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giovedì 29 agosto 2024

212. Finalmente sono a Skagway, cittadina alaskana che costituisce la prima importante tappa del lungo e complesso itinerario, che mi porterà verso lo Yukon e oltre. Fino alle lontanissime sponde dell'Oceano Glaciale Artico. Qui, alla fine del XIX secolo, i cercatori d'oro dovevano invece cercare di superare i difficili Passi montani, per arrivare al Klondike, dopo un pericoloso ed estenuante percorso. Una passeggiata per Broadway, N.Y.?! DA: VIAGGIO ATTRAVERSO L'INSIDE PASSAGE, NELLA TERRA DEGLI INDIANI DEI TOTEM E DELL’EX AMERICA RUSSA SULLA COSTA DEL PACIFICO DELL’AMERICA DI NORD-OVEST, TRA COLOMBIA BRITANNICA E ALASKA

  

Slitta e cani davanti allo studio fotografico di Hegg (Skagway, Alaska), in partenza per Dawson, Yukon, ca. 1898
(foto Hegg, University of Washington)


Cosa c'è nel libro:
...

PRESENTAZIONE: IL LIBRO; PREMESSA: IL VIAGGIO,  INTRODUZIONE GEOGRAFICA;  INTRODUZIONE ETNO-ANTROPOLOGICA: GLI INDIANI DEL NORD-OVEST; 

PARTE I: CANADA 

 NELLA BRITISH COLUMBIA, AL LARGO DELL’ISOLA DI VANCOUVER, UN’IMMEDIATA E STRAORDINARIA FULL IMMERSION NELLA TERRA DEI KWAKIUTL, TRA LE ISOLE QUADRA (CAPE MUDGE) E CORMORANO (ALERT BAY);  RITORNO A VANCOUVER. VISITA AI TOTEM DELLO STANLEY PARK E DEL MUSEO DI ANTROPOLOGIA; PRINCE RUPERT, COLOMBIA BRITANNICA SETTENTRIONALE, TERRA TSIMSHIAN 

PARTE II: ALASKA, L’EX AMERICA RUSSA 

I PROMSYSHLENNIKI, CACCIATORI RUSSI DI PELLICCE, FONDANO L'AMERICA RUSSA (1741-1798); IL VIAGGIO NELL’INSIDE PASSAGE, ALASKA: KETCHIKAN, WRANGELL; RITORNO A KETCHIKAN; SITKA; INTERLUDIO; SKAGWAY 

 APPENDICE: Nell’Inside Passage, al tempo della spedizione del Duca degli Abruzzi al monte Sant’Elia del 1897, trentesimo anniversario dell’acquisto dell’America Russa

BIBLIOGRAFIA; CARTE 


Presentazione del libro:

Il libro costituisce un viaggio nello spazio e un “doppio” viaggio a ritroso nel tempo

Il primo ci conduce all’altro capo del mondo

In una terra difficilmente paragonabile con altre realtà geografiche. Fortemente connotata da alte montagne boscose e da una miriade di arcipelaghi e isole. 

 Profondamente caratterizzata da un clima che molti potrebbero ritenere perfino impossibile: pioggia, vento, nebbia, freddo.

 Nonostante ci sia un detto locale che sostiene come, in realtà, piova solo due volte: da gennaio a giugno e da luglio a dicembre... 

Così la vegetazione è abbondante, straripante, invadente. 

Mimetizza cittadine e villaggi, quasi sempre raggiungibili solo via mare e con gli idrovolanti. 

Nelle cui acque non è raro imbattersi nelle spettacolari evoluzioni acrobatiche delle balene, ma anche nelle orche, che tanta importanza rivestono nella letteratura orale e nel patrimonio leggendario dei popoli, che occupano questa terra. 

Per non parlare dell’abbondante presenza dei salmoni, piatto base dell’alimentazione di nativi ed europei. 

Acque poste tra isole e terraferma montuosa, che formano lo storico Inside Passage, grazie al quale sono assicurati i collegamenti con gli insediamenti della Colombia Britannica e dell’Alaska.

Il libro promette un ulteriore viaggio, che ci porta molto più indietro nel tempo (...)

Quando gli occidentali cominciarono a disvelare la singolarità della costa nord-americana del Pacifico settentrionale

Terra abitata da Indiani, la cui cultura (società, economia, religione, arte) risulta impregnata da caratteristiche strettamente collegate ad un ambiente insolito, per certi versi addirittura unico, che consente di vivere bene, grazie a ciò che la natura offre in abbondanza (...) 

Un posto a parte lo hanno decisamente i “pali”, compresi quelli interni di sostegno delle abitazioni. 

Gli alti tronchi hanno infatti ispirato gli “artisti del popolo”, presenti nelle diverse tribù indiane. 

Poiché con innegabile abilità artistica hanno scolpito e dipinto le loro superfici, creando vere e proprie opere d’arte (...). 

(...) da tempo immemorabile i totem, con le loro variegate figure multicolorate (...) riportano miti e leggende, avvenimenti, imprese, fatti famigliari, clanici, tribali

Raccontano di grandi feste comunitarie ben riuscite, commemorano un defunto importante, mettono in ridicolo chi non rispetta i patti. Ricordano ed esaltano individui e gruppi. 

Insomma costituiscono anche i Gotha di società stratificate, un tempo composte da schiavi, comuni e nobili

(...) E per quanto riguarda i Totem? (...) 

Li troviamo dappertutto, specialmente nei cimiteri indiani

Salvo che a Skagway, qui sostituiti dall’avventurosa epopea degli stampeders, i cercatori d’oro, che alla fine del XIX secolo dovranno cercare di superare i vicini e innevati Passi montani, per arrivare nel Klondike, dopo un lungo ed estenuante viaggio.

...

"Passeggio per Broadway 

La strada è larga, ma quanto mi sembra diversa rispetto a come la ricordavo quando, bighellonando tra l'ingresso di un celebre teatro e l'altro, anni fa visitai per la prima volta la Grande Mela! 

Non ci sono grattacieli e la strada non è neanche asfaltata. 

Le persone non si accalcano sui marciapiedi e non ci sono macchine in transito. 

La vita sembra scorrervi del tutto tranquilla. 

Eppure sono sempre in Nord America… 

Ma, certo, quella deve essere un'altra Broadway! 

Infatti le abitazioni sono basse, ad un piano, al massimo due. 

Tutte rigorosamente in legno e dipinte con i colori più vivaci. 

Hanno antiche insegne e i marciapiedi sono anch’essi in legno.

 Intorno a me vedo alte montagne boscose.

   Mi trovo in una stretta valle prospiciente le acque di un lungo fiordo aggettante nel Pacifico. 

Anche non volendo tener conto della stretta prossimità con le acque oceaniche, non posso assolutamente dimenticarmelo. 

Poiché, proprio in fondo alla strada, ecco apparire imponente l'immensa prua di una nave da crociera, che sembra là parcheggiata quasi per scherzo. 

Quando invece si tratta solo di un errore prospettico. 

Questa "diversa" Broadway però condivide con la celebre strada di New York alcune caratteristiche: è attraversata da Streets e si dispone parallelamente rispetto alle Avenues verticali. 

Poche, per la verità, le une e le altre. 

Sembra che la città sia stata pianificata utilizzando semplicemente riga e squadra. 

La realtà, scoprirò poi, è esattamente questa!

   Proseguendo il cammino, ad un certo punto il quasi-silenzio e la calma, che fino ad allora hanno regnato incontrastati, lasciano il posto ad un qualcosa di diametralmente opposto, inaspettato. 

Inizio ad avvertire un fragore costante, mentre improvvisamente la strada comincia ad animarsi. 

Chiasso e grida concitate vengono espresse nelle più diverse lingue del globo. 

Un nugolo di uomini si muove velocemente, febbrilmente, in ogni direzione. 

Sono gli stampeders. 

I più, infagottati e curvi sotto il peso di enormi carichi, zaini e pacchi. 

Soli, o assieme ai loro portatori indiani Tlingit (Chilkoot e Chilkat), iniziano la loro marcia verso i sentieri Chilkoot o White, che conducono al di là delle montagne. 

Ecco arrivare vocianti e pieni di entusiasmo i rumorosi cercatori neofiti. 

Scendono allegramente dalla nave ormeggiata nel porto. 

Ecco altra gente, assieme ai loro ingombranti equipaggiamenti, correre vicino a me, a bordo di carri, che fendono la folla. 

Aprendo profondi solchi nella strada, improvvisamente fattasi fangosa. 

   Dalle vicine case odo i confusi richiami di imbonitori di ogni risma, il richiamo di donnine, la musica assordante dei saloon: l'universo che mi circonda dimostra di avere una fretta indiavolata.

 Tutti in cuor loro aspirano a giungere al più presto fino alla lontanissima meta. 

Intorno a me si vedono cataste di oggetti, casse, carichi, mercanzie, materiale il più diverso: dalle racchette da neve, al pentolame, dagli sci alle tende, agli attrezzi da campo, agli indispensabili picconi, pale e setacci. 

Numerosi cani, accanto alle loro slitte, abbaiano ed ululano di quando in quando. 

Poi, tutto ciò si dissolve in un attimo… 

A quel che pare l'immaginazione mi ha fatto sognare ad occhi totalmente aperti!" (...)

(...)  Finalmente sono a Skagway, cittadina alaskana che costituisce la prima importante tappa del lungo e complesso itinerario, che mi porterà verso lo Yukon e oltre. Fino alle lontanissime sponde dell'Oceano Glaciale Artico (...)

(...) Skagway è un autentico e grandioso museo all'aria aperta.

 Apparentemente la cittadina non sembra abbia subito cambiamenti di rilievo dall'epoca della convulsa corsa all'oro 

Già camminando lungo le sue lunghe Streets (5 strade verticali al fiordo) o le sue Avenues (15 parallele), si può respirare e introiettare fino in fondo l'atmosfera di un tempo, il fragore e l'animazione provocata dagli stampeders, in partenza per il Chilkoot e lo White Passs. 

Come la mia fantasia ha appena constatato! (...)

DA: VIAGGIO ATTRAVERSO L'INSIDE PASSAGE, NELLA TERRA DEGLI INDIANI DEI TOTEM E DELL’EX AMERICA RUSSA SULLA COSTA DEL PACIFICO DELL’AMERICA DI NORD-OVEST, TRA COLOMBIA BRITANNICA E ALASKA

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TUTTI I DATI (ECONOMICI, STATISTICI, DEMOGRAFICI, ETNOGRAFICI, ECC.) CONTENUTI NEI MIEI LIBRI SONO STATI ACCURATAMENTE VERIFICATI, INTEGRATI E AGGIORNATI AL MOMENTO DELLA LORO PUBBLICAZIONE.

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