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domenica 12 marzo 2023

84. "DAL KENYA ALLE BALENE"... ECCO IL SOMMARIO DEL MIO PROSSIMO LIBRO: BALENE E BALENIERI, TRA NORD ATLANTICO, PACIFICO SETTENTRIONALE, MAR GLACIALE ARTICO. VAGABONDAGGI ALLA RICERCA DELLE TESTIMONIANZE DELL’ERA DELLA CACCIA ALLE BALENE

E' la foto d'epoca che apparirà sulla copertina dell'E-Book. Per le versioni stampate (a colori e in bianco e nero) ho scelto due illustrazioni a colori: uno storico dipinto olandese e una mia foto   . 

 A dicembre, a margine di un post, avevo fatto presente che stavo lavorando alla stesura di una: BREVE INTRODUZIONE ETNO-ANTROPOLOGICA AI POPOLI DEL KENYA. 


Infatti, sulla spinta della forte ondata emotiva, provocata dalla pubblicazione sul blog del mio incompiuto romanzo giovanile ambientato in Kenya, e risalente ad esattamente sessanta anni fa, da ex africanista avevo deciso che fosse ora di elaborare un mio vecchio progetto sui “Popoli del Kenya”. Dove negli anni ‘1970 e ‘1980 avevo effettuato due sessioni di ricerca. 


Purtroppo ancora una volta mi sono lasciato “trasportare” dalla mia vecchia abitudine di ricercatore “a tutto tondo”: biblioteca, archivio, Internet, diari di viaggio, diari di ricerca, registrazioni audio, diapositive. 

Per cui ritengo che l’introduzione, se non sarà certamentebreve”, sarà perlomeno interessante!


A Capodanno ho deciso di interrompere per un periodo la compilazione del libro sul Kenya. 


Iniziando a portare avanti un secondo progetto, che riguardava balene e balenieri”. Da tempo gelosamente conservato, sia pure nelle sue grandi linee, nel “forziere”, pardon… nel mio computer!


Una volta completamente ultimato (testo e illustrazioni), il libro darà modo al lettore di effettuare un articolato itinerario nello spazio e nel tempo. 


Con una lunga navigazione virtuale tra Alaska sud-orientale (USA); l’isola di Vancouver (Colombia Britannica, Canada); Tuktoyaktuk (Mare di Beaufort, Artico occidentale, Canada); Qausuittuq (Cornwallis Island, Alto Artico canadese); Iqaluit e Pangnirtung (isola di Baffin, Artico orientale, Canada); Narsaq (costa occidentale della Groenlandia meridionale); Svalbard (Norvegia); Norvegia; Islanda; Shetland, Orcadi, Ebridi Esterne, St Kilda (Scozia, UK); Fær Øer (Danimarca); Saint-Pierre et Miquelon (Francia), Terranova, Québec (Canada), Madeira (Portogallo);  Canarie (Spagna).

IL TESTO DEL NUOVO LIBRO È OGGI PRESSOCHÉ COMPLETO. ECCO IL SOMMARIO:

1. PREMESSA

2. INTRODUZIONE

LA CACCIA NELLA PREISTORIA: ALTA, NORD NORGE

I BALENIERI E L'ESPLORAZIONE

LA CACCIA ALLE BALENE, TRADIZIONALE ATTIVITÀ ECONOMICA DI ALCUNE COMUNITÀ MARITTIME EUROPEE

I balenieri europei ed americani e gli Inuit

3. LA CACCIA ALLE BALENE PRESSO ALCUNE POPOLAZIONI AUTOCTONE AMERICANE

INUIT

I PRE-INUIT: THULE (800-1700 D.C.)

INDIANI DEL NORD-OVEST

4. GLI AVVISTAMENTI DI BALENE

IL MIO PRIMISSIMO “INCONTRO” CON UNA BALENA È AVVENUTO A… ROMA!

A DISTANZA DI QUASI SETTANTA ANNI, UN’IMPREVISTA E SORPRENDENTE INTEGRAZIONE!

NELL’AMERICA DEL NORD

Québec

Alaska Sud-Orientale

L’isola di Terranova, Canada

Mare di Beaufort, Artico occidentale canadese, Northwest Territories

L’insediamento di Tuktoyaktuk, già Port Brabant

5. LA CACCIA ALLE BALENE: STORICA

NELLA COLOMBIA BRITANNICA (CANADA)

Indiani Nootka (oggi Nuu-chah-nulth) dell’isola di Vancouver

Stazioni di caccia canadesi e statunitensi

La caccia alle balene nelle acque della Colombia Britannica

A SAINT-PIERRE ET MIQUELON (FRANCIA)

LE STAZIONI BALENIERE DI TERRANOVA (PROVINCIA DI TERRANOVA E LABRADOR, CANADA)

NELL’ARTICO CANADESE ORIENTALE

LA STORIA DELLA RISCOPERTA DEL CUMBERLAND SOUND, NELL’ISOLA DI BAFFIN, DA PARTE DEL BALENIERE ED ESPLORATORE SCOZZESE WILLIAM PENNY

CUMBERLAND SOUND, ISOLA DI BAFFIN, NUNAVUT: 

LA STAZIONE BALENIERA DELLA COMPAGNIA DELLA BAIA DI HUDSON DI PANGNIRTUNG, NELL’OMONIMO FIORDO

LE STAZIONI DI CACCIA ALLE BALENE DEL CUMBERLAND SOUND

La stazione fondata da William Penny nell’isola di Kekerten (lato orientale del Sound)

KEKERTEN, IL CUMBERLAND SOUND E L’INIZIAZIONE ANTROPOLOGICA SUL CAMPO DI FRANZ BOAS

La stazione sull’isola di Blacklead (lato occidentale del Sound)

NELLE ISOLE SHETLAND (SCOZIA, UK)

Un altro “mancato” avvistamento...

NELLE ISOLE ORCADI (SCOZIA, UK)

NELLE ISOLE SVALBARD, NORVEGIA

Il “Fiordo Verde” (Grønfjorden)

Smeerenburg, la “città del grasso”, XVII secolo, Svalbard

NELLE EBRIDI ESTERNE (SCOZIA, UK)

Isola di Lewis

Bunavoneadar, la stazione a terra norvegese dell’isola di Harris

St Kilda

6. LA CACCIA ALLE BALENE: ATTUALE

IQALUIT (GIÀ FROBISHER BAY, ISOLA DI BAFFIN, ARTICO ORIENTALE, NUNAVUT, CANADA)

A RESOLUTE BAY (OGGI QAUSUITTUQ, CORNWALLIS ISLAND, HIGH ARCTIC, NUNAVUT, CANADA)

Le tracce lasciate dai cacciatori di balene di Thule sull’isola Cornwallis

La caccia alle balene da parte degli Inuit nuovi arrivati

NARSAQ (COSTA OCCIDENTALE DELLA GROENLANDIA MERIDIONALE, DANIMARCA)

Dalla caccia alle balene dei “preistorici” Thule a quella degli odierni Kalaallit

LA GROENLANDIA OCCIDENTALE E LA CACCIA ALLE BALENE NELLO STRETTO DI DAVIS

NELLE ISOLE FÆR ØER (DANIMARCA): IL GRINDADRÁP, LA CACCIA COMUNITARIA

Diario di viaggio da Tórshavn, capitale delle isole Fær Øer

IN ISLANDA

Dal diario di viaggio

IN NORVEGIA, QUANDO LA CACCIA ALLE BALENE NON È COSÌ PUBBLICIZZATA, COME L’ISLANDESE, LA FAROESE (O LA GIAPPONESE)

LA PROLIFERAZIONE DELLE STAZIONI DI CACCIA NORVEGESI NELL’ATLANTICO DEL NORD, FINE XIX SECOLO-CA. 1920

Diario di viaggio dall’isola faroese di Streymoy

7. BALENE, UNA SCHEDA

PICCOLE:

MEDIE:

GRANDI:

8. APPENDICE

LA CACCIA ALLE BALENE NELL’ARCIPELAGO DI MADEIRA (PORTOGALLO), 1941-1986

L’«isola-giardino» sub-tropicale di Madeira

Balene, tra caccia (1941-1986) e attuale Whale Watching 

Il programma originario del viaggio e l’incendio di Monte

La caccia alla balena e l’Empresa Baleeira do Arquipélago da Madeira 

IL GIGANTESCO FLOP DELLA CACCIA ALLE BALENE NELL’ARCIPELAGO DELLE CANARIE (SPAGNA), 1784-1806

Breve introduzione all'arcipelago

Lanzarote

Fuerteventura

La grave situazione socio-economica e sanitaria del secolo XVIII nelle Canarie, provocata da eruzioni vulcaniche, fame, povertà, epidemie

La caccia alle balene per ottenere olio per illuminazione e per sfamare gli isolani: cronologia di un fallimento ventennale

 

9. BIBLIOGRAFIA

 

 

sabato 4 dicembre 2021

2. CHI SONO? UNA PRESENTAZIONE, SPERO NON “TROPPO” FORMALE… ("PAGINA" DI PRESENTAZIONE DEL BLOGGER DEL 4 DICEMBRE 2021)

 

Sono assieme a Simonie Alainga, uno dei più grandi cacciatori e leaders eschimesi (Inuit). Frobisher Bay (Iqaluit), isola di Baffin, Artico canadese Orientale, già 
 Northwest Territories (oggi Nunavut), settembre 1983. Simonie infatti apparteneva alla Baffin Regional Inuit Association e presiedeva l'Iqaluit Education Society, ma, prima di tutto, come orgogliosamente mi disse, era un cacciatore 
(© Franco Pelliccioni)


Il fuoco della passione per gli “usi e costumi” dei popoli del mondo che, nonostante l’età, ancora cova dentro di me, ha la sua origine in quella che è stata la mia spiccata curiosità giovanile. 

Nel tempo consolidatasi scientificamente, grazie a continui studi e ricerche. 

Del resto, quando ho svolto le mie prime indagini museologiche e bibliografiche presso l’Istituto Italo-Africano di Roma, il Museo Pigorini al Collegio Romano - sui Turkana del lago Rodolfo - e la Biblioteca Specializzata del Museo Pigorini, alla quale potevano accedere solo gli studiosi, o i laureandi, avevo solo sedici anni e dovetti avere una speciale autorizzazione dall’allora Sovrintendente del Museo, l’archeologo Claudio Sestieri. 

Nel Museo Pigorini avrei anche incontrato, per la prima volta, il grande etnologo Vinigi Grottanelli. 

Ero invece un diciannovenne, allorché nel 1966 pubblicai sulla rivista Africa, di Roma il mio primo “pezzo” scientifico: la recensione di un libro in lingua inglese.

Appena diplomato Ragioniere e Perito Commerciale, ho iniziato un corso universitario assai lontano dai miei veri interessi: l’Economia e Commercio. 

Anche se l’avrei arricchito con discipline insegnate a Lettere, Magistero e Scienze Politiche. 

Nel contempo in questi anni proseguivo miei studi etno-antropologici e la collaborazione alle riviste scientifiche veniva ampliandosi.

 Ottenendo i primi riconoscimenti universitari come Cultore della Materia, in Antropologia Culturale dalla Facoltà di Scienze Politiche di Bologna e dall’Università di Cassino e in Antropologia Sociale dalla LUISS di Roma

Frattanto davo inizio alle mie prime ricerche sul terreno in Africa (Kenya e Sudan) e in Mesoamerica (Messico). 

Così, dopo essere stato Ricercatore Associato nell’Università di Nairobi (Kenya) e in quella di Khartoum (Sudan), avrei anche ottenuto due contratti per insegnare nelle Università di Salerno e di Firenze (poi non attivato per mancanza di fondi).

Sempre da giovanissimo, la mia non nascosta passione per le culture “altre” mi avrebbe fatto incontrare diversi Maestri dell’Etnologia, dell’Antropologia Culturale, della Sociologia, della Storia dell’Africa, che furono prodighi di consigli e di incoraggiamenti nei miei confronti: Vinigi Grottanelli, Bernardo Bernardi, Tullio Tentori, Vittorio Lanternari, Gianni Statera, Teobaldo Filesi, Carlo Giglio, Salvatore Bono e, in seguito, tanti altri.

In questi ultimi anni ho quindi creato, passo dopo passo, come un buon artigiano, ogni prodotto culturale. 

Collaborando a diverse riviste, anche straniere e, per 13 anni, con “articoli di spalla” [cioè i più importanti] alla Terza Pagina (culturale) dell’Osservatore Romano e al suo Supplemento Domenicale

Realizzando come autore, non solo per Amazon, 35 libri di divulgazione scientifica e viaggi, anche in inglese o bilingui. 

Oltre a due libri come coautore. 

Ricordo come la prima e la seconda bozza di quello stampato nell’ormai lontano 1979 (Processi di comunicazione nell’ambito urbano, a cura di Claudio Stroppa, Pàtron editore, nel quale c’è un mio saggio sui “Parking Boys” di Nairobi) dovettero essere “controllate” da un altro dei coautori del volume, il sociologo urbano e rurale Franco Martinelli

Poiché all’epoca ero impegnato in una ricerca sul campo in Africa.

Poi, nonostante abbia sempre cercato di conservare un “profilo basso”, ritenendo che non sia necessario dimostrare niente a nessuno, in un mondo in cui la lettura e l’amore per i libri si sta gradatamente affievolendo, forse è qui il caso di sottolineare come Research Gate, il gigantesco portale dei ricercatori e scienziati di tutto il mondo (dove troviamo, ad esempio, i virologi, epidemiologi, infettivologi, pneumologi che abbiamo conosciuto in televisione), il 5 novembre 2021 mi ha comunicato che ho raggiunto la “pietra miliare” delle 900 reads. [5.237 al 10.10.2024]

Anche se, essendo iscritto solo dal febbraio del 2020, ritengo sia forse più interessante il punteggio acquisito di 13,01 [36,1 al 10 ottobre 2024]

Superiore a quello del 57,5% di tutti gli scienziati presenti sulla piattaforma, mentre l’interesse scientifico per le mie ricerche è pari al 16,6, superiore a quello del 36% dei ricercatori. 

Nonostante questo coacervo di numeri che, a chi legge, può perfino sembrare noioso, non nascondo che essi costituiscano per me un’ulteriore enorme soddisfazione, e un’indubbia attestazione, sia pure indiretta, dell’accuratezza di ciò che pubblico nei miei libri.

https://www.amazon.com/Franco-Pelliccioni/e/B01MRUJWH1/ref=ntt_dp_epwbk_0  (Pagina Autore USA); 


https://www.amazon.it/Franco-Pelliccioni/e/B01MRUJWH1/ref=dp_byline_cont_book_1 (Pagina Italiana)


https://www.researchgate.net/profile/Franco-Pelliccioni (Researchgate, il Portale dei ricercatori di tutto il mondo)


Ecco un piccolo campione dei miei libri (E-Book, versioni cartacee a colori e in bianco e nero):

IL GIRO DEL MONDO IN 15 TRENI…TRANSCONTINENTALI E DI LUSSO, DI PENETRAZIONE COLONIALE E MILITARE, DEI CERCATORI D’ORO, DEGLI HAJJI, “ALPINISTICI" (241 pp., 222 foto)

VIAGGI IN EGITTO 1980-2009. Crociera aerea e fluviale sul Nilo; ai confini con il Sudan, alla ricerca di Berenice Trogloditica e della “carovaniera degli 11 giorni”; nel Sinai (277 pp., 271 foto)


LE GRANDI AVVENTURE DELL’ANTROPOLOGIA 
Antropologi culturali, sociali, fisici, applicati, etnologi, etnografi, etnomusicologi 
[62 Personaggi della Storia dell’Antropologia] 

ALLA SCOPERTA DEL MONDO.  ARCHEOLOGI, ESPLORATORI, GRANDI VIAGGIATORI, GEOLOGI, NATURALISTI, PALETNOLOGI 
(77 Personaggi della Storia delle Esplorazioni)