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mercoledì 7 agosto 2024

186.Jean-Baptiste Charcot, il "gentleman del Polo", come venne definito dall'esploratore britannico Scott. Ma anche noto per il singolare nome dato ai suoi battelli: "Perchè-No?" ("Pourquoi-Pas?"), un'autentica sfida all'ignoto! DA: MASTERS & COMMANDERS VERSO L’IGNOTO. PARTE III: XX SECOLO

La costa del continente Antartico vista da bordo del Pourquois-Pas III? 

Premessa

Per molti anni (dal 1995 al 2012) ho collaborato alla storica Rivista Marittima, pubblicando anche un supplemento sull’isola di Creta, oltre che al Notiziario della Marina. Inoltre sono stato onorato più volte dei Patrocini che lo Stato Maggiore della Marina Militare mi ha concesso per le ricerche condotte in Atlantico (tra il 1982 e il 1998), nell’ambito del mio Programma sulle Comunità Marittime dell’Atlantico del Nord.

Cosa c'è nel libro

Otto Nordenskjöld, Roald Amundsen, Luigi Amedeo di Savoia Duca degli Abruzzi, Jean-Baptiste Charcot, Gunnar Isachsen, Donald Baxter MacMillan, Thor Heyerdahl, Tim Severin, 

Jean-Baptiste Charcot, 1867-1936: il gentleman del Polo

1903, Prima missione al Polo Sud

Nel 1903 una missione al Polo Sud “inizia” alle esplorazioni polari Jean-Baptiste Charcot (Neully sur Seine, 1867-Mare d'Islanda, 1936). 

Questa per lui è addirittura una seconda “iniziazione”, poiché il medico Jean-Baptiste, dopo l'internato ospedaliero, aveva deciso di trascorrere tutta la sua vita sui mari. 

 A venticinque anni (1892) assieme al padre acquista il suo primo battello, il Courlis, con il quale effettua crociere nelle isole Shetland, Ebridi, Fær Øer. 

Arriva il primo Pourquoi-Pas?

In seguito lo scambia per un battello ben più grande, il Pourquoi-Pas?, primo di una fortunata serie di quattro battelli omonimi. 

(...)  Nel 1902 con una terza nave (il Pourquoi-Pas II?) si porta in Islanda e nella remota isola di Jan Mayen. 

Queste crociere gli cambieranno radicalmente la vita. 

Da allora navigherà per conquistare terre ignote ai confini del mondo. 

In effetti Charcot nel 1903 doveva dirigersi in Groenlandia. Deciderà, invece, di raggiungere il Polo Sud, per cercare Otto Nordenskjöld, scomparso con la sua nave   

(...)  Nella primavera del 1903 è in procinto di salpare per la Groenlandia, ma deve cambiare però idea. 

 Perché apprende della scomparsa al Polo Sud dell’esploratore svedese Otto Nordenskjöld a bordo dell’Antarctic

Decide perciò di cercarlo… 

(...) sarà finanziato da una sottoscrizione nazionale aperta dal giornale Le Matin

(...) Ottenendo anche l’appoggio dell’Accademia delle Scienze, della Società Geografica e del Muséum, il celebre Museo di Storia Naturale di Parigi. 

Il 15 agosto la Spedizione Antartica Francese salpa dal porto di Le Havre. 

Esplorazioni al Polo Sud

Da nord esplorerà la costa occidentale della Terra di Graham. Poi si avventurerà a sud, fino all’isola Adelaide e, possibilmente, all’isola Alessandro. 

Dovrà effettuare la reconnaissance della linea costiera e raccogliere dati botanici, zoologici, idrografici, meteorologici. 

Si vuol sapere se l'Antartico sia, o no, un continente...

Gli sponsors vogliono anche che si appuri definitivamente se l’Antartico sia o meno un continente. 

 Il 16 novembre a Buenos Aires apprende che lo svedese è stato recuperato da una nave argentina. 

L’incontra a dicembre. 

Otto visita la nave e, impressionato dal progetto, gli regala cinque huskies groenlandesi. 

Dopo aver incontrato in Argentina Nordenskjöld, Charcot esplora la Penisola Antartica

 Lasciata il 23 dicembre la città argentina, inizia ad esplorare la costa occidentale della Penisola Antartica. 

(...) La missione ha riconosciuto e mappato 620 miglia di coste e la Francia ha un nuovo eroe nazionale: il Comandante Charcot.

 Il "gentleman del Polo", come l’aveva definito lo sfortunato Scott, incontrandolo alle pendici del monte Ventoux, in occasione degli allenamenti per le loro spedizioni polari. 

Ancora al Polo Sud per l'ultima missione, 1908-1909-1910

 Nel 1908 con un secondo battello è di nuovo al Polo Sud. 

(...) Ha tre alberi, è lungo 40 m, ha 825 tonnellate di stazza e un motore ausiliario. È stato appositamente realizzato per le spedizioni polari.

 E’ il Pourquoi-Pas III?, un nome che è passato alla Storia, assieme a quello del suo comandante. 

 Rappresentando esso stesso una sfida verso l'ignoto. 

Con il Pourquoi-Pas III? prosegue le indagini sulla costa occidentale dell'immensa penisola e “riconosce” l'isola Adelaide. 

Nel 1909 sverna sull'isola Petermann, con la nave bloccata dai ghiacci. 

Nel gennaio del 1910 scopre una terra che chiama Charcot, in onore del padre. 

Principali risultati della missione: 1.250 miglia di coste “riconosciute”, realizzazione di mappe così accurate da essere utilizzate dai balenieri ancora 25 anni più tardi, un’enorme massa di dati raccolti in 28 libri. 

Dopo l'ultima spedizione al Polo Sud, Charcot non tornerà più nell'Antartico. 

Tutti i suoi sforzi si rivolgeranno, infatti, verso l’estremo nord del mondo. 

 La parentesi bellica vedrà Charcot a bordo di navi anti-sommergibili della Royal Navy

(...) Sarà poi a capo delle annuali missioni estive del Pourquoi-Pas III?, armato dal Ministero della Marina, che utilizza marinai volontari. 

(...) Avrà così inizio un brillante ciclo di missioni scientifiche, alle quali parteciperanno numerosi esploratori. 

Atlantico settentrionale e Groenlandia

 Dal 1920 al 1924 il Pourquoi-Pas III? conduce Charcot nell’Atlantico settentrionale, nel Mediterraneo e nelle isole Fær Øer.

 Nel 1921 effettua due sbarchi quasi acrobatici sul minuscolo scoglio di Rockall, a metà strada tra Irlanda e Islanda. 

Dal 1925 in poi Charcot si dedica completamente all’Artico. 

È il primo francese a penetrare sulla costa orientale della Groenlandia.

Alla ricerca dello scomparso Amundsen

 (...) Nel 1928 Charcot invano va alla ricerca di Amundsen, scomparso a bordo del suo idrovolante. 

L'Anno Polare Internazionale, la stazione scientifica nello Scoresby Sound groenlandese, in appoggio alla missione etnografica di Paul-Émile Victor, 1930-1936

Dal 1930 comincia a preparare l’Anno Polare Internazionale

Nel 1931 installa una stazione scientifica nello Scoresby Sound, dove sverna con la Mission polaire (1932-33). 

Nel 1934 Charcot porta in Groenlandia la missione etnografica diretta da Paul-Émile Victor, che soggiornerà per un anno tra gli eschimesi di Angmassalik

Nel 1935 recupera la missione e cartografa ancora le coste dell’isola.

 Il 5 agosto 1936 il Pourquoi-Pas III? sbarca in Groenlandia il materiale scientifico per la seconda missione di Victor, che conta di attraversare un settore dell’ilandsis. 

L'ultimo viaggio del Comandante: il Pourquoi-Pas III esplode al largo dell'Islanda

Sarà l’ultimo viaggio per il Comandante... 

Ripartito dall’Islanda verso la Francia, in un mare in tempesta la nave, dopo essere andata in panne per un'esplosione di grisou nel locale macchine, naufraga al largo di Alftanèes, a 30 miglia a nord-ovest di Reykjavík. 

Moriranno 42 membri d'equipaggio, oltre a Charcot. 

Si salverà solo il mastro-timoniere Gonidec. 

Da: MASTERS & COMMANDERS VERSO L’IGNOTO.  NAVIGAZIONI STRAORDINARIE AI CONFINI DELLA TERRA. PARTE III: XX SECOLO

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