Luigi Barzini (1874-1947) ed Ettore Guizzardi (1881-1963) a bordo dell’Itala |
PREMESSA
PARTE PRIMA: LA CORSA PECHINO PARIGI, 1907
L’INVEROSIMILE SCOMMESSA! L’itinerario; I concorrenti; Il team italiano; La macchina; Il via; Al di là degli Urali; L’arrivo a Mosca; L’arrivo a Parigi
PARTE SECONDA: LE CROCIERE CITROËN
I QUATTRO RAIDS AUTOMOBILISTICI CITROËN, TRA VECCHIO E NUOVO MONDO André Citroën; I leaders sul terreno: Georges-Marie Haardt, Louis Audouin-Dubreuil, ma anche Victor Point
LA “CAPOSTIPITE” DELLE CROCIERE CITROËN: LA CROCIERA DELLE SABBIE (MISSION TUGGOURT-TIMBUCTÚ), 1922-23 Introduzione; Le macchine; Si parte; Si oltrepassa Abalessa, dove tre anni dopo si effettuerà la straordinaria scoperta della tomba di Tin Hinan, regina dei Tuareg; La missione Citroën continua ad avanzare nel Sahara; Arrivo nella leggendaria Timbuctú
L’AVVENTURA CONTINUA: L’INCREDIBILE CROCIERA NERA (CITROËN CENTRE-AFRIQUE) DEL 1924-25. UN VAGABONDAGGIO NEL CONTINENTE SENZA UGUALI! Introduzione; Le finalità della Crociera Nera; I partecipanti; L’itinerario; I preparativi; Le macchine; Infine si parte dalla Legione Straniera…; Attraverso la giungla equatoriale si costruisce una pista di centinaia di chilometri, grazie al millenarismo collegato a Bula Matari, l’esploratore Stanley; Sulle sponde del Lago Victoria, nell’Africa orientale britannica
LA MITICA CROCIERA GIALLA (MISSION CENTRE-ASIE),1931-1932. L’ESALTAZIONE CONTINUA! Introduzione: il progetto originale lungo la Via della Seta; Il 1931 è l’anno dell’Esposizione Coloniale di Parigi, la grande “vetrina” dell’Impero francese; Si modifica il progetto; Il gruppo Pamir: da Beirut all’Himalaia e oltre; Il gruppo Cina, con Victor Point e il celebre teologo-paleontologo Teilhard de Chardin; Il gruppo Cina attraversa la Porta del Gobi inoltrandosi nel Sinkiang (Xinjiang); Pamir e Cina insieme verso Peiping (Pechino); La missione continua verso l’Indocina .
UN FLOP COMPLETO: LA CROCIERA BIANCA (BEDAUX CANADIAN SUB ARCTIC EXPEDITION, ALIAS THE CHAMPAGNE SAFARI), 1934 Introduzione; I preparativi; Tassello dopo tassello si costruisce la grande “macchina” della spedizione; La partenza da Edmonton. L’itinerario; Il racconto “originale” della disfatta, ovvero la versione eurocentrica; La verità è una “finzione” cinematografica? Ovvero la versione canadese! Si torna ad Edmonton; Lo Champagne Safari, biografia filmica di uno stravagante megalomane e avventuriero, che è anche uno straricco industriale e un geniale inventore, un amico di re e di Hitler, forse un collaborazionista: ecco svelato il lato oscuro di Bedaux… BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE: Pechino-Parigi; Crociere Citroën; Africa (e Sahara)
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LA CORSA PECHINO-PARIGI, 1907
L’inverosimile scommessa!
Potrebbe essere la trama di qualche bel film, a metà tra avventura e commedia.
Una pellicola magari già vista al cinema, perché alcuni elementi suonano famigliari come un deja vu.
Raccontano di una scommessa, anche se non c’è premio finale, tangibile o “ricco”, ma solo quello incorporeo, oggi del tutto démodé, della gloria-fama-onore-bandiera…
Per partecipare bisogna utilizzare mezzi inventati appena ventisette anni prima: gli automobili, come al maschile venivano ancora chiamati nel 1903, poco conosciuti e per lo più usati per passeggio o sport.
Inoltre vanno attraversate regioni pressoché prive di strade, che mai hanno visto un’auto.
L'opposizione del WAI-wu-pu, il Ministero degli Esteri cinese
Tanto che il Wai-wu-pu (Gran Consiglio degli Affari Esteri dell’Impero) [nel 1902 aveva sostituito lo Tsung-li Yamen, creato nel 1861] si opporrà all’ingresso dei “carri a combustibile”, per paura che la vista delle meraviglie della modernizzazione corrompa i cinesi...
Sarà questa la molla che farà scattare l’incredibile sfida.
Realizzarla significherà imprimere un gigantesco impulso per conoscere, apprezzare e diffondere il nuovo mezzo di trasporto.
Due anni dopo Ford comincerà a produrre in serie negli Stati Uniti il modello T…
Ma sarà anche una duplice scommessa su tecnologia e capacità di sfidare la natura.
Superando distanze, anche senza strade e mappe, nel corso di una bizzarra mission impossible: la corsa più avventurosa dell’automobilismo, il primo grande raid della storia!
Da subito entrato nella leggenda, perché ha un cantore d’eccezione al seguito, che darà vita al primo grande servizio giornalistico della storia: Luigi Barzini!
In fondo nessuno pensa che quella che sembra un’eccentricità per milionari possa riuscire (...)
L'annuncio sul giornale parigino
(...) la mattina del 31 gennaio 1907 il parigino Le Matin si domanda se esistano persone pronte ad arrivare in macchina a Pechino (“qui veut rallier Paris à Pékin en automobile?”): 16.000 massacranti chilometri attraverso Europa e Russia europea, Siberia e Mongolia.
Poiché all’inizio la gara è “al contrario”, da Parigi a Pechino.
Ma già due giorni dopo, il 2 febbraio, si decide di invertire l’itinerario, per evitare la stagione delle piogge (...).
Un itinerario tutto da inventare
Il percorso è tutto da inventare: si parte da un punto per raggiungerne un altro, utilizzando la strada eufemisticamente “migliore e più corta”....
(...) Guardando un atlante è evidente come obbligata sia la via più breve da Pechino alla Russia europea.
Ma altrettanto bene balza agli occhi, “leggendo” i colori che riempiono la mappa, che ci parlano di montagne, deserti, laghi, fiumi, paludi, foreste (...)
(...) Ma non basta.
Poiché i nostri eroi si inoltreranno in regioni dove non ci sono strade, che vanno costruite e scavate, metro dopo metro, e dove mai è penetrata una macchina, così rumorosa e puzzolente, ma che corre più dei cammelli bactriani e dei cavalli mongoli.
Anche se più volte si insabbierà ed impaluderà.
(...) Allora saranno quegli stessi animali a prendersi un’insperata rivincita.
Trascinandola o sospingendola, grazie alle funi impiegate da molti uomini.
Gara internazionale senza premio
La gara non ha premi - ma quelli erano altri tempi -, assistenza o regole, a parte qualche gentlemen’s agrement.
Così, almeno nelle prime tappe, chi arrivava primo, aspettava gli altri per ripartire.
(...) Il team italiano: Borghese, Barzini, Guizzardi
Suo leader è un nobile, facoltoso ed avventuroso giramondo, il principe Scipione Borghese (1871-1927), di antico, illustre e noto lignaggio, autore di spericolati viaggi automobilistici tra Europa, Medio Oriente e Asia centrale.
(...) Anche adesso lo accompagna il fedele autista-meccanico Ettore Guizzardi (1881-1963), suo uomo di fiducia fin da quando perse il padre da ragazzo.
Borghese è il navigatore e sponsor di se stesso.
(...) Ed è un ottimo organizzatore.
“Si sentiva in lui il predominio del cervello sul cuore, della volontà sulla sensibilità (...) una volta partito avrebbe fatto tutto il possibile per trionfare (...) ebbi immediatamente fiducia in lui" (Barzini).
Borghese, giunto a Pechino in anticipo, a dorso di cavallo e di cammello ispeziona i primi cinquecento chilometri del percorso.
Misurando valichi e sentieri con un bambù, della lunghezza della carreggiata dell’Itala.
Si predispongono depositi di carburante e materiali in Mongolia e in Russia, grazie alla Transiberiana
Ma ha già predisposto depositi di combustibile e materiali, sia in Mongolia, inviando da Pechino carovane con carburante ed olio, che ogni settecento chilometri nell’immenso territorio russo, grazie alla Transiberiana.
L'autiere Guizzardi e la "sua" macchina
Guizzardi, che si definisce un autiere, sa guidare e trattare l’imponente veicolo, che coccola.
Anticipandone le possibili défaillances.
Del resto la sua posizione preferita, quando non al volante, è sotto la macchina.
"La prima volta che lo vidi, era sdraiato sotto l'Itala, supino, immobile, con le braccia conserte.
Al primo momento credetti che lavorasse.
Invece si divertiva. In viaggio mi sono accorto che quella era una delle sue posizioni favorite, un suo passatempo, si sdraia sotto l'automobile e la contempla, bullone per bullone, pezzo per pezzo, vite per vite.
E si intrattiene a lungo in quegli strani colloqui con la sua macchina" (Barzini).
Come un medico che ausculta il paziente, controlla, osserva, esamina: ogni pezzo, parte, ingranaggio.
Pronto ad intervenire, cambiare, sostituire, migliorare, improvvisare.
Usando anche materiali di fortuna e mezzi primitivi, come la forgia di un maniscalco mongolo per aggiustare una balestra.
Luigi Barzini, Maestro del giornalismo italiano. Grande inviato di guerra in Cina e Sud Africa, aveva seguito a cavallo tutto il conflitto russo-giapponese
Eccoci ora a Luigi Barzini senior (1874-1947).
“Maestro” del giornalismo e cronista di razza, come inviato speciale per il Corriere della Sera ha già dimostrato di che stoffa è fatto il primo corrispondente di guerra italiano.
Oltre ad essere dotato di un non comune fiuto per lo scoop. Come si era visto nella rivolta dei Boxers cinesi (1900) e nella seconda guerra anglo boera terminata nel 1902.
Nel conflitto russo giapponese (1905) aveva seguito a cavallo ogni fase della guerra.
Riempiendo 700 taccuini di appunti.
Scattando migliaia di foto.
Sarà l’unico giornalista presente alla battaglia di Mukden (Shenyang) in Manciuria (primavera del 1905), che mise fine all’espansionismo russo in Oriente (...).
Da: GRANDI RAIDS AUTOMOBILISTICI DELLA STORIA: QUANDO L’AVVENTURA SI FA LEGGENDA. LA PECHINO-PARIGI E LE “CROCIERE” CITROËN, TRA AFRICA, ASIA E AMERICA DEL NORD
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