L'isola canadese di Ellesmere, a sinistra, e la Groenlandia (Eric Gaba (Wikimedia Commons user Sting) |
DALLA NOTA N. 151 RELATIVA ALL'APPENDICE INCLUSA NELE VERSIONI CARTACEE DEL MIO ULTIMO LIBRO AMAZON: TRA I GHIACCI DEL PASSAGGIO A NORD-OVEST. PROLOGO AD UNA RICERCA ANTROPOLOGICA TRA GLI INUIT DELL’ARTICO CANADESE.
La versione cartacea in bianco e nero: https://www.amazon.it/dp/B09ZCS95LJ |
È questa una nota molto lunga e articolata, di cui qui riporto una breve parte…
“Torniamo ora a parlare di un futuro, ipotetico e “forzato” utilizzo del Passaggio a nord delle due isole (transpolare), facendo affidamento sui grandi cambiamenti climatici in atto, in modo da evitare di attraversare il Passaggio a Nord-Ovest.
Innanzitutto va subito ricordato come le due isole nel nord siano legate alla banchisa permanente, composta da un ghiaccio antico e molto spesso. È la cosiddetta Last Ice Area: “l'ultima zona di ghiaccio”. Le proiezioni climatiche ci dicono che il ghiaccio estivo scomparirà del tutto nel 2040, salvo la Last Ice Area.
Sappiamo anche come in quel settore marittimo, in questi ultimi anni, ci siano state delle sorprendenti novità. Nel febbraio-marzo del 2018, ad esempio, tra le due isole si è improvvisamente aperta una polynia (mare libero da ghiacci) ampia ca. 50.000 kmq. Nel maggio del 2020 invece se ne è aperta un’altra, a nord dell’Ellesmere, di ca. 2.500 kmq, durata solo una decina di giorni. Sono solo due indizi, ovviamente, eppure sono in grado di mettere in seria discussione la resistenza al riscaldamento globale di questa Last Ice Area (Colucci, 2021; European Commission, 2022).
Sappiamo, infine, come diverse polynie siano presenti, sia sulla costa orientale della Groenlandia (nota n. 164), che in quella occidentale (Canale Kennedy - o North Water -: vedi cap. 11.1 e nota n. 46). Così che, con l’aumento della temperatura globale, potrebbe non essere fantascientifico utilizzare, se costretti, una rotta transpolare, navigando a nord di Groenlandia ed Ellesmere”.