. L’assedio di Lisbona del 1147 (Quadros da História de Portugal, 1917, acquerello di Roque Gameiro) |
Cosa c'è nel libro:
PARTE PRIMA
INTRODUZIONE: LE GRANDI ESPLORAZIONI GEOGRAFICHE PORTOGHESI E L’IMPERO D’OLTREMARE, ALLA BASE DEL GRANDIOSO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI LISBONA; CAP. 1 DOPO IL TERREMOTO DEL 1755, LA CITTA’ DI LISBONA, COME L’ARABA FENICE, RISORGE DALLE SUE CENERI; CAP. 2 PASSEGGIANDO PER LISBONA: L’ALFAMA; CAP. 3 PASSEGGIANDO PER LISBONA: BAIXA, LA «CITTA’» POMBALINA; CAP. 4 NEL BAIRRO ALTO DI LISBONA, DOVE È NATO IL CANTO DELL’ANIMA PORTOGHESE: IL FADO. Il CHIADO; CAP. 5 “AL DI LÀ” DEL CENTRO DI LISBONA: OUTRA BANDA, ESTRELA, LAPO : Outra Banda; Estrela; Il Museo di Arte Antica, Lapo, CAP. 6 UN’«AVVENTURA URBANA»: SFERRAGLIANDO TRA LE COLLINE DI LISBONA, CON IL TRAM 28; CAP. 7 IL MUSEO ETNOGRAFICO DELLA SOCIETA’ GEOGRAFICA DI LISBONA, BAIXA; CAP. 8 MUSEO DELLA FONDAZIONE GULBENKIAN, AVENIDAS NOVAS; CAP. 9 MUSEU NACIONAL DO AZULEJO, XABREGAS; CAP. 10 OCEANÁRIO, PARQUE DAS NAÇOES, ZONA ORIENTAL:Parque das Naçoes; Oceanário; Acuário Vasco da Gama; CAP. 11 IL MOSTEIRO DOS JERÓNIMOS, CAPOLAVORO DELLO STILE ARCHITETTONICO MANUELINO, BELÉM; CAP. 12 MUSEU DA MARINHA, IL MUSEO MARITTIMO PORTOGHESE, BELÉM; CAP. 13 PADRÃO DOS DESCOBRIMENTOS, BELÉM; CAP. 14 LA TORRE, SIMBOLO DELL’ETA’ D’ORO DELLE SCOPERTE GEOGRAFICHE PORTOGHESI, BELÉM; CAP. 15 LA COSTA DE LISBOA: ESCURSIONE A SINTRA, CABO DA ROCA, CASCAIS-ESTORIL: Sintra; Palácio Nacional de Sintra; Cabo da Roca; La “Costa Azzurra” portoghese:
PARTE SECONDA: RITORNO A LISBONA
CAP. 16 PREMESSA: VAGABONDAGGI CASUALI E MIRATI, PER APPROFONDIRE LA CONOSCENZA DI CIÒ CHE È NOTO E “SCOPRIRE” NUOVI LUOGHI E PROSPETTIVE; CAP. 17 DALL’ALFAMA ALLE STUPEFACENTI SCOPERTE ARCHEOLOGICHE NELL’ANTICO CAMPO DAS CEBOLAS; CAP. 18 UNA PAGINA BUIA DELLA STORIA DI LISBONA: LA CHIESA DI SÃO DOMINGOS E IL MONUMENTO, CHE RICORDA IL MASSACRO DEGLI EBREI CONVERTITI IL GIORNO DI PASQUA DEL 1506; CAP. 19 OSSERVANDO LA PRAÇA DA COMÉRCIO DALL’ALTO DELL’ARCO TRIONFALE: 19.1 Prima del terremoto del 1755: Il Palazzo da Ribeira e il Terreiro do Paço; 19.2 Dopo il terremoto del 1755: la Praça de Comércio è il nuovo centro direzionale amministrativo, politico e commerciale del Portogallo; 19.3 Una lunga “passeggiata ad arco: il lungofiume, l’antico cantiere navale e l’arsenale, la stazione ferroviaria di Cais do Sodré , il “nuovo” Mercato da Ribeira, Chiado e Bairro Alto, la funicolare Bica, Miradouro de São Pedro de Alcãntara. Ritorno alla Baixa, con la funicolare Gloria; CAP. 20 PER CONCLUDERE: UN TRAMONTO A LISBONA; APPENDICE: 1. I Cavalieri Ospedalieri dell’Ordine di San Giovanni e i Templari tra i crociati, che nel 1147 aiutarono Afonso Henriques, a scacciare i Mori dal Castello di São Jorge; La chiesa di Santa Luzia e São Brás; Una digressione sugli Ordini Militari-Religiosi: Cavalieri Templari, Ospedalieri di San Giovanni (in futuro di Malta), Teutonici; 2. “Ritrovato”, all’inizio del xx secolo, il terremoto “dimenticato” del 1531; 3. Gli altri terremoti di Lisbona
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Premessa
Per un astemio convinto come me, certamente è insolito sorseggiare un bicchiere di Porto secco, bianco, ben ghiacciato, mentre da una terrazza (Miradouro) ammiro, comodamente seduto, uno spettacolare panorama.
D’altronde, cosa si può desiderare di più, appena poco tempo dopo essere arrivato da Roma?
La stretta prossimità dell’aeroporto mi ha consentito, infatti, di prendere al volo una modernissima metro e, poi, uno sferragliante e vetusto tram che, traballando, si è inerpicato veloce sul colle.
Rispetto ai miei “grandi viaggi”, per definizione lunghi e faticosi, che raramente avevano permesso un’«immersione» in tempo reale nell’atmosfera loci, quelli progettati negli ultimi tempi per conoscere altre città-mondiali europee, consentono di avere un’immediata visione della città.
Una visita a Lisbona non può, quindi, che partire dal nucleo più antico: l’Alfama.
(...) Ma sulla collina, una delle tante che caratterizzano la capitale lusitana, altri popoli, come i romani, avevano preceduto gli arabi… (...)
Dall'alto del Miradouro di Santa Luzia
Dall’alto del Miradouro di Santa Luzia, ho una straordinaria visione di Lisbona, assai difficile da dimenticare: la zona urbana prospiciente il Tago, con la sua foce, grande come il mare e solcata da moderni cacilheiros (traghetti), che la collegano a Cacilhas, sull’Outra Banda, l’altra sponda.
(...) Poco prima sono stato colpito dalla superba posizione della chiesa di Santa Luzia, consueta meta di artisti di strada, con il suo bel giardino ombreggiato, il pergolato fiorito di buganvillee e i suoi moderni pannelli di azulejos.
Sono i primi che vedo e, seppur risalenti agli anni ‘1930, illustrano avvenimenti fondamentali della storia della città: l’assalto dei crociati cristiani alla fortezza musulmana, il Castello São Jorge, nel 1147 (...)
Soggetti di una “Lisbona sparita”, tra loro accomunati dal fatto che sono state residenze reali (...).
I Cavalieri Ospedalieri dell’Ordine di San Giovanni e i Templari tra i crociati, che nel 1147 aiutarono Afonso Henriques, a scacciare i Mori dal Castello di São Jorge
Particolare dei combattimenti tra Crociati e Mori nei pannelli di azulejos della Chiesa di Santa Luzia e São Brás, Lisbona (© Franco Pelliccioni) |
La chiesa di Santa Luzia e São Brás
Dopo aver compulsato articoli, libri, guide e pagine Web, ritengo necessario qui inserire un paio di “aggiornamenti” concernenti l’Ordine cavalleresco-religioso degli Ospedalieri di San Giovanni (oggi di Malta) e dei Templari.
Il primo è dovuto al fatto che il nome integrale della chiesa, per la stragrande maggioranza degli autori della letteratura cartacea e digitale consultata, sembra essere un “illustre sconosciuto”.
(...) Infatti la completa denominazione di Santa Luzia comporta l’aggiunta di São Brás.
Una “novità” invero spiazzante, anche dal punto di vista linguistico. Anche se, passo dopo passo, sono potuto risalire all’italiano San Biagio, dopo esser transitato per l’inglese e il francese Saint Blaise.
L’altro update riguarda una seconda circostanza, altrettanto trascurata, per la quale anch’io devo fare mea culpa.
Anche perché al Miradouro [nel corso dei miei due soggiorni] ci sono andato almeno quattro volte.
Forse perché ho trovato la chiesa sempre chiusa?
O perché sviato da ciò che, ogni volta, veniva rinnovandosi davanti ai miei occhi: uno straordinario panorama, gli stupendi pannelli di azulejos, il grazioso giardino?
La chiesa appartiene all'Ordine dei Cavalieri di Malta
Così non mi sono mai accorto che, sopra l’ingresso della chiesa, sventolasse la bandiera dell’Ordine dei Cavalieri di Malta.
Per giunta sovrastata dallo stemma dell’inconfondibile croce ottagonale, scolpita sulla facciata…
Perché la chiesa appartiene all’Ordine!
E dire che l’avevo anche fotografata (sic)…
A questo punto era indispensabile rintracciare la sua “genesi”, in un paese così distante dal Mediterraneo centrale ed orientale.
Eppure sarebbe bastato osservare, con altri occhi, il pannello degli azulejos sul lato orientale della chiesa.
Dove si vedono i crociati battersi contro i Mori.
Ma, essendo moderni, ritenevo la loro presenza del tutto ornamentale.
Quanto ero lontano dalla realtà…
Perché, grazie all’aiuto fornito dai Crociati e dai Cavalieri, sia dell’Ordine di San Giovanni , che dei Templari, ai quali del resto apparteneva lo stesso Afonso Henriques, il futuro primo re del Portogallo avrebbe sconfitto i Mori del Castello di São Jorge.
(...) Così Afonso Henriques non potrà che essere riconoscente nei confronti, sia dei Templari, che dei Cavalieri dell’Ordine degli Ospedalieri di San Giovanni (in futuro di Malta), che intorno al 1185 costruiranno questa chiesa-fortezza, a difesa della periferia orientale della città.
(...) Nel 1834 l’Ordine, come tutti gli altri, fu sciolto.
Nel 1899 i Cavalieri si riorganizzarono nell’Assemblea dei Cavalieri Portoghesi del Sovrano Militare Ordine di Malta e (...) successivamente donarono l’area per realizzare il Miradouro.
La chiesa (...) ospita dieci tombe di cavalieri e dipinti di alcuni Grandi Maestri portoghesi dell’Ordine, tra cui quello di Fernando Afonso (...).
DA: LISBONA, TRA TRADIZIONE E MODERNITA’.
ALLA SCOPERTA DI UN’INSOLITA “CAPITALE-VETRINA” ATLANTICA
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TUTTI I DATI (ECONOMICI, STATISTICI, DEMOGRAFICI, ETNOGRAFICI, ECC.) CONTENUTI NEI MIEI LIBRI SONO STATI ACCURATAMENTE VERIFICATI, INTEGRATI E AGGIORNATI AL MOMENTO DELLA LORO PUBBLICAZIONE.
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