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Visualizzazione post con etichetta Resolute Bay. Mostra tutti i post
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sabato 13 maggio 2023

92. È ONLINE SU AMAZON LA VERSIONE CARTACEA A COLORI DEL MIO BALENE E BALENIERI, TRA NORD ATLANTICO, PACIFICO SETTENTRIONALE, MAR GLACIALE ARTICO. VAGABONDAGGI ALLA RICERCA DELLE TESTIMONIANZE DELL’ERA DELLA CACCIA ALLE BALENE

 




La didascalia dell'immagine è tra le più "corpose" del libro: 
Spedizione alla caccia alle balene di Abraham Storck 1690: 
tre baleniere olandesi navigano nell'Oceano Artico, tra trichechi e banchi di ghiaccio. 
I membri dell'equipaggio stanno cacciando le balene, mentre allo stesso tempo cercano di combattere gli orsi polari. 
La domanda di olio di balena (ricavato dal grasso di balene, trichechi e foche) era molto aumentata in Europa, perché si era rivelata una buona alternativa agli oli vegetali. 
Dall’olio si ricavavano candele, lubrificanti, olio per lampade e saponi

https://www.amazon.it/dp/B0C522JP54




.......
163 pp., 156 foto, di cui 117 a colori "premium", 249 note e usuale grande formato: 16.99x24,41. 
Rispetto all’E-Book contiene 25 foto in più e due nuovi paragrafi: 
1. Disastro tra i ghiacci: la perdita della flotta baleniera statunitense al largo dell’Alaska, 1871. 
La spedizione del 2015 alla ricerca delle navi scomparse; 
2. In Islanda, navigando nella baia dove fu catturato Keiko, alias Willy, star del cinema hollywoodiano. 
Tutto è pronto per l’imminente ritorno dell’orca, dopo venti anni.   

....................

Ecco il sommario:

1. PREMESSA  
2. INTRODUZIONE
- LA CACCIA NELLA PREISTORIA: ALTA, NORD NORGE  15
- I BALENIERI E L'ESPLORAZIONE  
Disastro tra i ghiacci: la perdita della flotta baleniera statunitense al largo dell’Alaska, 1871. La spedizione del 2015 alla ricerca delle navi scomparse  
- LA CACCIA ALLE BALENE, TRADIZIONALE ATTIVITÀ 
- I balenieri europei ed americani e gli Inuit 
3. LA CACCIA ALLE BALENE PRESSO ALCUNE POPOLAZIONI AUTOCTONE AMERICANE . 
- INUIT  
- I PRE-INUIT: THULE (800-1700 D.C.)  
- INDIANI DEL NORD-OVEST  
4. GLI AVVISTAMENTI DI BALENE  
- IL MIO PRIMISSIMO “INCONTRO” CON UNA BALENA È AVVENUTO A… ROMA!  
- A DISTANZA DI QUASI SETTANTA ANNI, UN’IMPREVISTA E SORPRENDENTE INTEGRAZIONE! 
- NELL’AMERICA DEL NORD  
- Québec  
- Alaska Sud-Orientale  
- L’isola di Terranova, Canada  
- Mare di Beaufort, Artico occidentale canadese, Northwest Territories 
- L’insediamento di Tuktoyaktuk, già Port Brabant. L’isola di Herschel 
5. LA CACCIA ALLE BALENE: STORICA  
- NELLA COLOMBIA BRITANNICA (CANADA) 
- Indiani Nootka (oggi Nuu-chah-nulth) dell’isola di Vancouver  
- Stazioni di caccia canadesi e statunitensi 
- La caccia alle balene nelle acque della Colombia Britannica 
- A SAINT-PIERRE ET MIQUELON (FRANCIA)  
- LE STAZIONI BALENIERE DI TERRANOVA (PROVINCIA DI TERRANOVA E LABRADOR, CANADA) 
- Cumberland Sound, isola di Baffin, Nunavut: la stazione baleniera della Compagnia della Baia di Hudson di Pangnirtung, nell’omonimo fiordo 
- LE STAZIONI DI CACCIA ALLE BALENE DEL CUMBERLAND SOUND 
- La stazione fondata da William Penny nell’isola di Kekerten (lato orientale del Sound)  
- KEKERTEN, IL CUMBERLAND SOUND E L’INIZIAZIONE ANTROPOLOGICA SUL CAMPO DI FRANZ BOAS  
- La stazione sull’isola di Blacklead (lato occidentale del Sound) 
- NELLE ISOLE SHETLAND (SCOZIA, UK)  
- Un altro “mancato” avvistamento...  
- NELLE ISOLE ORCADI (SCOZIA, UK)  
- NELLE ISOLE SVALBARD, NORVEGIA  
- Il “Fiordo Verde” (Grønfjorden)  
- Smeerenburg, la “città del grasso”, XVII secolo, Svalbard 
- NELLE EBRIDI ESTERNE (SCOZIA, UK)  
- Isola di Lewis  
- Bunavoneadar, la stazione a terra norvegese dell’isola di Harris  83
- St Kilda 
6. LA CACCIA ALLE BALENE: ATTUALE  
- IQALUIT (GIÀ FROBISHER BAY, ISOLA DI BAFFIN, ARTICO ORIENTALE, NUNAVUT, CANADA)  
- A RESOLUTE BAY (OGGI QAUSUITTUQ, CORNWALLIS ISLAND, HIGH ARCTIC, NUNAVUT, CANADA) 
- Le tracce lasciate dai cacciatori di balene di Thule sull’isola Cornwallis  
- La caccia alle balene da parte degli Inuit nuovi arrivati 
- NARSAQ (COSTA OCCIDENTALE DELLA GROENLANDIA MERIDIONALE, DANIMARCA) 
- Dalla caccia alle balene dei “preistorici” Thule a quella degli odierni Kalaallit 
- La Groenlandia Occidentale e la caccia alle balene nello Stretto di Davis  
- NELLE ISOLE FÆR ØER (DANIMARCA): IL GRINDADRÁP, LA CACCIA COMUNITARIA 
- Diario di viaggio da Tórshavn, capitale delle isole Fær Øer  
- IN ISLANDA  
- Dal diario di viaggio 
- IN NORVEGIA, QUANDO LA CACCIA ALLE BALENE NON È COSÌ PUBBLICIZZATA, COME L’ISLANDESE, LA FAROESE (O LA GIAPPONESE) 
- La proliferazione delle stazioni di caccia norvegesi nell’Atlantico del Nord, fine XIX secolo-ca. 1920  
- Diario di viaggio dall’isola faroese di Streymoy 
7. BALENE, UNA SCHEDA .
PICCOLE:  
MEDIE:  
GRANDI: 
In Islanda, navigando nella baia dove fu catturato Keiko, alias Willy, star del cinema hollywoodiano. Tutto è pronto per l’imminente ritorno dell’orca, dopo venti anni 
8. APPENDICE 
LA CACCIA ALLE BALENE NELL’ARCIPELAGO DI MADEIRA (PORTOGALLO), 1941-1981  
- L’«isola-giardino» sub-tropicale di Madeira  
- Balene, tra caccia (1941-1986) e attuale Whale Watching  
- Il programma originario del viaggio e l’incendio di Monte  
- La caccia alla balena e l’Empresa Baleeira do Arquipélago da Madeira  
IL GIGANTESCO FLOP DELLA CACCIA ALLE BALENE NELL’ARCIPELAGO DELLE CANARIE (SPAGNA), 1784-1806  
- Breve introduzione all’arcipelago 
- Lanzarote  
- Fuerteventura 
- La grave situazione socio-economica e sanitaria del secolo XVIII nelle Canarie, provocata da eruzioni vulcaniche, fame, povertà, epidemie  
- La caccia alle balene per ottenere olio per l’illuminazione e per sfamare gli isolani: cronologia di un fallimento ventennale 
9. BIBLIOGRAFIA 

N.B. Il blog è dotato di Google Traduttore e di un motore di ricerca interno
p.s. del 3.1.2024
Oltre a questa versione a colori (e all'E-Book) ho poi pubblicato anche quella in bianco e nero.
Ecco le foto delle tre copertine:  



domenica 12 marzo 2023

84. "DAL KENYA ALLE BALENE"... ECCO IL SOMMARIO DEL MIO PROSSIMO LIBRO: BALENE E BALENIERI, TRA NORD ATLANTICO, PACIFICO SETTENTRIONALE, MAR GLACIALE ARTICO. VAGABONDAGGI ALLA RICERCA DELLE TESTIMONIANZE DELL’ERA DELLA CACCIA ALLE BALENE

E' la foto d'epoca che apparirà sulla copertina dell'E-Book. Per le versioni stampate (a colori e in bianco e nero) ho scelto due illustrazioni a colori: uno storico dipinto olandese e una mia foto   . 

 A dicembre, a margine di un post, avevo fatto presente che stavo lavorando alla stesura di una: BREVE INTRODUZIONE ETNO-ANTROPOLOGICA AI POPOLI DEL KENYA. 


Infatti, sulla spinta della forte ondata emotiva, provocata dalla pubblicazione sul blog del mio incompiuto romanzo giovanile ambientato in Kenya, e risalente ad esattamente sessanta anni fa, da ex africanista avevo deciso che fosse ora di elaborare un mio vecchio progetto sui “Popoli del Kenya”. Dove negli anni ‘1970 e ‘1980 avevo effettuato due sessioni di ricerca. 


Purtroppo ancora una volta mi sono lasciato “trasportare” dalla mia vecchia abitudine di ricercatore “a tutto tondo”: biblioteca, archivio, Internet, diari di viaggio, diari di ricerca, registrazioni audio, diapositive. 

Per cui ritengo che l’introduzione, se non sarà certamentebreve”, sarà perlomeno interessante!


A Capodanno ho deciso di interrompere per un periodo la compilazione del libro sul Kenya. 


Iniziando a portare avanti un secondo progetto, che riguardava balene e balenieri”. Da tempo gelosamente conservato, sia pure nelle sue grandi linee, nel “forziere”, pardon… nel mio computer!


Una volta completamente ultimato (testo e illustrazioni), il libro darà modo al lettore di effettuare un articolato itinerario nello spazio e nel tempo. 


Con una lunga navigazione virtuale tra Alaska sud-orientale (USA); l’isola di Vancouver (Colombia Britannica, Canada); Tuktoyaktuk (Mare di Beaufort, Artico occidentale, Canada); Qausuittuq (Cornwallis Island, Alto Artico canadese); Iqaluit e Pangnirtung (isola di Baffin, Artico orientale, Canada); Narsaq (costa occidentale della Groenlandia meridionale); Svalbard (Norvegia); Norvegia; Islanda; Shetland, Orcadi, Ebridi Esterne, St Kilda (Scozia, UK); Fær Øer (Danimarca); Saint-Pierre et Miquelon (Francia), Terranova, Québec (Canada), Madeira (Portogallo);  Canarie (Spagna).

IL TESTO DEL NUOVO LIBRO È OGGI PRESSOCHÉ COMPLETO. ECCO IL SOMMARIO:

1. PREMESSA

2. INTRODUZIONE

LA CACCIA NELLA PREISTORIA: ALTA, NORD NORGE

I BALENIERI E L'ESPLORAZIONE

LA CACCIA ALLE BALENE, TRADIZIONALE ATTIVITÀ ECONOMICA DI ALCUNE COMUNITÀ MARITTIME EUROPEE

I balenieri europei ed americani e gli Inuit

3. LA CACCIA ALLE BALENE PRESSO ALCUNE POPOLAZIONI AUTOCTONE AMERICANE

INUIT

I PRE-INUIT: THULE (800-1700 D.C.)

INDIANI DEL NORD-OVEST

4. GLI AVVISTAMENTI DI BALENE

IL MIO PRIMISSIMO “INCONTRO” CON UNA BALENA È AVVENUTO A… ROMA!

A DISTANZA DI QUASI SETTANTA ANNI, UN’IMPREVISTA E SORPRENDENTE INTEGRAZIONE!

NELL’AMERICA DEL NORD

Québec

Alaska Sud-Orientale

L’isola di Terranova, Canada

Mare di Beaufort, Artico occidentale canadese, Northwest Territories

L’insediamento di Tuktoyaktuk, già Port Brabant

5. LA CACCIA ALLE BALENE: STORICA

NELLA COLOMBIA BRITANNICA (CANADA)

Indiani Nootka (oggi Nuu-chah-nulth) dell’isola di Vancouver

Stazioni di caccia canadesi e statunitensi

La caccia alle balene nelle acque della Colombia Britannica

A SAINT-PIERRE ET MIQUELON (FRANCIA)

LE STAZIONI BALENIERE DI TERRANOVA (PROVINCIA DI TERRANOVA E LABRADOR, CANADA)

NELL’ARTICO CANADESE ORIENTALE

LA STORIA DELLA RISCOPERTA DEL CUMBERLAND SOUND, NELL’ISOLA DI BAFFIN, DA PARTE DEL BALENIERE ED ESPLORATORE SCOZZESE WILLIAM PENNY

CUMBERLAND SOUND, ISOLA DI BAFFIN, NUNAVUT: 

LA STAZIONE BALENIERA DELLA COMPAGNIA DELLA BAIA DI HUDSON DI PANGNIRTUNG, NELL’OMONIMO FIORDO

LE STAZIONI DI CACCIA ALLE BALENE DEL CUMBERLAND SOUND

La stazione fondata da William Penny nell’isola di Kekerten (lato orientale del Sound)

KEKERTEN, IL CUMBERLAND SOUND E L’INIZIAZIONE ANTROPOLOGICA SUL CAMPO DI FRANZ BOAS

La stazione sull’isola di Blacklead (lato occidentale del Sound)

NELLE ISOLE SHETLAND (SCOZIA, UK)

Un altro “mancato” avvistamento...

NELLE ISOLE ORCADI (SCOZIA, UK)

NELLE ISOLE SVALBARD, NORVEGIA

Il “Fiordo Verde” (Grønfjorden)

Smeerenburg, la “città del grasso”, XVII secolo, Svalbard

NELLE EBRIDI ESTERNE (SCOZIA, UK)

Isola di Lewis

Bunavoneadar, la stazione a terra norvegese dell’isola di Harris

St Kilda

6. LA CACCIA ALLE BALENE: ATTUALE

IQALUIT (GIÀ FROBISHER BAY, ISOLA DI BAFFIN, ARTICO ORIENTALE, NUNAVUT, CANADA)

A RESOLUTE BAY (OGGI QAUSUITTUQ, CORNWALLIS ISLAND, HIGH ARCTIC, NUNAVUT, CANADA)

Le tracce lasciate dai cacciatori di balene di Thule sull’isola Cornwallis

La caccia alle balene da parte degli Inuit nuovi arrivati

NARSAQ (COSTA OCCIDENTALE DELLA GROENLANDIA MERIDIONALE, DANIMARCA)

Dalla caccia alle balene dei “preistorici” Thule a quella degli odierni Kalaallit

LA GROENLANDIA OCCIDENTALE E LA CACCIA ALLE BALENE NELLO STRETTO DI DAVIS

NELLE ISOLE FÆR ØER (DANIMARCA): IL GRINDADRÁP, LA CACCIA COMUNITARIA

Diario di viaggio da Tórshavn, capitale delle isole Fær Øer

IN ISLANDA

Dal diario di viaggio

IN NORVEGIA, QUANDO LA CACCIA ALLE BALENE NON È COSÌ PUBBLICIZZATA, COME L’ISLANDESE, LA FAROESE (O LA GIAPPONESE)

LA PROLIFERAZIONE DELLE STAZIONI DI CACCIA NORVEGESI NELL’ATLANTICO DEL NORD, FINE XIX SECOLO-CA. 1920

Diario di viaggio dall’isola faroese di Streymoy

7. BALENE, UNA SCHEDA

PICCOLE:

MEDIE:

GRANDI:

8. APPENDICE

LA CACCIA ALLE BALENE NELL’ARCIPELAGO DI MADEIRA (PORTOGALLO), 1941-1986

L’«isola-giardino» sub-tropicale di Madeira

Balene, tra caccia (1941-1986) e attuale Whale Watching 

Il programma originario del viaggio e l’incendio di Monte

La caccia alla balena e l’Empresa Baleeira do Arquipélago da Madeira 

IL GIGANTESCO FLOP DELLA CACCIA ALLE BALENE NELL’ARCIPELAGO DELLE CANARIE (SPAGNA), 1784-1806

Breve introduzione all'arcipelago

Lanzarote

Fuerteventura

La grave situazione socio-economica e sanitaria del secolo XVIII nelle Canarie, provocata da eruzioni vulcaniche, fame, povertà, epidemie

La caccia alle balene per ottenere olio per illuminazione e per sfamare gli isolani: cronologia di un fallimento ventennale

 

9. BIBLIOGRAFIA

 

 

venerdì 10 dicembre 2021

5. NEL PASSAGGIO A NORD-OVEST. PROLOGO AD UNA RICERCA ANTROPOLOGICA NELL'ARTICO CANADESE

Un’immagine che viene da un “remoto passato”… La banchisa si sta rapidamente riformando nell’Alto Artico canadese (74° 43' N), in un tratto del famoso Passaggio a Nord-Ovest (Stretto di Barrow), davanti alla Cornwallis Island (Resolute Bay, oggi Qausuittuq), nel Territorio autonomo di Nunavut. Siamo nel mese di Settembre del 1983! A non molta distanza, a sinistra della foto, c’è l’isolotto di Beechey, che ha rappresentato la prima base della grande spedizione britannica comandata da Franklin. Salpata nel 1845, poi inoltratasi con le sue navi nell’arcipelago artico, alla ricerca del Passaggio a Nord-Ovest e, infine, scomparsa misteriosamente nel nulla. In seguito l’isolotto costituì anche il campo base per le decine di spedizioni di “ricerca e soccorso” britanniche, americane e canadesi, per decenni inviate alla sua ricerca. L’isolotto conserva le tombe dei primi tre marinai della spedizione deceduti (1846). Grazie al terreno gelato (permafrost), le salme, a distanza di oltre un secolo, risultarono perfettamente conservate. Come potrà constatare la spedizione Beatty-Geiger, un anno dopo il mio arrivo a Resolute (1984). II successivo esame anatomo-patologico eseguito sui loro corpi farà infatti scoprire la causa della tragedia, che aveva colpito la più imponente spedizione artica mai allestita dall’Ammiragliato! 
(© Franco Pelliccioni)


Attualmente  sto lavorando alla stesura di un libro sul Passaggio a Nord-Ovest

Sarà diviso in tre parti: L'A e il Passaggio a Nord-Ovest; Alla scoperta del Passaggio a Nord-Ovest: Esploratori, Navigatori e Antropologi (22 personaggi); Il cambiamento climatico. 

Il libro sarà seguito da; Verso il Polo Magnetico. Un'Indagine lunga 7.000 chilometri nel Passaggio a Nord-Ovest, tra gli Inuit dell'Artico canadese.

Per chi fosse interessato all'Artico (e all'Antartico), il terzo volume della mia tetralogia: ALLA SCOPERTA DEL MONDO.  ESPLORATORI E GEOLOGI: ARTICO-ANTARTICO, nella quale non figurano né i Navigatori, né gli Antropologi. Questi ultimi si trovano nelle due trilogie: cronologicamente in  MASTERS & COMMANDERS VERSO L’IGNOTO: NAVIGAZIONI STRAORDINARIE AI CONFINI DELLA TERRA; alfabeticamente in: LE GRANDI AVVENTURE DELL’ANTROPOLOGIA

E-Book: https://www.amazon.it/dp/B081FD5HWH

Cartaceo: https://www.amazon.it/dp/1708675663

1. 37.000 chilometri a piedi tra i ghiacci, il "carnet" di viaggio dell’esploratore scozzese John Rae. Con le sue imprese, nel XIX secolo ha apportato un notevole contributo alla conoscenza del Grande Nord canadese. La grande esperienza accumulata nel Canada settentrionale gli consentì di muoversi utilizzando al meglio le tecniche di chi da sempre viveva nell'Artico, Indiani e Inuit (eschimesi), che impiegava come guide e interpreti. Indossava abiti di pelliccia. Si spostava con un equipaggiamento ridotto al minimo. Si procurava il cibo utilizzando le tecniche venatorie proprie degli "uomini dalle ombre lunghe".

2.. L'ultimo volo dell'«Aquila». Nella storia delle grandi esplorazioni, un posto del tutto singolare è occupato dalla spedizione al Polo Nord, sul finire del XIX secolo, dell’ingegnere svedese Salomon August Andrée che, a bordo di una mongolfiera, poi abbandonata, scomparve tra i ghiacci con i suoi due compagni di viaggio. Mistero che sarà svelato dopo 33 anni!

3. Conquistare il Polo Nord: la "magnifica ossessione " di Robert Edwin Peary. L'esploratore statunitense sostenne di aver compiuto l'impresa, ma in realtà si fermò a pochi chilometri dalla meta

4. Dalle isole Svalbard alla cima dell'Aconcagua: Sir William Martin Conway, esploratore, alpinista, storico dell'arte, scrittore, politico inglese

5. Tracciare una "rivoluzionaria" rotta aerea dall'Europa agli Usa: un sogno sepolto sotto gli spessi ghiacci della Groenlandia. Nel 1930 moriva per il freddo e la fatica Alfred Wegener, astronomo, meteorologo e geologo tedesco

6. La storia di un uomo tra due Poli: l'aviatore ed esploratore americano Lincoln Ellsworth, il cui nome è legato all'impresa del Norge, ma non solo…

7. La "donna di ghiaccio". Nel 1955 l'esploratrice statunitense Louise Arner Boyd sorvolava il Polo Nord, ma aveva già effettuato ben sette spedizioni nell’Artico

8. Novantanove giorni tra i ghiacci dell’Antartide, con la forza dell’esploratore e l’occhio dello scienziato. Il geologo Vivian Fuchs nel 1958 attraversava da parte a parte il Polo Sud per la prima volta nella storia







  





martedì 7 dicembre 2021

4. ORSI, NON SOLO POLARI, TRA ALASKA SUD-ORIENTALE, ALTO ARTICO CANADESE E ISOLE SVALBARD

All'aeroporto di Longyearbyen [Svalbard] un orso  polare imbalsamato accoglie i viaggiatori. E' uno di quelli che, con ogni probabilità, ha scontato con la vita l'aggressione a qualche umano... (© Franco Pelliccioni)

Dal diario di viaggio [Sitka, Alaska sud-orientale]:

(...) Torno di nuovo al Park (dove c’è il Centro Informazioni, oltre al National Historical Park). 

Durante la mia chilometrica passeggiata nel bosco, tra il fiume e le acque dell’oceano, non vedo un’anima (Vedi dopo, in NOTA). 

Fotografo il sito della battaglia tra russi e indiani dell’Indian River. Giungendo poi in un luogo che non pensavo certo di vedere. 

Dove il silenzio, tutto intorno a me, è assordante… 

Dove la morte è accanto alla vita. 

Perché il fiume è stracolmo di salmoni. 

Centinaia e centinaia di pesci, che stanno agonizzando, o sono già morti, dopo aver risalito la corrente, per andare a depositare là le uova e fecondarle. 

Nello stesso luogo dove erano nati. 

Uno spettacolo spaventoso che all’inizio mi era sfuggito ma poi, attraversando il fiume su un ponticello di legno, si è rivelato in tutta la sua crudezza. 

Il ciclo vitale continua…

(NOTA )

Forse l’avrei dovuto sospettare, per la presenza di tutta quella moltitudine di salmoni a portata di… zampa. 

Ma gli orsi non erano certamente in cima ai miei pensieri. Affascinato, com’ero, dalla silenziosa natura che mi circondava, dagli stupendi totem, via via incontrati ai bordi dei sentieri. 

In questi ultimi mesi, lavorando alla stesura del libro, avevo notato sul Web gli avvisi e i cartelli del Parco, che nel 1983 non esistevano. Mettevano in guardia i visitatori dalla possibile presenza di orsi!

Nel corso dell’ennesimo ciclo di ricerche su Internet, sulla pagina di apertura del Parco scopro oggi che è chiuso per un’allerta, di cui però non si indica subito il motivo. 

Dopo lunghi mesi di assidua frequentazione del Web canadese e statunitense, penso si tratti di un altro degli allarmi per il covid 19 inseriti nelle pagine di comunità ed istituzioni. 

Oppure riguarda un imminente peggioramento delle condizioni meteo. 

Invece la pagina successiva segnala una sostenuta attività degli orsi… (U.S. National Park Service, 12.10.2021).

da: VIAGGIO ATTRAVERSO L'INSIDE PASSAGE, NELLA TERRA DEGLI INDIANI DEI TOTEM E DELL’EX AMERICA RUSSA. SULLA COSTA DEL PACIFICO DELL’AMERICA DI NORD-OVEST, TRA COLOMBIA BRITANNICA E ALASKA

                         

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RESOLUTE BAY, ALTO ARTICO CANADESE (OGGI QAUSUITTUQ, NUNAVUT): 74° 42’, allora a 500 km di distanza dal Polo Magnetico 

In occasione dei miei cinque soggiorni di ricerca africani e mesoamericani, mi ero sempre debitamente documentato sui pericoli di indesiderati incontri con animali più o meno velenosi: ragni, scorpioni, carnivori, serpenti. 

Così la mia totale ignoranza sugli orsi si sarebbe riproposta già un mese dopo nell’Alto Artico canadese, a Resolute Bay. 

Raggiunta dopo Inuvik e Tuktoyaktuk, nel corso della mia ricerca tra gli Inuit.

Dopo un lungo volo da Yellowknife, capoluogo dei Northwest Territories, vengo accolto all’aeroporto dell’isola da Bezal Jesudason (1941-1995), personaggio di rilievo nella storia delle esplorazioni, poiché è un celebre outfitter di spedizioni polari, tra cui “quella” di Fogar. 

Alloggerò nella sua casa-ufficio, localizzata nell’insediamento eschimese. 

Dopo qualche ragguaglio preliminare, il tempo di mangiare un boccone, poi giovinezza, curiosità, consapevolezza di trovarmi di fronte ad una delle sezioni del mitico Passaggio a Nord-Ovest, mi convincono a non perdere tempo prezioso e a guardarmi subito intorno. 

E cosa c’è di meglio che arrampicarsi di primo pomeriggio sulla non troppo distante, deserta e nuda Signal Hill (183 m), che sovrasta l’insediamento? 

Tra l’altro, avendo esperienza solo dei tropici, non di Artico, né di isole o arcipelaghi oceanici, non penso alla nebbia. 

C’è il sole. Invece lassù ecco l’avanzare dei banchi di nebbia, che a tradimento arrivano di tanto in tanto dalla baia. 

Finché è possibile osservo il panorama: il golfo, la comunità, i ghiacci della banchisa, che si stanno gradatamente riformando (il cambiamento climatico era ancora al di là da venire). 

Passeggio sulla sommità, oltrepasso la grande installazione luminosa per la navigazione aerea, scopro la tomba di un pilota, che nel 1969 si era andato a schiantare con il suo aereo sulla collina. 

Soddisfatto dell’escursione, decido di rientrare. 

Non sapendo che sarei stato rimproverato da Bezal, per il grave rischio corso. 

In giro c’erano gli orsi polari, che si avvicinano spesso all’insediamento, alla ricerca di cibo. 

Andando specialmente a frugare nella non lontana discarica di rifiuti, in prossimità della sponda. 

Rabbrividisco al pensiero che avrei potuto essere io a costituire il loro cibo ambulante, quasi fossi uno street food

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Quattordici anni dopo nella Baia del Re (Svalbard) il responsabile della Base Dirigibile Italia, che il giorno dopo avremmo inaugurato, intorno alla mezzanotte (ma c’era ancora sufficiente luce) accompagnerà me e i ricercatori del CNR al pilone d’attracco dei dirigibili Norge e Italia di Nobile, munito del suo bel fucilone regolamentare. 

Pronto a difenderci da un eventuale attacco degli orsi polari! [come molti spettatori hanno potuto vedere guardando il film di Checco Zalone del 2016: Quo Vado…]


AMAZON PAGINA AUTORE ITALIA https://www.amazon.it/Franco-Pelliccioni/e/B01MRUJWH1/ref=dp_byline_cont_book_1