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PIRATI, CORSARI E CONTRABBANDIERI, TRA ATLANTICO DEL NORD E MEDITERRANEO, XV-XX SECOLO “b/w”: IL SINGOLARE ITINERARIO DELL’AUTORE, ALLA SCOPERTA DI LUOGHI E AVVENIMENTI. PARTE I: ATLANTICO DEL NORD : PELLICCIONI, FRANCO: Amazon.it: Libri - 226 pp. (libro di grande formato:16.99 x 1.3 x 24.41 cm), 251 immagini (115 sono dell'A.), bibliografia, 333 note di approfondimento-. |
ANTROPOLOGIA, VIAGGI, AVVENTURA
IL RACCONTO DI UN ANTROPOLOGO APPASSIONATO, TRA VECCHIO E NUOVO MONDO
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venerdì 23 maggio 2025
318. E' ORA ON LINE LA VERSIONE IN BIANCO E NERO DEL PRIMO VOLUME (ATLANTICO) DEL LIBRO: PIRATI, CORSARI E CONTRABBANDIERI, TRA ATLANTICO DEL NORD E MEDITERRANEO, XV-XX SECOLO: IL SINGOLARE ITINERARIO DELL’AUTORE, ALLA SCOPERTA DI LUOGHI E AVVENIMENTI. PARTE I: ATLANTICO DEL NORD
giovedì 22 maggio 2025
317. E' ON LINE ANCHE LA VERSIONE CARTACEA A COLORI DEL PRIMO VOLUME (ATLANTICO) DEL MIO ULTIMO LIBRO: PIRATI, CORSARI E CONTRABBANDIERI, TRA ATLANTICO DEL NORD E MEDITERRANEO, XV-XX SECOLO. IL SINGOLARE ITINERARIO DELL’AUTORE, ALLA SCOPERTA DI LUOGHI, AVVENIMENTI, “COSE NOTEVOLI” E PERSONAGGI, CHE HANNO CARATTERIZZATO UNO DEI LATI OSCURI DELL’UMANITA
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PIRATI, CORSARI E CONTRABBANDIERI, TRA ATLANTICO DEL NORD E MEDITERRANEO, XV-XX SECOLO: IL SINGOLARE ITINERARIO DELL’AUTORE, ALLA SCOPERTA DI LUOGHI E AVVENIMENTI. PARTE I: ATLANTICO DEL NORD : PELLICCIONI, FRANCO: Amazon.it: Libri - 226 pp., 251 immagini, di cui 213 a colori "PREMIUM" (115 sono dell'A.), bibliografia, 333 note di approfondimento. Volume di grande formato:16.99 x 1.37 x 24.41 cm - |
martedì 20 maggio 2025
316. Da un paio di giorni è on line su Amazon il primo volume (ATLANTICO) del mio ultimo libro: PIRATI, CORSARI E CONTRABBANDIERI, TRA ATLANTICO DEL NORD E MEDITERRANEO, XV-XX SECOLO. IL SINGOLARE ITINERARIO DELL’AUTORE, ALLA SCOPERTA DI LUOGHI, AVVENIMENTI, “COSE NOTEVOLI” E PERSONAGGI, CHE HANNO CARATTERIZZATO UNO DEI LATI OSCURI DELL’UMANITA’
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Rabat, la monumentale “Porta Rossa” (la Bab
Essoufara, che porta al Mechouar). Dipinto di Edwin Lord Weeks, 1879. Accanto alla
Porta, le “Guardie Nere” del Sultano a cavallo |
-234 immagini, di cui 195 a colori (115 sono dell'A.), bibliografia, 332 note di approfondimento-.
lunedì 12 maggio 2025
315. ECCO IL SOMMARIO DEL PRIMO VOLUME (ATLANTICO) DEL MIO ULTIMO LAVORO SU: PIRATI, CORSARI E CONTRABBANDIERI, TRA ATLANTICO DEL NORD E MEDITERRANEO, XV-XX SECOLO. IL SINGOLARE ITINERARIO DELL’AUTORE, ALLA SCOPERTA DI LUOGHI, AVVENIMENTI, “COSE NOTEVOLI” E PERSONAGGI, CHE HANNO CARATTERIZZATO UNO DEI LATI OSCURI DELL’UMANITÀ
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Visita
di un harem del Marocco da parte di alcune europee, 1887
(di Richard Caton Woodville junior, 1856-1927 |
Ormai giunto al controllo finale del testo, delle didascalie e delle note, l’E-Book (seguiranno le versioni cartacee a colori e in bianco e nero) ha 212 pp, 234 immagini, di cui 195 a colori (115 sono mie), bibliografia, 332 note di approfondimento.
Successivamente proseguirò la lavorazione del II VOLUME (MEDITERRANEO).
Già pronti sono i capitoli relativi a Tunisia, Isola di Montecristo, Isola di Creta…
Il libro non vuole costituire un’altra Storia della Pirateria e della Guerra di Corsa. La mia intenzione è invece quella di accompagnare il lettore in alcune zone del mondo. A me note, per avervi effettuato indagini antropologiche. A cominciare dalle isole e comunità marittime dell’Atlantico del Nord, inserite nel mio Programma di ricerche: Islanda, Fær Øer, Shetland, Orcadi, Svalbard, Ebridi Esterne.
Ad esse sono stato in grado di aggiungere altri luoghi e aree, grazie a viaggi e lunghi soggiorni.
In Atlantico: le isole spagnole di Lanzarote e Fuerteventura (Canarie), l’arcipelago portoghese di Madeira, la città bretone di St-Malo, quelle marocchine di Rabat e Salé, Meknès, Fèz e, infine, di Marrakech.
Nel Mediterraneo (II VOL.): Tunisi e l’isola di Djerba, l’isola di Montecristo, l’isola di Creta, le isole di Rodi e Malta, Istanbul.
...
ECCO IL SOMMARIO:
1. PREMESSA
In Atlantico
Nel Mediterraneo, tra Maghreb e Istanbul
I Corsari cristiani: Cavalieri Ospedalieri di San Giovanni (Rodi, Malta) e gli schiavi musulmani
La confusione delle lingue e delle “carriere”
2. PRIMA DI INIZIARE, UNO SGUARDO ALLE “TAPPE” E “COSE” SALIENTI, CHE IL LETTORE TROVERÀ NELLE PAGINE DEL PRIMO VOLUME
3. INTRODUZIONE
Corsari barbareschi
Corsari europei
Ricordando i Vichinghi, pirati per antonomasia
La prima razzia al di fuori della Scandinavia: Il Monastero dell’isolotto di Lindisfarne, Nord Inghilterra, 793 D.C.
Nobili che si dedicarono alla proficua attività piratesca o corsara
Le vicende piratesche dell’orcadiano John Gow interessano agli scrittori Walter Scott e Daniel Defoe
Corsari (e megalomani) diventati Governatori, Re, perfino Presidenti di una Repubblica Corsara
La pirateria “endogena”
Battaglie navali, distruzione di città e porti nemici, razzie e scorrerie, cattura di schiavi
Il Caso del Marocco: gli schiavi domestici, le schiave dell’Harem Reale, sciolto solo nel 1999
Lungo le coste di continenti e isole, un po’ dappertutto sorgono forti, castelli, torri di guardia
ATLANTICO DEL NORD
4. RABAT-SALÈ (MAROCCO) E LA REPUBBLICA CORSARA DI BOUREGREG, 1627-1668
Cenni preliminari sul Sultanato del Marocco
Il Regno del Marocco dal 1957
Presentazione del capitolo
Primo Presidente della Repubblica Corsara è l’olandese Jan Janszoon van Haarlem, alias Murat Reis “Il Giovane”
Il tramonto della “corsa”
La Rue des Consuls e il mercato degli schiavi a Rabat
5. MEKNÈS (MAROCCO): LA “VERSAILLES” DEL “SULTANO SOLE” MULAY ISMĀʿĪL IBN ʿALĪ AL-SHARĪF (1672-1727), SCHIAVISTA E “CORSARO”
Presentazione di Meknès, la Città Imperiale di un unico Sultano
Meknès nel 1933
Il “Sultano Sole”, tra delirio di onnipotenza, infamità, schiavismo, inaspettata considerazione per la religione cristiana
Habs Qara, la prigione sotterranea degli schiavi (matamore) di Meknès, e la Qubbat Al-Khayyatin, la residenza degli ambasciatori europei
La storia della lunga e terribile prigionia, e le avventure guerresche al soldo del Sultano, dello schiavo Thomas Pellow (1704-1745)
Il ritorno a casa, 1738
6. FÈZ (MAROCCO): MERCATO PUBBLICO E PRIGIONE DEGLI SCHIAVI BIANCHI
Presentazione
Gli schiavi, il mercato pubblico, il funduq Barka, la prigione nella Kasbah Cherarda
XVII Secolo
XVIII Secolo
XIX Secolo
XX Secolo
Premessa
Due testimonianze d’inizio secolo: il Mercato degli Schiavi di Fèz
7. MARRAKECH (MAROCCO): MERCATO SCHIAVI BIANCHI (E NERI) E PRIGIONE
Presentazione
Il Mercato degli Schiavi di Rabha Kedima
La Prigione degli Schiavi nei sotterranei del maestoso Palazzo di el-Badi, da secoli semidiroccato
Gli schiavi (bianchi e neri)
8. ISOLE CANARIE (SPAGNA): CORSARIOS LANZAROTEÑOS, CORSARI INGLESI, FRANCESI, BARBARESCHI
Presentazione
Cristoforo Colombo; i Favoriti della Regina Elisabetta I: Sir John Hawkins, Walter Raleigh
Isola di Lanzarote
Città di Teguise
Da un’antica cronaca del 1618
Il Castello di Santa Barbara
Città di Arrecife
Playa Blanca, Lanzarote meridionale
Isola di Fuerteventura
Città di Betancuria
Da: Breve noticia de las Islas Canarias
Nel 1740, ad un mese di distanza l’uno dall’altro, due attacchi di corsari inglesi della Nuova Inghilterra
Le fortificazioni
Il rifugio dei corsari dell’Isla de Lobos
9. ISOLA DI MADEIRA (PORTOGALLO): CORSARI FRANCESI, BARBARESCHI, INGLESI, CONTRABBANDO DEI MADEIRENSES
Presentazione
Giungono i primi corsari, 1566
Da un’antica cronaca del 1649
Madeira, base per i corsari inglesi
I Forti della città’ di Funchal
Fortezza di São Lourenço, 1542-1612
Fortezza di São Filipe do Pelourinho, o Fortaleza Nova da Praça, 1581
Fortezza di São Tiago, 1637-1767
Fortezza di São João Baptista do Pico (1638-1641)
Forte di Nossa Senhora da Conceição, 1687
Forte São José, ca. 1750
Alla fine del XIX secolo le fortezze sui due isolotti, a guardia della baia di Funchal, vengono prima uniti, poi collegati alla terraferma
Contrabbando di pesce, tabacco, vino, legname
10. SAINT-MALO (FRANCIA): LA CITTA’ DEI CORSARI E SCHIAVISTI BRETONI
Presentazione
Una saga Malouine: Ces messieurs de Saint-Malo, i Carbec
La Mer Bonne, il “Mare Buono”, ovvero la baia dell’isola di Saint-Malo. Sicuro rifugio per le navi corsare e i loro carichi
La Vesuvius, misteriosa “macchina infernale” utilizzata dagli inglesi nel 1693, per sbarazzarsi definitivamente della città e dei suoi abitanti
Antefatto
Saint-Malo e i corsari barbareschi, XVI-XVII secolo
11. ISOLA DI BARRA (EBRIDI ESTERNE, SCOZIA, GRAN BRETAGNA), E L’ISOLA DEI PIRATI DI KISIMUL
Presentazione
Le gesta del pirata Ruari MacNeil, detto il Turbolento
Imprigionato dal figlio Neil Og MacNeil
La galea di Kisimul
12. ISOLE ORCADI (SCOZIA, GRAN BRETAGNA): PIRATI, CONTRABBANDIERI DI GIN E WHISKY
Presentazione
Il pirata John Gow
Le imprese piratesche di John Gow nei mari di Spagna, Francia, Portogallo
Il ritorno nelle Orcadi
La cattura nel settentrionale Calf Sound
Il contrabbando di birra e liquori
George Eunson: corsaro, contrabbandiere, politico, doganiere, pilota di nave
Le astuzie del contrabbandiere Mansie Eunson e l’acqua della sorgente del futuro Highland Park whisky
13. ISOLE SHETLAND (SCOZIA, GRAN BRETAGNA): CORSARI FRANCESI E CONTRABBANDIERI (GIN, TABACCO, LEGNAME)
Presentazione
Il “vizio nazionale degli scozzesi”
I lodberries
Quando il contrabbando diventa un’industria
Gli escamotages delle false dichiarazioni doganali. Il “baratto” nella Fiera Estiva di Lerwick
Le triangolazioni internazionali
14. ISOLE FÆR ØER (DANIMARCA): CORSARI BARBARESCHI E PIRATI
Presentazione
Il forte di Skansin, Tórshavn
Magnus Heinason, corsaro e monopolista faroese, edifica il forte di Skansin, 1580
L’imprendibile isolotto di Stóra Dímun
La remota isola meridionale di Suðuroy
Pirati e corsari, tra leggenda e verità
15. ISOLE DI SAINT-PIERRE E MIQUELON (FRANCIA): PIRATI, CORSARI, CONTRABBANDIERI (ARMI, LIQUORI, TABACCO)
Presentazione
Isolani di Miquelon=Pirati?
Insediamenti francesi nelle isole di Terranova e di Saint-Pierre
Saint-Pierre: i “Tempi della fame” e il contrabbando di liquori e tabacco
Contrabbando d’armi con i rivoluzionari americani
Courir sus à l'ennemi, ovvero la parentesi corsara di Saint-Pierre, 1778-1813
"Le temps de la fraude": il rum running all’epoca del proibizionismo e di Al Capone, 1922-1933
16. ISOLA DI TERRANOVA (CANADA): CORSARI INGLESI, FRANCESI, OLANDESI; PIRATI INGLESI E TERRANOVESI
Presentazione
Il corsaro francese Jean Ango, gli inglesi Sir Henry Oughtred, Sir John Perrot, Sir Bernard Drake
Peter Easton, il pirata di Terranova per antonomasia
Henry Mainwaring, corsaro, pirata, politico, infine viceammiraglio
Il pirata John Nutt
Scendono in campo i corsari olandesi: Michiel Adriaenszoon de Ruyter, Jacob Everson
Maria Lindsey, la “pirata” di Terranova, 1740-1760
17. ISLANDA: PIRATI E CORSARI INGLESI E BARBARESCHI
Presentazione
18. ISOLE SVALBARD (NORVEGIA): LA NOORDSCHE COMPAGNIE OLANDESE, CORSARI FRANCESI, INGLESI, INTERLOPERS
Presentazione
Gli interlopers inglesi e la Muscovy Company
I corsari di Luigi XIV, il Re Sole, dai porti di Dunkerque, Bayonne e Saint-Malo si spingono nell’Artico
Jean Bart, un corsaro che diventerà un nobile
Nel 1693 l’episodio più rilevante si deve ai corsari Petit Renau, Coursic, de Harismendy
19. LA GUERRA DI CORSA IN ATLANTICO DELLA DE WESTINDISCKE COMPAGNIE OLANDESE, 1623-1640
Presentazione
La kaapvaart, la “corsa”, 1623-1640
I corsari Pieter Schouten, Hendrick Jacobsz, Piet Heyn
20. BIBLIOGRAFIA
venerdì 18 aprile 2025
314. HO APPENA TERMINATO IL TESTO DEL PRIMO VOLUME (ATLANTICO DEL NORD) DEL MIO ULTIMO LAVORO SU PIRATI E CORSARI. MI ACCINGO ORA A INSERIRE LE IMMAGINI (E DIDASCALIE). SPERO QUANTO PRIMA DI PUBBLICARE IL MIO LAVORO SU AMAZON COME E-BOOK. SEGUIRANNO LE VERSIONI CARTACEE A COLORI E IN BIANCO E NERO. ECCO IL SOMMARIO DI: PIRATI, CORSARI E CONTRABBANDIERI, TRA ATLANTICO DEL NORD E MEDITERRANEO, XV-XX SECOLO
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Battaglia navale con
i corsari barbareschi, di Laureys a Castro (1664-ca.1700), Dulwich Picture
Gallery. Probabilmente sarà la foto della copertina dell'E-Book
PIRATI, CORSARI E
CONTRABBANDIERI, TRA ATLANTICO
DEL NORD E MEDITERRANEO, XV-XX SECOLO
IL SINGOLARE ITINERARIO DELL’AUTORE, ALLA SCOPERTA DI LUOGHI, AVVENIMENTI,
“COSE NOTEVOLI” E PERSONAGGI, CHE HANNO CARATTERIZZATO UNO DEI LATI OSCURI
DELL’UMANITA’
II libro non vuole costituire un’altra Storia della Pirateria e della Guerra di Corsa.
La mia intenzione è invece quella di accompagnare il lettore in alcune zone del mondo.
A me note, per avervi effettuato indagini antropologiche.
A cominciare dalle isole e comunità
marittime dell’Atlantico del Nord, inserite nel mio Programma di ricerche:
Islanda, Fær Øer, Shetland, Orcadi, Svalbard, Ebridi Esterne.
Ad esse sono stato in grado di aggiungere altri luoghi e aree, grazie a viaggi e lunghi soggiorni.
In Atlantico: le isole spagnole di Lanzarote e Fuerteventura (Canarie), l’arcipelago portoghese di Madeira, la città bretone di St-Malo, quelle marocchine di Rabat e Salé, Meknès, Fèz e, infine, di Marrakech.
Nel
Mediterraneo, tra Maghreb e Istanbul: Tunisi e l’isola di Djerba, l’isola
di Montecristo, l’isola di Creta, le isole di Rodi e Malta [nel secondo
volume].
Infine, quando la schiavitù si è sorprendentemente manifestata come uno dei principali fili conduttori del mio “vagabondaggio” tra Pirati e Corsari, arriveremo dove tutto ebbe inizio e… termine!
La città di Istanbul, al tempo dell’Impero Ottomano.
IL SOMMARIO
1. PREMESSA
La Pirateria “Endogena”
ATLANTICO DEL
NORD
Regno del Marocco dal 1957
Da un’antica cronaca del 1649
13. ISOLE SHETLAND (SCOZIA, GRAN BRETAGNA): CORSARI FRANCESI E CONTRABBANDIERI (GIN, TABACCO, LEGNAME)
I lodberries
L’imprendibile isolotto di Stóra Dímun
Scendono in campo i corsari olandesi: Michiel Adriaenszoon de Ruyter, Jacob Everson
[310 note]
sabato 5 aprile 2025
313. PAUL-ÉMILE VICTOR, 1907-1995. Groenlandia orientale, 1934-35, 1936-37: Eschimesi Agmagssalik. Tra i Lapponi (Sami), 1939. Marocco, Martinica, Stati Uniti: 1940-1944. Nascono le Expéditions Polaires Françaises (EPF), 1947: Groenlandia, Polo Sud. A Bora Bora, Polinesia francese, 1977-1995. DA: LE GRANDI AVVENTURE DELL’ANTROPOLOGIA.. Vol. 3: da KNUD RASMUSSEN A ROSEBUD YELLOW ROBE
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Paul-Émile Victor durante le prime ricerche etnologiche groenlandesi |
Cosa c'è nel libro:
INTRODUZIONE
1. KNUD RASMUSSEN, 1879-1933 (Danske Literaere Grönlands Ekspedition, Groenlandia 1902-1904: Eschimesi (Inuit) ; La nascita in Groenlandia; Le sette spedizioni Thule; Le prime quattro spedizioni: 1912-13, 1916-1917, 1919; La Quinta Spedizione, la più grandiosa di tutte: Groenlandia-Siberia, 1921-1924; Dall’Isola dei Danesi: molteplici indagini etnografiche, etnologiche, archeologiche; Rasmussen racconta; Sesta e Settima Spedizione: 1931, 1932-33)
2. FRIEDRICH RATZEL, 1844-1904 (I viaggi, 1869-1875: Mediterraneo, Cuba, Messico, Stati Uniti; L’antropogeografia e la teoria dei cicli dei popoli: Völkerkreise; L’Ambiente)
3. GLADYS AMANDA REICHARD (1893-1955): Tra i Navaho
4. WILLIAM HALSE RIVERS, 1864-1922 (La Cambridge Expedition to the Torres Straits (CAETS), 1898: Australia, Nuova Guinea; Le caratteristiche che hanno fatto entrare di diritto la CAETS nella Storia dell’Antropologia; Tra i Toda dell’India e nelle isole Salomone, 1901-1908; La Grande Guerra, l’Oceania, in Gran Bretagna come Capitano Medico, 1914-1917)
5. GÉZA RÓHEIM, 1891-1953 (Un “ponte” tra psicoanalisi e antropologia; Budapest; Melanesia, Australia centrale, Somalia e Arizona, 1919-1931; Il “Tempo del Sogno” tra gli aborigeni australiani)
6. STEFANO SANTANDREA, 1904-1990 (Una consulenza per un raid fluviale (Nilo Azzurro) sportivo-etnologico, tra Etiopia e Sudan; Missionario-Etnografo-Etnostorico-Glottologo nel Bahr-el-Ghazal, sud Sudan, 1928-1957)
7. FRITZ SARASIN, 1859-1942 E PAUL SARASIN, 1856-1929 (Due facoltosi e potenti cugini svizzeri; L’epopea asiatica dei cugini Sarasin, Ceylon (oggi Sri Lanka), 1883-1925: Vedda; A Celebes (Sulawesi), 1893-1896: Buginesi, Macassaresi, Toraja; La nuova spedizione a Celebes del 1902-03 è possibile solo grazie all’intervento di un Reale incrociatore e della fanteria olandese; La ricerca del 1902-03: Toála; Fritz Sarasin e i Canachi della Nuova Caledonia, 1910-11; Paul Sarasin e l’Ecologia; Fritz Sarasin, Tunisi e Thailandia, 1923, 1931)
8. ISAAC SCHAPERA, 1905-2003 (La carriera universitaria; Le ricerche sul terreno nel Bechuanaland (oggi Botswana), 1929-1950: Tswana)
9. PAUL SCHEBESTA, 1887-1967 (Nell’Africa orientale portoghese (Mozambico), 1912-16; In Malesia, 1924-25: Semang e Sakai; Congo, 1929-1930; 1934-1935: Pigmei dell’Ituri; Filippine, 1938-39 e 1949-50: Negritos; “Baba wa Bambuti” è ancora una volta in Congo, tra i Pigmei dell’Ituri, 1954-55)
10. CHARLES G. SELIGMAN, 1873-1940 (La partecipazione alla Cambridge Expedition to the Torres Straits, 1898: Australia, Nuova Guinea; Nuova Guinea, 1904; Il sistema commerciale del kula: Massim; A Ceylon, assieme alla moglie Brenda, 1906-07: Vedda e Tamil ; Sud Sudan e Kordofan meridionale, 1909-10, 1911-12, 1921-22: Dinka, Shilluk, Nuer, Bari, Anuak, Acholi, Baria, Lario, Gwallam, Madi, Moru, Lango, Latuka, Langerio, Eliri, Lafofa, Talodi, Shambe, Gwola, Gura)
11. BALDWIN SPENCER, 1860-1929 e FRANCIS J. GILLEN, 1855-1912 (Cursus honorum di Baldwin Spencer; Spedizione nell’Australia Centrale, 1894; Incontro ad Alice Springs, nel centro dell’Australia, con Francis J. Gillen, 1894; Da Alice Springs le ricerche di Spencer e Gillen tra gli aborigeni australiani, 1894, 1895, 1896, 1897; Le ricerche tra gli aborigeni proseguono attraversando da sud a nord tutto il continente australiano, 1901, 1911: Arunta et alia. La morte di Gillen nel 1912. Spencer ancora nel centro dell’Australia: 1922, 1926; Spencer muore tra i fuegini della Terra del Fuoco, 1929)
12. VILHJALMUR STEFANSSON, 1879-1962 (Islanda, 1904-05; Alaska e Artico occidentale canadese, con la Anglo-American Polar Expedition, 1906-07; Artico occidentale canadese, 1908-12: Eschimesi del Mackenzie e del Rame; La Canadian Arctic Expedition (CAE), la più lunga esplorazione polare della Storia, tra Alaska e Artico canadese, 1913-18; L’odissea della Karluk)
13. LAURA MAUD THOMPSON (1905-2000) (Figi, Germania e Guam: 1933-1939; Indiani d’America: 1941-1947; Islanda: 1952, 1960)
14. SIR LAURENS VAN DER POST, 1906-1996 (Tra Africa e Europa; Nella Seconda Guerra Mondiale, prigioniero dei giapponesi, rischia l’esecuzione, poiché appartenente allo spionaggio britannico; Spedizione nel Nyasaland (oggi Malawi), 1949; Spedizione nel deserto del Kalahari, Bechuanaland (Botswana), 1955: Boscimani)
15. PAUL-ÉMILE VICTOR, 1907-1995 (Groenlandia orientale, 1934-35, 1936-37: Eschimesi Agmagssalik; Tra i Lapponi (Sami), 1939; Marocco, Martinica, Stati Uniti: 1940-1944; Nascono le Expéditions Polaires Françaises (EPF), 1947: Groenlandia, Polo Sud; A Bora Bora, Polinesia francese, 1977-1995)
16. VICTOR WOLFANG VON HAGEN, 1908-1985 (Messico, 1931-32; Arizona, 1933; Tra i cacciatori di teste Jivaros dell’Equador, 1934; Galapagos, 1935; Strada Reale incaica, 1954-55; Ripercorrendo le strade romane: Italia, Algeria, Tunisia, Libia, Egitto, Spagna, Francia, Balcani, Medio Oriente, Inghilterra, Germania, Nord Africa, Grecia e Turchia, 1962-1967; La strada reale Persiana, 1974-75: Turchia, Iraq, Iran)
17. CAMILLA HIDEGARDE WEDGWOOD (1901-1955) (Londra, Cambridge; Australia, Sud Africa, Londra: 1928-1932; Nuova Guinea: 1934, 1935; Isola di Nauru: 1935; Di nuovo in Australia, Papua e Nuova Guinea: 1935-1947; Australia: dal 1949)
18. DIEDRICH HERMANN WESTERMANN, 1875-1956 (Togo, 1900-03, 1907: Ewe; Senegal e Sud Sudan, 1910-13: Gbe, Nuer, Kpelle, Shilluk, Dinka, Golo, Zande, Haussa e Guang; Liberia, 1914: Gola, Kpelle, Mende)
19. EDWARD MOFFAT WEYER, 1904-1998 (La Stoll-McCracken Siberian Arctic Expedition, isole Aleutine, Mare e Stretto di Bering, 1928: Aleuti; Ricerche archeologiche e antropologiche nel Sud-Ovest degli USA, 1929: Navaho; Peary Memorial Expedition, Groenlandia, 1932: Eschimesi (Inuit); Brasile, 1953: indios Chavante e Camayurà; Svezia e Messico, 1956: Lapponi (Sami) e Lacandoni; Arizona, 1957: Navaho)
20. PAUL WIRZ, 1892-1955 (Nuova Guinea, tra il 1915 e il 1955: Marind-Anim, Asmat; Canarie, Tibet, Caraibi, Ceylon, India, isole Salomone, Indonesia, tra il 1938 e il 1955)
21. ROSEBUD YELLOW ROBE (1907-1992) (South Dakota; New York: 1927).
.................
15. PAUL-ÉMILE VICTOR, 1907-1995
Suo è stato il primo libro sull’Artico e sugli eschimesi letto da ragazzo, nella prima metà degli anni ‘1960: Banchisa. Il giorno senz’ombra del 1955 (1939).
Racconto delle sue prime ricerche (1934-35, 1936-37) effettuate tra un gruppo di cacciatori artici della costa orientale groenlandese, scoperto solo nel 1884.
Da allora ho iniziato ad apprezzarlo, sia in letteratura, che assistendo ai suoi numerosi, ben confezionati, documentari televisivi.
Pev, acronimo dall’assonanza vagamente “plastica”, come semplicemente lo chiamarono coloro che gli furono più vicini, nel contempo è stato etnologo, esploratore e polarista.
Attratto in ugual misura dai deserti ghiacciati degli opposti “confini del mondo”, nell’ultima parte della sua vita vivrà in Polinesia. Realizzando, così, l’altro suo sogno da bambino...
Paul-Emile Victor nasce a Ginevra, in Svizzera, nel 1907 (...)
(...) è la Francia che gli deve riconoscenza per quanto di straordinario ha fatto tra i due Poli (...), in decenni di esplorazioni scientifiche effettuate dalle sue EPF: Expéditions Polaires Françaises, la cui denominazione si completa con: Missions Paul-Emile Victor...
Un’eccezionale “creatura” che dirigerà per ben ventinove anni, dal 1947 al suo ritiro (1976), e che darà luogo a 150 missioni, di cui ne comanderà personalmente 17 al Polo Sud e 14 in Groenlandia. Impiegando 4-5.000 uomini, compresi 2.500 ricercatori, oltre agli equipaggi di aerei, elicotteri e battelli…
(...) Approfondendolo, veniamo a sapere che Victor è stato un Innovatore: massiccio impiego di mezzi meccanici;
Mobilizzatore di uomini in favore delle EPF: autorità, scienziati, tecnici, Esercito, Marina, stampa, opinione pubblica;
Organizzatore: procura risorse finanziarie e personale, supervisiona l’acquisto di materiali, coordina i gruppi, si circonda di collaboratori competenti (...)
Comunicatore: oratore e divulgatore di talento, ha un’innata predisposizione per il racconto ed è consapevole del ruolo giocato dai media per ottenere il supporto delle autorità (...)
Inoltre è un ottimo Fotografo e Documentarista e si servirà ampiamente di radio e televisione.
Victor trascorre l’infanzia a Saint-Claude, nell’Alto Giura (...)
(...) Nel granaio, dove spesso si rifugia, legge libri e articoli su avventure, esplorazioni, etnologia.
Appassionandosi ai Poli e alla Polinesia.
(...) Nel 1928 entra nella Scuola Nazionale di Navigazione Marittima di Marsiglia, per poi passare, nel 1929-30, alla Marina Militare come aspirante tenente.
(...) Nel 1931 ottiene il brevetto di pilota d’aereo.
In seguito segue i corsi dell’Istituto di Etnologia del Museo di Etnografia del Trocadéro (futuro Museo dell’Uomo), interessandosi alla Polinesia e attratto particolarmente dalle lezioni del celebre Marcel Mauss (1933).
Laureatosi in Lettere, si diploma anche in Etnologia nel 1934. L’anno in cui, grazie a Paul Rivet, direttore del Museo, incontra l’altrettanto famoso polarista Jean-Baptiste Charcot.
Due figure che, assicurandogli un doppio patrocinio (...), saranno di importanza fondamentale per il suo futuro.
Groenlandia orientale, 1934-35, 1936-37: Eschimesi Agmagssalik
Nel 1934, assieme a tre compagni (antropologo Gessain, geologo Perez, cineasta Matter), si imbarca sul Pourquoi pas?, storica nave del Comandante Charcot.
Sbarcando sulla remota e infida costa orientale della Groenlandia, dove rimane per un anno tra i poco conosciuti eschimesi di Agmagssalik, scoperti solo nel 1884.
Qui Victor segue alla lettera i suggerimenti del Maestro: essere curioso, annotare, disegnare e fotografare tutto.
(...) Tornato in Francia nel 1935, riscuote un ampio successo, grazie alle numerose conferenze e articoli sulla ricerca.
Nel 1936 con Gessain, Perez e il danese Knuth è nuovamente sull’isola.
Attraversato da ovest ad est l’inlandsis per 800 km, su slitte trainate da cani, e rimasto solo, per un anno vive in una famiglia a Kanghersetoatsiak “come un eschimese tra gli eschimesi”. Alla fine si esprimerà perfettamente nel dialetto inuktitut locale (...),
Tornato in patria, riporta 4.000 reperti etnografici al Museo. Ottenendo, ça va sans dire, ulteriore successo in campo scientifico e popolarità.
Nel 1938 con un raid transalpino da Nizza a Chamonix su slitte dimostra come le tecniche di trasporto eschimesi possano vantaggiosamente applicarsi in caso di inverni eccezionalmente rigidi in Europa.
Tra i Lapponi (Sami), 1939
Nel 1939 studia i Lapponi nel nord di Norvegia, Svezia e Finlandia. Poi lo scoppio della guerra (...)
Richiamato dalla Marina, presta servizio come assistente dell’Addetto Navale a Stoccolma.
Marocco, Martinica, Stati Uniti: 1940-1944
Dopo l’armistizio (1940), è prima incaricato di missioni etnologiche in Marocco e Martinica, poi si trasferisce negli Usa (1941).
Diventando tenente nell’Air Force (1943) e pilota e istruttore nella Scuola di Addestramento Polare, dopo aver seguito corsi di paracadutismo (1944).
In quest’anno crea una squadra di “ricerca e soccorso” per Alaska, Canada e Groenlandia e ottiene la cittadinanza americana. Torna infine in Francia (...).
Nascono le Expéditions Polaires Françaises (EPF), 1947: Groenlandia, Polo Sud
Grazie al suo carisma, al talento per le relazioni pubbliche, ad un’abile campagna di stampa e all’appoggio del Ministro dell’Economia, nel febbraio del 1947 nascono le Expéditions Polaires Françaises (EPF).
Il governo è stato convinto dell’utilità scientifica e strategica di una spedizione scientifica meccanizzata in Groenlandia, alla quale Victor ne aggiunge una seconda verso la Terra Adelia (Polo Sud), scoperta nel 1840 da Dumont d’Urville, per riaffermarvi la sovranità della Francia.
Così il Consiglio dei Ministri: “accetta il principio di inviare spedizioni polari francesi nell’Artico e nell’Antartico” (...).
La prima missione antartica del 1948-49 (...) fallisce, perché i ghiacci bloccano la nave Commandant Charcot.
Solo nel 1950 Liotard e Douget potranno piantare la bandiera francese nella Terra Adelia.
Nel 1951, in qualità di Consigliere Speciale dell’esercito statunitense per la Groenlandia, scopre che l’inlandsis, l’immenso ghiacciaio che la ricopre, è composto da tre grandi “isole”.
Nel 1952-53, sempre in questa veste, partecipa alle campagne dell’Operazione Nord.
(...) Victor andrà per la prima volta nel 1956 al Polo Sud, dove nel 1959 sarà costruita la base permanente francese d’Urville.
Anno in cui il governo dà formali assicurazioni circa la continuità delle spedizioni al Polo Sud, che avranno cadenza annuale fino al 1975-76.
Nel 1955-1960 concepisce la grandiosa ECIG (Expédition Glaciologique Internationale au Groenland).
Sulla scia delle spedizioni EPF, che ne conservano la leadership, le missioni diventano infatti internazionali (...).
Nel 1959 Victor dirige quella principale.
Ottenendo riconoscimenti da tutto il mondo, per via della logistica perfetta e del sistematico e integrale studio dell’inlandsis.
A partire dal 1962 si interessa alla difesa dell’Uomo e dell’Ambiente.
In quest’ambito fonda nel 1974 un suo Gruppo, al quale aderiranno personalità come Cousteau, Herzog, Tazieff.
A Bora Bora, Polinesia francese, 1977-1995
Nel 1977 realizza infine il sogno polinesiano.
Andando a vivere sull’isolotto deserto di Motu Tane, all’interno della laguna della fascinosa Bora Bora, nell’arcipelago francese della Società.
(...) Dieci anni dopo, ad 80 anni, torna al Polo Sud.
Poi (...) raggiunge anche il Polo Nord!
Nel 1995 Victor muore sull’isolotto ad 87 anni.
Come era suo desiderio, con ogni onore riceverà il classico funerale della marineria: la salma sarà fatta scivolare nell’oceano dalla fregata Dumont d’Urville…
LE GRANDI AVVENTURE DELL’ANTROPOLOGIA.
Antropologi culturali, sociali, fisici, applicati, etnologi, etnografi, etnomusicologi, etnostorici
Vol. 3: da KNUD RASMUSSEN A ROSEBUD YELLOW ROBE (E-Book e versione cartacea, 188 pp, 124 note, 157 immagini)
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martedì 1 aprile 2025
312. NARSAQ (COSTA OCCIDENTALE DELLA GROENLANDIA MERIDIONALE, DANIMARCA). Dalla caccia alle balene dei “preistorici” THULE a quella degli odierni KALAALLIT. La Groenlandia Occidentale e la caccia alle balene nello Stretto di Davis. DA: BALENE E BALENIERI, TRA NORD ATLANTICO, PACIFICO SETTENTRIONALE, MAR GLACIALE ARTICO. VAGABONDAGGI ALLA RICERCA DELLE TESTIMONIANZE DELL’ERA DELLA CACCIA ALLE BALENE
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La cittadina groenlandese meridionale di Narsaq, già Nordprøven (© Franco Pelliccioni) |
Cosa c'è nel libro:
1. PREMESSA ; 2. INTRODUZIONE - LA CACCIA NELLA PREISTORIA: ALTA, NORD NORGE - I BALENIERI E L'ESPLORAZIONE - LA CACCIA ALLE BALENE, TRADIZIONALE ATTIVITÀ ECONOMICA DI ALCUNE COMUNITÀ MARITTIME EUROPEE 3. LA CACCIA ALLE BALENE PRESSO ALCUNE POPOLAZIONI AUTOCTONE AMERICANE 4. GLI AVVISTAMENTI DI BALENE; 5. LA CACCIA ALLE BALENE: STORICA- NELLA COLOMBIA BRITANNICA (CANADA) - A SAINT-PIERRE ET MIQUELON (FRANCIA) - LE STAZIONI BALENIERE DI TERRANOVA (PROVINCIA DI TERRANOVA E LABRADOR, CANADA) - LE STAZIONI DI CACCIA ALLE BALENE DEL CUMBERLAND SOUND - KEKERTEN, IL CUMBERLAND SOUND E L’INIZIAZIONE ANTROPOLOGICA SUL CAMPO DI FRANZ BOAS - NELLE ISOLE SHETLAND (SCOZIA, UK) - NELLE ISOLE ORCADI (SCOZIA, UK) - NELLE ISOLE SVALBARD, NORVEGIA - NELLE EBRIDI ESTERNE (SCOZIA, UK) 6. LA CACCIA ALLE BALENE: ATTUALE - IQALUIT (GIÀ FROBISHER BAY, ISOLA DI BAFFIN, ARTICO ORIENTALE, NUNAVUT, CANADA) - A RESOLUTE BAY (OGGI QAUSUITTUQ, CORNWALLIS ISLAND, HIGH ARCTIC, NUNAVUT, CANADA) - NARSAQ (COSTA OCCIDENTALE DELLA GROENLANDIA MERIDIONALE, DANIMARCA) - NELLE ISOLE FÆR ØER (DANIMARCA): IL GRINDADRÁP, LA CACCIA COMUNITARIA - IN ISLANDA - IN NORVEGIA, QUANDO LA CACCIA ALLE BALENE NON È COSÌ PUBBLICIZZATA, COME L’ISLANDESE, LA FAROESE (O LA GIAPPONESE) 7. BALENE, UNA SCHEDA PICCOLE: MEDIE: GRANDI: 8. APPENDICE LA CACCIA ALLE BALENE NELL’ARCIPELAGO DI MADEIRA (PORTOGALLO), 1941-1981 IL GIGANTESCO FLOP DELLA CACCIA ALLE BALENE NELL’ARCIPELAGO DELLE CANARIE (SPAGNA), 1784-1806 9. BIBLIOGRAFIA
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NARSAQ (costa occidentale della Groenlandia meridionale, Danimarca) -
Dalla caccia alle balene dei “preistorici” Thule a quella degli odierni Kalaallit
Dopo aver visitato sulle due sponde dell’Eiriks Fjord (oggi Tunugliafirdik) quanto rimane dell'Østerbygden, l’insediamento orientale vichingo: prima Brattahlið (con la fattoria di Eirík il Rosso - Eirík Rauði - e la chiesa di Thjóðhild), poi la Cattedrale di Gardar (oggi Igaliko), mi porto verso la foce di uno dei fiordi della frastagliatissima costa occidentale della più grande isola del mondo.
Il paesaggio che osservo assomiglia molto all’Inside Passage, tra Colombia Britannica e Alaska sud-orientale, che molti anni addietro avevo navigato (cap.4).
Ho infatti intenzione di raggiungere Narsaq sulla punta della sponda orientale del fiordo.
Dopo Qaqortoq (già Julianehaab), capoluogo del distretto, localizzato poco più a sud, è il centro più importante della Groenlandia Meridionale.
Rispetto ad altre cittadine groenlandesi, l’insediamento è relativamente recente.
Nordprøven, così all’inizio si chiamava, venne fondata nel 1830 come succursale commerciale della vicina Julianehaab, poiché dotata di un porto naturale, in grado di ospitare navi importanti.
Così i locali cacciatori di balene e foche riusciranno a barattare grasso e pelli, con caffè, zucchero, pane e grano saraceno.
Anders La Cour Vahl, Direttore dell'Ufficio Turistico di Narsaq, mi guida nella visita a quella che è considerata la “perla della Groenlandia meridionale”.
Così sono anche in grado di osservare, alla periferia della cittadina, i resti di alcune tombe del popolo dei “cacciatori di balene” di Thule.
Mentre nel Narsap Katersugaasivia, il piccolo Museo adiacente al porto vecchio, ospitato all’interno del vecchio spaccio danese, posso apprezzare, sia le ricostruzioni storiche vichinghe, con relativi reperti originali, che la cultura Inuit.
Testimoniata anche dall’esposizione di alcuni kayak e da un grande umiak.
Probabilmente l’ultimo esistente nella comunità e, a suo tempo, utilizzato anche per la caccia alle balene (...)
(...) La Groenlandia Occidentale e la caccia alle balene nello Stretto di Davis
Gli Inuit dall’inizio del XVIII secolo avrebbero avuto parecchie occasioni di osservare il sopraggiungere annuale delle navi degli upernaallit (“gli uomini della primavera”).
Balenieri europei ed americani, che risalivano le coste dell'isola, per dare la caccia ai cetacei.
Già nel 1700 i balenieri americani erano presenti nello Stretto di Davis, tallonati mezzo secolo dopo dai britannici.
Mentre la colonizzazione danese dell’isola prenderà le sue prime mosse un paio di decenni più tardi, nel 1721.
Quando verrà attrezzata una nave come baleniera.
Più tardi nell’isola verrà imposto il monopolio commerciale del Den Kongelige Grønlandske Handel (1776), come già era avvenuto per l’Islanda e le isole Fær Øer.
Nel frattempo (1770) lungo la costa erano state già fondate alcune stazioni baleniere.
Alla fine del 1780 otto stabilimenti utilizzavano 12 navi e un numero imprecisato di barche, impiegando un folto numero di addetti, sia europei, che nativi.
La guerra tra Danimarca-Norvegia e l'Inghilterra (1807-1814) impose un freno alla caccia.
Anche se i balenieri danesi erano ancora attivi sul finire del XIX secolo.
DA: BALENE E BALENIERI, TRA NORD ATLANTICO, PACIFICO SETTENTRIONALE, MAR GLACIALE ARTICO. VAGABONDAGGI ALLA RICERCA DELLE TESTIMONIANZE DELL’ERA DELLA CACCIA ALLE BALENE
(163 pp., 156 foto, 79 sono dell'A.)
E-Book: https://www.amazon.it/dp/B0C446WJWH
versione cartacea a colori (“premium”) di grande formato (16.99 x 24.41 cm): https://www.amazon.it/dp/B0C522JP54,
versione in bianco e nero: https://www.amazon.it/dp/B0C52BPD2B
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TUTTI I DATI (ECONOMICI, STATISTICI, DEMOGRAFICI, ETNOGRAFICI, ECC.) CONTENUTI NEI MIEI LIBRI SONO STATI ACCURATAMENTE VERIFICATI, INTEGRATI E AGGIORNATI AL MOMENTO DELLA LORO PUBBLICAZIONE.
318. E' ORA ON LINE LA VERSIONE IN BIANCO E NERO DEL PRIMO VOLUME (ATLANTICO) DEL LIBRO: PIRATI, CORSARI E CONTRABBANDIERI, TRA ATLANTICO DEL NORD E MEDITERRANEO, XV-XX SECOLO: IL SINGOLARE ITINERARIO DELL’AUTORE, ALLA SCOPERTA DI LUOGHI E AVVENIMENTI. PARTE I: ATLANTICO DEL NORD
PIRATI, CORSARI E CONTRABBANDIERI, TRA ATLANTICO DEL NORD E MEDITERRANEO, XV-XX SECOLO “b/w”: IL SINGOLARE ITINERARIO DELL’AUTORE, ALLA SCOP...

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