La Missione in Asia Orientale della Ostasiengeschwader, 1860-62
Voluta dalla Prussia (...), nel 1860-62 ha luogo un’importante missione diplomatico-commerciale in Asia orientale.
Diretta dall’Ambasciatore straordinario Friedrich Albrecht Graf (...) von Eulenburg, (...) la spedizione è imbarcata su quattro navi (tre da guerra: la corvetta SMS - Seiner Majestät Schiff - Arcona, nave ammiraglia di 1.930 tonnellate; la fregata SMS Thetis, 1.550 tonnellate; la SMS Frauenlob, 300 tonnellate.
Oltre alla nave da trasporto Elbe) dell’Ostasiengeschwader, la “Squadra dell’Asia Orientale”.
Lo Squadrone tedesco dell'Asia orientale
Lo Squadrone tedesco dell'Asia orientale, cioè destinato alle operazioni interessanti il teatro del Pacifico, nel 1859 è al comando del Commodoro Sundewall e costituisce una formazione navale dell’allora giovane Marina da guerra (Kriegsmarine) prussiano-germanica, che storicamente precede la Kaiserliche Marine (“Marina Imperiale”), che si svilupperà dopo la formazione dell'Impero tedesco (...)
La Squadra avrà comunque vita relativamente breve (1871- 1919). Inoltre, per alcuni decenni dopo la sua nascita, non avrà a disposizione alcuna base.
Infatti solo dal 14 novembre 1897 la Germania otterrà Kiautschou in Cina, dove costruirà un’installazione navale presso il villaggio di pescatori di Tsingtao (...).
In Giappone, Cina e Siam per stipulare trattati d'amiciza e commerciali
La missione di von Eulenburg è finalizzata alla stipula di trattati d’amicizia e commerciali con lo shōgun giapponese (...), con l’impero cinese Qing (...), con il re del Siam (...).
Viene propiziata dal pittore-fotografo Wilhelm Heine (...).
Un artista tedesco-statunitense, che in precedenza aveva accompagnato l’archeologo e diplomatico E.G. Squier che, come Console, aveva negoziato per gli Stati Uniti trattati commerciali con vari paesi centro-americani.
Così Heine avrà modo di incontrare il Presidente Millard Fillmore e il Commodoro Matthew C. Perry.
(...) Tanto da essere scelto come artista ufficiale per la spedizione di quest’ultimo in Giappone. Missione caratterizzata dalle kurofune, le “navi nere” americane.
Come i giapponesi per via del colore scuro dei loro scafi le chiamavano.
(...) La prolungata esperienza giapponese con gli americani ha infatti suggerito ad Heine di chiedere al governo prussiano di inviare una spedizione in Asia.
Così da anticipare l’arrivo degli statunitensi, che certo vi si sarebbero insediati…
Durante la lunga crociera Heine invierà anche corrispondenze ad un giornale di Colonia.
I membri della spedizione
(...) Della missione fanno parte 64 ufficiali e diversi civili.
Oltre ad Heine, ricordo il medico Lucius von Ballhausen, il diplomatico Max August Scipio von Brandt (...), il pittore-fotografo A. Berg, il fotografo ufficiale Carl Bismarck, Karl Eduard Heusner, Fritz von Hollmann, il “predicatore di bordo” J. Kreyher, il comandante dell’Elbe, capitano Werner von Reinhold (...), il medico Gustav Adolf Spies (...) e, in qualità di Attaché scientifico un giovane Ferdinand Freiherr (Barone) von Richthofen (...), che in futuro diventerà un celeberrimo esploratore-geografo-geologo.
Ferdinand Freiherr von Richthofen è lo scienziato della missione. Zio di Manfred, il famoso “Barone Rosso” della Grande Guerra, diventerà in futuro un celebre esploratore-geografo-geologo. Fu lui a coniare il termine “Via della Seta"
Tra l’altro porta un cognome che ben conosciamo, perché non è altri che lo zio di Manfred, l’asso dell’aviazione germanica della Grande Guerra dal notissimo soprannome di “Barone Rosso”.
Ed è anche il sinologo a cui dobbiamo il termine “Via della Seta (Seidenstraße): “aperta nel II secolo a.C. dall’Imperatore cinese Wudi della dinastia degli Han".
Ed è così che da allora chiamiamo i 7.000 km di vie carovaniere, che hanno unito Oriente ed Occidente, il Pacifico al Mediterraneo.
Mettendo in contatto popoli e culture.
Promuovendo interscambi, non solo commerciali.
Poiché veicolarono idee, arte, musica, scienza, tecnologie, invenzioni, innovazioni, perfino religioni…
Definizione che coniò nel 1877.
Nel 1897, su sollecitazione di Richtofen, la Germania acquisisce Kiaochow. Diventerà due anni dopo una concessione germanica
(...) Quasi quaranta anni dopo, il lavoro di Richthofen del 1897 intitolato: (...) “Kiautschou, la sua importanza per il mondo e il suo significato per l’espansione dell’impero coloniale germanico in Cina” sarà determinante per acquisire alla Germania (...) la località di Kiaochow (...) con la sua baia, nella penisola cinese settentrionale dello Shandong.
Lo studioso sottolineerà nel saggio sia l’importanza strategica dei giacimenti carboniferi esistenti, che la posizione della baia, ottima per installarvi un porto.
Tra l’altro il suo lavoro è stato anticipato l’anno prima (1896) da una ricognizione in loco da parte dell’Ammiraglio von Tirpitz, che all’epoca comandava lo Squadrone.
Oltre ad essere stato “propiziato”, a novembre sempre di quell’anno, dall’assassinio di due missionari tedeschi da parte di appartenenti alla Società della Grande Spada.
Permettendo all’Ammiraglio von Diederichs, allora comandante dello squadrone, di occupare la baia con la fanteria navale, senza sparare un colpo.
Dal marzo del 1899, infine, un’area di 552 kmq diventerà una concessione germanica per 99 anni (...) e l’Ostasiengeschwader disporrà di una sua base navale, dove gradatamente prenderà forma una “colonia modello”.
Un protettorato (...), la cui importanza strategica farà sì che esso non ricada sotto la supervisione dell’Ufficio Coloniale Imperiale (...), bensì di quello Navale (...).
Tsingao sarà così dotata di ampie strade, solide aree residenziali, sistemi idrici e fognari (...).
Saranno fondate scuole di ogni ordine e grado e filiali di banche, tra cui la Deutsch-Asiatische Bank.
Infine il completamento della ferrovia dello Shandong consentirà di collegarsi nel 1910 alla Transiberiana e di viaggiare in treno fino a Berlino.
Lo squadrone getta le ancore nella baia giapponese di Edo (1860)
Torniamo ora a parlare della spedizione prussiana…
Prima che la spedizione sbarchi in Giappone, un tifone davanti a Yokohama fa naufragare la Frauenlob (settembre 1860).
Causando la perdita totale dell’equipaggio (...).
Le navi superstiti decidono allora di gettare le ancore nella baia di Edo.
Lunghe trattative con lo shōgun
Le trattative con lo shōgun si protraggono per molti mesi (...).
Nei lunghi negoziati von Eulenburg è coadiuvato da Henry C. J. Heusken, un interprete statunitense di origine olandese, membro dello staff del Console degli Stati Uniti (...).
In un'imboscata da parte degli xenofobi shishi è ucciso l'interprete statunitense
Il 15 gennaio del 1861 Heusken, dopo una cena con von Eulenburg, ritorna alla legazione americana situata nei pressi del tempio di Zenpuku, ad Edo.
Lo accompagnano tre ufficiali a cavallo, oltre a quattro valletti con le lanterne.
Il piccolo gruppo però cade in un’imboscata da parte di sette shishi del clan Satsuma.
Nella colluttazione Heusken è ferito a morte.
Nonostante ciò, sale a cavallo e galoppa fino alla legazione, dove muore.
Gli shishi sono samurai di basso rango o senza signore (rōnin)
Gli shishi costituivano un movimento politico di tipo xenofobo del tardo periodo Edo.
In pratica samurai di basso rango o senza signore (rōnin), provenienti principalmente dai clan (...) sud-occidentali Satsuma (...).
Un termine che indifferentemente si applica sia a coloro che combatterono contro lo shogunato, che a quelli che lo sostennero.
Inoltre entrambe le fazioni erano accomunate dalla ferrea volontà di cacciare dal paese i “barbari” (...), cioè gli stranieri!
I loro metodi andavano dall’uccisione di coloro che desideravano l’occidentalizzazione, agli attentati indiscriminati da parte degli elementi più radicali.
Saranno perciò gli shishi ad uccidere il Gran Consigliere e Primo Ministro Ii Naosuke (...) colpevole, non solo di aver firmato trattati a favore delle nazioni straniere, in particolare quello del 1858 di “Amicizia e Commercio” con gli Stati Uniti, ma anche di aver messo un ragazzino di 12 anni (...) sul trono come XIV shōgun.
(...) La proditoria uccisione dell’interprete non influisce più di tanto sulle trattative, che tendono però a prolungarsi.
Firma del trattato: 24 gennaio 1861
Dopo quattro mesi di estenuanti negoziati von Eulenburg e i delegati dello shōgun possono infine apporre la firma sul Trattato di amicizia, commercio e navigazione (24 gennaio 1861).
Stilato sulla falsariga delle convenzioni stipulate dal Giappone con le potenze occidentali (...), si andrà ad aggiungere agli altri “trattati ineguali” a cui il paese sarà costretto sul finire del periodo Tokugawa.
Come saranno successivamente definiti (...), poiché “ispirati” eterodirettamente dalla massiccia e minacciosa presenza delle cannoniere occidentali.
In Cina, al tempo dei Qing e dell'imperatrice vedova Cixi
Nel maggio del 1861 la spedizione di von Eulenburg si porta nello scalo cinese di Tientsin, dove il diplomatico intavola negoziati con (...) il Ministero degli Esteri cinese, per concludere un trattato commerciale anche con l'Impero Qing.
Richthofen nello scalo cinese di Tien Tsin vorrebbe visitare un paese ancora pressoché sconosciuto.
Ma quelli per la Cina non sono invero tempi felici. Francia e Gran Bretagna hanno appena invaso Pechino nella seconda guerra dell'oppio (...).
Mentre l'imperatore Xianfeng è sempre in esilio a Chengde.
Inoltre l’immenso paese sta sperimentando un lungo periodo di agitazioni (...) causate della sanguinosa rivolta della milizia della Taiping Tianguo (...), che cerca di rovesciare i Qing e le religioni tradizionali.
Erano anni troppo infidi, che non consentiranno al Richthofen, così come lo studioso desidera, di visitare il paese.
Anche in Cina le trattative sono interminabili. Richiedono tre mesi di tempo.
Oltre tutto il sovrano muore in agosto inoltrato.
Da questo momento in poi chi effettivamente regna in Cina (...), gettando le premesse per il crollo della dinastia nel 1911, è la famosa imperatrice vedova Cixi, una concubina che ha dato un figlio a Xianfeng.
Il 2 settembre 1861 si firma il trattato
Alla fine (2 settembre) il conte Eulenburg e il delegato dei Qing Chonglun firmano un trattato commerciale (...) sul modello di quello concluso con la Francia, che prevede anche l’apertura di una Legazione a Pechino.
Il trattato (...) regolerà le relazioni sino-tedesche fino alla prima guerra mondiale, quando sarà denunciato dalla Cina.
A Bangkok, Siam, viene firmato il trattato (17 febbraio 1862)
In seguito la spedizione è in Siam, dove il re Rama IV (...) da un anno attende i delegati.
Il sovrano "esprime la propria gioia, si informa sul numero e sulla stazza delle navi, e quindi chiede subito se i prussiani detengano possedimenti coloniali o abbiano intenzione di acquisirli".
La risposta negativa "lo conforta: egli è tanto più felice di trovare amici disinteressati, giacché quelli vecchi sono appena diventati scomodi".
(...) Al termine di un ulteriore lungo soggiorno, il 17 febbraio del 1862 von Eulenburg firma anche a Bangkok un trattato per conto della Prussia (...).
Da: MASTERS & COMMANDERS VERSO L’IGNOTO. NAVIGAZIONI STRAORDINARIE AI CONFINI DELLA TERRA. PARTE II: XIX SECOLO
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