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sabato 6 settembre 2025

325. IL SOMMARIO PRESSOCHE' DEFINITIVO DEL 7, E PENULTIMO, CAPITOLO [MALTA E GOZO] DEL II VOL. (MEDITERRANEO), IN CORSO DI ELABORAZIONE, DEL MIO LIBRO: PIRATI E CORSARI...

Dipinto raffigurante la cattura nel Canale di Malta di un vascello ottomano da parte di alcune galee maltesi, gennaio 1652 (Musée de la Légion d'honneur et des ordres de chevalerie, Parigi)

- Presentazione: Le tre città gemelle (It-Tlett Ibliet) di Birgu-Vittoriosa-, Senglea-Invicta-L-Isla-, Bormla-Cospicua

- Presentazione: La Valletta, isola di Malta

- Presentazione: Mdina, l'antica capitale, isola di Malta

Presentazione: Victoria (Rabat), isola di Gozo

- Il falcone maltese e i primi decenni dei Cavalieri Ospitalieri a Malta, tra costruzione di forti e attività corsara

- Il Grande Assedio turco del 1565. Marina ottomana, corsari barbareschi, pirati turchi, e un protagonista assoluto: il corsaro Tourghout Reis, alias Dragut 

Cantiere navale e flotta dell'Ordine

- La Guerra di Corsa dell'Ordine

- Il "corso" di privati e Cavalieri

- Il mercato degli schiavi a La Valletta

- Schiavi: di mare e di terra, pubblici e privati

"Visita delle Gentildonne Maltesi", del pittore orientalista francese Antoine de Favray (1706-1798, Malta), XVIII secolo [Le donne invece non hanno uniformi. Sia perché sono di origine subsahariana, che per il lavoro domestico che svolgono. Come si vede dal dipinto, dove le schiave vestono come le maltesi.]

- Le Prigioni degli Schiavi (Vittoriosa - Birgu-), la Gran Prigione di La Valletta, Forte San Michele, Senglea). Luoghi di preghiera per musulmani ed ebrei, cimitero

- La "Gran Prigione" di La Valletta

- Le rivolte degli schiavi del 1531 e del 1596. L'incredibile ribellione del 1749, originata dalla Rodi ottomana

- La testimonianza in prosa e poesia di uno schiavo turco "particolare": il qadi Macuncuzade, 1597-1598

 - Un ambasciatore del Sultano del Marocco dal Gran Maestro, per riscattare gli schiavi barbareschi, 1782

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PIRATI, CORSARI E CONTRABBANDIERI, TRA ATLANTICO DEL NORD E MEDITERRANEO, XV-XIX SECOLO. 

IL SINGOLARE ITINERARIO DELL’AUTORE, ALLA SCOPERTA DI LUOGHI, AVVENIMENTI, “COSE NOTEVOLI” E PERSONAGGI, CHE HANNO CARATTERIZZATO UNO DEI LATI OSCURI DELL’UMANITA’. PARTE I: ATLANTICO DEL NORD

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Versione cartacea colori- 226 pp., 251 immagini, di cui 213 a colori "PREMIUM" (115 sono dell'A.), bibliografia, 333 note di approfondimento. Volume di grande formato:16.99 x 1.37 x 24.41 cm 
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Amazon Pagina autore Italia: Amazon.it: Franco Pelliccioni: libri, biografia, ultimo aggiornamento

lunedì 1 settembre 2025

324. UNA STRAORDINARIA MAPPA "PARLANTE" DEL GRANDE ASSEDIO DI MALTA DEL 1565. DAL VOL. 2 (MEDITERRANEO) DI PIRATI, CORSARI E CONTRABBANDIERI, TRA ATLANTICO DEL NORD E MEDITERRANEO, XV-XIX SECOLO

 

 "Vltimo disegno delli forti di Malta uenuto nouamente" del 1566 (dimensioni: 35 x 60 cm), di Antonio Lafreri, pittore, cartografo, incisore francese (1512-1577), Newberry Digital Collections,           Newberry Library, Chicago

Ho iniziato ad elaborare il paragrafo del cap. 7 (ISOLE DI MALTA E GOZO), relativo al Grande Assedio turco di Malta del 1565, inserendo questa straordinaria mappa "parlante" e la relativa nota esplicativa. 

Nota n.201Basterebbe esaminare attentamente questa eccezionale mappa di piccole dimensioni, eseguita certosinamente da Antonio Lafreri (in realtà, il francese Antoine du Pérac Lafréry, 1512-1577), per avere una prima idea del Grande Assedio di Malta del 1565.

Lafreri, che non ha personalmente assistito allo storico avvenimento, in grado di rivoluzionare la geopolitica mediterranea ed europea, basandosi sulle preziose testimonianze di chi era invece sul posto, ha magistralmente descritto la situazione sul campo, come si presentava prima della caduta del Forte di Sant'Elmo.

Facendo una panoramica, da sinistra a destra.

Dopo la Punta della Forca, si vedono accampamenti turchi e cannoni, che battono il forte di Sant'Angelo e le fortificazioni di Birgu. Tra Birgu e Senglea si nota la grande catena. Impedisce l'accesso al "Porto delle Galere" alle navi turche, stratagemma usato anche dai bizantini, per bloccare l'ingresso al Corno d'Oro, a Costantinopoli.

Cannoni e accampamenti circondano Senglea e il Forte San Michele.

Dall'alto della penisola di Senglea si spara contro Sant'Elmo e Sant'Angelo.

Sullo sfondo della penisola, per evitare i colpi di cannone di Sant'Elmo, Sant'Angelo e San Michele, navi turche più piccole sono trascinate su rulli di legno dall'altra parte della penisola di Sciberras, per poter attaccare San Michele.  Espediente usato anche dalle navi di Mehmet II, per penetrare nel Corno d'Oro.

Si notano, vicino alla punta di Senglea, imbarcazioni e figure in acqua. Perché il Gran Maestro de La Valette ha fatto costruire una folta palizzata costiera (stoccado), antesignana dei "cavalli di Frisia", che impedisce alle imbarcazioni di essere spiaggiate sotto le mura del forte e ai soldati turchi di nuotare verso riva. Qui avrà luogo una delle più strane battaglie dell'assedio a Malta. Maltesi, con coltelli e spade corte da taglio tra i denti, si battono corpo a corpo contro i turchi, nuotando nell'acqua alta, o in piedi sulla palizzata (Bradford, 1965:150, 151,152 The Great Siege, Malta 1565).

A destra dello Sciberras, i cannoni sparano dal Dragut Point verso il forte Sant'Elmo, mentre navi turche più grandi sono ancorate nel Porto di Marsamuscetto.  

In questa straordinaria descrizione visiva manca solo il ponte di barche alla testata del Porto delle Galere, che permette ai Cavalieri di accorrere a Senglea, da Birgu, alla difesa del Forte San Michele. 

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martedì 19 agosto 2025

323. DAL CAP. 7, [ PENULTIMO ] DI: PIRATI, CORSARI E CONTRABBANDIERI, TRA ATLANTICO DEL NORD E MEDITERRANEO, XV-XIX SECOLO. II PARTE (MEDITERRANEO): MALTA E GOZO: IL FALCONE MALTESE E I PRIMI DECENNI DEI CAVALIERI OSPITALIERI A MALTA, TRA COSTRUZIONE DI FORTI E ATTIVITÀ CORSARA

 

26 ottobre 1530: il Gran Maestro Fra' Philippe de Villiers de l'Isle Adamdella Lingua d'Alverniaprende possesso dell'isola di Malta. Dipinto di René Théodore Berthon, 1839 (Palazzo di Versailles)

Nel 1530, davanti al Forte medievale di Castrum Maris (futuro Sant'Angelo), a Birgu, attraccano diverse navi, tra cui le due Caracche Santa Anna e Santa Maria (l'ex Morgabina egiziana), oltre al veliero San Bonaventura

Dopo aver per anni vagabondato in Europa, alla ricerca di una nuova terra per l'Ordine, arriva infatti a Malta il Gran Maestro Fra' Philippe de Villiers de l'Isle Adam, della Lingua d'Alvernia, con i suoi Cavalieri, e alcune migliaia di Rodioti.

Da Carlo V, dietro l'annuale corrispettivo al viceré spagnolo della Sicilia del famoso falcone maltese, ha ottenuto l'isola, fino ad allora governata dalla Casa d'Aragona.

La Caracca Santa Maria, tra le navi che sono salpate da Rodi, dopo la conquista turca. National Museum of Fine Arts (Mużew Nazzjonali tal-Arti) La Valletta (© Franco Pelliccioni) 


La caracca Santa Anna varata in Francia nel 1522, quando i Cavalieri, dopo la conquista turca, avevano ormai lasciato l'isola. Perciò non è mai arrivata a Rodi...

La Grande Caracca Santa Anna del 1522, in un'illustrazione del XVIII secolo, Aix-en-Provence, Cité du Livre, Bibliothèque Méjanes


   A Birgu fa costruire un palazzo e, dentro Castrum Maris, ingrandisce la piccola cappella esistente, che dedica a Santa Anna. Designando la vicina chiesa di San Lorenzo, come chiesa conventuale dell'Ordine. Qui colloca le icone religiose, che si è portato sempre appresso, da quando otto anni prima è stato costretto a lasciare Rodi.

   Tra il 1530 e i 1560 i Cavalieri trasformano e fortificano il Castrum Maris, che diventa forte Sant'Angelo. Durante il Grande Assedio di Malta del 1565 sarà il quartiere generale dell'Ordine,  

   Nel 1536 il nuovo Gran Maestro della Lingua di Aragona, Fra' Juan de Homedes y Coscon, costruisce sulla penisola di Sciberras il forte di Sant'Elmo e, su quella di San Giuliano, il forte di San Michele, su progetto di Don Pedro Pardo, un famoso ingegnere spagnolo.

   Nel 1553, il Grande Maestro Fra' Claude de la Sengle, della Lingua di Francia, dà un consistente apporto all'assetto militare di Malta. Costruendo la cittadina, che da lui prenderà il nome, ingrandendo con grandi bastioni, e a proprie spese, il San Michele, completando il forte di Sant'Elmo. Quattro anni dopo anche il Gran Maestro La Valette rafforzerà le fortificazioni insulari.  

Nel 1564 ecco un'imprevista, certamente non voluta, brusca accelerazione del sempre atteso attacco turco a Malta. Dovuta al fatto che i Cavalieri, al comando di uno dei più coraggiosi membri dell'Ordine, Fra' Mathurin d'Aux de Lescout, detto Romegas (ca. 1525/1528-1581), della Lingua di Provenza, dopo 5 ore di feroci combattimenti, si sono impossessati del galeone turco "sbagliato". Non a caso, a bordo ci sono ben duecento Giannizzeri scelti, ma è anche stracolmo di preziose merci orientali, del valore di almeno 80.000 ducati. E non è ancora tutto… La nave appartiene al Kizlar Agha (Kızlar Ağasi, "Agha delle Fanciulle"), l'Eunuco Nero, Capo del Serraglio, e tra i passeggeri ci sono alti personaggi della "Sublime Porta". Compresi i governatori del Cairo e di Alessandria. Oltre a Mihrimah Sultan, figlia prediletta del Sultano Solimano (e di Roxelana), con la vecchia balia. Un "successo", quello del corsaro Romegas, che a quanto pare potrebbe costare molto, ma molto caro all'Ordine...  ]

Costume del capo degli Eunuchi Neri nel 1749 (1757, Digital Collection della New York Public Library's)

   Quanto accaduto manda infatti su tutte le furie l'ormai settantenne Solimano, che decide di distruggere una buona volta anche Malta, come ha già fatto con Rodi.

   A conoscenza del progetto, grazie alle sue spie genovesi a Costantinopoli. La Valette chiede ai confratelli sparsi per l'Europa di accorrere alla difesa di Malta. Oltre ai Cavalieri, le sue forze potranno anche contare su 9.000, tra spagnoli, italiani, siciliani, e milizia maltese.

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domenica 17 agosto 2025

322. PRESENTAZIONE: LE TRE CITTÀ GEMELLE (IT-TLETT IBLIET) DI BIRGU-VITTORIOSA-, SENGLEA-INVICTA-L-ISLA -, BORMLA-COSPICUA. DAL CAP. 7, ISOLE DI MALTA E GOZO. I CORSARI CRISTIANI DELL’ORDINE DEI CAVALIERI OSPITALIERI DI SAN GIOVANNI (CAVALIERI DI MALTA): SCHIAVI (MERCATO DEGLI SCHIAVI MUSULMANI, CRISTIANI ED EBREI, PRIGIONI, RIVOLTE, UN TESTIMONE TURCO "PARTICOLARE"), CANTIERE NAVALE, FLOTTA, RAZZIE, CORSARI TURCHI E BARBARESCHI, IL CORSO MALTESE

 

Le tre città, 2023 (Malta Tourism Authority)

STO ANCORA LAVORANDO AL COMPLESSO CAPITOLO RIGUARDANTE MALTA (II  VOLUME, MEDITERRANEO) DEL MIO LIBRO:  PIRATI, CORSARI E CONTRABBANDIERI, TRA ATLANTICO DEL NORD E MEDITERRANEO, XV-XIX SECOLO. 

DAL PARAGRAFO: "PRESENTAZIONE: LE TRE CITTÀ GEMELLE (IT-TLETT IBLIET) DI BIRGU-VITTORIOSA-, SENGLEA-INVICTA-L-ISLA -, BORMLA-COSPICUA". 

"A distanza di alcuni anni dal viaggio, che mi aveva permesso di scoprire l'affascinante isola-giardino di Rodi e il suo incredibile ed avventuroso passato, connesso strettamente a quello dei Cavalieri Ospitalieri, sono finalmente a Malta, pronto a riannodare il filo della storia…

(...) So di ripetermi, ma un alloggio bene ubicato consente di evitare perdite di tempo, soprattutto dà la possibilità di poter effettuare un'immediata "immersione" nello spirito loci. (...)

   Non solo… Pochi passi più in là avrò la straordinaria possibilità di avere sotto i miei occhi uno dei più bei panorami, che si possano desiderare su quest'isola, come avevo appreso dalla letteratura.

   Sapendo che lo spettacolo che mi aspetta sarebbe stato magnifico, mano a mano che mi avvicino emozionato, ecco aprirsi lentamente davanti a me un sipario, che dall'alto mi permette di ammirare, in tutto il suo splendore, una delle più interessanti, dal punto di vista storico e paesaggistico, aree di Malta.

   Dalla terrazza dove mi trovo, dopo aver osservato sotto di me una intera batteria di cannoni, allungo lo sguardo in avanti. 

   Oltre il Grand Harbour, il Grande Porto, al centro vedo tre penisole e le città gemelle di Vittoriosa, Senglea e Bormla. 

   Massicciamente fortificate dai Cavalieri, nel 1565 erano state in grado di resistere per mesi al Grande Assedio, da parte di Turchi e Corsari. 

   Poi, sulla sinistra, ecco il forte Ricasoli del 1670 sulla penisola di Calcara, mentre sull'estrema destra un'insenatura ospita i docks degli attuali cantieri navali maltesi.

   Ad un tratto lo spettacolo davanti a me sembra magicamente cambiare e animarsi. 

Il quadro si arricchisce di inaspettati e sorprendenti dettagli, che lo impreziosiscono e riescono a riportarmi molto indietro nel tempo.

 Pescatori, dame e gentiluomini prendono il posto della batteria di cannoni. 

   Vedo il turbante di uno schiavo musulmano, l'arrivo di una scialuppa, navi dei Cavalieri all'ancora, o in lenta navigazione portarsi verso l'uscita del porto. 

   Strabuzzo gli occhi… 

   Mi riprendo. 

Come mi era accaduto anni addietro a Skagway, nell'Alaska sud-orientale, ho nuovamente sognato ad occhi aperti! (...)

Il Grand Harbour de La Valletta, inizio XVIII secolo, di Gaspar van Wittel (1653–1736), Royal Museums Greenwich

Dipinto molto probabilmente dalla terrazza del Giardino della Lingua d'Italia (Upper Barrakka Gardens, o Il-Barrakka ta' Fuq), dove ora mi trovo. Con le quattro penisole, le tre città gemelle, i forti Ricasoli, Sant'Angelo, San Michele - da sinistra a destra -, oltre ad alcune navi-di-linea (vascelli) dei Cavalieri di Malta   


PIRATI, CORSARI E CONTRABBANDIERI, TRA ATLANTICO DEL NORD E MEDITERRANEO, XV-XIX SECOLO. 

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domenica 27 luglio 2025

321. UN'ALTRA ISOLA CHE NON C'E': L-ISLA (SENGLEA), NELL'ISOLA DI MALTA

"Isola di Malta. Veduta dell'ingresso del porto di La Valletta [Grand Harbour] intorno al 1750, con le navi dell'Ordine di San Giovanni di Gerusalemme sotto una tempesta, che soffia da destra. I forti di Ricasoli e Sant'Elmo sono accuratamente raffigurati su entrambi i lati dell'imboccatura del porto. Fulmini e pioggia battente si possono vedere sulla destra, sopra Sant'Elmo, dove si estende anche il centro di La Valletta" ca, 1750. Attribuito al pittore maltese Alberto Pullicino, 1719-1759 (National Maritime Museum, Greenwich, London, Caird Collection)

Lavorando alla stesura del capitolo su Malta (II volume - Mediterraneo – del mio libro PIRATI, CORSARI E CONTRABBANDIERI, TRA ATLANTICO DEL NORD E MEDITERRANEO, XV-XIX SECOLO), scopro che, oltre all'isola scozzese di Harris, oggetto del Post n. 89 (del 13. 4. 2023 INTITOLATO: BARRIE, L’ULTIMO FILM DI PETER PAN (PETER PAN & WENDY), E L’ISOLA CHE NON C’E’), c'è un'altra isola, non isola: Senglea. Toponimo derivante dal Gran Maestro dei Cavalieri di Malta Claude de la Sengle, mentre in lingua maltese è L-Isla, l'isola

In proposito, lo storico dell'Università di Malta Simon Mercieca rileva come la penisola fosse un feudo personale dei Grandi Maestri. Un'enclave, i cui abitanti erano soggetti ad una speciale e "privata" giurisdizione.

Ma questo post mi dà anche l'opportunità di pubblicare la splendida immagine di un dipinto del XVIII secolo attribuito al pittore maltese Alberto Pullicino

 

UNA SINTESI DEL POST N. 89

L'isola che non c'è. Cioè: Never Never Land . Dove Peter, Wendy e i ragazzi giungono dopo aver volato per giorni.

La spiegazione trovata su Wikipedia ritiene che Barrie abbia individuato nelle regioni più remote dell'outback australiano, quelle che gli aussies chiamano appunto Never Never, l’isola immaginaria di Never Never Land, Neverland o Neverlands.

Ritengo, invece, che non ci sia alcun bisogno di andare all’altro capo del mondo per individuare l’isola che non c’è, specialmente da parte di uno scozzese.

Perché l’ha addirittura in “casa”, ed è esattamente l’isola di Harris

 [Ebridi Esterne, Scozia. Dove ho svolto una ricerca antropologica nell'ambito del mio Programma sulle Comunità Marittime dell'Atlantico del Nord]

L'ISOLA, "NON ISOLA", DI HARRIS

Come ben sappiamo in tutto il mondo il suo nome è sinonimo di eleganza, sportività, resistenza.

Mi riferisco a quel particolare tipo di tessuto pregiato, il tweed, più precisamente all'Harris Tweed, che deve il termine all'isola dove nacquero l'idea e la sua brillante, concreta realizzazione.

Proprio Harris è l'isola che non c'è.  

Almeno nel senso stretto del termine.

In effetti nella letteratura e sulla cartografia delle Ebridi, da secoli ci si riferisce all'isola di Harris.

Anche se è area saldamente e naturalmente collegata all'isola di Lewis, e non per interventi più o meno secolari dell'uomo - dighe o ponti -.

Lewis ed Harris sono infatti un tutt'uno.

 

lunedì 21 luglio 2025

320. ECCO IL SOMMARIO DEFINITIVO RIGUARDANTE L'ISOLA DI RODI, CAP. 6 DELLA PARTE II: MEDITERRANEO, DEL MIO ULTIMO LIBRO: PIRATI, CORSARI E CONTRABBANDIERI, TRA ATLANTICO DEL NORD E MEDITERRANEO, XV-XIX SECOLO. IL SINGOLARE ITINERARIO DELL’AUTORE, ALLA SCOPERTA DI LUOGHI, AVVENIMENTI, “COSE NOTEVOLI” E PERSONAGGI, CHE HANNO CARATTERIZZATO UNO DEI LATI OSCURI DELL’UMANITA’

 

Assedio di Rodi del 1480, con due navi napoletane ormeggiate di fronte alla Torre di San Nicola. Miniatura attribuita al "Maestro del Cardinale di Borbone" (da: Guillaume Caoursin, Gestorum Rhodiae obsidionis commentarii, ca. 1483)

Ho appena terminato di redigere, sia pure con qualche difficoltà (considerata la mia l'età, e...il meteo), il capitolo sull'Isola di Rodi. Ora sono in procinto di affrontare il penultimo capitolo relativo all'Isola di Malta. Seguirà quello su Istanbul, a conclusione della PARTE II (MEDITERRANEO) del libro.    

IL SOMMARIO DEFINITIVO:

6. ISOLA DI RODI GRECIA): DAI CORSARI CRISTIANI, DELL’ORDINE DEI CAVALIERI OSPITALIERI DI SAN GIOVANNI (CAVALIERI DI RODI), AI CORSARI TURCHI

- L'Ordine dei Cavalieri di Rodi: un'introduzione


- Presentazione: la città


- La conquista dell'isola e la città fortificata di Rodi


- Il Collachio e il burgus


- Nella Rodi Cristiana gli schiavi (musulmani e non) appartengono al Gran Maestro, all'Ordine, ai singoli Cavalieri, ai Rodioti. Il mercato pubblico nella Magna et Communis Plateia


- Mehmet II, il conquistatore di Costantinopoli, e il primo assedio di Rodi, 23 maggio-17 agosto 1480


- A Rodi, in previsione di un prossimo tentativo ottomano, fervono i preparativi per la difesa della città


- Attendendo il secondo attacco ottomano, i Cavalieri nel 1518 catturano e schiavizzano al-Hasan ben Muhammad el-Wazzân al-Fasi, in futuro chiamato Leo Africanus, 1494-1554

- A Rodi e Roma


- Il secondo assedio di Rodi (26 giugno 1522- 2 gennaio 1523)


- Schiavi nella Rodi Ottomana. La singolare rivolta del 1748: l'ammutinamento dei cristiani a bordo di una galera diretta in Turchia: I Atto…


- L'ammutinamento degli schiavi cristiani


- La moschea e la tomba del corsaro Murat Reis “il vecchio”, detto anche “il Grande” (ca. 1534-1609)


 


martedì 24 giugno 2025

319. MI SCUSO CON I LETTORI DEL BLOG. LA MIA LUNGA ASSENZA È DOVUTA AL FATTO CHE, SUBITO DOPO AVER PUBBLICATO IL PRIMO VOLUME (ATLANTICO) DI PIRATI, CORSARI E CONTRABBANDIERI, TRA ATLANTICO DEL NORD E MEDITERRANEO, XV-XIX SECOLO, HO CONTINUATO A LAVORARE INTENSAMENTE ALLA STESURA DEL SECONDO VOLUME (MEDITERRANEO). OGGI SONO IN GRADO DI PUBBLICARNE IL SOMMARIO.

In un harem turco: "La Conversazione". Prima metà del XVIII secolo, The Vanmour School, Istanbul (Pera Museum)


SOMMARIO PROVVISORIO DEL SECONDO VOLUME: MEDITERRANEO

1. PREMESSA

Lasciato l’Atlantico, e attraversato lo Stretto di Gibilterra, il nostro lungo viaggio ci consentirà di avvicinare altri luoghi, dove i corsari barbareschi e cristiani hanno operato, ma ci imbatteremo anche nei mercati pubblici degli schiavi, nelle loro prigioni, e in tanto altro ancora. Tra Tunisia (Tunisi, La Goletta, Gabes, l'isola di Djerba), l'isola di Montecristo, l'isola di Creta (Heraklion e Haniá), le isole di Rodi e di Malta. Arrivando infine ad Istanbul..

MEDITERRANEO

2. GLI STATI CORSARI DELLA BARBERIA (MAGHREB): LE REGGENZE OTTOMANE DI ALGERI, TUNISI, TRIPOLI

Reggenza di Algeri, 1516-1830 

Reggenza di Tunisi, 1534-1881

Reggenza di Tripoli, 1551-1912

Omaggio a Salvatore Bono

3. TUNISI, LA GOLETTA, GABÈS, ISOLA DI DJERBA (TUNISIA): CORSARI BARBARESCHI, SCHIAVI BIANCHI E NERI, MERCATI, “BAGNI “, PORTI E CANTIERI NAVALI 

 PRESENTAZIONE: TUNISI

L’attività corsara: porti, flotta, cantieri navali, 

Il riscatto degli schiavi Cristiani da parte di religiosi e diplomatici europei, XVII-XIX secolo

I “bagni”, cioè le prigioni

Lettere dalla Barberia: "questi turche stanno di diverse fantasie, o qua o la, quale non sta mai fermo in uno loco"), scrive Maso Galeva di Tunisi, il 20 novembre 1608 

 Il Suq el-Berka, l’antico mercato degli schiavi nella Medina  

I prezzi della merce umana (e un facsimile del modulo da compilare per il riscatto)

 Il “quartiere franco” di Tunisi: consoli, mercanti europei, funduq, case consolari 

Termina la guerra di corsa nella Reggenza. Poiché il cannoneggiamento di La Goletta, da parte della squadra inglese di Lord Exmouth nel 1816, è seguito da una tempesta, che nel 1821 farà naufragare l’intera flotta corsara 

PRESENTAZIONE: LA GOLETTA

PRESENTAZIONE: GABÈS

PRESENTAZIONE: HOUMT SOUK E L’ISOLA DI DJERBA

Il forte di Borj el-Kebir, ad Houmt Souk

La Borj er-Rouss, la “torre dei teschi”

Ancora sulla Battaglia di Djerba


4. ISOLA DI MONTECRISTO (ITALIA): CORSARI BARBARESCHI E IL TESORO DEL MONASTERO DI SAN MAMILIANO

PRESENTAZIONE

La chiesa di San Mamiliano (Sovana) e la scoperta nel 2004 di un tesoro!

5. ISOLA DI CRETA (GRECIA): PIRATI ARABI, CORSARI BARBARESCHI E TURCHI, MERCATI DEGLI SCHIAVI AD HERAKLION E HANIÁ

PRESENTAZIONE

Le incursioni dei corsari turchi 

Il Mediterraneo orientale, un autentico “nido di serpenti”

Creta, i corsari ottomani e gli schiavi

Il mercato degli schiavi di Heraklion, capoluogo di Creta

Haniá, Creta occidentale

Il mercato degli schiavi di Haniá (già La Canea)

 

6. ISOLA DI RODI (GRECIA): DAI CORSARI CRISTIANI DELL’ORDINE DEI CAVALIERI OSPEDALIERI DI SAN GIOVANNI (CAVALIERI DI RODI), AI CORSARI TURCHI

PRESENTAZIONE

Rodi, una città fortificata

Mehmet II, il conquistatore di Costantinopoli, e il primo assedio di Rodi, 1480

Solimano il Magnifico e il Grande Assedio di Rodi, 1522-1523

Gli schiavi musulmani addetti ai remi delle grandi galee dei corsari cristiani dell’Ordine di San Giovanni: i Cavalieri di Rodi

Schiavi nella Rodi Cristiana

La cattura da parte dei Cavalieri di uno schiavo musulmano invero “particolare”: al-Hasan ben Muhammad el-Wazzân al-Fasi, in futuro chiamato Leo Africanus, 1494-1554 

A Rodi e Roma

Rodi ottomana e gli schiavi

La moschea, con la tomba del corsaro Murat Reis “il vecchio”, detto anche “il grande”

7. ISOLA DI MALTA. I CORSARI CRISTIANI DELL’ORDINE DEI CAVALIERI OSPEDALIERI DI SAN GIOVANNI (CAVALIERI DI MALTA): MERCATO DEGLI SCHIAVI MUSULMANI ED EBREI, LE PRIGIONI, LE RIVOLTE DEGLI SCHIAVI, LA FLOTTA, LE RAZZIE 

PRESENTAZIONE

La Valletta e le tre citta’ gemelle di Vittoriosa (Birgu), Senglea (L-Isla), Cospicua (Bormla). La città di Medina

Il Museo Marittimo di Vittoriosa

Il Grande Assedio Turco del 1565-1666

Gozo: Vittoria (Rabat)

La schiavitù e Malta

Il mercato degli schiavi

Le Prigioni

Forti, cantieri navali, flotta

La rivolta degli schiavi del 1531, 1596 e 1749

8. COSTANTINOPOLI - ISTANBUL - (TURCHIA), ALL’ORIGINE DEI CORSARI TURCHI (E BARBARESCHI), SCHIAVI BIANCHI E NERI, HAREM, PRIGIONI, PORTI, CANTIERI NAVALI ( GLI SCHIAVI DEI GENOVESI DI PERA)   

PRESENTAZIONE

La Conquista di Bisanzio da parte di Mehmet II

Accanto al Gran Bazar, l’Aurut Bazaar, il mercato pubblico degli schiavi

Gli schiavi, l’impero Ottomano e il corpo dei Giannizzeri

La Guerra di corsa nel Mediterraneo, porti e cantieri navali. I corsari barbareschi

Nell’Harem Imperiale di Topkapi

Roxelana (Aleksandra Anastasija Lisowska)  la schiava ucraina diventata moglie del grande Sultano Solimano il Magnifico

Da una lettera al poeta e ammiratore di Lady Mary [Wortley Montagu], Alexander Pope, scritta il 17 giugno 1717 dal villaggio di Belgrado 

10. BIBLIOGRAFIA

Versione cartacea a colori, E-Book, versione bianco e nero



325. IL SOMMARIO PRESSOCHE' DEFINITIVO DEL 7, E PENULTIMO, CAPITOLO [MALTA E GOZO] DEL II VOL. (MEDITERRANEO), IN CORSO DI ELABORAZIONE, DEL MIO LIBRO: PIRATI E CORSARI...

Dipinto raffigurante la cattura nel Canale di Malta di un vascello ottomano da parte di alcune galee maltesi, gennaio 1652 ( Musée de la Lég...