Anche i
luoghi-simbolo delle gigantesche e storiche Esposizioni
Universali e Internazionali, svoltesi a Parigi tra il 1855 e il 1889, parteciperanno attivamente allo
svolgimento dei Giochi Olimpici 2024.
Ad iniziare dallo Champ-de-Mars (Esposizioni del 1855,
1867, 1878) e, naturalmente, dalla Senna (i primi bateaux-mouches
risalgono all’Esposizione del 1867) e dalle sue sponde. Ma anche dallo stupendo
Ponte Alessandro III, coevo della Torre Eiffel e del Grand
Palais (1889). Senza comunque dimenticare il Trocadero, che risale invece
al 1878.
E dire che allora “era invalsa l’abitudine di disfarsi di
quanto costruito [per ogni singola Esposizione], tra l’altro non sempre
eseguito con materiale “precario”...
Distruggendo o trasferendo i manufatti altrove, nella
banlieue o fuori Parigi. “In quegli anni due sono state le Parigi, l’una
all’interno dell’altra.
Ma la “nuova”, così attraente e desiderata, non doveva
cercare di sostituirsi alla “vecchia”, ma solo scomparire. La stessa Eiffel ha
rischiato di fare quella fine nel 1909, anche se con lei l’Effimero si prenderà
la più straordinaria delle rivincite!
Uno dei principali motivi della singolare autodistruzione
sta nel fatto che le Esposizioni si tenevano nel centro di Parigi, dove l’unico
grande spazio disponibile era lo Champ-de-Mars.
Ma qui c’è l’École Militaire ed è terreno militare.
Utilizzato per le parate dei cadetti, oltre che per le corse dei cavalli, per
le mongolfiere e per gli anniversari della rivoluzione francese.
Bisognava, quindi, sgombrarlo…"
Da: ESPOSIZIONI UNIVERSALI, coloniali e internazionali DI PARIGI 1855-1937. ALLA RICERCA DELLE STRAORDINARIE TESTIMONIANZE DELLE “MANIFESTAZIONI MASSIME” dell’IMPERO francese: Industria, Tecnologia, Invenzioni, Arte, Architettura, Paesi, Genti
(E-Book, versione cartacea a colori e in bianco e nero, 118 pp, 57 note, 146 immagini, di cui 91 a colori)
In conclusione il libro può essere visto come un’insolita guida illustrata alle bellezze della capitale francese. Con un approccio indubbiamente “diverso”, che dà modo al lettore di conoscere per grandi linee, sia l’evoluzione urbana del centro storico di Parigi dalla metà del XIX secolo, che alcune tematiche storico-culturali e di Storia della Seconda Rivoluzione Industriale.
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