Locandina del film La Crociera Nera |
PREMESSA
PARTE PRIMA: LA CORSA PECHINO PARIGI, 1907
L’INVEROSIMILE SCOMMESSA! L’itinerario; I concorrenti; Il team italiano; La macchina; Il via; Al di là degli Urali; L’arrivo a Mosca; L’arrivo a Parigi
PARTE SECONDA: LE CROCIERE CITROËN
I QUATTRO RAIDS AUTOMOBILISTICI CITROËN, TRA VECCHIO E NUOVO MONDO André Citroën; I leaders sul terreno: Georges-Marie Haardt, Louis Audouin-Dubreuil, ma anche Victor Point
LA “CAPOSTIPITE” DELLE CROCIERE CITROËN: LA CROCIERA DELLE SABBIE (MISSION TUGGOURT-TIMBUCTÚ), 1922-23 Introduzione; Le macchine; Si parte; Si oltrepassa Abalessa, dove tre anni dopo si effettuerà la straordinaria scoperta della tomba di Tin Hinan, regina dei Tuareg; La missione Citroën continua ad avanzare nel Sahara; Arrivo nella leggendaria Timbuctú
L’AVVENTURA CONTINUA: L’INCREDIBILE CROCIERA NERA (CITROËN CENTRE-AFRIQUE) DEL 1924-25. UN VAGABONDAGGIO NEL CONTINENTE SENZA UGUALI! Introduzione; Le finalità della Crociera Nera; I partecipanti; L’itinerario; I preparativi; Le macchine; Infine si parte dalla Legione Straniera…; Attraverso la giungla equatoriale si costruisce una pista di centinaia di chilometri, grazie al millenarismo collegato a Bula Matari, l’esploratore Stanley; Sulle sponde del Lago Victoria, nell’Africa orientale britannica
LA MITICA CROCIERA GIALLA (MISSION CENTRE-ASIE),1931-1932. L’ESALTAZIONE CONTINUA! Introduzione: il progetto originale lungo la Via della Seta; Il 1931 è l’anno dell’Esposizione Coloniale di Parigi, la grande “vetrina” dell’Impero francese; Si modifica il progetto; Il gruppo Pamir: da Beirut all’Himalaia e oltre; Il gruppo Cina, con Victor Point e il celebre teologo-paleontologo Teilhard de Chardin; Il gruppo Cina attraversa la Porta del Gobi inoltrandosi nel Sinkiang (Xinjiang); Pamir e Cina insieme verso Peiping (Pechino); La missione continua verso l’Indocina .
UN FLOP COMPLETO: LA CROCIERA BIANCA (BEDAUX CANADIAN SUB ARCTIC EXPEDITION, ALIAS THE CHAMPAGNE SAFARI), 1934 Introduzione; I preparativi; Tassello dopo tassello si costruisce la grande “macchina” della spedizione; La partenza da Edmonton. L’itinerario; Il racconto “originale” della disfatta, ovvero la versione eurocentrica; La verità è una “finzione” cinematografica? Ovvero la versione canadese! Si torna ad Edmonton; Lo Champagne Safari, biografia filmica di uno stravagante megalomane e avventuriero, che è anche uno straricco industriale e un geniale inventore, un amico di re e di Hitler, forse un collaborazionista: ecco svelato il lato oscuro di Bedaux… BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE: Pechino-Parigi; Crociere Citroën; Africa (e Sahara)
...
Introduzione
Non ancora sufficientemente appagato dagli eccezionali risultati dell’impresa [Crociera delle Sabbie], Citroën decide di giocare “grosso”.
Il solo settore sahariano, il deserto, non è abbastanza vasto per sperimentare la sua sete di successo, di conoscenza, di pubblicità.
Così, una volta brillantemente “archiviata” la transahariana, desidera che la futura destinazione delle sue macchine sia il continente africano.
Sì, avete capito bene: proprio l’intero continente!
Da nord a sud, dall’Algeria alla punta estrema del Capo di Buona Speranza.
Non solo…
Perché va attraversato fin sulla costa dell’Oceano Indiano, e oltre.
Per spingersi fino in Madagascar.
Un progetto del tutto audace, estremamente ambizioso, certamente temerario, che rasenta l’impossibile.
Ancora oggi, sembra incredibile possa essere stato realizzato da un manipolo di uomini, sia pure coraggiosi, pronti a tutto, sperimentati, competenti!
Guidati sul campo dai soliti Georges-Marie Haardt e Louis Audouin-Dubreuil ed eterodiretti da André Citroën da Parigi (...).
Le macchine
Otto sono i veicoli cingolati B2.
Hanno rimorchio con riserve d’acqua, olio e benzina.
Tra loro c’è ancora lo Scarabeo d’Oro (...). E’ stato sottratto al Musee de l’Armée di Parigi, dove era esposto dopo la transahariana.
E c’è anche la Mezza Luna d’Argento (...).
I loro emblemi figurano sempre pittorescamente sui lati delle vetture, oltre che sui rimorchi.
Intorno a queste due macchine leggendarie e ai due leaders si formano i gruppi.
Nel primo, condotto dallo Scarabeo, con mappe, armi, documenti a bordo, ci sono: Elefante in Giro (archivio e denaro), oltre a Sole in Moto e Lumaca Alata (materiale cinematografico).
Al secondo gruppo, che fa capo alla Mezza Luna, è aggregata Colomba (materiale medico e viveri), Centauro (...) e Pegaso (...).
Tutte le sere, come facevano i cow boys con i loro carri nel Far West, dispongono le macchine in quadrato e si accampano all’interno.
Facendo la guardia per prevenire eventuali aggressioni.
Dappertutto la Crociera Nera incontrerà folle meravigliate ed entusiaste.
Perché una spedizione, che si muove nel Continente Nero con tutte quelle rombanti automobili, non è destinata, certamente, a passare inosservata!
Infine si parte dalla Legione Straniera…
Il 25 ottobre 1924, à Colomb-Béchar, a sud del Marocco, si tiene una cerimonia militare per l’imminente partenza della Crociera Nera
Verrà ripresa dal regista Léon Poirier.
Tre giorni dopo, (...), salutati dai legionari e dai fucilieri senegalesi si lascia il fortino della Legione Straniera.
La Crociera è diretta verso pressoché l’intero continente africano, in una grandiosa sfida che, al rientro in patria dei partecipanti, la farà entrare prepotentemente nella leggenda e nella storia.
Il primo tratto è quasi parallelo al precedente raid.
Il 5 novembre ci si inoltra tra le immensità delle sabbie del Tanezrouft.
La traversata dura dieci giorni, nel corso della quale la polvere sommerge veicoli e uomini.
E’ allora che Poirier ritiene che l’impresa debba più propriamente chiamarsi Crociera Nera.
In tre settimane è raggiunto il Niger (...).
Pochi giorni dopo a Niamey (24 novembre) sono accolti da oltre cento cavalieri Tuareg, “contorno” principale di una grande festa organizzata per loro.
Poi si arriva a Zinder.
Ripartiranno per Maradi, nella regione abitata dal popolo dei Peul, dove saranno ricevuti dal sultano Serki Moussa (...), attorniato da guardie, musici e cinque mogli, figlie del vecchio Barmou, sultano di Tessaoua, noto per il suo cospicuo harem forte di un centinaio di donne.
(...) Presto giungono le prime difficoltà.
A colpi di machete si dovranno aprire faticosamente la strada in mezzo ad erbe alte più di due metri.
In seguito dovranno attraversare burroni e fiumi su ponti di rami.
Il 14 dicembre sono (...) sulla costa nord occidentale dell’immenso lago Ciad.
(...) Adesso hanno già percorso 3.930 km e collegato il lago al Mediterraneo.
Dopo aver fatto rifornimento di carburante, fatto il periplo del lago, il 24 dicembre giungono a Fort-Lamy (oggi N’Djamena), capoluogo del Ciad.
(...) D’ora in avanti la loro avanzata li porterà verso regioni difficili, forse anche ostili.
Dove avranno anche modo di osservare le “donne dai piattelli labiali” della tribù Sara (nel Ciad), mentre nel Congo Belga cercheranno di evitare l’incontro con i feroci “uomini leopardo”, noti per i loro sacrifici umani.
In pochi giorni (...) raggiungono Fort-Crampel (oggi Kaga-Bandoro) e, due giorni dopo (...), già sono a Bangui, capoluogo dell’allora Oubangui-Chari, l’ultima tappa in una città dell’Africa Equatoriale Francese.
Il 19 gennaio le macchine si portano a Fort-Sibut, che lasciano per dirigersi verso est, raggiungendo (...).
Regioni a savana e boscaglia, a sud del Sudan anglo-egiziano, ricche di fauna.
Dove per oltre un mese (...) cacciano elefanti, giraffe, antilopi e bufali.
Da: GRANDI RAIDS AUTOMOBILISTICI DELLA STORIA: QUANDO L’AVVENTURA SI FA LEGGENDA. LA PECHINO-PARIGI E LE “CROCIERE” CITROËN, TRA AFRICA, ASIA E AMERICA DEL NORD
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