La rara immagine mostra il varo dell’umiak, che servirà agli Inuit per la caccia alle balene, 1929 (foto Curtis) |
Cosa c'è nel libro:
1. PREMESSA ; 2. INTRODUZIONE - LA CACCIA NELLA PREISTORIA: ALTA, NORD NORGE - I BALENIERI E L'ESPLORAZIONE - LA CACCIA ALLE BALENE, TRADIZIONALE ATTIVITÀ ECONOMICA DI ALCUNE COMUNITÀ MARITTIME EUROPEE 3. LA CACCIA ALLE BALENE PRESSO ALCUNE POPOLAZIONI AUTOCTONE AMERICANE 4. GLI AVVISTAMENTI DI BALENE; 5. LA CACCIA ALLE BALENE: STORICA- NELLA COLOMBIA BRITANNICA (CANADA) - A SAINT-PIERRE ET MIQUELON (FRANCIA) - LE STAZIONI BALENIERE DI TERRANOVA (PROVINCIA DI TERRANOVA E LABRADOR, CANADA) - LE STAZIONI DI CACCIA ALLE BALENE DEL CUMBERLAND SOUND - KEKERTEN, IL CUMBERLAND SOUND E L’INIZIAZIONE ANTROPOLOGICA SUL CAMPO DI FRANZ BOAS - NELLE ISOLE SHETLAND (SCOZIA, UK) - NELLE ISOLE ORCADI (SCOZIA, UK) - NELLE ISOLE SVALBARD, NORVEGIA - NELLE EBRIDI ESTERNE (SCOZIA, UK) 6. LA CACCIA ALLE BALENE: ATTUALE - IQALUIT (GIÀ FROBISHER BAY, ISOLA DI BAFFIN, ARTICO ORIENTALE, NUNAVUT, CANADA) - A RESOLUTE BAY (OGGI QAUSUITTUQ, CORNWALLIS ISLAND, HIGH ARCTIC, NUNAVUT, CANADA) - NARSAQ (COSTA OCCIDENTALE DELLA GROENLANDIA MERIDIONALE, DANIMARCA) - NELLE ISOLE FÆR ØER (DANIMARCA): IL GRINDADRÁP, LA CACCIA COMUNITARIA - IN ISLANDA - IN NORVEGIA, QUANDO LA CACCIA ALLE BALENE NON È COSÌ PUBBLICIZZATA, COME L’ISLANDESE, LA FAROESE (O LA GIAPPONESE) 7. BALENE, UNA SCHEDA PICCOLE: MEDIE: GRANDI: 8. APPENDICE LA CACCIA ALLE BALENE NELL’ARCIPELAGO DI MADEIRA (PORTOGALLO), 1941-1981 IL GIGANTESCO FLOP DELLA CACCIA ALLE BALENE NELL’ARCIPELAGO DELLE CANARIE (SPAGNA), 1784-1806 9. BIBLIOGRAFIA
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I BALENIERI EUROPEI ED AMERICANI E GLI INUIT
I balenieri furono anche tra i primi ad entrare in contatto con le diverse popolazioni indigene dell'Artico, sia in Alaska, che nelle terre artiche canadesi e in Groenlandia
La presenza dei seelar "marinai", o dei pauktut ("grassi"), spesso servì agli stessi cacciatori Inuit per potersi appropriare, grazie al baratto, di oggetti, materiali, utensili o roba di scarto, comunque estremamente preziosa in quelle terre geo-climaticamente estreme.
Generalmente i primi contatti per entrambi furono proficui.
Anche perché gli Inuit erano ottimi conoscitori della loro terra e dell’habitat marino.
Gli Inuit cacciatori di balene sui loro umiak e kayak
Anch'essi usavano cacciare balene più o meno grandi.
Utilizzando umiak e kayak.
Inoltre gli Inuit, come è noto agli storici dell'esplorazione, agli esploratori e agli etno-antropologi, avevano, ed hanno, un senso innato nel saper riconoscere le singole
peculiarità e particolarità, i più minimi ed insignificanti dettagli morfologici,
riguardanti il proprio territorio.
Le stupefacenti mappe disegnate dagli Inuit
Tanto che si iniziarono ad utilizzare le loro dettagliate e preziose conoscenze geo-topografiche.
Facendo disegnare mappe agli Inuit.
(...) gli Inuit saranno spesso impiegati come guide e cacciatori.
Ma anche come rammendatori...
Poiché si portavano appresso mogli e tutta la famiglia.
(...) A volte un rapporto "ugualitario" interetnico si sarebbe invece dovuto tramutare in uno di totale subordinazione, se non peggio!
Incontri e, soprattutto, "scontri", non solo culturali, tra euro-americani e Inuit
Poiché i cacciatori artici dovevano sottostare al capriccio, all'intemperanza, alla cattiveria, e alla solitudine sessuale di marinai, sovente "sciangaizzati".
(...) La letteratura riporta casi, invero non infrequenti, di atrocità - compresi gli omicidi, anche di massa - commesse a danno degli Inuit.
Inoltre si approfittava spesso della "relativa" libertà sessuale delle loro donne.
Quando singoli e famiglie Inuit venivano deportati, per mostrarli come "curiosità" nelle corti europee
Molte volte, e ciò si riferisce più specificamente ai primi tempi dell'«incontro» culturale nell'Artico, intere famiglie e singoli individui vennero forzatamente deportati e mostrati nelle corti europee, come rarità e curiosità da osservare.
Gli Inuit Polari condotti da Peary a New York, 1893
Gli ultimi forse sono stati i sei Inuit Polari, che Peary (...) porterà nel 1893 a New York, per aiutarlo nel suo giro di conferenze, teso a raccogliere i fondi necessari per i suoi (...) tentativi di raggiungere il Polo Nord .
Processi acculturativi e di disgregazione culturale innescati tra gli Inuit dalla presenza dei balenieri
È anche ovvio come il costante prolungato incontro-scontro con i balenieri europei ed americani (...) porterà le diverse comunità Inuit, in particolare dell'Alaska e dell'Artico orientale (...) ad innescare dinamiche, che comporteranno il graduale cambiamento di quelle culture.
Laddove il processo risulterà ben più profondo e radicale, arriverà a provocare la perdita di molti dei tradizionali elementi.
In effetti (...) "gli esploratori non cambiarono lo stile di vita degli Inuit, come invece avrebbero fatto i commercianti di pellicce, i balenieri e i missionari" .
L'aspetto materiale è, naturalmente, quello che più balza agli occhi di un osservatore straniero.
Ma scavando un po' più al di sotto della superficie, ci si accorge quanti sconvolgimenti il contatto e lo scontro tra le due culture abbiano causato sulle popolazioni locali.
Il suo raggio d'azione spazia dal campo linguistico fino all'aspetto fisico.
Numerosi sono stati i figli di donne Inuit ed europei, come numerosissimi furono gli incroci tra le due razze.
O tre.
Se pensiamo agli esploratori e ai balenieri negri.
O, forse, ancora di più.
Ricordando la composizione multietnica delle baleniere statunitensi (...)
Inuit con i capelli biondi e gli occhi azzurri
Non ci si può quindi meravigliare (...) allorché ci si imbatte in Inuit, con i capelli biondi e gli occhi azzurri.
Essi non erano, e non sono, il risultato, perduratosi nei secoli, di incontri con i Vichinghi groenlandesi.
Bensì di incontri ben più ravvicinati nel tempo.
Al limite tra i loro pro-pronipoti.
In Groenlandia, ad esempio, si considerano Inuit "puri" solo quelli Polari (oggi chiamati Inughuit), gli Inuit studiati dal celebre etnologo francese Malaurie.
Altrove, lungo tutte le sue immense coste, in particolare in quella occidentale, ci troviamo invece di fronte al popolo groenlandese "tout court" (Kalaallit).
Knud Rasmussen, autore delle storiche cinque Missioni Thule, era figlio di un missionario danese e di una Inuit
Lo stesso Rasmussen, “Padre della moderna Eschimologia”, ed autore di quelle straordinarie e coraggiosissime imprese etnologiche ed esplorative passate alla Storia dell'Esplorazione e dell'Etnologia come le Cinque Missioni Thule, era figlio di un missionario danese e di una Inuit.
DA: BALENE E BALENIERI, TRA NORD ATLANTICO, PACIFICO SETTENTRIONALE, MAR GLACIALE ARTICO. VAGABONDAGGI ALLA RICERCA DELLE TESTIMONIANZE DELL’ERA DELLA CACCIA ALLE BALENE
(163 pp., 156 foto, 79 sono dell'A.)
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TUTTI I DATI (ECONOMICI, STATISTICI, DEMOGRAFICI, ETNOGRAFICI, ECC.) CONTENUTI NEI MIEI LIBRI SONO STATI ACCURATAMENTE VERIFICATI, INTEGRATI E AGGIORNATI AL MOMENTO DELLA LORO PUBBLICAZIONE.
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