La moglie indiana del trapper, di Alfred Jacob Miller (ca. 1858-1859) |
Cosa c'è nel libro:
La cittadina orcadiana di Stromness e la Compagnia della Baia di Hudson
La storia di Stromness è comunque strettamente connessa a quelle delle grandi esplorazioni geografiche, della Compagnia della Baia di Hudson e del Canada.
Le navi preferivano ancorarsi a Stromness, piuttosto che a Kirkwall, poiché la cittadina fronteggia direttamente le acque dell’Atlantico (...)
Tanto che i Vichinghi chiamarono la zona Hamn-vágr, cioè “baia buona per le navi”.
Stromness è infatti completamente riparata dalla collina di Brinkie's Brae dalle tempestose acque dell’Atlantico e dai venti occidentali.
Se strategicamente importante fu la posizione di Stromness, anche i suoi abitanti avrebbero giocato un ruolo di non minore rilievo in quel settore nord-atlantico.
Il loro know how ed expertise marittimo era fuori discussione.
Inoltre erano usi lavorare in un ambiente le cui condizioni climatiche erano simili a quelle esistenti nella Baia di Hudson e, cosa che non guastava, erano più a buon mercato degli inglesi (...).
Per tutta questa serie di fattori, il Governatore e la Compagnia degli Avventurieri d'Inghilterra Commercianti nella Baia di Hudson (...) impiegò orcadiani a piene mani, in qualità di marinai, commercianti e magazzinieri, nelle sue stazioni commerciali disseminate nel Canada settentrionale (...)
L’Ufficio di collocamento della Baia
Tra la Scozia e la Compagnia e, in particolare, tra le Orcadi e quest'ultima, vi sarebbe stato, nel tempo, più di un feeling.
Nel 1702, a soli 32 anni di distanza dalla sua fondazione, la Compagnia creava a Stromness un apposito ufficio per iniziare a reclutare il personale (...) da destinare (...) alla Terra di Rupert, l’immenso territorio avuto in concessione dalla Corona britannica.
Nel 1791 nominava come agente locale David Geddes, un commerciante di Stromness.
Avvisi da possedere sui requisiti necessari per l'arruolamento venivano regolarmente affissi sulle porte delle chiese, così come quelli riguardanti gli annuali arrivi e le partenze delle sue navi, che diventarono veri e propri eventi nel modesto calendario sociale orcadiano.
“L’evento più importante per Stromness e le Orcadi era l’arrivo delle navi della Compagnia.
E l’avvenimento principale della visita era il ballo, che si teneva sopra il cassero di poppa della nave principale.
L'intera nave era pulita, gli alberi decorati con il pavese e veniva messa una tenda di tela, nel caso in cui il tempo dovesse essere spiacevole.
Alle sette in punto, il capitano e alcune ben conosciute matrone locali avrebbero condotto la danza, a intervalli i signori avrebbero offerto interpretazioni piene di sentimento delle canzoni più in voga e molto frequentemente tutti si sarebbero copiosamente rinfrescati” (...).
(...) Quando le navi issavano le ancore, sulla torre del porto sventolava la bandiera della Compagnia e dal 1813 tutti avrebbero udito i colpi che il cannone catturato alla Liberty, una nave pirata statunitense, sparava a salve dall'alto di Stanger's Brae.
Nel 1799, quando gli abitanti di Stromness erano 1.400, in Canada la Compagnia contava in tutto 530 impiegati, 416 dei quali erano orcadiani.
Infatti nell'arcipelago era nata la maggior parte dei dipendenti a ogni livello: funzionari, impiegati, contabili, esploratori.
Come il grande John Rae, la cui salma è sepolta nella Cattedrale di St Magnus a Kirkwall.
Mentre ben dieci saranno gli orcadiani diventati potenti Governatori della Compagnia.
Le loro sedi canadesi spesso furono quelle più difficili, remote e pericolose. Come gli avamposti di Rupert, Moose, Severn, Albany (...)
Tutti localizzati lungo l'immensa costa della Baia di Hudson.
(...) va anche detto come Stromness per un lungo periodo si sia trasformata in una comunità di sole donne, vecchi e bambini.
A causa del brusco contrarsi della popolazione maschile, perfettamente scandito da ogni nuovo passaggio navale in rada.
Anche se poi molti degli isolani, allo scadere del contratto, torneranno a vivere nelle Orcadi.
Sovente accompagnati da compagne indiane.
Tanto che, alla fine del 1770, a St Margaret's Hope, nell'isola di South Ronaldsay, si dovette aprire un piccolo collegio, che accolse i figli derivanti da queste unioni.
DA: REMINISCENZE DI UN VIAGGIO NELL’ARCIPELAGO SCOZZESE DELLE ORCADI
(E-Book, versione cartacea a colori e in bianco e nero, 178 pp, 188 note, 172 immagini, di cui 142 a colori. 72 sono dell'A.)
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