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mercoledì 25 settembre 2024

231. THÉODORE MONOD, 1902-2000: La commemorazione del Presidente della Repubblica Francese Jacques Chirac; Ricercatore contro corrente. Di volta in volta, o contemporaneamente, naturalista, geologo, botanico, ittiologo, oceanografo, saggio, vegetariano, pacifista; Pellegrino e majnoum, "folle del deserto" per i Mauri; L'incontro con Monod negli anni 1960 nella Biblioteca dell'Istituto Italo-Africano di Roma; L'IFAN Institut Français d’Afrique Noire, poi Institut Fondamental, Dakar, Senegal; Le sue mitiche méharées sahariane; Una scomparsa che mi rattrista; Una vita di uomo e studioso dedicata al Sahara, al "Nulla"; La méharée del 1934. LasciaTimbuctù, unendosi all'azalai, l'annuale carovana composta da tremila cammelli diretta verso nord, per andare a caricare le lastre di sale nelle antiche saline di Taoudeni. DA: ALLA SCOPERTA DEL MONDO. VOL.2 AFRICA

Théodore Monod, Oued Akerdil, dicembre 1998
(CC Some rights reserved Bruno Lecoquierre)

Cosa c'è nel libro: 

INTRODUZIONE; 1. MA'AT-KA-RA HATSHEPSUT, 1501-1479 a. C. (Deir al-Bahri nei pressi di Luxor: una ricognizione delle pitture a rilievo che raccontano i viaggi degli antichi egizi ; Verso la Terra tropicale di Punt; Il “racconto” continua sulle mura di Deir al-Bahri) 2. LUCIO CORNELIO BALBO MINORE, ca. 55-ca. 13 a.C. (La spedizione punitiva contro i Garamanti nel Sahara) 3. LEO AFRICANUS (al-Hasan ben Muhammad el-Wazzân al-Fasi), 1494-1554 (Iniziano i viaggi; Catturato dai corsari cristiani; A Rodi e Roma; La Descrizione dell’Africa…) 4. RICHARD POCOCKE, 1704-1765 (Viaggio in Oriente, 1737-1742) 5. MUNGO PARK, 1771-1806 (Alla scoperta del fiume Niger, 1794-1797; La seconda spedizione sul fiume Niger, 1805-1806) 6. FRIEDRICH KONRAD HORNEMANN, 1772-1801 (Nel Sahara, 1798-1801) 7. RENÉ CAILLÉ, 1800-1838 (Verso Timbuctú, 1827-1828) 8. IPPOLITO ROSELLINI, 1800-1843 (In Egitto con Champollion, 1828-29; L’arrivo ad Abu Simbel, 1828) 9. HEINRICH BARTH, 1821-1865 (Spagna, Maghreb, Libia, Egitto, Palestina, Asia Minore, Grecia; Nel Sahara, 1850-55; La rivalutazione della storia e delle culture dell’Africa) 10. AUGUSTE MARIETTE, 1821-1881 (In Egitto tra gli antichi papiri egizi, 1850; La scoperta del Serapeum) 11. JOHN HANNING SPEKE, 1827-1864 (Con Burton alla scoperta delle sorgenti del Nilo: i laghi Tanganyika e Vittoria; Con Grant di nuovo al lago Vittoria, scopre infine la sorgente del Nilo) 12. CARLO PIAGGIA, 1827-1882 (Tunisia, Egitto e Sudan; In Sudan, tra i “famigerati” cannibali Niam Niam; Tra Eritrea, Etiopia e Sudan; Ancora in Sudan) 13. PAUL BELLONI DU CHAILLU, 1835? -1903 (Nell’Africa Equatoriale Francese alla ricerca dei gorilla, 1855-59; Di nuovo in Africa, 1863-65; Scandinavia, Danimarca, Finlandia, Russia) 14. HENRY MORTON STANLEY, 1841-1904 (Combattente nella Guerra civile americana; giornalista nel West; corrispondente di guerra in Abissinia; Il “binomio” Livingstone-Stanley; “Ma trovate Livingstone”! Una traversata est-ovest del Continente Nero lunga 8.000 km; Si parte da Zanzibar; In Congo al servizio del re del Belgio, 1879-188; 2.400 chilometri per soccorrere Emin Pasha: Zanzibar, Congo, Ruwenzori, lago Alberto, 1887-1889) 15. PIETRO SAVORGNAN DI BRAZZA', 1852-1905 (In Gabon e, poi, la risalita del fiume Ogooué; Ancora sull’Ogooué; L’incontro con Stanley; La Missione nell'Occidente Africano; Commissario Generale di Gabon e Congo) 16. SIR WILLIAM MATTHEW FLINDERS PETRIE, 1853-1942 (Prima Stonehenge, poi Giza, in Egitto; Egitto, Grecia e Palestina) 17. SIR E. A. WALLIS BUDGE, 1857-1934 (Egitto, Sudan e Iraq) 18. HARRY HAMILTON JOHNSTON, 1858-1927 (Nord Africa, Africa occidentale portoghese, Congo, Tanzania, 1879-1884; Camerun, Protettorato della Costa del Niger, Mozambico, spedizione ai laghi Nyasa e Tanganyika (e Protettorato dell'Africa Centrale Britannica), Reggenza di Tunisi, Special Commissioner del Protettorato dell'Uganda, 1885-1901; Nelle giungle del Congo scopre l'Okapi Johnstoni, metà giraffa, metà zebra; L’Okapi) 19. JEAN-BAPTISTE MARCHAND, 1863-1934 (La Mission Congo-Nil giunge a Fashoda, sul Nilo Bianco (Sudan); La visita di Fashoda nel corso della mia seconda sessione di ricerca antropologica sul campo a Malakal) 20. JAMES BREASTED, 1865-1935 (La spedizione epigrafica in Egitto e Sudan del 1905-07; Primo survey archeologico di Egitto e Asia occidentale, 1919-20; Spedizioni in Palestina e Turchia, 1925) 21. ISABELLE EBERHARDT, 1877-1904 (Tra Maghreb, Svizzera, Francia e Italia, 1897-1899; In Algeria, 1900-1904) 22. LÁSZLÓ ALMÁSY, 1895-1951 (Tra Egitto e Sudan,1926-1927; la traversata Kenya-Sudan, 1929; Nell’Egitto sudoccidentale alla ricerca di Zerzura, la favolosa “oasi delle tre valli”, 1930…; Le spedizioni continuano, 1932-33, 1934-35; Attraverso il Grande Mare di Sabbia, 1935; L’incredibile operazione Salaam per conto dell’Afrika Korps di Rommel) 22.1. LA SCOMPARSA DELL’ARMATA DI CAMBISE NEL DESERTO LIBICO: LEGGENDA O REALTA’? 23. THÉODORE MONOD, 1902-2000 (Mauritania e Sahara occidentale, 1922, 1927-28; Sahara, 1929-1964) 24. LOUIS LEAKEY, 1903-1972 (Le spedizioni paleontologiche in Africa, 1923, 1926-35; La scoperta dello Zinjanthropus boisei, Tanzania, 1959) 25. ROGER FRISON-ROCHE, 1906-1999 (Alpi Savoiarde; Sahara; Ancora nel Sahara, 1948 e 1950; in Lapponia, 1956; Spedizione Berliet Ténéré-Ciad, 1959-1960; Artico canadese, 1966, 1969; Sahara, 1975)  BIBLIOGRAFIA

THÉODORE MONOD, 1902-2000

La commemorazione del Presidente della Repubblica Francese Jacques Chirac 

 "Ci ha lasciato un grandissimo umanista, un esploratore e un saggio che da giovanissimo aveva orientato la sua vita verso l'essenziale: la ricerca delle spiegazioni, per lui costituite dalla ricerca scientifica e da quella di Dio... 

Figura di camminatore, pellegrino del deserto, appassionatamente amava le partenze. 

Cercatore dell'assoluto sempre alla ricerca del suo Graal, che poteva essere un meteorite o un fiore. 

Era anche un poeta ed aveva la generosità di coloro che amano condividere le proprie passioni. 

I suoi libri erano degli affascinanti inviti al viaggio, alla scoperta dei deserti, ma erano anche viaggi interiori. 

Apparteneva a quel pugno di uomini che in ciascuna epoca, in una solitudine feconda e nell'impegno della vita pubblica, sanno orientare lo sguardo e il pensiero con esigenza e amore. 

Idealista, ecologo d'avanguardia, sempre pacifista, in ogni istante ci ha ricordato che il progresso non è niente se non è al servizio dell'uomo. " (Jacques Chirac, Presidente della Repubblica francese, 2000). 

Ricercatore contro corrente. Di volta in volta, o contemporaneamente, naturalista, geologo, botanico, ittiologo, oceanografo, saggio, vegetariano, pacifista

 Andando contro corrente in un mondo di iperspecialisti, Théodore Monod fa parte di una generazione di ricercatori la cui vocazione è quella di percorrere il pianeta, osservandolo e inventariandone le ricchezze sulla falsariga degli enciclopedisti del XVIII secolo. 

E' stato infatti, di volta in volta, o contemporaneamente, naturalista, geologo, botanico, ittiologo, oceanografo, saggio, vegetariano, pacifista: "il professore Théodore Monod ha interrotto ieri mattina, all'età di 97 anni, uno sciopero della fame di tre giorni nella Val d'Oise, per domandare l'abolizione delle armi atomiche a due passi dalla base militare nucleare di Taverny" (1999), esploratore, archeologo, scienziato, antropologo, difensore degli animali e dell'ambiente: "dobbiamo imparare a rispettare la vita sotto tutte le sue forme.

Non si devono distruggere senza ragione queste erbe, questi fiori, o questi animali, anch'essi creature di Dio". 

Pellegrino e majnoum, "folle del deserto" per i Mauri

E ancora: pellegrino e majnoum, "folle del deserto" (così era soprannominato tra i Mauri), poeta, cercatore dell'assoluto, "ha continuamente agito con l'esigenza di una personalità forgiata dal rigore e dalla nobiltà d'animo", sempre circondato in Africa di un immenso rispetto 

L'incontro con Monod negli anni 1960 nella Biblioteca dell'Istituto Italo-Africano di Roma

 Il nome di Monod mi è famigliare fin da quando, studente della scuola superiore, pieno di meraviglia e di curiosità vagabondavo tra gli alti e stracolmi scaffali della Biblioteca dell'allora Istituto Italiano per l'Africa, nei pressi dello Zoo di Roma. 

Dopo la chiusura estiva della scuola, amavo infatti passare molto del mio tempo in appassionanti sessioni di ricerche etno-antropologiche e storiche, sotto la benevola guida del simpatico Direttore, l'etnologo napoletano Armando Cepollaro. 

Ricognizioni generali che, più tardi, impressero una direzione al mio futuro. 

In quelle occasioni, allorché "rovistai" tra gli scaffali del Senegal e dell'Africa occidentale, o tra quelli relativi a Nord Africa e Sahara, non avrei potuto non memorizzare il nome di Monod: là c'erano anche i suoi libri. 

L'IFAN  Institut Français d’Afrique Noire, poi Institut Fondamental, Dakar, Senegal

Oppure quando passai velocemente in rassegna le riviste pubblicate dall'allora Institut Français d’Afrique Noire (Dakar), più tardi divenuto Institut Fondamental (1965). 

Escamotage che consentì di conservare lo storico acronimo IFAN. L’IFAN, che sarebbe diventato il più grande centro di ricerche scientifiche di tutta l'Africa occidentale francese, fu creato proprio dal Monod (1938), che ne fu il Direttore fino al 1965. 

 Il Grande Vecchio Sahariano ci ha lasciato alla veneranda età di 98 anni. 

Le sue mitiche méharées sahariane

Lui che, ottantaquattrenne, si recava ancora nel deserto per una delle sue ormai mitiche méharées

Vocabolo coniato da Conrad Kilian, l'amico esploratore e geologo sahariano, che Monod non solo inverò, ma che seppe esaltare nelle sue numerose cavalcate ed esplorazioni nel deserto in sella ai méhari, dromedari da corsa. 

Una scomparsa che mi rattrista

La sua scomparsa mi colpì personalmente, poiché la sua figura è stata indissolubilmente connessa agli entusiasmi e alle aspettative di un adolescente. 

È come se una parte di me si fosse spenta con lui... 

Théodore Monod (Rouen 1902 - Parigi 2000) è figlio di un pastore e teologo protestante, che eserciterà un ruolo fondamentale nell'elaborarne la personalità. 

(...) Nel 1926 la sua tesi verterà sui crostacei. 

Il tutto grazie al materiale raccolto nel corso delle prime missioni di ricerca in Africa, che lo hanno avvicinato al Sahara. 

Una vita di uomo e studioso dedicata al Sahara, al "Nulla"

 Ne resterà così ammaliato che al "Nulla" dedicherà la sua vita di uomo e di studioso.

(...)  A decine si susseguiranno i suoi viaggi nel deserto. 

Tra il 1953 e il 1964 percorrerà 5.200 km a piedi e su méhari 

La méharée del 1934. LasciaTimbuctù, unendosi all'azalai, l'annuale carovana composta da tremila cammelli diretta verso nord, per andare a caricare le lastre di sale nelle antiche saline di Taoudeni  

Timbuctù, 25 ottobre 1934. 

Ho già fatto tanta strada, ma il 29 dovrò ripartire per il nord, e per sei mesi (…) tremila cammelli saliranno a Taoudeni per caricare le lastre di sale. 

In file interminabili, come tanti tronconi di un serpente gigante che si sposta sulla superficie del suolo con un movimento lento e continuo - una vera progressione da millepiedi - l’azalai [carovana che va a caricare sale nei centri di estrazione sahariani] scivola prima fra le ultime acacie del Sahel, sulla steppa a cram-cram [graminacea urticante del Sahel], poi sale e scende all’infinito le dune fisse dell’Azaouad, saggiamente ordinate in file parallele (…) 

(…) da Taoudeni volevo raggiungere le antiche miniere di sale di Teghazza, dove mi avevano preceduto solo due “civili”: Ibn Battuta nel 1352 e René Caillié nel 1828 (…) 

Per mesi abbiamo errato insieme attraverso le solitudini dell’Erg [deserto sabbioso] Chech, dell’Azlef, dello Hank, del Lemriyé, paesaggi senza forma e senza colori, pianure, reg [pianura coperta d’arena, piccoli sassi o ghiaietto], dune, reg, pianure, dune e così di seguito (…) presso lo Oum el Jëiem, ammucchiati, due cadaveri di cammello e quello di un uomo: disseccati (…)

DA: ALLA SCOPERTA DEL MONDO. VOL.2 AFRICA
Archeologi, Esploratori, Grandi Viaggiatori,Geologi, Naturalisti, Paletnologi
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