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domenica 25 agosto 2024

204. Tim Severin, tra Europa, America e Asia, sulla scia di avventurose navigazioni antiche, medievali e ottocentesche. Il “viaggio nelle Isole delle Spezie”, con The Malay Archipelago come Portolano e Baedeker: Indonesia (1996). Da: MASTERS & COMMANDERS VERSO L’IGNOTO. NAVIGAZIONI STRAORDINARIE AI CONFINI DELLA TERRA. PARTE III: XX SECOLO

 

L’itinerario seguito da Severin tra Indonesia e Nuova Guinea Occidentale (Perry-Castañeda Library Map Collection, The University of Texas at Austin)

Premessa

Per molti anni (dal 1995 al 2012) ho collaborato alla storica Rivista Marittima, pubblicando anche un supplemento sull’isola di Creta, oltre che al Notiziario della Marina. Inoltre sono stato onorato più volte dei Patrocini che lo Stato Maggiore della Marina Militare mi ha concesso per le ricerche condotte in Atlantico (tra il 1982 e il 1998), nell’ambito del mio Programma sulle Comunità Marittime dell’Atlantico del Nord.

Cosa c'è nel libro:

Introduzione; 1. Otto Nordenskjöld, 1869-1928 (Al Polo Sud) 

2. Roald Amundsen, 1872-1928 (Alla Conquista del mitico Passaggio a Nord-Ovest, 1903-1906; La Gjøa salpa da Cristiania (Oslo); Alla conquista del Polo Sud; Nel Passaggio a Nord-Est per lasciarsi trascinare verso il Polo Nord dalla deriva dei ghiacci (1918-1926); Si vara la Maud (1917); A Cambridge Bay, nell'Artico canadese, viene scoperto nel 1996 il relitto della Maud di Amundsen-Sverdrup; Al Polo Nord per via aerea (1926) 

3. Luigi Amedeo di Savoia, Duca degli Abruzzi, 1873-1933 (25 aprile 1900: la spedizione della Stella Polare raggiunge la latitudine più a nord del mondo: 86° 34' ; La Stella Polare salpa da Cristiania (Oslo); Un’altra circumnavigazione è seguita dalla scalata (riuscita) del Ruwenzori e da quella (fallita) del K2; In Somalia) 

4. Jean-Baptiste Charcot, 1867-1936 (Al Polo Sud (1903-1905, 1908-1910); In Nord Atlantico (1920-1924) e nell’Artico (1925-1936)

5. Gunnar Isachsen, 1868-1939 (Iniziano le annuali spedizioni governative norvegesi alle Svalbard (1909); Con la Norvegia al Polo Sud (1930-1931) 

6. Donald Baxter MacMillan, 1874-1970 (Un grande divulgatore scientifico; Le prime spedizioni artiche (1908-1917); Le spedizioni polari con la Bowdoin (1921-1954) 

7. Thor Heyerdahl, 1914-2003 (La zattera del Kon-Tiki (1947) 

8. Tim Severin, 1940 (Il “viaggio di San Brandano”: Ebridi Interne ed Esterne (Scozia), Fær Øer, Islanda, Terranova (1976-1977); Il “viaggio di Sindbad il marinaio”: India, Sri Lanka, Cina (1980-1981); Il “viaggio di Giasone e degli Argonauti”: Mar Nero (1984); Il “viaggio di Ulisse”: Mediterraneo (1985); Il “viaggio cinese verso le Americhe”: Hong Kong, Taiwan, Giappone, Oceano Pacifico (1993); In Vietnam si costruisce la zattera di bambù; La Hsu Fu salpa da Hong Kong; Il “viaggio nelle Isole delle Spezie”, con The Malay Archipelago come Portolano e Baedeker: Indonesia (1996); La spedizione di Wallace: Malesia, Indonesia, Nuova Guinea (1854-1862); “Alla ricerca di Wallace” in Indonesia, a bordo del prahu “Wallace” 

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Il “viaggio nelle Isole delle Spezie” , con The Malay Archipelago come Portolano e Baedeker: Indonesia (1996)

   "Il prossimo viaggio per mare di Severin è completamente diverso da tutti quelli che l’hanno preceduto. Poiché non va a verificare ipotesi. Non deve riscontrare la veridicità, o meno, di viaggi leggendari o storici, di miti e storie. Non deve, soprattutto, costruire repliche di antiche imbarcazioni. A lui basterà utilizzarne una tradizionale indigena, appositamente fabbricata per lui.

   E ancora: non deve compulsare una miriade di libri. Né avventurarsi in polverosi archivi di mezzo mondo. Questa volta gli basterà leggere attentamente un solo volume, che per Severin rappresenta una guida del tutto particolare e straordinaria. L’ha pubblicato nel XIX secolo un famoso connazionale, anche se non celebre come avrebbe meritato... Poiché il naturalista Alfred Russell Wallace, coevo di Darwin, pressoché contemporaneamente a lui aveva ipotizzato la teoria dell’Evoluzione della Specie!

(...) “Alla ricerca di Wallace” in Indonesia, a bordo del prahu “Wallace”

   "È così che, nel marzo del 1996, Severin con un equipaggio di cinque membri effettua un viaggio di tre mesi nelle Isole delle Spezie, a bordo di un natante tradizionale, che naturalmente ha chiamato Wallace. L’imbarcazione è stata costruita per l’inglese all’inizio dell’anno da artigiani locali della piccola isola di Warbal, nell’arcipelago delle isole Kai, a sud-est delle Molucche (per eccellenza le “Isole delle Spezie”), nell’Indonesia orientale. L’imbarcazione è un prahu kalulis, lungo 14,6 m, ha due alberi e non ha coperta. Un’imbarcazione che doveva verosimilmente assomigliare a quelle sulle quali più volte si era imbarcato il naturalista nell’ottocento.

   Grazie alle vele, l’imbarcazione è veloce, anche se non è facile da manovrare. Specialmente quando non sono buone le condizioni meteomarine, anche perché non è dotata di chiglia. Per cui tradizionalmente viene utilizzata solo per brevi tragitti e in acque tranquille. Ad un equipaggiamento di bordo ridotto all’essenziale, Severin aggiunge un computer laptop e un trasmettitore satellitare, con il quale può regolarmente comunicare via Internet.

   La Wallace navigherà per 1.200 miglia attraverso i Mari di Banda, Ceram e delle Molucche. Salpando dalle isole Kai, ad est, per spingersi ancora più verso oriente (isole Aru), per poi tornare indietro. Portandosi verso nord-ovest (isola di Ceram), nord-est (Waigeo), sud-ovest (Halmahera), ancora a nord-ovest (Sulawesi). Fermandosi negli stessi luoghi dove il naturalista aveva fatto scalo lungo il suo lunghissimo e assai intricato itinerario. E The Malay Archipelago sarà la sua preziosa guida e il suo modernissimo GPS.

Orangutan attaccato dai Dayak di Sarawak
(da The Malay Archipelago, 1869)
  Il viaggio del britannico in Indonesia, alla ricerca delle “orme” di Wallace lasciate ca. un secolo e mezzo prima, è un sapiente blend di avventure esotiche e di scoperte scientifiche. Poiché raggiungerà coste remote, dove ancora vivono creature rare e insolite, spesso in via di rapida scomparsa. Come, ad esempio, gli uccelli del paradiso, sovente contrabbandati, le volpi volanti, le farfalle dalle ali di uccello, le tartarughe di mare. Flora e fauna che Wallace aveva osservato e che oggi sono quasi sempre in pericolo. Oltre tutto numerosi tra i luoghi descritti da Wallace da allora hanno subito un severo degrado ambientale.

Donne dell’isola di Ceram, 1929 (Tropenmuseum - Amsterdam -, part of the National Museum of World CulturesCC some rights reserved)

  Le conclusioni a cui Severin giunge al termine del viaggio sono un misto di speranza e di sconforto. Per quanto riguarda la prima, gli ecosistemi di molte aree visitate da Wallace sono ancora relativamente “in equilibrio”. Anche perché gli isolani cercano di non distruggere fauna e flora più del necessario. Per quanto riguarda il secondo, esso è dovuto principalmente alla deforestazione imperante, causata dalle società commerciali, che distrugge le antiche foreste pluviali. Ma anche al contrabbando illegale di specie di animali protette. Oltre all’acculturazione omologatrice proveniente dall’esterno che, una volta trasformatasi in deculturazione, provoca la disintegrazione dei tradizionali sistemi politici delle popolazioni isolane".

Da: MASTERS & COMMANDERS VERSO L’IGNOTO.  NAVIGAZIONI STRAORDINARIE AI CONFINI DELLA TERRA. PARTE III: XX SECOLO

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