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Visualizzazione post con etichetta Museo Pigorini. Mostra tutti i post
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domenica 22 dicembre 2024

305. UNO STRAORDINARIO ANNIVERSARIO PER L’AUTORE DEL BLOG: 1964-2024, 60 ANNI DI RICERCHE ETNO-ANTROPOLOGICHE. 1964: ricerche bibliografiche (Istituto Italiano per l'Africa; Biblioteca specializzata del Museo Pigorini al Collegio Romano) e museografiche (Museo Pigorini al Collegio Romano: Turkana del lago Rodolfo, Kenya). Museo Pitt Rivers, Oxford. Il TITOLO DEL MIO ULTIMO LAVORO IN FASE DI ELABORAZIONE: PIRATI, CORSARI E CONTRABBANDIERI, TRA ATLANTICO DEL NORD E MEDITERRANEO, XV-XIX SECOLO. IL SINGOLARE ITINERARIO DELL’AUTORE, ALLA SCOPERTA DI LUOGHI, AVVENIMENTI, “COSE” E PERSONAGGI, CHE HANNO CARATTERIZZATO UNO DEI LATI OSCURI DELL’UMANITÀ

 

L'edificio del Museo Africano, Roma. Già sede dell'Istituto Italiano per l'Africa, poi diventato Istituto Italo-Africano, infine parte dell'ISIAO, Istituto per l'Africa e l'Asia (CC, alcuni diritti riservati, foto Carlo Dani, 2018) 

Forse perché turbato dalla drammatica realtà che ci circonda, o perché ogni giorno immerso nell’elaborazione di un nuovo libro 

(a dir poco insolito. Trattandosi di Pirati, Corsari e Contrabbandieri, tra Atlantico del Nord e Mediterraneo, XV-XIX Secolo. Il singolare itinerario dell’autore, alla scoperta di luoghi, avvenimenti, “cose” e personaggi, che hanno caratterizzato uno dei lati oscuri dell’umanità), eppure solo a pochissimi giorni dalla fine dell’anno, mi sono ricordato come il 2024 costituisca per me un anno importantissimo.

 Poiché sono trascorsi esattamente sessanta anni, da quando nel 1964, con le prime ricerche bibliografiche e museografiche, cominciai il mio lunghissimo percorso, spesso accidentato, a volte anche sofferto, di ricercatore etno-antropologo.

Nel 1964 infatti iniziavo la frequentazione della Biblioteca dell'allora Istituto Italiano per l'Africa 

["Attesto che il Dottor Franco Pelliccioni ha frequentato questa biblioteca fin da quando era studente di scuola media superiore, interessandosi vivamente di problemi etnografici ed antropologici, con ricerche specifiche sui Masai e sui Turkana". 

Firmato: Il Direttore della Biblioteca f.f. Dr. Armando Cepollaro, Biblioteca dell'Istituto Italo-Africano, 12, 2, 1975], 

ma anche di quella specializzata [riservata a studiosi e laureandi] del Museo Pigorini al Collegio Romano 

["Si autorizza il Sig. Franco Pelliccioni a frequentare la Biblioteca del Museo Nazionale Preistorico-Etnografico "L. Pigorini" (...)". Roma, 3 luglio 1964 Firmato: Il Soprintendente, Claudio Sestieri].

Palazzo del Collegio Romano, Roma, 2018
(CC Some rights reserved, 
Krzysztof Golik) 

Sempre in quell’anno, grazie all’autorevole presentazione di uno dei Maestri dell’Etnologia italiana, il Prof. Vinigi Grottanelli, e alla gentile disponibilità del Curatore della sezione africana, fui in grado di effettuare ricerche museografiche nello stesso Pigorini.

Foto d'epoca del Museo Preistorico Etnografico "Luigi Pigorini" nella sua prima sede al Collegio Romano a Roma (CC Some rights Reserved, Museo delle Civiltà, Roma):
è esattamente così che io l'ho  conosciuto e ammirato, 
una sala dopo l'altra, nel corso delle mie numerose visite degli anni '1960, Affascinato dalle centinaia (forse migliaia) di reperti etnografici, provenienti dai più diversi popoli del mondo.
Un allestimento per certi versi simile all'attuale e avvincente grande salone del Museo Pitt Rivers di Oxford.

 Interessandomi ai reperti etnografici dei Turkana del lago Rodolfo (oggi lago Turkana). 

Dove poi mi sarei recato per svolgere una ricerca sul campo nel 1980, grazie ad un finanziamento del CNR…

sabato 4 dicembre 2021

2. CHI SONO? UNA PRESENTAZIONE, SPERO NON “TROPPO” FORMALE… ("PAGINA" DI PRESENTAZIONE DEL BLOGGER DEL 4 DICEMBRE 2021)

 

Sono assieme a Simonie Alainga, uno dei più grandi cacciatori e leaders eschimesi (Inuit). Frobisher Bay (Iqaluit), isola di Baffin, Artico canadese Orientale, già 
 Northwest Territories (oggi Nunavut), settembre 1983. Simonie infatti apparteneva alla Baffin Regional Inuit Association e presiedeva l'Iqaluit Education Society, ma, prima di tutto, come orgogliosamente mi disse, era un cacciatore 
(© Franco Pelliccioni)


Il fuoco della passione per gli “usi e costumi” dei popoli del mondo che, nonostante l’età, ancora cova dentro di me, ha la sua origine in quella che è stata la mia spiccata curiosità giovanile. 

Nel tempo consolidatasi scientificamente, grazie a continui studi e ricerche. 

Del resto, quando ho svolto le mie prime indagini museologiche e bibliografiche presso l’Istituto Italo-Africano di Roma, il Museo Pigorini al Collegio Romano - sui Turkana del lago Rodolfo - e la Biblioteca Specializzata del Museo Pigorini, alla quale potevano accedere solo gli studiosi, o i laureandi, avevo solo sedici anni e dovetti avere una speciale autorizzazione dall’allora Sovrintendente del Museo, l’archeologo Claudio Sestieri. 

Nel Museo Pigorini avrei anche incontrato, per la prima volta, il grande etnologo Vinigi Grottanelli. 

Ero invece un diciannovenne, allorché nel 1966 pubblicai sulla rivista Africa, di Roma il mio primo “pezzo” scientifico: la recensione di un libro in lingua inglese.

Appena diplomato Ragioniere e Perito Commerciale, ho iniziato un corso universitario assai lontano dai miei veri interessi: l’Economia e Commercio. 

Anche se l’avrei arricchito con discipline insegnate a Lettere, Magistero e Scienze Politiche. 

Nel contempo in questi anni proseguivo miei studi etno-antropologici e la collaborazione alle riviste scientifiche veniva ampliandosi.

 Ottenendo i primi riconoscimenti universitari come Cultore della Materia, in Antropologia Culturale dalla Facoltà di Scienze Politiche di Bologna e dall’Università di Cassino e in Antropologia Sociale dalla LUISS di Roma

Frattanto davo inizio alle mie prime ricerche sul terreno in Africa (Kenya e Sudan) e in Mesoamerica (Messico). 

Così, dopo essere stato Ricercatore Associato nell’Università di Nairobi (Kenya) e in quella di Khartoum (Sudan), avrei anche ottenuto due contratti per insegnare nelle Università di Salerno e di Firenze (poi non attivato per mancanza di fondi).

Sempre da giovanissimo, la mia non nascosta passione per le culture “altre” mi avrebbe fatto incontrare diversi Maestri dell’Etnologia, dell’Antropologia Culturale, della Sociologia, della Storia dell’Africa, che furono prodighi di consigli e di incoraggiamenti nei miei confronti: Vinigi Grottanelli, Bernardo Bernardi, Tullio Tentori, Vittorio Lanternari, Gianni Statera, Teobaldo Filesi, Carlo Giglio, Salvatore Bono e, in seguito, tanti altri.

In questi ultimi anni ho quindi creato, passo dopo passo, come un buon artigiano, ogni prodotto culturale. 

Collaborando a diverse riviste, anche straniere e, per 13 anni, con “articoli di spalla” [cioè i più importanti] alla Terza Pagina (culturale) dell’Osservatore Romano e al suo Supplemento Domenicale

Realizzando come autore, non solo per Amazon, 35 libri di divulgazione scientifica e viaggi, anche in inglese o bilingui. 

Oltre a due libri come coautore. 

Ricordo come la prima e la seconda bozza di quello stampato nell’ormai lontano 1979 (Processi di comunicazione nell’ambito urbano, a cura di Claudio Stroppa, Pàtron editore, nel quale c’è un mio saggio sui “Parking Boys” di Nairobi) dovettero essere “controllate” da un altro dei coautori del volume, il sociologo urbano e rurale Franco Martinelli

Poiché all’epoca ero impegnato in una ricerca sul campo in Africa.

Poi, nonostante abbia sempre cercato di conservare un “profilo basso”, ritenendo che non sia necessario dimostrare niente a nessuno, in un mondo in cui la lettura e l’amore per i libri si sta gradatamente affievolendo, forse è qui il caso di sottolineare come Research Gate, il gigantesco portale dei ricercatori e scienziati di tutto il mondo (dove troviamo, ad esempio, i virologi, epidemiologi, infettivologi, pneumologi che abbiamo conosciuto in televisione), il 5 novembre 2021 mi ha comunicato che ho raggiunto la “pietra miliare” delle 900 reads. [5.237 al 10.10.2024]

Anche se, essendo iscritto solo dal febbraio del 2020, ritengo sia forse più interessante il punteggio acquisito di 13,01 [36,1 al 10 ottobre 2024]

Superiore a quello del 57,5% di tutti gli scienziati presenti sulla piattaforma, mentre l’interesse scientifico per le mie ricerche è pari al 16,6, superiore a quello del 36% dei ricercatori. 

Nonostante questo coacervo di numeri che, a chi legge, può perfino sembrare noioso, non nascondo che essi costituiscano per me un’ulteriore enorme soddisfazione, e un’indubbia attestazione, sia pure indiretta, dell’accuratezza di ciò che pubblico nei miei libri.

https://www.amazon.com/Franco-Pelliccioni/e/B01MRUJWH1/ref=ntt_dp_epwbk_0  (Pagina Autore USA); 


https://www.amazon.it/Franco-Pelliccioni/e/B01MRUJWH1/ref=dp_byline_cont_book_1 (Pagina Italiana)


https://www.researchgate.net/profile/Franco-Pelliccioni (Researchgate, il Portale dei ricercatori di tutto il mondo)


Ecco un piccolo campione dei miei libri (E-Book, versioni cartacee a colori e in bianco e nero):

IL GIRO DEL MONDO IN 15 TRENI…TRANSCONTINENTALI E DI LUSSO, DI PENETRAZIONE COLONIALE E MILITARE, DEI CERCATORI D’ORO, DEGLI HAJJI, “ALPINISTICI" (241 pp., 222 foto)

VIAGGI IN EGITTO 1980-2009. Crociera aerea e fluviale sul Nilo; ai confini con il Sudan, alla ricerca di Berenice Trogloditica e della “carovaniera degli 11 giorni”; nel Sinai (277 pp., 271 foto)


LE GRANDI AVVENTURE DELL’ANTROPOLOGIA 
Antropologi culturali, sociali, fisici, applicati, etnologi, etnografi, etnomusicologi 
[62 Personaggi della Storia dell’Antropologia] 

ALLA SCOPERTA DEL MONDO.  ARCHEOLOGI, ESPLORATORI, GRANDI VIAGGIATORI, GEOLOGI, NATURALISTI, PALETNOLOGI 
(77 Personaggi della Storia delle Esplorazioni)