Cosa c'è nel libro:
SOMMARIO
PREMESSA; 1 L’INAUGURAZIONE A NY-ÅLESUND, LA STORICA “BAIA DEL RE” DI NOBILE E AMUNDSEN; 2 LA COMUNICAZIONE PRESENTATA AL CONVEGNO: LE SCIENZE UMANE E GEOGRAFICHE NELL'ARTICO, PRIORITÀ E PROSPETTIVE; 3 LA RASSEGNA DEI POPOLI CIRCUMPOLARI, TRA EURASIA E AMERICA; 4 GLI STUDI ETNO-ANTROPOLOGICI E GEOGRAFICI; 5 LE PRIME GRANDI MISSIONI ETNO-ANTROPOLOGICHE E GEOGRAFICHE ARTICHE; 6 SETTORI ARTICI DI INTERESSE PER EVENTUALI PROGRAMMI E PROGETTI DI RICERCA SINGOLA E PLURIDISCIPLINARE; 7 AREE PROBLEMATICHE DI POSSIBILE FUTURA RICERCA 8 L'ANTROPOLOGIA "RECIPROCA"; 9 PREISTORIA; 10 SOCIOLOGIA; 11 TRA ETNOGRAFIA, ETNOLOGIA E ANTHROPOLOGY OF VISUAL COMMUNICATION; 12 ARCHITETTURA NORDICA TRADIZIONALE E INNOVATIVA, AUTOCTONA E NON; 13 IL TRASPORTO NELL'ARTICO (VIA TERRA E VIA MARE): PERSISTENZA DEI MODELLI TRADIZIONALI, LE INNOVAZIONI TECNOLOGICHE; 14 GEOGRAFIA POLITICA; 15 LINGUISTICA; 16 ANTROPOLOGIA APPLICATA: LA DIVULGAZIONE SCIENTIFICA; 17. BIBLIOGRAFIA; 18 A NON CONVENTIONAL ENGLISH ABSTRACT: THE HUMAN AND GEOGRAPHICAL SCIENCES IN THE ARCTIC, PRIORITIES AND PERSPECTIVES: AN INTRODUCTORY OUTLINE
7. Aree problematiche di possibile futura ricerca (...) 7.4. Etnopsichiatria e Antropologia Psicologica Transculturale e non. I "disturbi etnici “storici e attuali (178)
[Il bersek dei vichinghi, l'imu degli Ainu, il windingo degli Algonchini, il myriachit siberiano.
“I vichinghi facevano assegnamento sul fatto che taluni di loro sarebbero diventati bersek nel fuoco del combattimento e avrebbero compiuto, in questo stato, qualche eccelso fatto d'armi che avrebbe contribuito alla vittoria" (...)
Allucinazioni, nervosismi, predisposizione alla trance: l'uomo artico, lo sciamanesimo (179)
[“Il trattamento sciamanico tende a riprodurre, insieme il processo morboso e il processo soggettivo della "guarigione" (...)
Lo sciamano fornisce al proprio paziente tutta una serie di difese... culturalmente sanzionate ed etnopsichiatricamente adeguate e tranquillanti” (...)
e "mal di vivere", ovverosia l'isteria artica (piblockto o perdlérorpoq tra gli eschimesi, come presso gli altri popoli artici) (180)
[Colui che ha questo "attacco" si chiama Perdléqruyâk.
L'isteria colpisce anche i cani con esiti mortali.
Durante l'inverno 1853-54 tra gli Eschimesi polari groenlandesi tutti i cani morirono per questi attacchi (...)
Tanto che il Devereux dedica un lungo capitolo del suo manuale ai cosiddetti "disturbi sacri (sciamanici)", anche se non tutti gli isterici sono sciamani! (181)
["Egli è pazzo in nome e per conto degli "altri", nella misura in cui la sua follia permette loro di conservare un’apparenza di equilibrio psicologico.
La società moderna ha anch'essa i suoi "pazzi per procura" (...).
Ne soffrono più frequentemente le donne rispetto agli uomini. Studi rapidi, mai realizzati dal punto di vista medico tra gli Eschimesi polari (...), ma anche presso gli altri gruppi etnici circumpolari.
Durante la crisi, generalmente in autunno, che dura dai cinque minuti a una mezz'ora o più, ci si toglie i vestiti.
In genere non viene mai ucciso nessuno (nel 1941 nelle isole Belcher sì, ad esempio). (182)
[ L'etnologo Diamond Jenness scrisse nel 1928: "histerya is peculiarly common around the Polar Basin; the long winter darkness and the loliness and silence of the hunter's life made the Arctic people more susceptible to this disorder than the rest of the human race.
So religion and histerya went closely hand in hand" (...)
Gli Inuit tendono a proteggere da lontano chi ne è colpito.
Le crisi sono diventate rare a partire dal 1960, probabilmente a causa di una dieta meno ricca di grassi e di sangue animale (...).
Altre forme maniacali, come quelle di "mania imitativa", dette "ecolalia" ed "ecoprassia".
Gli Olong tra i Tungusi.(183)
[Olong: "subire uno spavento improvviso, tremare di paura”. Forme maniacali dovute a clima o carenze alimentari (...).
Il "mal di vivere" tra i bianchi nell'Artico: depressione, suicidi, alcoolismo, droga? tra eurocanadesi e gli altri bianchi residenti, temporaneamente o permanentemente, nel Nord.
Le misure preventive e le metodiche curative e psicoterapeutiche adottate dalle locali autorità amministrative e sanitarie.
La funzione dei colori "sgargianti” nell’Artico (le multicolorate case di appartamenti di Lia, Longyearbyen [Svalbard]).
(E-Book, versione cartacea a colori e bianco e nero, I e II ediz., 243 pp., 204 note, 232 immagini, di cui 106 a colori (82 sono dell'A.)
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