La spedizione Marchand in marcia |
LA GRANDE STORIA
" A volte la Storia con la S maiuscola è stata scritta in posti del tutto anonimi e remoti, sconosciuti e selvaggi, lontani dalla cosiddetta "civiltà".
Spesso persino difficili da raggiungere, non solo per gli ostacoli che frappone la natura.
IMPROVVISAMENTE ECCO ARRIVARE L'EVENTO…
È incredibile, ma riesce a trasformare quel luogo "impossibile" in un simbolo.
Nel nostro caso anche straordinariamente affascinante.
Certo, se le cose fossero andate differentemente, il tutto avrebbe potuto assumere tinte più forti e fosche, se non terribili.
Poiché la sua carica dirompente avrebbe potuto coinvolgere tragicamente l'esistenza di milioni di persone... [POICHE'AVREBBE POTUTO PROVOCARE UNA GUERRA TRA FRANCIA E INGHILTERRA, ALLA FINE DEL XIX SECOLO]
UN LUOGO CHE, PIU' REMOTO DI COSI,' NON POTEVA ESSERE...
Ecco le coordinate geo-temporali della nostra località: un villaggio indigeno posto lungo il corso di un fiume importante, ma a diverse centinaia di chilometri di distanza dal primo centro urbano degno di questo nome e situato all'interno di una regione africana pressoché isolata dal mondo esterno. Da molti anni ormai è infatti sanguinosamente sfuggita di mano agli artigli delle potenze coloniali europee. In quell'epoca, perciò, il villaggio è totalmente irraggiungibile per gli esploratori e i militari europei.
UNA LUNGA STAGNAZIONE
Poi, dopo una lunga stagnazione, ecco che tutto ad un tratto la storia si rimette in marcia, a nord come nel sud.
Dapprima lentamente, poi sempre più freneticamente.
L'abbrivo è forte.
FINALMENTE SI VUOLE RICONQUISTARE IL SUDAN, DA 13 ANNI IN MANO AI DERVISCI, CHE HANNO PRESO KHARTOUM, UCCIDENDO IL GRANDE GORDON PASHA
Gli attori sono diversi: sudanesi, egiziani, turchi, inglesi, francesi.
La posta in gioco è altissima: la riconquista dell'immenso territorio del Sudan.
LA MISSION IMPOSSIBLE DI UN PUGNO DI FRANCESI
Ma potrebbe essere ancora più elevata, quando in discussione sarà messo il prestigio di una grande e orgogliosa nazione come l'Inghilterra, per colpa di un pugno di eroici francesi, che hanno effettuato un'autentica Mission Impossible.
La loro è stata realmente un'impresa incredibile...
Espletata da uomini ben motivati e altamente addestrati che, partendo da molto lontano, dalle sponde dell'Atlantico, sono arrivati in quello sperduto villaggio del Sud Sudan.
La non nascosta intenzione di quel pugno di arditi è di inchiodare un intero esercito europeo nel nord del paese.
SI INTENDE BLOCCARE IL SOGNO DI UNA COLONIZZAZIONE BRITANNICA NORD-SUD, DAL CAIRO A CITTA' DEL CAPO.
Ostacolando seriamente la realizzazione del vecchio sogno imperialista inglese di costruire una via - e una colonizzazione - Cairo-Capo.
REALIZZANDO UN COLLEGAMENTO IMPERIALE FRANCESE OVEST-EST, TRA DAKAR (AOF; OGGI SENEGAL) E GIBUTI (SOMALIA FRANCESE)
E rimpinguando, in tal modo, il bottino coloniale del governo di Parigi, con un'omologa unificazione coloniale Dakar-Gibuti.
Tutto ciò quando l'Inghilterra, a distanza di tredici anni, cerca di rimediare all'onta subita nel 1885 per la presa di Khartoum e l'uccisione del grande Gordon Pasha, ad opera dei seguaci del Mahdi - il “ben guidato”, il profeta - Mohammed Ahmed ibn Seyyid Abdullah.
Va ricordato come per l'Africa intera l'epopea della Mahdiyya abbia rappresentato uno dei più grandi ed autentici fermenti nazional-religiosi a carattere anticoloniale del XIX secolo.
NEL CORSO DELLE MIE RICERCHE NELL'ARCHIVIO DEL SUDAN (UNIVERSITA' DI DURHAM, INGHILTERRA SETTENTRIONALE), SCOPRO UNO STRAORDINARIO MANOSCRITTO ARABO, NEL QUALE SI ACCENNA ALLA CONTEMPORANEA PRESENZA DI TRUPPE INGLESI NEL NORD E FRANCESI LUNGO IL NILO BIANCO, A SUD
Ma restiamo ai fatti:
“Gli inglesi e i francesi stanno venendo sul Nilo Bianco da est e da ovest (...) Ho mandato il mio esercito lungo il Nilo Bianco, sii attento e non degnare di attenzione le storie di mercanti che hanno un loro (...) scopo (...) Sii forte e non permettere agli stranieri di farci disperare (...) Ti ho mandato un messaggero (…)".
Così lessi in un vecchio manoscritto arabo da me rintracciato nell'Archivio dell'Università di Durham (Inghilterra settentrionale).
È una lettera di un capo mahdista del settembre del 1898 inviata ad Omdurman al Califfo Abd Allahi Muhammad Turshain, che nel 1885 aveva preso il posto del Mahdi deceduto.
Sia pure in ritardo lo avvisa dell'avvicinarsi degli inglesi di Kitchener, che già occupano Omdurman, ma anche della straordinaria presenza nella regione del Nilo Superiore di un pugno di soldati francesi.
NEL CORSO DELLA MIA SECONDA SESSIONE DI RICERCA ANTROPOLOGICA NELLA CITTA' DI MALAKAL, INCONTRO E INTERVISTO IL "RE DIVINO" DEL POPOLO DEGLI SHILLUK, VISITO FASHODA E OSSERVO LA RESIDENZA DI MARCHAND, ANCORA SUL POSTO...
(...) Nella mia ultima sessione di ricerca nel Sud Sudan (1980-1981) ebbi la possibilità di recarmi a Fashoda (...)
(...) All'ispettore, che preventivamente lesse, approvandolo, il testo delle domande da rivolgere al monarca, manifestai il desiderio di visitare il forte Marchand, che secondo la mia carta topografica del 1975, doveva pur essere nei paraggi.
Ad una cinquantina di metri dal Rural Council, dove in quel momento mi trovavo, cioè dal centro della cittadina, sorgeva infatti una bassa costruzione, non troppo mal ridotta e di puro stampo coloniale.
Era tuttora abitata.
Quella, mi riferì l'ispettore, era stata la residenza di Marchand (...)
In seguito verrò accompagnato al locale posto di polizia, cioè a quello che era stato il quartiere generale di Marchand.
Dall'alto di una delle pareti esterne, una placca del 1898 ricordava la brillante impresa francese.
Considerato l'assoluto divieto esistente in Sudan di fotografare edifici militari o della polizia, la potrò riprendere solo dopo che l'ispettore fornirà esaurienti spiegazioni, sulla mia presenza e su quelli che erano i miei scopi, ai poliziotti seduti nell'attigua veranda".
DA: ALLA SCOPERTA DEL MONDO. VOL.2 AFRICA
Archeologi, Esploratori, Grandi Viaggiatori,Geologi, Naturalisti, Paletnologi
E.Book e versione cartacea in bianco e nero di grandi dimensioni (16,99 x 1,17 x 24,41), 224 pp., 109 note, bibliografia, 179 immagini (20 sono dell'A.)
Nessun commento:
Posta un commento