

Il primo volume si interessa ai Navigatori che, dal XIV secolo fino alla soglia del secolo XIX, si spinsero ai “confini del mondo” per esplorare ulteriori rotte marittime e ricercare altre terre e nuovi continenti. Ecco i loro nomi: Cheng Ho (Zheng He), 1371-1424, l'infante Dom Henrique (“Enrico Il Navigatore”), 1394-1460. Giovanni Caboto, 1450?- 1498,  Bartolomeo Díaz, 1450-1500,  Gaspar Corte-Real, ca. 1450-1501,  Amerigo Vespucci, 1454-1512   Jacques Cartier, 1491-1557 Sir Francis Drake, 1544-1596, John Davis, 1550-1605, Henry Hudson, 1570-1611, Samuel De Champlain, ca. 1570-1635,  Abel Tasman, 1603-1659,  Jacob Roggeveen, 1659-1729,  James Cook, 1728-1779  (A bordo dell’Endeavour, la nave del primo viaggio nel Pacifico di Cook), George Vancouver, 1757- 1798.
....

Sir Francis Drake 1544-1596, il “pirata” per antonomasia 

(...) Ma chi era Francis Drake (Tavistock, Devonshire, 1544 - mare di Portobelo, 1596)? 

Un pirata, senza dubbio! 

Che, però, assomigliava molto da vicino ad un corsaro... 

Anche se, come ho già ricordato, non possedeva una lettera di marca della Regina. 

Ma era anche un gentleman e uno dei favoriti della “Regina-vergine”, che lo proclamerà “primo gentiluomo del regno”. 

Inoltre era uno straordinario comandante di nave, un saccheggiatore, un abile stratega navale, un affabile interlocutore internazionale, un appassionato di pittura (usava decorare il proprio diario di bordo).

 Ma era ancora altro: un astuto procacciatore di tesori per il reame e un coraggioso. 

Possedeva un’educazione cavalleresca. 

Era colto. 

Uno dci quaranta ladroni della Regina, alias "cani del mare" 

Faceva infine parte dei “quaranta ladroni” della Regina d’Inghilterra.

 Poiché “la Regina ha molta simpatia per quella razza di banditi” . Anche se poi “la storia li definisce con un termine più espressivo: “i cani del mare” (sea dogs)”. 

Un gruppo di avventurieri attivo tra il 1560 e il 1605, un po’ pirati, un po’ schiavisti. 

Il cui leader era il cugino John Hawkins di Plymouth. 

La Golden Hind, la nave ammiraglia di Drake

Inoltre sull’Ammiraglia, cioè la Hind, c’era sempre della bella musica suonata da trombe e violini. 

Si portavano in tavola servizi d’oro e d’argento. Insomma, tutto attorno a lui c’era il lusso… 

Il dragon, terrore degli spagnoli, per secoli spauracchio per i bambini 

L’odio mortale di Drake nei confronti degli spagnoli Drake per gli spagnoli rappresentò un vero e proprio spauracchio. 

Anche dopo la sua scomparsa. 

Addirittura nei secoli successivi. 

Specie per i bambini, per il quali il dragòn era un po’ come l’«uomo nero». 

Mentre per gli spagnoli adulti El Draque rappresentò un autentico terrore. 

 A Vera Cruz, nel 1567-68, gli iberici avevano assalito a tradimento lui e Hawkins. 

Uccidendo e catturando metà dei loro uomini. 

Affondando quasi tutte le navi inglesi, meno le due sulle quali riuscirono fortunosamente a sfuggire.  

Fu allora che Drake giurò vendetta! 

Perseguendo gli spagnoli sia in mare, che per terra. 

Fino ad arrivare nel 1588 al suo spettacolare trionfo.

La distruzione dell’Invencible Armada, 1588 

Quando era vice ammiraglio della flotta inglese al comando di Lord Howard: la completa distruzione dell’Invencible Armada, in procinto di invadere l’Inghilterra. 

Oltre tutto un anno prima (1587) aveva compiuto un attacco preventivo al porto di Cadice. 

Nel corso del quale diede alle fiamme 30-40 navi spagnole e i cantieri navali. 

Non prima di averne svuotato i ricchi depositi. 

D’altronde va anche aggiunto come fu proprio la sua precedente attività piratesca ad agire da detonatore alla lunga guerra anglo-spagnola (1585-1604). 

Perfino gli intellettuali spagnoli gli portano rispetto 

Il drammaturgo e poeta Lope de Vega y Carpio, ad esempio, per celebrare la sua morte gli dedicherà un poema epico, Dragontea, con un sonetto laudatorio del de Cervantes… 

Un perfido epitaffio spagnolo

Anche se nell’immediatezza della ferale notizia (morte per dissenteria) per lui aveva scritto un perfido epitaffio: “crudele belva, riposerai per sempre in una fossa di orribili bestie: fuori della porta di Gerusalemme, fuori dal tempo, senza scudi e trofei. E che ti piangano solo i muti pesci! Che rosicchino la tua cuccetta sprofondata negli abissi [fu sepolto in mare]. Che si attacchino al cuore stesso del legno, per assaporare le tue misere ossa” .

Da: MASTERS & COMMANDERS VERSO L’IGNOTO. NAVIGAZIONI STRAORDINARIE AI CONFINI DELLA TERRA. PARTE I: XIV-XVIII SECOLO

E-Book, versione cartacea di grande formato (16,99 x 24,4) a colori e bianco e nero, I e II ediz., 170 pp, 32 note, 130 immagini, di cui 101 a colori (38 dell'A.)

E-Book
https://www.amazon.it/dp/B077LVJGGJ


Versione cartacea bianco e nero, I ediz. 

https://www.amazon.it/dp/1973386313

Versione cartacea a colori, I ediz
https://www.amazon.it/dp/1973354330

Versione cartacea colori, II ediz

https://www.amazon.it/dp/1791931529
 
Versione cartacea bianco e nero, II ediz. 


mercoledì 29 giugno 2022

40. MASTERS & COMMANDERS VERSO L’IGNOTO. UNA TRILOGIA DI GRANDI NAVIGATORI. PARTE I: XIV-XVIII SECOLO

 



La replica dell'Endeavour, la nave del primo viaggio “ai confini del mondo” di James Cook (1768-1771), ormeggiata davanti alla Dogana di Greenock, nei pressi di Glasgow, nell'Inverclyde scozzese  
 Franco Pelliccioni

INTRODUZIONE

"Oggi, negli ultimi anni del XX secolo, con due guerre mondiali e conflitti minori senza fine alle spalle, con l'uomo che ha camminato sulla luna e realizzato innumerevoli congegni e invenzioni, che hanno trasformato la vita sulla terra, possiamo ancora ritrarci stupefatti per la grandiosità di questi ordini che, con chiara sfrontatezza, chiedevano, a quasi un centinaio di uomini imbarcati su un vascello di legno lungo meno di 100 piedi, dipendente per la sua mobilità dal capriccio di correnti e di maree, di salpare per l'altro lato del mondo, solo indistintamente messo sulla carta, per eseguire un'osservazione scientifica e per andare, poi, alla scoperta di un continente completamente non mappato, facendo una reconnaissance della sua linea costiera, prendendo nota delle sue caratteristiche. Forse saremmo ancora più meravigliati pensando che uomini saggi e pieni di esperienza fossero pronti, con piacere e eccitazione, ad affrontare l'impresa" [Riferendosi al primo viaggio intorno al mondo di James Cook, 1768-1771. Hough, Captain James Cook. A Biography, Chatam, 1995]

   Non posso non riconoscere come il titolo scelto per questo libro, primo di una trilogia di grandi navigatori, sia indubbiamente “accattivante”... Me lo ha infatti suggerito il famoso film plurioscar Master and Commander, Sfida ai Confini del Mare (2003), con Russell Crowe come attore protagonista. Dove si narra di una nave inglese che, al tempo delle guerre napoleoniche, si deve portare fin nel remoto Pacifico, per confrontarsi con una fregata corsara francese, ben più grande e veloce. Una galoppante narrazione filmica senza pause o “intermezzi”, così trascinante e scoppiettante da coinvolgere lo spettatore, che viene lasciato “senza respiro”.

   In realtà sia Master che Commander sono due ben noti termini della marineria, non solo britannica. Designano chi, a bordo, dispone di un’autorità pressoché assoluta su nave ed equipaggio. Per la prima volta furono utilizzati assieme intorno al 1670. Quando si trattava di comandare grandi navi, che non potevano essere assegnate ad un Luogotenente, ma nel contempo non erano così imponenti da metterle agli ordini di un post-captain (Capitano). Poiché erano navi da guerra dotate di non più di 20 cannoni, a bordo delle quali il Master & Commander era responsabile, sia della navigazione, che della condotta di eventuali scontri navali. Dal 1794 i due termini si ridussero ufficialmente al solo Commander. Anche se saranno ancora impiegati per molti anni nel linguaggio comune.

   Il primo volume della trilogia si interessa ai navigatori che, dal XIV secolo fino alla soglia del secolo XIX, si spinsero ai “confini del mondo” per esplorare ulteriori rotte marittime e ricercare altre terre e nuovi continenti. Il Principe portoghese Enrico, detto “Il Navigatore” rappresenta un caso a parte. Poiché ha agito da straordinario propulsore e volano per i numerosi naviganti che, spingendosi verso l’ignoto geografico, sono andati via, via a scoprire isole, regioni, terre, paesi, addirittura interi continenti. In tal modo agendo da eccezionali apripista ai molti altri che, più tardi, si porteranno sulle loro medesime scie. Seguendone pedissequamente rotte, vie e “passaggi”, o ricercando sempre nuovi e alternativi percorsi. Tutti loro riporteranno in patria, non solo preziose informazioni di ogni tipo, come quelle cartografiche, ma anche i variegati “tesori” naturali, spesso del tutto sconosciuti in Europa, che quelle lontane terre producevano. 

Ecco i loro nomi: 

1. Il “Marco Polo cinese”: Cheng Ho (Zheng He), 1371-1424, l'Eunuco dei Tre Gioielli e le sue sette spedizioni nell’Oceano Indiano del 1405-1407; 1408-1411; 1413-1415; 1416-1417; 1421-1422; 1424-?; 1430-33 

2. L’infante Dom Henrique (“Enrico Il Navigatore”), 1394-1460 e le scoperte geografiche portoghesi 

Le navi (caravelle, caracche, galere) che parteciparono all’ultima spedizione in India del 1502-1503 di Vasco da Gama

3. Giovanni Caboto, 1450?- 1498, e la scoperta del Canada 

4. Bartolomeo Díaz, 1450-1500, primo a doppiare il Capo di Buona Speranza 

5. Gaspar Corte-Real, ca. 1450-1501, il primo ad effettuare la reconnaissance della “Terra dei Merluzzi" (Terranova). Scomparendo nel nulla nel 1501 

6. L'uomo chiamato "America": Amerigo Vespucci, 1454-1512 e i viaggi di reconnaissance del "suo" continente 

7. Il navigatore Jacques Cartier, 1491-1557 e l’incontro con il caleidoscopico mondo delle tribù indiane del Canada

8. Il “pirata” per antonomasia Sir Francis Drake, 1544-1596

9. Il grande navigatore inglese John Davis, 1550-1605

10. Il grande navigatore artico Henry Hudson, 1570-1611

11. 35.000 miglia di esplorazioni marittime e terrestri di Samuel De Champlain, ca. 1570-1635, il “Padre del Canada”

12. Abel Tasman, 1603-1659, il più grande navigatore olandese

13. L’olandese Jacob Roggeveen, 1659-1729, scopritore dell’Isola di Pasqua,

14. James Cook, 1728-1779 e i suoi tre strabilianti viaggi intorno al mondo

15. Una reconnaissance lunga metà continente: George Vancouver, 1757-1798 e il Nord America

"A bordo dell’Endeavour, la nave del primo viaggio nel Pacifico di Cook

Certamente J.F. Cooper, l'autore dell'Ultimo dei Moicani, non sarebbe riuscito a comprendere appieno l'importanza del modesto regalo ricevuto, senza dare prima una sbirciata alle lettere, puntualmente accluse dal Console Britannico, che attestavano la particolare origine di quel materiale: una banale scatola di legno. E l'ignaro viandante che, a cavallo tra il XVIII e il XIX secolo, si fosse aggirato tra i moli di Newport (Rhode Island), non avrebbe prestato attenzione più di tanto a quella vecchia nave, che ormai stava cadendo letteralmente a pezzi. Non potendo neanche lontanamente sospettare come quel fatiscente vascello, che alcuni anni prima, battendo bandiera francese, era arrivato in America con un carico di olio, per giunta inseguito da una nave da guerra inglese, avesse scritto la storia. Poiché quella era stata la nave del primo viaggio nel Pacifico di Cook: la celebre Endeavour.

La “replica”

Al tempo della mia ultima ricerca in Scozia, la H.M. Bark Endeavour era ancorata davanti alla Dogana di Greenock, nei pressi di Glasgow, nell'Inverclyde. Non l'originale, che aveva portato Cook nel Pacifico, a Tahiti e oltre, ma naturalmente una sua splendida replica, "la più autentica che ci sia al mondo", avrebbe affermato il Direttore del Museo Marittimo di Greenwich, che di navi se ne intendeva.

La principale differenza tra l'originale di Cook e la replica australiana è nel legno, nelle finiture metalliche e nell'utilizzazione di materiali non artigianali per alberi, vele e sartiame scorrevole. Al posto dei tradizionali olmi, querce e abeti, la replica è costruita prevalentemente con lo jarrah, un tipico legno duro australiano, che garantirà lunga vita alla nave. Vecchi abeti dell'Oregon sono stati appositamente importati dal Nord America per farne alberi, pennoni, ponti e parti superiori. Per prevenire il marcire del legno e per offrire il massimo comfort all'equipaggio, la replica risulta meglio ventilata e sul legname si sono impiegati preservanti, sia tradizionali, che moderni. Il sartiame fisso è in canapa di manila ed è stata altresì adattata una gomena vecchia di 140 anni. Le vele, in Duradon, un tessuto sintetico, sono simili per il loro aspetto alle originali in lino e si manovrano come quelle. L'equipaggio dorme in amache, le une vicine alle altre, sul ponte inferiore, come nel XVIII secolo. Cook, però, aveva 90 uomini a bordo, mentre la replica solo 56. E', quindi, meno affollata. La spedizione di Cook contò, oltre a ufficiali, marinai e marines, anche i numerosi scienziati appartenenti al regime (così venne ufficialmente definito) di Banks. Il venticinquenne naturalista, già membro della Royal Society, che avrebbe giocato un ruolo di tutto rilievo nella spedizione e che fu egregiamente affiancato, in campo naturalistico, dallo svedese Solander, un botanico allievo di Linneo. La “coppia” di scienziati scoprirà 2.600 nuove specie di piante.

L’Endeavour salpa al comando di James Cook, 1768

Nel 1768 James Cook partiva a bordo dell'Endeavour in un viaggio di esplorazione e ricerche scientifiche che sarebbe dovuto durare quasi tre anni. Le istruzioni ricevute dall'Ammiragliato erano sia pubbliche, che segrete. Le prime strettamente connesse con l'osservazione del transito di Venere a Tahiti. La busta con le istruzioni segrete sarebbe rimasta sigillata fino a dopo le osservazioni astronomiche..."

Da: MASTERS & COMMANDERS VERSO L’IGNOTO. NAVIGAZIONI STRAORDINARIE AI CONFINI DELLA TERRA. PARTE I: XIV-XVIII SECOLO

E-Book, versione cartacea di grande formato (16,99 x 24,4) a colori e bianco e nero, I e II ediz., 170 pp, 32 note, 130 immagini, di cui 101 a colori (38 dell'A.)

E-Book
https://www.amazon.it/dp/B077LVJGGJ


Versione cartacea bianco e nero, I ediz. 

https://www.amazon.it/dp/1973386313

Versione cartacea a colori, I ediz
https://www.amazon.it/dp/1973354330

Versione cartacea colori, II ediz

https://www.amazon.it/dp/1791931529
 
Versione cartacea bianco e nero, II ediz. 



SOMMARIO

1. CHENG HO (ZHENG HE), 1371-1424 

Attraverso l’Oceano Indiano 

Nell’Africa orientale 

I Ming e l'Eunuco dei Tre Gioielli 

Tramonto di una straordinaria epopea

2. ENRICO “IL NAVIGATORE”: L’INFANTE DOM HENRIQUE (1394-1460) 

La Torre di Belém, a Lisbona 

Il movimento d’oltremare portoghese ed Enrico “il Navigatore” 

In Africa, Asia e America 

Ancora sulla Torre de Santa Maria de Belém 

3. GIOVANNI CABOTO, 1450? - 1498

Nell’outport di Bonavista, nell’isola canadese di Terranova 

Giovanni Caboto

La misteriosa scomparsa di Caboto e delle sue navi, 1498 

4. BARTOLOMEO DÍAZ, 1450-1500 

Bartholomeu Dias de Novais

La spedizione verso la punta meridionale dell'Africa, 1487 

Si solcano le acque dell’Oceano Indiano, 1488

Lisbona 

L’ultimo viaggio 

5. GASPAR CORTE-REAL, ca. 1450-1501

I portoghesi si interessano ai banchi di merluzzo di Terranova 

I fratelli Corte-Real, Gaspar e Miguel

Gaspar Corte-Real e la prima spedizione del 1500

La scomparsa di Gaspar Corte-Real nella spedizione del 1501 

6. AMERIGO VESPUCCI, 1454-1512 

Amerigo Vespucci 

Il viaggio del 1499-1500: Guyane, Orinoco, Rio delle Amazzoni, 

Il viaggio del 1501-1502: Brasile, Rio della Plata, Patagonia

7 JACQUES CARTIER, 1491-1557 

Cartier e gli indiani dell’America del nord

Jacques Cartier 

Nella prima spedizione del 1534: gli indiani Beothuk, Micmac, Uroni 

Spedizione del 1535

Nel terzo viaggio del 1541-42 fonda Charlesbourg-Royal, primo insediamento francese in America 

8. SIR FRANCIS DRAKE, 1544-1596 

La Golden Hind a Londra 

L’antico porto di Londra 

Ecco infine la nave di Drake: la Golden Hind 

Sir Francis Drake 

L’odio mortale di Drake nei confronti degli spagnoli 

Salpa la squadra al comando di Francis Drake, 1577. Inizia la prima circumnavigazione inglese della Terra 

Quando il Pellicano si trasforma in Cerva a causa di un “trattamento” assai “particolare” 

Nello Stretto di Magellano e, poi, tra Capo Horn e il Polo Sud, nel futuro Stretto di Drake 

Nel Pacifico si risale la costa del Sud America, attaccando a sorpresa navi e insediamenti spagnoli, 1578 

L’arrivo in Inghilterra, 1580

9. JOHN DAVIS, 1550-1605

Alla ricerca del Passaggio a Nord Ovest 

John Davis

La prima spedizione del 1585: Groenlandia e Baffin 

La spedizione del 1586: Groenlandia e Labrador 

Terza spedizione, 1587: Groenlandia, ancora Baffin, Stretto di Hudson, Labrador 

Si batte contro l’Armada spagnola (1588), raggiunge le Azzorre (1589), lo Stretto di Magellano (1591) e le Falkland 

Le spedizioni successive: Azzorre, Indie orientali. Infine la morte nelle acque tra Malesia e Sumatra 

10. HENRY HUDSON, 1570-1611

Henry Hudson 

La spedizione del 1607: Groenlandia, Svalbard, Jan Mayen 

Le spedizioni del 1608 e 1609: Nuova Zemlja, Terranova, Maine, Cape Cod, Manhattan

L’ultima spedizione del 1610-11: Islanda, Groenlandia, Labrador, Baia di Hudson… la morte 

Uno straordinario insegnamento nautico

11. SAMUEL DE CHAMPLAIN, ca. 1570-1635

Samuel de Champlain

Il primo viaggio, 1603 

Il secondo viaggio, 1603, e il San Lorenzo 

L’esplorazione del 1604-07 e successive 

È fondata Québec 

In prigione in Inghilterra, 1629-33

12. ABEL TASMAN, 1603-1659 

Lo scorridore dell’Oceano Indiano alla ricerca della Terra Australis Incognita, 1642 

Viene raggiunta la Tasmania 

In Nuova Zelanda i bellicosi Maori

Continua la navigazione nel Pacifico, 1643 

Indie orientali olandesi 

Tra Australia e Tasmania, 1644 

13. JACOB ROGGEVEEN, 1659-1729 

Arend Roggeveen 

Jacob Roggeveen 

La spedizione del 1721-22: le isole Juan Fernandez con la capanna di Robinson Crusoe, alias Selkirk e, poi, l’isola di Pasqua 

L’incontro culturale con i primi polinesiani, 1722 

I grandi Moai di pietra 

Tuamotu, Società, Samoa 

Nuove Ebridi, Nuova Britannia, Molucche, Indie orientali olandesi 

14. JAMES COOK, 1728-1779 

Il primo viaggio con l’Endeavour, 1768-71 

Il secondo viaggio, 1772-75

Il terzo, e ultimo, viaggio, 1776-79

14.1 A bordo dell’Endeavour, la nave del primo viaggio nel Pacifico di Cook 

La “replica” 

L’Endeavour salpa al comando di James Cook, 1768 

15. GEORGE VANCOUVER, 1757-1798 

George Vancouver 

A bordo della Resolution e della Discovery con Cook, 1772-75 e 1776-80 

La spedizione in Nord America, 1791-95 

BIBLIOGRAFIA