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lunedì 4 novembre 2024

263. MARCEL GRIAULE (1898-1956), MAESTRO DELL'ETNOLOGIA FRANCESE, è stato il primo studioso d'oltralpe ad effettuare ricerche sul campo: Africa (Etiopia, MISSIONE DAKAR-GIBUTI, DOGON del MALI). La Mission ethnographique et linguistique Dakar-Djibouti, la celebre spedizione multidisciplinare transafricana (...) ha luogo nel 1931-33. Si interesserà a quindici paesi. Il primo contatto con i DOGON del Sudan francese (MALI).Tra il 1946 e il 1956 trascorrerà ben due anni tra i DOGON. Nel 1946 il vecchio cacciatore cieco Ogotommêli lo inizia alla complessa COSMOGONIA dei DOGON. DA: LE GRANDI AVVENTURE DELL’ANTROPOLOGIA Vol. 1: da Adolf Bastian a Vinigi L. Grottanelli

Il giovane studioso Griaule al lavoro nella sua tenda, Mali


Cosa c'è nel libro:  
1. Le "idee elementari" delle culture umane: lo studioso tedesco Adolf Bastian, uno dei padri dell'etnologia contemporanea; 2. Tra "gli spiriti delle foglie gialle": Hugo A. Bernatzik, uno dei massimi etnologi e viaggiatori austriaci"; 3. Tra i miti e le realtà del Borneo favoloso: l’esploratore ed etnografo norvegese Carl Alfred Bock, uno tra i primi studiosi dei Dayaks; 4. Un artista tra gli indios del Mato Grosso: Guido Boggiani, pittore, fotografo, esploratore ed etnografo, morto in circostanze misteriose; 5. George Catlin, pittore-etnografo, spese la sua vita per difendere e far conoscere il mondo in rapida scomparsa degli indiani d'America; 6. La saga di Ténatsali “Fiore medicinale”: Frank H. Cushing, uno dei più singolari esponenti della Storia dell’Antropologia; 7. La polacca Maria Antonina Czaplicka e la sua ricerca sul campo nell’artico siberiano; 8. Un polacco in Africa centrale: l’antropologo Jan Czekanowski protagonista della prima missione scientifica nei Grandi Laghi; 9. Un genovese in Nuova Guinea: Luigi M. D'Albertis, primo europeo a esplorare la terra degli uccelli del paradiso; 10. La grandiosa opera etnomusicologica di Frances T. Densmore sui canti degli Indiani delle Pianure; 11. Lo Xingú, un remoto angolo di mondo: Karl von den Steinen con le sue complesse esplorazioni scientifiche nel Mato Grosso è il “padre dell'etnologia brasiliana”; 12. Tra i "sapienti" Dogon del Mali: gli importanti studi sull'Africa occidentale dell'etnologa francese  Germaine Dieterlen; 13. Storie di vita nelle Indie Olandesi: l'antropologa americana Cora A. Du Bois nell'isola di Alor compì studi fondamentali sulla cultura e la personalità dei nativi; 14. Fred Eggan antropologo moderno. Lo studioso statunitense che ha saputo coniugare etnologia storica e struttural-funzionalismo; 15. Lo studio sistematico del popolo dei Nuer: Edward Evans-Pritchard, maestro dell'antropologia sociale britannica; 16. Un "ragazzo" tra i Maori: l'antropologo neozelandese Sir Raymond Firth; 17. Il “Grande Peter” degli Inuit artici: la vita avventurosa dell’esploratore e antropologo danese Freuchen; 18. Con ricerche audaci e "fuori dal coro" l'esploratore tedesco Leo Frobenius rivoluzionò gli studi etno-antropologici, restituendo all'Africa la propria storia; 19. Un appassionato studioso dell'Uomo dalle biblioteche alle piste dell'Africa occidentale: l'antropologo francese Marcel Griaule, maestro di generazioni di ricercatori; 20. Lungo la via maestra dell'etnologia italiana, un nome su tutti spicca nella ricerca sul campo e nell'analisi teorica: quello di Vinigi L. Grottanelli

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MARCEL GRIAULE (1898-1956), MAESTRO DELL'ETNOLOGIA FRANCESE, è stato il primo studioso d'oltralpe ad effettuare ricerche sul campo: Africa (Etiopia, Missione Dakar-Gibuti, Dogon del Mali)  

È considerato uno dei Maestri dell’Etnologia francese e lo studioso che ha brillantemente “trasferito” la disciplina dai tavolini delle biblioteche al terreno. 

 Infatti è il primo scienziato d’oltralpe ad effettuare ricerche empiriche in assoluto, non solo in Africa… 

Nel suo “bottino” euristico troviamo ancora: la prima ricerca estensiva regionale africana; la raccolta di un immenso materiale etnografico, che darà impulso al vetusto Trocadéro e vita al futuro Museo dell’Uomo; un pluriennale insegnamento delle tecniche di ricerca; lo svilupparsi alla Sorbona di una “scuola” nella quale si formeranno i più grandi etnologi francesi dell’epoca (...); la pionieristica utilizzazione di macchine fotografiche, cineprese e registratori ne fanno anche un precursore dell’antropologia visiva... 

 Infine per quasi un quarto di secolo studierà la cultura dei Dogon dell’Africa occidentale, tanto che quest’etnia diventerà presto una delle più note del continente, conosciuta anche dal grosso pubblico.

(...) Marcel Griaule nasce nel 1898 ad Ainsy-sur-Armençon (...). 

Nel 1917 lascia il liceo, arruolandosi nell’aviazione (...). 

[nel 1920] inizia a seguire i corsi della Facoltà di Lettere dell’Università di Parigi.

 Nell’Istituto di Etnologia “scopre” (...) Marcel Mauss e si interessa ai lavori di Paul Rivet e Lévy-Bruhl. 

Attratto dalla disciplina, è incoraggiato a diventare uno studioso dell’Uomo(...) 

 Nel 1927 si diploma alla Scuola Nazionale di Lingue Orientali Viventi (...).  

 Nel 1928 è in Etiopia (...)

Nel 1930 partecipa alla creazione (...) della Société des Africanistes, nel contesto (...) di un grandioso progetto scientifico, che vedrà coinvolti Istituto di Etnologia e Museo e avrà importanti risvolti economici e politici. 

Sarà infatti anche supportato dal governo, intenzionato a ribadire la presenza francese in Africa.

La Mission ethnographique et linguistique Dakar-Djibouti, la celebre spedizione multidisciplinare transafricana (...) ha luogo nel 1931-33. Si interesserà a quindici paesi

(...) La Mission ethnographique et linguistique Dakar-Djibouti, la celebre spedizione multidisciplinare transafricana (...) ha luogo nel 1931-33.

 Partendo da Dakar (Senegal) (...) attraverserà l’intero continente, giungendo fino a Gibuti (...). 

 Alla missione partecipa un selezionato gruppo di collaboratori (...). 

(...) Le indagini estensive interesseranno quindici paesi. 

L’abbondante materiale raccolto, testimonianza della straordinaria ricchezza delle culture materiali africane, arricchirà il Museo Etnografico del Trocadéro (...) e darà poi vita al Museo dell’Uomo (...). 

Include 3.600 reperti etnografici, 300 manoscritti etiopici, numerosi dipinti, unitamente a 6.000 foto, 1.600 metri di pellicola (...), registrazioni sonore (...).

Testimonianza di una straordinaria e imprevedibile ricchezza delle culture materiali africane 

Il primo contatto con i Dogon del Sudan francese (Mali)

 Nell’ambito della spedizione Griaule compie la sua primissima missione tra i Dogon dell’altopiano di Bandiagara, nel Sudan francese (Mali). 

Un “incontro” che per il francese è un vero e proprio “colpo di fulmine”. 

Tra il 1946 e il 1956  trascorrerà ben due anni tra i Dogon 

Tanto che tra il 1946 e il 1956 tornerà nel Mali ben dodici volte, per un soggiorno complessivo di due anni! 

 La Missione Dakar-Gibuti effettuerà altre due indagini collaterali: tra i Kirdi del Camerun; nella regione di Gondar (Etiopia). Studiando totemismo, magia e fenomeni di possessione. 

(...)  Quindi effettua altre missioni: Sahara-Sudan, tornando tra i Dogon, dopo aver attraversato il deserto (1935); Sahara-Camerun, con Lebeuf e de Lauwe (1936-37). 

 Da questo momento in poi, scavi archeologici e riprese fotografiche dall’aereo si aggiungono all’etnologia. 

(...) Nel 1942 ottiene la prima cattedra di Etnologia della Sorbona. 

Nel 1946 è nuovamente tra i “suoi” Dogon

Nel 1946 il vecchio cacciatore cieco Ogotommêli lo inizia alla complessa cosmogonia dei Dogon

Per lui questo è un anno fortunato, poiché incontra il vecchio cacciatore cieco Ogotommêli, un inaspettato Virgilio di questa etnia sudanese, che lo inizia alla complessa cosmogonia del suo popolo.

 Grazie alla lunga “conversazione” che ha con lui, scrive in seguito Dieu d’eau (1948), la sua opera più nota. 

(...)  Nel 1956 Griaule muore a Parigi per un infarto. 

Appresa la notizia, i Dogon (...) gli riserveranno un onore che solo pochi etno-antropologi al mondo hanno avuto.

 Servendosi di un manichino, per quell’uomo bianco che si è interessato a loro per tanti anni, celebreranno un funerale secondo i riti tradizionali… (...)

DA: LE GRANDI AVVENTURE DELL’ANTROPOLOGIA 

Antropologi culturali, sociali, fisici, applicati, etnologi, etnografi, etnomusicologi, etnostorici. Vol. 1: da Adolf Bastian a Vinigi L. Grottanelli 

E-Book e versione cartacea in bianco e nero di grande formato (16,99 x 24,4), 171 pp., 87 note, 145 immagini (10 sono dell'A.)

E-Book: https://www.amazon.it/dp/B07GKR6BKP


Versione cartacea: https://www.amazon.it/dp/1719852340


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