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mercoledì 31 luglio 2024

178. NEL FORTE DI TISAVAR, AI CONFINI DELL'IMPERO ROMANO, DOVE GLI EXCUBITORES SCRUTAVANO L'IMMENSITA' DEL "NULLA", PRONTI A RESPINGERE GLI ATTACCHI DEI BARBARI. Da: DAL TELL AL SAHARA. VIAGGI IN TUNISIA, TRA LE TESTIMONIANZE ARCHEOLOGICHE DEL PASSATO E CULTURALI ARABO-BERBERE-ISLAMICHE ODIERNE


L’arco attraverso il quale si accede al forte di Tisavar 
(© Franco Pelliccioni)

Cosa c'è nel libro: 

PARTE PRIMA 

DALLE SPONDE DEL MEDITERRANEO AL SAHEL SAHARIANO 

1.PREAMBOLO: DAL “SAHARA ALGERINO” AL SAHARA TUNISINO. VIAGGI VIRTUALI E REALI NEL MAGHREB; 2. INTRODUZIONE AL PAESE; 3. LA MEDINA DI TUNISI, CON I SUOI PIÙ DI SETTECENTO MONUMENTI STORICI, PATRIMONIO MONDIALE DELL’UMANITA’; 4. NEL MUSEO NAZIONALE DEL BARDO DI TUNISI Il "TEMPIO" MONDIALE DEL MOSAICO ROMANO; Breve cronologia del Museo; La visita; 5.CARTAGINE; La visita; 6. SIDI BOU SAÏD; 7. MONASTIR TRA ANTICO E PRESENTE: DALL'ENIGMA DI UN NOME ALLA RICOMPARSA A SORPRESA DI UNA FORTEZZA PERDUTA; 8. LA “CITTA’ SANTA” DI KAIROUAN; 9. LA CITTA’ ROMANA DI THYSDRUS (EL-DJEM); 10. LA CITTA’ ROMANA DI SUFETULA (SBEITLA); 11. L’ISOLA DI DJERBA: OASI DI RIFUGIATI, TERRA DI INVASORI; La visita; 12. NEL SUD, TRA I VILLAGGI “INVISIBILI” DEI “BERBERI SCAVATORI” MATMATA;  Mareth; Gabès; Verso Matmata; 13. NELLA REGIONE DEGLI CHOTTS;  Introduzione; Douz; Kébili (e Ancienne Kébili); Nel Bled el-Djerid; L’OASI DI PIANURA DI TOZEUR; L’OASI DI PIANURA DI NEFTA 

PARTE SECONDA 

RITORNO NEL PAESE DEI GELSOMINI 

14. OASI DI MONTAGNA; Introduzione; Nello Chott el-Gharsa la Mos Espa, cittadina del deserto del pianeta Tatooine di Star Wars; Verso le oasi di montagna; 15. IL LÉZARD ROUGE DEI BEY DI TUNISI; Le ferrovie tunisine; 16. IL LUNGO VIAGGIO DEL FOSFATO TUNISINO: DAL TRIANGOLO MONTUOSO AL CONFINE CON L’ALGERIA AL PORTO DI SFAX, PASSANDO PER L’ANTICA CAPSA ROMANA; 17. I KSOUR, LE ROCCAFORTI BERBERE DEL GRANDE SUD TUNISINO; Medenine; Ksar Haddada; Tataouine; Chenini; 18. PERCORRENDO LA REGIONE DOVE SI COMBATTE’ LA “GUERRA DEL DESERTO”; 19. INCURSIONE TRA LE SABBIE DEL SAHARA, AI CONFINI MERIDIONALI DELL’IMPERO ROMANO, IL LIMES IMPERII; Ksar Ghilane; 20. NEL FORTE ROMANO DI TISAVAR; I romani e il Limes Tripolitanus; 21. APPENDICE;   1. VIAGGIATORI IN TUNISIA TRA IL XVII SECOLO E LA FINE del XIX;   2. VIAGGIATORI IN TUNISIA TRA LA SECONDA META’ DEL XIX SECOLO E L’INIZIO DEL XX; 22. BIBLIOGRAFIA SELEZIONATA

... 

I FORTI ROMANI A PROTEZIONE DEL LIMES

"Abbiamo già visto come spesso villaggi e centri tunisini si siano sviluppati dai forti posti lungo le regioni di confine dell’Impero romano: quelli lungo la via che, da Tébessa (Theveste) in Algeria, portava a Gabès (Tacapae), cioè le oasi di montagna di Chebika (Ad Speculum) e Tameghza (Ad Turres); Nefta (Aggasel Nepte) e Tozeur (Thusuros); infine Turris Tamalleni, nei pressi di Telmine, lungo la strada che conduce al Bled el-Djerid. 

 Il forte romano di Tisavar, a Ksar Ghilane, è comunque un’altra cosa. 

Poiché è giunto pressoché intatto fino a noi, attraverso due millenni di storia! 

Protetto dall’eccentrica posizione geografica e dalla localizzazione ai margini del Grande Erg Orientale. 

Nel profondo sud della Tunisia rivestiva una notevole importanza strategica. 

Da qui i militi della III Legio Augusta erano sempre in allerta, per un eventuale arrivo dei barbari. 

 La Provincia dell’Africa, assieme a Numidia (Algeria) e Mauretania, faceva infatti parte dell’Impero romano. 

OCCUPAZIONE DEL FORTE DA PARTE DELLA LEGIONE STRANIERA FRANCESE 

E il luogo era così importante che, ancora molti secoli dopo, sarà utilizzato da una diversa formazione di Legionari: quella “straniera” francese, per prevenire gli attacchi dei predoni del deserto!

FONDAZIONE DEL CASTRUM DI TISAVAR

 Il castrum di Tisavar fu uno dei primi ad essere fondato in un punto strategico del deserto (...)

Il forte ha dimensioni relativamente modeste: mura alte non più di tre metri, una costruzione centrale e ambienti lungo il perimetro. 

In piccolo costituisce un eccezionale “modello” dei forti, edificati dai romani ai loro confini. 

 Se durante i primi due secoli d. C. i romani si dedicarono maggiormente a controllare gli affari tribali, come i percorsi annualmente seguiti dai pastori transumanti con il loro bestiame verso le fertili regioni costiere del Tell, in seguito bisognerà continuamente sorvegliare una frontiera militare, per prevenire i sempre possibili attacchi dei nomadi. 

 I soldati non si limiteranno, comunque, a presidiare i confini, ma cercheranno di esplorare le terre poste al di là del Limes (speculatores). 

Effettuando numerose spedizioni punitive per dominare e proteggere il traffico delle carovaniere transahariane. 

DALL'ALTO DELLE SUE MURA, GLI EXCUBITORES GIORNO E NOTTE  SCRUTANO  L'IMMENSITA DEL "NULLA",  LE GIGANTESCHE DUNE SABBIOSE SAHARIANE DEL GRANDE ERG ORIENTALEPRONTI A RESPINGERE GLI ATTACCHI DEI PREDONI 

 Dall’alto delle mura di Tisavar cerco di immaginare quale possa essere stato l’animo degli excubitores, i legionari di sentinella, che di continuo scrutano l’orizzonte alla ricerca di lontani e quasi impercettibili movimenti sospetti. 

 Laggiù, tra le immense dune in eterno, seppure impercettibile, movimento, sotto i dardi di un sole implacabile, 

Sforzandosi di captare ogni minimo e pur insignificante suono, che ondeggi nell’etere. 

Aspettando pazientemente in armi l’eventuale arrivo delle bande di nomadi razziatori. 

I “barbari”, che in ogni momento possono avvicinarsi con rapidità. Colpendo con la potenza di un maglio. 

Uccidendo e depredando. 

Per poi altrettanto fulmineamente sparire nell’infinità delle sabbie…

 Anche perché in caso di un massiccio attacco i legionari del forte non sarebbero stati in grado di fronteggiarlo da soli. 

 Nelle lunghe e rigide notti è invece la paura, nascosta accuratamente dentro di loro, che con il suo manto nero li assedia giorno dopo giorno, a fare da padrona e sovrana. 

Perché gli spiriti [djnoun] malvagi, forse acquattati nella più buia delle oscurità, possono venire attratti, come improbabili falene, dalla luce delle torce accese sugli spalti. 

Magari stanno già attendendo solo il momento giusto per l’incursione… 

Del resto è durante le notti che più facilmente si può essere tratti in inganno da suoni, che potrebbero essere forieri del fulmineo e letale sopraggiungere, dall’immensità del Nulla, dei predoni!"

Da: DAL TELL AL SAHARA. VIAGGI IN TUNISIA, TRA LE TESTIMONIANZE ARCHEOLOGICHE DEL PASSATO E CULTURALI ARABO-BERBERE-ISLAMICHE ODIERNE

(178 pp., 198 immagini [164 sono dell'A.], di cui 179 a colori, 83 note, Bibliografia)


Versione cartacea a colori e in bianco e nero, II ediz.



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TUTTI I DATI (ECONOMICI, STATISTICI, DEMOGRAFICI, ETNOGRAFICI, ECC.) CONTENUTI NEI MIEI LIBRI SONO STATI ACCURATAMENTE VERIFICATI, INTEGRATI E AGGIORNATI AL MOMENTO DELLA LORO PUBBLICAZIONE.

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