Francisco Vásquez de Coronado (1510-1554); Meriwether Lewis (1774-1809) e William Clark (1770-1838); John James Audubon (1785-1851);George Catlin (1796-1872); John Wesley Powell (1834-1902);Frank Hamilton Cushing (1857-1900); Frederick Webb Hodge (1864-1956); Frances Theresa Densmore (1867-1957); Robert Lowie (1883-1957); Gladys Amanda Reichard (1893-1955); Ralph Linton (1893-1953); Clyde Kay Maben Kluckhohn (1905-1960); Laura Maud Thompson (1905-2000); Fred Eggan (1906-1991); Rosebud Yellow Robe (1907-1992) BIBLIOGRAFIA
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Frank Hamilton Cushing (!857-1900), uno dei più brillanti, leggendari, ma anche tragici, personaggi della Storia dell’Antropologia
È stato uno dei più brillanti, leggendari, ma anche tragici, personaggi della storia dell’antropologia, non solo americana.
Eccentrico all’ennesima potenza, geniale studioso pressoché autodidatta, pioniere della disciplina, era dotato di un intelletto intuitivo.
Anche se fin da piccolo afflitto da una salute malferma, si dimostrerà sempre gentile e sorridente (...).
Spirito indipendente, amava l’avventura e la natura.
Pur essendo noto per essersi difeso con un coltello, quel suo “scalpo” non può non suscitare in noi qualche perplessità e, forse, perfino un brivido…
Sarà una meteora, perché per una lisca di pesce morirà nel 1900, a poco più di 42 anni, nel Maine (...).
Frank Hamilton Cushing nasce nel 1857 nel villaggio di North East (...) da un medico-intellettuale.
Tre anni più tardi si sposta con i genitori (...) nell’ovest dello stato di New York. A causa della salute, segue irregolarmente la scuola, ma legge molto, osserva la natura e, dopo aver visto una punta di freccia, a otto anni inizia ad interessarsi al mondo degli indiani.
Colleziona reperti (...), con il fuoco e gli antichi attrezzi da lui ricostruiti fedelmente fabbrica cesti, utensili, canoe in corteccia di betulla e in tronchi.
Acquisendo un’abilità eccezionale (...) e approfondendo la conoscenza (...) di quelle culture.
Quando è ancora un ragazzino ha modo di incontrare (...) il celebre Lewis H. Morgan, dal quale riceve nuova linfa ispiratrice (...).
Nel 1874, già profondo cultore della letteratura antropologica dell’epoca, per un anno segue corsi speciali in scienze naturali alla Cornell University, ma li abbandonerà, poiché ne sa più dei docenti…
A diciassette anni (1875) il primo saggio che scrive (...) per il Rapporto annuale della Smithsonian, mostra l’acutezza delle sue osservazioni.
Nel 1876 è già Curatore (...) del Museo Nazionale di Washington.
Si occuperà delle esposizioni.
Nel 1879 Powell, Direttore del Bureau of American Ethnology, lo vuole come Etnologo in una spedizione (...) tra gli Zuñi del Nuovo Messico.
Quando gli altri membri della spedizione rientreranno a Washington (Wa-sin-to-na), lasciandolo solo tra gli indiani, avrà inizio una delle più straordinarie ed affascinanti storie mai vissute da uno studioso dell’Uomo...
Suscitando la curiosità in tutti gli abitanti del pueblo, in particolare dei bambini che (...) sulle scale e in piedi sui tetti strilleranno: Is-ta-shi, Me-liki-a!, “guarda, sta arrivando il piccolo americano!”
Per cinque anni (1879-84) sarà, non solo uno dei primi antropologi al mondo a diventare osservatore partecipante ma, come dicono gli antropologi, “andrà nativo” tra gli indiani!
Poiché vivrà nella famiglia di Palowahtiwa, il governatore Zuñi.
Adotterà il tradizionale vestito.
Mangerà come loro.
Non si esprimerà più in inglese.
Si farà perforare le orecchie.
(...) Verrà anche adottato nel clan Macaw con il nome sacro di Ténatsali, “Fiore medicinale” (...).
“Così all’inizio del nuovo anno 1880 erano già quattro mesi che mi trovavo a Zuñi, e ero ormai uno dei Figli del Sole.
Mentre passeggiavo attraverso le strade o sopra i tetti delle case, i bambini smettevano di tirare palle di neve ai cani o di giocare a dama con pezzi di vasellame sulle pietre piatte e strillavano il mio nuovo nome: "Te-na-tsa-li! Te-na-tsa-li!" (...)
Quindi comincia ad essere iniziato in una delle più potenti (...) confraternite, quella guerresca dell’Arco (A-pi-thlan-shi-wa-ni) (...).
Vuole apprendere i misteri ed i segreti di religione, mitologia e governo Zuñi.
E i Sacerdoti dell’Arco possiedono ben dodici livelli di iniziazione.
“Probabilmente tra tutte quelle presenti tra gli Zuñi la Confraternita dell’Arco è la sola autenticamente esoterica.
Poiché i suoi membri possono essere ammessi alle riunioni delle altre, ma non viceversa” (...).
In tal modo si spingerà fino al cuore stesso della cultura Zuñi. Tanto che alcuni indiani vorrebbero ucciderlo!
Nel 1881 uno scalpo gli consentirà di essere iniziato e di partecipare a riunioni e cerimonie sacre.
(...) Nel 1882 torna per un breve periodo tra i bianchi, portandosi appresso un gruppo di Zuñi.
Visita Washington (dove sono ricevuti dal Presidente Chester A. Arthur), Boston e altre grandi città.
Quando rientra, il suo potere è ormai ben radicato.
Tanto che nella mitologia Zuñi diviene un pundit, che nelle cerimonie religiose è più sapiente del grande sacerdote…
Tra il 1882 e il 1883 da due ufficiali dell’esercito si fa anche restituire le terre sottratte agli indiani.
Uno dei due, però, è il genero del Generale John Logan, che è anche un potente Senatore.
(...) Così lo studioso sarà richiamato a Washington nel 1884…
Cushing delinea un nuovo orizzonte per l’antropologia.
Poiché “cerca sempre di mettersi il più possibile al loro posto, non solo fisicamente, ma intellettualmente e moralmente, per avere una conoscenza della loro vita e delle più interne istituzioni”.
Ciò che scrive è di inestimabile interesse, poiché dimostra come storia e credenze tribali non siano andate perse, ma ogni giorno vengano vivificate all’interno del pueblo.
Anche se si ritiene che possa aver deliberatamente compiuto errori e annotazioni parziali, in modo da restare fedele agli Zuñi.
Una fedeltà, comunque, non totale.
Perché, nonostante le pressioni ricevute, anziché un’indiana sposerà Emily Magill, un’anglo-americana (...) .
(...) La sua più grande trasgressione sarà però quella di aver voluto replicare (...) la terrificante maschera Mudhead. Indossandola e facendosi fotografare.
Gesto che, secondo alcuni Zuñi, Cushing avrebbe dovuto pagare con la morte!
Nel 1886-88 dirige la Hemenway Southwestern Archaeological Expedition (...).
Effettuando scavi nei siti ancestrali Zuñi (...) per indagare sulle migrazioni degli “smarriti” (...)
(...) Nel 1888 scava sistematicamente le rovine delle “Sette Città di Cibola” (Háwikuh), da lui scoperte sette anni prima (...).
Nel 1895-96 sponsorizzato dal Bureau of American Ethnology Cushing effettua un altro grandioso exploit scientifico nella Florida meridionale, allora selvaggia ed archeologicamente “terra incognita”.
Ricercando nelle Keys gli straordinari resti archeologici degli antichi costruttori di mounds (...).
Scoperte monumentali che daranno modo di comprendere la complessità tecnologica, sociale e cosmologica di queste culture marittime.
Nel 1900, l’anno della sua morte, Charles Lummis avrebbe scritto sul suo:” magnetismo personale, il fascino della sua parola, il suo ardore, il suo discernimento nell’incognito, l’indubbio romanzo della sua vita dedicata alle ricerche tra i selvaggi Indiani della frontiera”(...) .
Sempre nel 1900, nel corso dell’Assemblea dell’Anthropological Society of Washington (...) il Presidente McGee ricorderà come “la sua mente lampeggiava e scintillava sotto l’impatto di nuove visioni, suoni, pensieri; perciò era fertile nelle ipotesi, fruttuoso nelle suggestioni, precorritore nella ricerca, intuitivo interprete delle cose" (...).
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