Lake Paradise fotografato nel maggio del 2017, al termine della stagione delle piogge (CC Some rights reserved, Sangonda) |
Cosa c'è nel libro:
Dal diario di ricerca, fine agosto 1980 Loyangalani, Lago Turkana, Kenya settentrionale: la ricerca ha termine. Non sarà possibile assistere a settembre al Galgulumi Rendille
“Il mio lavoro sul campo è ormai al termine.
Dovrò lasciare il lago domani, nonostante sia stato invitato a tornare a settembre per un'occasione particolarissima, il Galgulumi, che avviene tra i Rendille un anno dopo la circoncisione.
È questo un rito collettivo, che si tiene ogni quattordici anni.
Durante il quale si assegna un nome alla classe d'età.
Certamente rappresenta un evento culturale di rilevante importanza per tutto il popolo Rendille.
E per questo avevo notato tutto quel movimento alle pendici del monte Kulal.
Purtroppo so bene che sarà impossibile.
Quella che si presenta è una circostanza del tutto straordinaria, per non dire unica, per chiunque.
In special modo per uno studioso dell'uomo" (...).
Un coup de théâtre. Sulla scena “irrompe” un lago il cui nome sembra uscire da un libro di favole, anziché da un testo geo-storico dell’Africa orientale: Lake Paradise
Giunto quasi al termine della stesura del testo, con un’altra serie di ricerche sul Web intendo conoscere quando si sono svolti i Galgulumi dopo il 1980 (...).
Con mia grande sorpresa scopro che quell’anno la cerimonia non si tenne come da tradizione alle pendici del Kulal.
Due studiosi forniscono in proposito spiegazioni tra loro diverse, anche se l’una non esclude la contemporaneità della seconda. Entrambe sono all’interno di “collettanee”.
Il curatore della prima è Gísli Pálsson, un antropologo islandese che ben conosco.
Sapendo che è un Antropologo Marittimo, dopo un iniziale sconcerto, titolo del libro (...) e il suo contributo (...) rimettono tutto al loro “posto”!
Così, a distanza di 43 anni, Michael F. 0’Leary (...), dopo aver ricordato i passati periodi siccitosi del Kenya settentrionale (...), sottolinea come i Rendille nel 1980 siano stati costretti a tenere il Galgulumi presso il “Lake Paradise” per la scarsità di cibo.
Ignoravo l’esistenza in Kenya di un Lake Paradise, il cui toponimo all’ex africanista era sembrato addirittura inverosimile.
Anche perché molto da vicino ricorda il titolo di un noto film di successo.
(...) subito dopo mi imbatto in un’altra collettanea.
Dove uno studioso rileva come in quell’anno le sponde del lago Turkana non fossero sicure.
C’era fermento tra i Turkana e, per problemi di sicurezza, i Rendille avevano dovuto spostare il Galgulumi ad est di Kargi.
(...) Uno sguardo alla carta topografica di Marsabit in mio possesso consente di localizzare Kargi, scoprendo così che Lake Paradise esiste e si trova effettivamente ad est della cittadina.
E dire che con il mio “avventuroso” viaggio del 1976 ero passato a poca distanza da esso.
Anche se non l’avevo visto.
Perché, nascosto da una fitta vegetazione boschiva. occupa il fondo di un cratere del vulcano estinto di Marsabit.
Il mistero di un “bel nome”… Gli esploratori e cineasti americani Martin e Osa Johnson
Desideroso anche di conoscere chi avesse scoperto il lago, una nuova serie di indagini sul Web mi porta fino a Martin e Osa Johnson, una coppia di esploratori e cineasti americani.
Furono loro nel 1921 (...) a dargli il toponimo.
Anche se, in realtà, il nome venne in mente ad Osa, cioè alla Sig.ra Johnson.
Leggo infatti nel suo libro:
“per giorni abbiamo marciato attraverso alcune delle terre più aspre che abbia mai attraversato.
Per un altro giorno salimmo costantemente e poi, senza alcun preavviso, ci trovammo sul bordo di un'alta scogliera che si affacciava su uno dei laghi più belli che avessi mai visto.
Martin e io lo fissammo senza parlare, poi ci guardammo.
Il lago aveva la forma di un cucchiaio, largo circa un quarto di miglio [...] e lungo tre quarti di miglio [...], e digradava in ripide sponde boscose alte 200 piedi [...].
(...) Si trovava al centro di un vulcano spento (...)
Un groviglio di rampicanti e gigli (...) cresceva nelle acque poco profonde vicino alla riva.
Anatre selvatiche, gru e garzette, circolavano e si immergevano.
" (...) È il paradiso, Martin!"
Ho detto.
Annuì.
Fu così che prese il nome il Lago Paradiso” (...).
In seguito apprenderò come i Johnson non siano stati i primi a trovare questo lago incantevole, bensì l’americano Arthur Donaldson Smith (...).
Infatti nel corso della sua spedizione geologica dalla Somalia al lago Rodolfo/oggi Turkana (1894-1895), l’esploratore dapprima scopre la montagna di Marsabit, poi il crater lake (...).
DA: MAASAI. GENTI E CULTURE DEL KENYA
Le copertine delle quattro versioni del libro 174 pp., 173 immagini, di cui 94 a colori (87 sono dell'A), 258 note E-Book: https://www.amazon.it/dp/B0CP2Z7QT3 Versione cartacea di grandi dimensioni (16.99 x 24.41 cm), a colori "premium": https://www.amazon.it/dp/B0CPSNZ9BW versione cartacea in bianco e nero: https://www.amazon.it/dp/B0CPVC5QBM versione cartacea non illustrata: https://www.amazon.it/dp/B0CQ7FTRZX Quella non illustrata (contiene le seguenti carte: politica; fisica; demografica; etnografica; Periplo del Mare Eritreo; Operazione di “pattugliamento” militare tra i Turkana; Percorso della spedizione Teleki-von Hohnel ai laghi Rodolfo e Stefanie; Distribuzione delle tribù Somale; Villaggi dei Bon nel distretto di Lamu; “Mappa dell'area meridionale Galla e Waboni insieme ai paesi somali adiacenti: dopo i suoi viaggi del 1866 e 1867 di von R. Brenner"), di dimensioni ridotte (15,2 x 22,9) e più economica potrebbe essere anche impiegata nei corsi di Antropologia Culturale, Etnologia, Storia dell'Africa, Storia e Istituzioni dei Paesi afro-asiatici, Geografia ... TUTTI I DATI (ECONOMICI, STATISTICI, DEMOGRAFICI, ETNOGRAFICI, ECC.) CONTENUTI NEI MIEI LIBRI SONO STATI ACCURATAMENTE VERIFICATI, INTEGRATI E AGGIORNATI AL MOMENTO DELLA LORO PUBBLICAZIONE. |
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