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giovedì 1 agosto 2024

180. LA "GEOGRAFIA DELL'IMMENSO; "LE "TERRE STERILI"; ARCIPELAGHI, ISOLE, GOLFI, BAIE, STRETTI: DOVE IL "CAOS" GEOGRAFICO REGNA SOVRANO; ALLA RICERCA DEL PASSAGGIO; LA SCOPERTA DEGLI ACCESSI AL PASSAGGIO: LE "PORTE" OCCIDENTALI E ORIENTALI. DA: TRA I GHIACCI DEL PASSAGGIO A NORD-OVEST. PROLOGO AD UNA RICERCA ANTROPOLOGICA TRA GLI INUIT DELL’ARTICO CANADESE

 

 L’Erebus e la Terror [le due navi di Franklin] tra i ghiacci della banchisa di Pierre Eugène Grandsire,  Le Tour du Monde, 1860

Per quasi quaranta anni mi sono occupato del Passaggio a Nord-Ovest. 

Scrivendo articoli, capitoli di libri e comunicazioni scientifiche, sia sul Grande Nord americano, che sugli intrepidi esploratori e navigatori europei che, spesso al prezzo di inenarrabili sacrifici, compresa la stessa loro vita, per secoli hanno cercato di scoprire una via, che li portasse verso l’Asia. 

Mi sono interessato a regioni intere, a luoghi in seguito divenuti storici, ma anche agli Inuit, perfino ai Vichinghi! 

A volte scendendo nei dettagli e nel particolare. 

Sempre tenendo bene in mente, però, il quadro complessivo. 

La cui cornice sul lato inferiore è delimitata dalle coste dell’Artico canadese. 

La "Geografia dell'immenso"

Oltrepassando le quali si accede all’interno, in una geografia dell’«immenso», caratterizzata da terre emerse pressoché prive di ogni specie di vita, ma cosparse a piene mani di fiumi, laghi ed acquitrini. 

Lande sferzate spesso dai blizzards e da tempeste di neve. 

Le "Terre Sterili"

Non a caso la regione ad occidente della Baia di Hudson, il Keewatin, nella lingua degli indiani Cree significa: “il luogo dove soffia il vento”. 

Poiché è parte integrante delle Barren Grounds, le “Terre Sterili”. 

Più di mezzo milione di miglia quadrate di “pianure ondulate, punteggiate di laghi, interrotte qua e là da catene di vecchie colline logore (...) 

Arcipelaghi, isole, golfi, baie, stretti: dove il "caos" geografico regna sovrano 

Gli altri tre lati della cornice racchiudono, invece, arcipelaghi e gigantesche isole, isolotti e penisole, golfi e baie, canali e stretti, quasi sempre tutti ghiacciati. 

Quindi percorribili solo per brevi periodi dell’anno. 

Ciò almeno fino all’accelerazione del cambiamento climatico di questi ultimi decenni. 

Alla ricerca del Passaggio

Nella ricerca del Passaggio si cimenteranno i protagonisti più diversi, formando uno straordinario e variegato mondo di esploratori e navigatori. 

Tutti loro, gradatamente, faticosamente, molto lentamente, avanzando o retrocedendo, tassello dopo tassello disveleranno la Geografia del Grande Nord americano. 

Riuscendo, infine, ad individuare l’intero itinerario di un Passaggio ricercato fin dall’epoca (fine del XV secolo) dei Caboto, Giovanni e Sebastiano. 

Anche se bisognerà aspettare ancora sei lunghissimi secoli. 

La scoperta degli accessi al Passaggio: le "Porte" Occidentali e Orientali

I molteplici tentativi esperiti nel tempo contribuiranno a far sì che alcune sue parti diventassero note come le “Porte” Occidentali e Orientali. 

Ma il vero problema consisterà soprattutto nel saper raccordare correttamente la rotta tra l’una e l’altra…. 

Cosa c'è nel libro

Il libro contiene una galleria di 21 protagonisti dell’esplorazione (e dell’antropologia) andati alla scoperta del Passaggio a Nord-Ovest, ma anche a disvelare la geografia fisica e antropica di un mondo fatto soprattutto di ghiaccio. 
Quattro di essi si misero a ricercare le evanescenti tracce lasciate dalla grande spedizione Franklin, misteriosamente scomparsa nella metà del XIX secolo. 
Ecco i loro nomi: Giovanni Caboto, Gaspar Corte-Real, Sir Francis Drake, John Davis, Henry Hudson, Samuel de Champlain, James Cook, George Vancouver, John Ross, William Edward Parry, Sir John Franklin, Elisha Kane, Robert McClure, Sir Francis Leopold Mc Clintock, John Rae, Otto Sverdrup, Roald Amundsen, Donald Baxter Macmillan, Peter Freuchen, Knud Rasmussen, Vilhjalmur Stefansson, 
Il volume include numerosi riferimenti ad altre 38 figure, non tutte di secondo piano. 
 Mi è sembrato infine opportuno inserire alcune osservazioni e fotografie tratte dal mio diario di viaggio, nonché dal ricco materiale etno-antropologico raccolto nel 1983, nel corso della mia ricerca effettuata in sei comunità Inuit . 
Un complesso lavoro sul campo, che mi ha condotto in quattro punti nevralgici del Passaggio.

Da: TRA I GHIACCI DEL PASSAGGIO A NORD-OVEST.        Prologo ad una ricerca antropologica tra gli Inuit dell’Artico canadese
 
E-Book, Versione cartacea a colori e in bianco e nero
di grandi dimensioni (16,99 x 24,4) 237 pp., 212 foto (47 sono dell'A.), 143 note.
E-Book: https://www.amazon.it/dp/B09X5DW3HK

Colori: https://www.amazon.it/dp/B09ZB7794T

Bianco e nero  https://www.amazon.it/dp/B09ZCS95LJ

La versione cartacea ha 37 pagine e 32 foto in più di quella digitale. In parte dovuti alla diversa impaginazione (i capitoli iniziano sempre sulla destra). Ma anche al fatto che ho inserito un’APPENDICE, che non c’è nell'E-Book: Ludvig Mylius-Erichsen, Peter Freuchen, Alfred Wegener e la prima automobile tra i ghiacci artici, Nella spedizione della Danimarca nel nord-est della Groenlandia (...)

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TUTTI I DATI (ECONOMICI, STATISTICI, DEMOGRAFICI, ETNOGRAFICI, ECC.) CONTENUTI NEI MIEI LIBRI SONO STATI ACCURATAMENTE VERIFICATI, INTEGRATI E AGGIORNATI AL MOMENTO DELLA LORO PUBBLICAZIONE.


 

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