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Visualizzazione post con etichetta Franco Pelliccioni biografia curriculum accademico e interessi teoretici e pubblicazioni scientifiche e divulgative. Mostra tutti i post
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giovedì 3 agosto 2023

108. UNA "VOCE", LA MIA, CHE NON TROVERETE SU WIKIPEDIA! PARTE PRIMA.:PREMESSA, BIOGRAFIA, ATTIVITA' PUBBLICISTICA SCIENTIFICA E DIVULGATIVA

 


Franco Pelliccioni (Roma, 22 settembre 1946) è un Antropologo culturale.

È stato il primo studioso italiano ad effettuare un’indagine empirica nel campo della multietnicità e del multiculturalismo (cittadina di Isiolo, Kenya settentrionale, 1976). 

Nel 1983 ha effettuato un’indagine "lunga 7.000 chilometri"[1] nel Passaggio a Nord-Ovest, in sei comunità Inuit dell’Artico canadese (Artico occidentale, Alto Artico, Artico orientale - oggi Nunavut -, penisola di Ungava (Nouveau Québec). 

La sua ricerca a carattere socio-antropologico tra i minatori norvegesi e russi delle Svalbard (1994) è stata la prima nella storia dell’arcipelago[2]

Inoltre ha contribuito affinché si realizzasse, nella storica Baia del Re (Ny Ålesund, isola di Spitsbergen), la Base Dirigibile Italia del CNR (1997)[3].

BIOGRAFIA

Da giovanissimo effettua ricerche etno-antropologiche nelle Biblioteche dell'Istituto Italiano per L'Africa[4] e in quella specializzata del Museo Pigorini al Collegio Romano[5]

Oltre che museografiche (Turkana del lago Rodolfo, oggi lago Turkana) nello stesso Museo Pigorini.

I suoi primi contributi scientifici risalgono al 1966, ancor prima di essersi laureato in Economia e Commercio nell'Università La Sapienza di Roma (1973). 

Sempre nel 1966 sposa la sudafricana M. L .W. (madre di discendenza ugonotta-francese, padre di discendenza scozzese, prima lingua Afrikaans). 

Così che, per alcuni anni, si interessa, anche per ragioni famigliari, al Sud Africa e all'apartheid

Pubblicando diversi lavori su riviste africanistiche, geografiche e geopolitiche[6].

Negli anni '1970 viene riconosciuto "Cultore della Materia" (Antropologia Culturale e Sociale) dalla Università di Bologna (Scienze Politiche)[7], dall'Istituto Universitario Pareggiato di Magistero di Cassino[8], dalla LUISS di Roma.

Nel 1977 viene eletto Fellow del Royal Anthropological Institute of Great Britain and Ireland.

Nel 1978 viene eletto Fellow della Society for Applied Anthropology di Washington.

Negli anni 1980 il CUN, il Consiglio Univeristario Nazionale, approva le proposte di due contratti perv l'insegnamento di Antropologia Urbana e dello Sviluppo, presentate dalle Università di Salerno[9] e di Firenze[10]

Il primo sarà realmente attivato. Al contrario del secondo (Firenze), per mancanza del relativo finanziamento.

Negli anni i suoi interessi teoretici si focalizzeranno sopratutto sull'Antropologia Urbana, dello Sviluppo, sul Multiculturalismo, Etnicità, Antropologia Applicata[11], Artica, Marittima, oltre che sulla Storia dell'Antropologia. 

Le aree geografiche interessate riguarderanno l'Africa Orientale, il Sud Sudan, le Comunità Marittime dell'Atlantico settentrionale, al quale dedicherà un apposito Programma di Ricerche (1982-1998),

ATTIVITA' PUBBLICISTICA SCIENTIFICA E DIVULGATIVA

Ha svolto un'intensa attività pubblicistica, sia scientifica, che divulgativa (c. 700 "pezzi" e 34 libri, oltre ad essere coautore di altri 2). 

Contribuendo a numerose riviste e giornali. 

In particolare dal 1995 al dicembre del 2007 ha collaborato all'Osservatore Romano, con "articoli di spalla" sulla Terza Pagina (la pagina culturale) e al supplemento domenicale del giornale. 

Va ancora aggiunto come il suo lavoro di divulgatore si sia soprattutto focalizzato a) sulla marittimità (collaborando dal 1995 al 2012 alla storica Rivista Marittima, oltre che al Notiziario della Marina); b) sulle problematiche scolastiche. 

In particolare relative all'integrazione degli studenti delle classi multietniche e multiculturali italiane. 

Collaborando alle riviste Rinnovarsi e Insegnare

Infine è d'uopo ricordare come la divulgazione scientifica nel campo delle Scienze dell'Uomo faccia parte integrante dell'Antropologia Applicata.


NOTE

  1. ^ Calcolati in base al software fornito da Distance Calculator Canada (Distancefromto.org).
  2. ^ "Pelliccioni's research is very interesting, in the first place because very little social research has been carried out in Svalbard, but also because his findings may contribute importantly to the general theoretical development of ethnicity studies. His plans are of course also important because of the interest among social scientists and the general public in the increasing contact between Eastern and Western Europe" på Norsk: "Pelliccionis forskningsplaner er meget interessante, først og fremst fordi det har vært gjort svært lite samfunnsfaglig forsking på Svalbard, men også fordi hans resultater kan bidra vesentlig til utviklingen av det området av antropologien som generelt går under betegnelsen etnisitetsstudier. De faller også klart inn i den sterkt økende faglige interessen for den generelle tilnærmingen mellom Øst - og Ves-Europa". Prof Ingrid Rudie, Head of the Department and Museum of Anthropology, University of Oslo, 14 luglio 1994
  3. ^ Dapprima, grazie alle favorevoli ripercussioni che, in Italia, Norvegia e Russia, oltre che sulla stampa italiana e norvegese, aveva avuto la sua ricerca tra i minatori russi e norvegesi delle Svalbard. Quindi: "(...) in base alle uguali opportunità, che anche scientificamente vengono concesse dal Trattato [delle Svalbard del 1920], in questa sede desidererei suggerire alle competenti autorità italiane di prendere in attenta considerazione l'opportunità di installare una stazione scientifica per rilevamenti meteorologici, astronomici e ambientali (ad esempio sull'ozono) su queste isole in prossimità del Polo, ma facilmente raggiungibili dopo solo quattro ore e mezza da Oslo. La stazione potrebbe essere complementare (o addirittura alternativa) alla ben più costosa base in Antartide, con enormi risparmi per le finanze statali". 1995 "Ai confini del mondo. Una ricerca antropologica italiana nelle "polari Svalbard", Eventi (fatti e proposte di arte, cultura, scienza e tecnologia italiana in Italia e nel Mondo, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per l'Informazione e l'Editoria - Ministero degli Affari Esteri, Direzione Generale delle Relazioni Culturali, II, 4, luglio-agosto, p. 24
  4. ^ "Attesto che il Dottor Franco Pelliccioni ha frequentato questa biblioteca fin da quando era studente di scuola media superiore, interessandosi vivamente di problemi etnografici ed antropologici, con ricerche specifiche sui Masai e sui Turkana". Firmato: Il Direttore della Biblioteca f.f. Dr. Armando Cepollaro, Biblioteca dell'Istituto Italo-Africano, 12, 2, 1975
  5. ^ "Si autorizza il Sig. Franco Pelliccioni a frequentare la Biblioteca del Museo Nazionale Preistorico-Etnografico "L. Pigorini" (...)". Roma, 3 luglio 1964 Firmato: Il Soprintendente, Claudio Sestieri.
  6. ^ 1966. J.E. Spence, Republic Under Pressure. A Study of South African Foreign PolicyAfrica, giugno, pp. 216-217. 1968. L. Kuper, An African Bourgeoise.Race Class and Politics in South AfricaAfrica, marzo, pp. 118-119. 1968. E.S.Munger, Afrikaner and African Nationalism, South African Parallels and Parameters, Africa, giugno, pp.265-266.1972. "Ascesa e tramonto del liberalismo in Sud Africa", Africa, dicembre, pp. 651-658. 1974. " Lo sviluppo delle "Bantu-Homelands" nel Sudafrica", Bollettino della Società Geografica Italiana, gennaio giugno, pp. 170-173. 1975. " Le elezioni del 1974 in Sud Africa: Tentativo di bilancio politico generale", Rivista di Studi Politici Internazionali, marzo, pp. 74-84
  7. ^ Verbale del Consiglio di Facoltà del giorno 3.4.1978 Omissis. Antropologia Culturale. Omissis Pelliccioni Franco, presenta 10 pubblicazioni tra saggi ed articoli nelle quali dimostra particolare interesse di studi su alcuni aspetti dei processi di urbanizzazione in Africa e un più vasto intento di studio sui problemi generali dell'antropologia urbana. Si segnalano il saggio su "Isiolo, Centro di incontro etnico nel Kenya settentrionale" e lo "Slum della Mathare Valley: un'area problematica di Nairobi". La facoltà lo dichiara unanime "cultore della materia".
  8. ^ Istituto Universitario Pareggiato di Magistero - Cassino, Verbale n. 72 dell'8.4.1978 Omissis . Antropologia Culturale Omissis. Franco Pelliccioni ha svolto diverse ricerche in Kenya, è uno studioso valido scientificamente e che offre contributi soprattutto nel campo dell'africanistica (...) i suoi studi e le sue ricerche offrono contributi validi ed originali per cui il candidato può senz'altro essere considerato cultore della materia.
  9. ^ UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI SALERNO, Consiglio Facoltà di Magistero, riunione del 16.1.1985 (Omissis) 6. Varie A integrazione e precisazione degli scopi per i quali si è richiesto il contratto per il corso integrativo dell'insegnamento di Storia delle Tradizioni Popolari - tema del contratto "Il mutamento socio-culturale attraverso lo studio delle diverse realtà urbane" da affidare al dott. Franco Pelliccioni, come da delibera del Consiglio di Facoltà del 6 giugno 1984, e dei compiti allo stesso affidati, si Fa presente quanto segue (...) La Facoltà condivide l'esigenza espressa dal titolare del corso di affiancare lo stesso con esperienze di carattere empirico e comparativistico relative ai processi di urbanizzazione ed alle conseguenti trasformazioni socio-culturali verificatesi in aree e settori di particolare interesse. - Si propone pertanto la stipula del seguente contratto con il dott. Franco Pelliccioni (...) oltre a profonde esperienze teorico-scientifiche, dispone di particolari conoscenze acquisite in indagini e ricerche empiriche condotte in diversi paesi extraeuropei. Il dott. Pelliccioni può, ad avviso di questa Facoltà, integrare con le sue conoscenze specialistiche, in modo altamente qualificato, un corso che si propone di delineare i tratti generali delle dinamiche inerenti il cambiamento culturale. Il dott. Pelliccioni ha condotto ricerche in Africa (...), Messico (...) e in sei comunità eschimesi dell'artico canadese (...). I risultati di tali ricerche sono disponibili in pregevoli pubblicazioni, comunicazioni e relazioni in Simposi Internazionali (...) Per questi motivi la Facoltà ritiene che l'apporto del dott. Pelliccioni permetta l'acquisizione di significative esperienze teorico pratiche di carattere specialistico e metta a disposizione i risultati di particolari ricerche".
  10. ^ ) UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FIRENZE, Estratto del verbale del Consiglio di facoltà di Lettere e Filosofica, Seduta del 28 novembre 1986 (omissis) 9) Contratto di diritto privato ai sensi dell'art 25 del DPR 382/80. Contratto prof. Franco Pelliccioni a. a. 1986-/87. Il Preside dà la parola alla prof.ssa (...), che dà lettura di una relazione sulla attività scientifica del prof. Pelliccioni, relazione approvata dal Consiglio di Corso di Laurea in lettere e dal Consiglio dell'Istituto Interfacoltà di Geografia. Tale relazione è qui di seguito riportata (...) Principali temi di ricerca - Antropologia Urbana, Antropologia applicata allo sviluppo (...) La facoltà, preso atto della relazione letta dalla prof.ssa (...), vista la delibera del Consiglio dell'Istituto Interfacoltà di Geografia del 5.11.86, all'unanimità propone di stipulare, per il corrente anno accademico 1986-87 un contratto con il prof. Franco Pelliccioni (...) per un totale di 20 lezioni di Antropologia Culturale dello Sviluppo in due paesi campione dell'Africa, Sudan e Kenya (...)
  11. ^ "(...) Our preliminary correspondence, however, brought us into contact with Franco Pelliccioni, a distinguished SfAA Fellow and Italian applied anthropologist. Pelliccioni has graciously consented to allow us to edit his correspondence,which provides a clear perspective on the differences between Italian and United States applied social science. We anticipate that the Italian perspective will provide clues to the considerable differences between the European and the United Stated tradition", Theodore E. Dowing, International Affairs Editor for Latin America and Europe, Human Organization. 1980