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lunedì 26 agosto 2024

205. Louise Arner Boyd, la "donna di ghiaccio". Nel 1955 l'esploratrice statunitense sorvolava il Polo Nord, ma aveva già effettuato ben sette spedizioni nell’Artico. DA: ALLA SCOPERTA DEL MONDO. VOL. 3: ARTICO – ANTARTICO

Louise Boyd nel porto di Tromsø, 28 giugno 1928
(foto Anders Beer Wilse)

Cosa c'è nel libro:

INTRODUZIONE; ARTICO: 1. JOHN RAE, 1813-1893 (Premessa: la scomparsa della spedizione Franklin alla ricerca del leggendario Passaggio a Nord-Ovest, 1847; Il “personaggio”: un orcadiano al servizio della Compagnia della Baia di Hudson); 2. SALOMON AUGUST ANDRÉE, 1854-1897 (La visita allo Scott Polar Research Institute di Cambridge; La misteriosa scomparsa di un pallone aerostatico diretto al Polo Nord, 1897; Il mistero svelato trentatré anni dopo, nel 1930; I personaggi della tragedia polare, direttamente o indirettamente coinvolti; Biografia; La partenza dell’Aquila: il breve volo e, poi, lo schianto sulla banchisa polare, 1897; La marcia dei tre esploratori sui ghiacci della banchisa; Il ritrovamento della spedizione, 1930) 3. PEARY, 1856-1920 (3.1 La “corsa al Polo”; 3.2 Un ritratto di Peary; 3.3 Polemiche, verifiche e una conferma; 3.4 Biografia; 3.4.1 Le Spedizioni, dal 1884-85 al 1898-1902: Nicaragua, Groenlandia, Ellesmere (Canada); 3.4.2 La nave Roosevelt; 3.4.3 Le Spedizioni, 1905-06: Ellesmere e verso il Polo Nord: 87° 6’ Lat N. La Roosevelt si spinge fino agli 82°20’ Lat N; 3.4.4 Le Spedizioni, 1908-09: la “Conquista del Polo”; 3.4.5 Epilogo: tra trionfo e amarezza) 4. WILLIAM MARTIN CONWAY, 1856-1937 (L’arrivo nelle Svalbard, 1896; Biografia, la fase artistica; La fotografia come documentazione delle sue spedizioni; Biografia, la fase alpinistica: Alpi, Karakorum, Himalaya, Ande, Terra del Fuoco) 5. ALFRED WEGENER, 1880-1930 (Lo tsunami del 2004, la teoria della deriva dei continenti e Wegener; Biografia; Due spedizioni in Groenlandia: 1906-08 e 1912-13; La terza (e ultima) spedizione in Groenlandia per installare, al centro della calotta glaciale (ilandsis), la base scientifica Eismitte, 1930; Il progetto; Le negatività presenti nel progetto: difficili condizioni climatiche, l’assenza di una solida leadership…; Un rientro fatale per Wegener) 6. LINCOLN ELLSWORTH, 1880-1951 (Biografia; Con Amundsen in aereo, 1925; A bordo del dirigibile Norge sorvola il Polo Nord, 1926; A bordo del dirigibile Graf Zeppelin sorvola la Terra di Francesco Giuseppe, 1931; La prima traversata aerea del Polo Sud, 1935-36) 7. LOUISE ARNER BOYD, 1887-1972 (Dall’High Society… all’Artico; Svalbard, Terra di Francesco Giuseppe, 1926; Nell’Atlantico del Nord, 1928: dalla Terra di Francesco Giuseppe alla Groenlandia, alla ricerca di Amundsen; Di nuovo nella Terra di Francesco Giuseppe, tra i Lapponi (Sami) della Scandinavia e nella Groenlandia orientale, 1930-1938; La missione strategico-militare nella Groenlandia nord-occidentale, 1941; Il volo sopra il Polo Nord, 1955) ANTARTICO: 8. VIVIAN FUCHS, 1908-1999 (Biografia; La spedizione nella Groenlandia orientale, 1929; Kenya, Uganda-Zaire, Tanzania, 1930-31; Lago Turkana, Kenya, 1934: la misteriosa scomparsa di due scienziati; Tanzania, 1937-38; Nelle Isole Falkland, 1947-1950; La Grande Traversata Antartica, 1957-58: la Commonwealth Trans-Antarctic Expedition; L’organizzazione della spedizione; La realizzazione delle basi Shackleton, South Ice, Scott e di depositi sull’altopiano polare, 1955-57; Inizia l’attraversamento dell’Antartico di Fuchs: 24 novembre 1957; Al Polo Sud: 19 gennaio 1958) BIBLIOGRAFIA

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Dall’High Society… all’Artico: Louise Anne Boyd
 
 Louise Anne Boyd nasce in una famiglia molto facoltosa a San Rafael, nei pressi di San Francisco (California), nel 1887. 

Il padre è proprietario di un’importante compagnia finanziaria, la Boyd Investment Company (...)

 Alla sua morte (1920) Louise eredita, perciò, un cospicuo patrimonio: ben tre milioni di dollari! 

Comincia, così, a viaggiare intensamente in Europa. 

 Svalbard, Terra di Francesco Giuseppe, 1926 
 L’iniziale attenzione verso l’Artico è del 1926. Anche se è superficiale e riguarda habitat e fauna.
 
Affidatasi ad un esperto polarista, Francis de Guisbert, noleggia la norvegese Hobby, “nave fochiera” (sealer) già utilizzata da Amundsen come nave-rifornimento, al tempo del sorvolo del Norge sopra il Polo. 

Con un gruppo di amici, tra cui i conti spagnoli Rivadavia, fa una crociera estiva alle isole Svalbard.
 
Mangiando caviale. 

 Cacciando foche e orsi bianchi (suoi sono 11 dei 29 esemplari abbattuti…).

 Girando films. 

La nave si spingerà fin nella remota Terra di Francesco Giuseppe. 

Sarà così la prima donna a sbarcare nelle isole di questo arcipelago artico, da poco divenuto ufficialmente territorio sovietico, grazie alla politica della sector line.

  (...) "Louise Anne Boyd è stata un’esploratrice artica, ma anche una influente esponente dell’Alta Società. 

Riuscendo agevolmente a passare, con grazia e savoir faire, da un ruolo all’altro… 

D’altronde afferma con sincerità che: “come la maggior parte delle donne, amo le cose piacevoli. 

Anche se durante una spedizione indosso calzoni e stivali, a volte senza neppure toglierli mentre dormo (…) 

Ma, prima di salire su in coperta, mi inciprio il naso. Non importa quanto agitato sia il mare”. 

Fatto che la “dice lunga” su questo avventuroso personaggio che, a 68 anni compiuti, volerà - prima donna nella storia a farlo - sopra il Polo Nord!

   Eppure [come abbiamo visto]  non è questo certamente il suo primo exploit, né il più importante di tutti. 

Altri, certamente più arditi, gli itinerari esplorativi. 

Tutti rigorosamente concernenti l’Artico, tanto da essere soprannominata: “ice woman”, la “donna di ghiaccio”!

(...) Scrive ancora Louise: "La vita di bordo è sempre abbastanza spartana, 

Non c’è acqua corrente, doccia, o bagno. 

Si indossano solo cappotti pesanti e alti stivali, per proteggersi dalle onde del mare. 

Non ci sono frigoriferi e il cibo è tutto in scatola. 

In abbondanza, poiché se ne porta molto di più del necessario, in caso la nave si incagli o venga bloccata dai ghiacci della banchisa, che normalmente vanno frantumati a colpi di dinamite. 

Appena si sbarca, gli studiosi danno inizio in maniera febbrile alle loro attività. 

In poche settimane, prima del richiudersi della banchisa, si devono far foto e raccogliere campioni botanici et alia".

  Ogni giorno compie ricognizioni a largo raggio con i suoi scienziati. 

Mentre esamina di sera, alla fioca luce delle lampade ad olio, quanto collezionato. 

Sviluppando e catalogando fotografie. 

Intelaiando campioni. 

Anche se sostiene come: “il reale lavoro di una spedizione comincia al ritorno. 

Trascorrerò l’inverno e la prossima estate ad analizzare le nostre scoperte. 

Si rimane esploratori anche quando si è nella propria casa…”

Da: ALLA SCOPERTA DEL MONDO. Esploratori, Geologi. VOL. 3: ARTICO – ANTARTICO 

E-Book e versione cartacea in bianco e nero di grandi dimensioni (16,99 x 1,17 x 24,41), 133 pp., 84 note, Bibliografia, 116 immagini (8 sono dell'A.) 





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