Gli Indiani osservano il passaggio del primo treno della Santa Fe, 1898 (New York Public Library) |
Cosa c'è nel libro:
AFRICA: Alessandria-Cairo, prima ferrovia dell’Egitto, dell’Africa, del Levante; La "ferrovia del deserto", Egitto-Sudan; A bordo di un treno della celebre “ferrovia di penetrazione” Mombasa-Kampala: l'Uganda Railways, Kenya; Il Lézard Rouge dei Bey di Tunisi, Tunisia; ASIA: La Ferrovia dell'Hejaz: La Damasco (Costantinopoli)-Medina; La Ferrovia Costantinopoli (Berlino)-Baghdad La Rumeli Demiryolu e l'Orient Express. AMERICA: White Pass and Yukon Route (Alaska, Stati Uniti -Yukon, Canada); Viaggio nella Colombia Britannica a bordo della cabina della storica locomotiva Royal Hudson, Canada; “C'era una volta il treno”... Storia della "Strada della Gente", la ferrovia dell’isola di Terranova, Canada; "Quel treno per Santa Fe": l'Atchison, Topeka e Santa Fe & Railway System nel "selvaggio" Sud-Ovest degli Stati Uniti, tra Natura e Cultura. EUROPA: Viaggio sulla storica ferrovia Parigi-Saint-Germain-en-Laye, Francia; Le Tramway du Mont-Blanc (T.M.B.): il tram che voleva arrivare sulla sommità del Monte Bianco, Francia; Treno per Montenvers e la Mer de Glace, Francia. In viaggio da Dublino a Kingstown, oggi Dún Laoghaire, sul primo treno del paese (1834), Irlanda.
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"QUEL TRENO PER SANTA FE": L'ATCHINSON, TOPEKA E SANTA FE & RAILWAY SYSTEM nel "selvaggio" Sud-Ovest degli Stati Uniti, tra Natura e Cultura
La Pista per Santa Fe
Il nome Santa Fe è un mito.
E una leggenda!
Perché è l'immagine di una città esotica e lontana, in un già distante - nel tempo e nello spazio - Far West.
Nel caso intendessimo "fuggire dal mondo" e dalla "pazza folla", forse vorremmo poterla raggiungere, magari a bordo di un treno!
Così, come nel secolo scorso, fecero quegli intrepidi pionieri americani, a bordo di carri trainati da cavalli o buoi.
O a cavallo dei loro destrieri.
Percorrendo faticosamente la lunga e altrettanto mitica pista per Santa Fe.
Cittadina situata al di là delle Montagne Rocciose, già spagnola (...), poi messicana (...), poi texana indipendente (...), infine statunitense (Nuovo Messico).
Così facendo essi mettevano in gioco la loro stessa vita, poiché spesso e volentieri venivano attaccati da bande urlanti di indiani sul piede di guerra (Comanche, Arapaho, Cheyenne).
E a rimetterci sarebbero quasi sempre stati, non i governanti o i militari, non gli avventurieri o i ricchi capitalisti.
Bensì i pacifici coloni e commercianti, poveri diavoli che intendevano far fortuna o trovare un avvenire in terre lontane.
E sulla pista per Santa Fe, semidesertica, bruciata dal caldo, con numerosi e difficili guadi, impararono a loro spese una semplice strategia difensiva.
Per contrastare o minimizzare quegli attacchi, avrebbero disposto i loro grandi Conestoga in circolo, o in quadrato, a mo' di fortezze mobili.
(...) La pista attraversava i territori abitati da Cheyenne, Arapaho e Comanche.
(...) Normalmente i carri trasportavano tessuti di cotone fino al Colorado e riportavano indietro pelli di castoro.
(...) Anni prima, nel 1821, il commerciante del Missouri W. Becknell partì verso sud-ovest, seguendo il fiume omonimo.
Scoprì un percorso, che superava le Rocciose al Passo Raton.
(...) Da allora, ogni anno, con un sempre crescente numero di carri, una-due carovane del Missouri si sarebbero dirette a Santa Fe.
(...) La pista, pur rimanendo sostanzialmente una strada commerciale, aveva aperto ai coloni il Sud-Ovest (...).
“Quel treno per Santa Fe”
Più tardi l'itinerario Kansas City-Nuovo Messico sarebbe stato percorso da un mezzo assai più veloce, il treno, che avrebbe poi proseguito la sua corsa attraverso il deserto fino in California.
Dimostrandosi un essenziale mezzo di comunicazione, in grado di collegare efficacemente le opposte coste degli Stati Uniti.
Sia la ferrovia, che la pista, scendendo dalle montagne sarebbero dovute entrambe arrivare fino a Santa Fe, autentica porta d'accesso al Sud-Ovest e al West del Grande Paese.
Allorché percorsi quei semidesertici altipiani (...), in più di un'occasione mi imbattei nelle tracce dell’ultimo protagonista della conquista dell'Ovest: la ferrovia Atchinson, Topeka e Santa Fe.
A partire da Kingman, nella bella Hualapai Valley (Arizona), dove faceva bella mostra di sé (...) una “storica” e fiammante locomotiva a vapore: la 3759, restaurata nel 1927, particolarmente adatta a terreni di montagna (...).
Rimasi poi sorpreso nel vedere come il treno arrivasse fin sulla soglia dello spettacolare Grand Canyon, a due passi dall'immenso precipizio.
Sotto una coltre di neve, ecco infatti spuntare un'improbabile stazioncina, dall'inconfondibile, puntuale stile di uno chalet svizzero di montagna.
Una presenza “fantasma”, resa ancora più tale dal bianco elemento (...).
Infine, allorché stavo per lasciare l'Arizona, per spingermi ancora più ad est (...), sia pure da lontano scorsi un convoglio che, veloce, transitava lungo la ferrovia nella Pianura del fiume Puerco, in prossimità di due delle più grandi attrattive naturalistiche dello Stato: il Deserto Dipinto e la Foresta Pietrificata.
La Storia delle ferrovie transcontinentali (...)
La ferrovia Atchison, Topeka e Santa Fe nacque per trasportare emigranti e merci da un capo all'altro del paese.
Poi dovette "inventarsi" un qualcosa, per continuare a sopravvivere: gli indiani, nel loro ambiente selvaggio e incontaminato…
(...) Nel 1859 l'Atchinson e Topeka esisteva solo negli atti dello Stato del Kansas.
Subito i suoi dirigenti pensarono bene che, se volevano denaro pubblico, statali e federali, dovevano collegare qualcosa di più, possibilmente anche più distante dalle loro “scrivanie”.
Nel 1863 venne così aggiunto il nome Santa Fe alla primitiva ragione sociale.
Uno spreco di vernice per le insegne…
Poiché nei decenni a venire, per tutti, quella sarebbe stata, solo e soltanto, la Santa Fe!
(...) Si deve infatti ricordare come la costruzione delle linee ferroviarie nell'Ovest rendesse disponibile un "mercato" dei bisonti, le cui carni e pelli erano richiestissime ad est.
"Ne seguì uno dei più ignobili massacri di animali ai quali il mondo abbia mai assistito".
(...) Massacro di bisonti e massacro di indiani portarono questi ultimi a considerare l'assalto ai convogli ferroviari un must etnico-culturale!
Come fecero (...) i Cheyenne sul finire dell'estate del 1867.
Un secondo trattato di pace con gli indiani a Fort Laramie nel Wyoming, nel 1868 consentì di aprire finalmente il continente ai collegamenti ferroviari (...).
La Atchison, Topeka & Santa Fe
(...) Probabilmente il trattato di Fort Laramie costituiva il segnale che si aspettava per muoversi.
Bisognava pur far qualcosa di concreto.
(...) Fu perciò un "record" collocare quei primi 43 km di binario da Topeka.
La coltivazione nel Kansas di un particolare tipo di grano duro, da parte dei Mennoniti ucraini, salva dal fallimento la ferrovia
L'anno dopo un aiutino fu dato da gente venuta da fuori.
Uomini ben diversi dai rozzi operai, che costruivano la ferrovia.
I primi immigrati Mennoniti giunti dall'Ucraina andarono ad insediarsi proprio lungo i binari.
Venendo da terre ben più fredde, iniziarono la coltivazione di un particolare tipo di grano duro, che si raccoglie a primavera.
Ben presto diventerà la principale coltura del Kansas e il principale carico dei treni della Santa Fe.
Passi da gigante vennero fatti in seguito.
(...) Nel 1873 arrivava ai confini con il Colorado (...).
Il che voleva dire vendere 3 milioni di acri di terreno ai coloni.
Il ricavato consentì un'ulteriore espansione, che la mise subito in competizione con la Kansas Pacific, la Southern Pacific e la Denver & Rio Grande.
(...) La prima corsa tra Chicago e Los Angeles fu effettuata nel 1892 dal California Limited.
Ma già l'anno appresso la ferrovia faceva bancarotta.
Bisognava subito rialzare la testa.
Ciò che avvenne nel 1896.
Si pensò a qualcosa di nuovo, capace di riscattare nel paese il buon nome della Santa Fe.
Si guardò all'interno, alla natura e alla cultura degli Stati Uniti.
Al Sud-Ovest.
La Santa Fe ha il diritto di passaggio in alcuni tra i più splendidi scenari esistenti in America
Anche perché la ferrovia aveva il diritto di passaggio in alcuni tra i più splendidi scenari esistenti in America.
(...) Bisognava provvedere a recuperare anche l'immagine di quelle sperdute terre.
Il Sud-Ovest: Mark Twain versus Teodoro Roosevelt
In passato altri, come Mark Twain (...), avevano remato al contrario: "qui non crescono fiori, e non c'è un filo di verde a rallegrare lo sguardo.
Gli uccelli che volano su questa terra portano con sé ciò di cui hanno bisogno".
Una fortuna che, quaranta anni più tardi, Teodoro Roosevelt, Presidente degli Stati Uniti, sollecitò gli americani: "a considerare il valore essenziale di una delle maggiori risorse americane: il suo impareggiabile scenario naturale (…)
È l'amore del Paese che accende e mantiene vivo il sacro fuoco del patriottismo.
E questo amore è suscitato principalmente dalla bellezza del paese" (...).
Moderne tecniche pubblicitarie invitano a "conoscere il paese", il "selvaggio Ovest", grazie alla ferrovia
(...) Nel 1900 iniziava il "più elaborato, ambizioso ed efficace programma di pubblicità di potenziamento mai inaugurato da una Ferrovia".
Negli anni ‘1890 la Santa Fe aveva portato alcuni famosi pittori in quelle zone: Moran (...), al quale fu commissionato un dipinto sul Grand Canyon (...); Lungren (dipinti del deserto del Sud-Ovest) (...);
La Santa Fe era in grado di attingere a piene mani nell'ampia riserva disponibile "in loco", per far rivivere "il romanticismo indiano".
Sapientemente sfruttò la vicinanza delle colonie intellettuali (letterati, pittori, fotografi (...), presenti già a cavallo tra il XIX e il XX secolo a Santa Fe e (...) nella non distante Taos, il più affascinante tra tutti i pueblos del Sud-Ovest (...)
A partire dal 1907 pubblicò annualmente calendari illustrati con scene indiane dipinte dai pittori del Nuovo Messico (...).
Si stamparono e distribuirono centinaia di migliaia di copie (...).
La sintesi creativa di interessi affaristico-culturali operata dalla Santa Fe è un esempio, forse unico al mondo, dell'impiego delle moderne tecniche pubblicitarie incentrate, soprattutto, nell'invito a "conoscere il paese", il "selvaggio Ovest" (...).
Il successo sarà strepitoso…
(...) la Santa Fe raggiungeva il Grand Cañyon nel 1901, dove farà costruire nel 1904 la stazione (...).
Nel frattempo la ferrovia si velocizzava.
Nel 1905 il Coyote Special da Chicago raggiunge Los Angeles in un tempo record: 44 ore e 54 minuti, alla straordinaria media di 81 km all'ora.
Nasceva anche la fama di una ferrovia veloce (...)
Nel 1918 arrivava a San Francisco, Los Angeles e San Diego, ad ovest.
La rete ferroviaria è pressoché completa.
Dopo St. Louis, ad est, raggiunge infatti Houston e Dallas a sud est; Pecos, El Paso, Phoenix a sud.
Oltre a Denver (...), Albuquerque nel Nuovo Messico, Adamana (Foresta pietrificata), Gallup.
DA: IL GIRO DEL MONDO… IN 15 TRENI: TRANSCONTINENTALI E DI LUSSO, DI PENETRAZIONE COLONIALE E MILITARE, DEI CERCATORI D’ORO, DEGLI HAJJI, “ALPINISTICI”
241 pp., 223 foto, di cui 136 a colori (102 sono dell'A.), 254 note, bibliografia |
E-Book: https://www.amazon.it/dp/B07XPFQGLW Versione cartacea a colori: https://www.amazon.it/dp/1692957171 Versione cartacea in bianco e nero: https://www.amazon.it/dp/1693164949 ... TUTTI I DATI (ECONOMICI, STATISTICI, DEMOGRAFICI, ETNOGRAFICI, ECC.) CONTENUTI NEI MIEI LIBRI SONO STATI ACCURATAMENTE VERIFICATI, INTEGRATI E AGGIORNATI AL MOMENTO DELLA LORO PUBBLICAZIONE. |
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