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mercoledì 28 agosto 2024

210. Nella storia delle grandi esplorazioni, un posto del tutto singolare è occupato dalla spedizione al Polo Nord, sul finire del XIX secolo, dell’ingegnere svedese Salomon August Andrée che, a bordo di una mongolfiera, poi abbandonata, scomparve tra i ghiacci con i suoi due compagni di viaggio. Mistero che sarà svelato dopo 33 anni! Da: ALLA SCOPERTA DEL MONDO. Esploratori, Geologi. VOL. 3: ARTICO – ANTARTICO


Le "fotografie ritrovate": 14 luglio 1897, l’Aquila dopo l’atterraggio forzato sui ghiacci della banchisa

Cosa c'è nel libro:

INTRODUZIONE; ARTICO: 1. JOHN RAE, 1813-1893 (Premessa: la scomparsa della spedizione Franklin alla ricerca del leggendario Passaggio a Nord-Ovest, 1847; Il “personaggio”: un orcadiano al servizio della Compagnia della Baia di Hudson); 2. SALOMON AUGUST ANDRÉE, 1854-1897 (La visita allo Scott Polar Research Institute di Cambridge; La misteriosa scomparsa di un pallone aerostatico diretto al Polo Nord, 1897; Il mistero svelato trentatré anni dopo, nel 1930; I personaggi della tragedia polare, direttamente o indirettamente coinvolti; Biografia; La partenza dell’Aquila: il breve volo e, poi, lo schianto sulla banchisa polare, 1897; La marcia dei tre esploratori sui ghiacci della banchisa; Il ritrovamento della spedizione, 1930) 3. PEARY, 1856-1920 (3.1 La “corsa al Polo”; 3.2 Un ritratto di Peary; 3.3 Polemiche, verifiche e una conferma; 3.4 Biografia; 3.4.1 Le Spedizioni, dal 1884-85 al 1898-1902: Nicaragua, Groenlandia, Ellesmere (Canada); 3.4.2 La nave Roosevelt; 3.4.3 Le Spedizioni, 1905-06: Ellesmere e verso il Polo Nord: 87° 6’ Lat N. La Roosevelt si spinge fino agli 82°20’ Lat N; 3.4.4 Le Spedizioni, 1908-09: la “Conquista del Polo”; 3.4.5 Epilogo: tra trionfo e amarezza) 4. WILLIAM MARTIN CONWAY, 1856-1937 (L’arrivo nelle Svalbard, 1896; Biografia, la fase artistica; La fotografia come documentazione delle sue spedizioni; Biografia, la fase alpinistica: Alpi, Karakorum, Himalaya, Ande, Terra del Fuoco) 5. ALFRED WEGENER, 1880-1930 (Lo tsunami del 2004, la teoria della deriva dei continenti e Wegener; Biografia; Due spedizioni in Groenlandia: 1906-08 e 1912-13; La terza (e ultima) spedizione in Groenlandia per installare, al centro della calotta glaciale (ilandsis), la base scientifica Eismitte, 1930; Il progetto; Le negatività presenti nel progetto: difficili condizioni climatiche, l’assenza di una solida leadership…; Un rientro fatale per Wegener) 6. LINCOLN ELLSWORTH, 1880-1951 (Biografia; Con Amundsen in aereo, 1925; A bordo del dirigibile Norge sorvola il Polo Nord, 1926; A bordo del dirigibile Graf Zeppelin sorvola la Terra di Francesco Giuseppe, 1931; La prima traversata aerea del Polo Sud, 1935-36) 7. LOUISE ARNER BOYD, 1887-1972 (Dall’High Society… all’Artico; Svalbard, Terra di Francesco Giuseppe, 1926; Nell’Atlantico del Nord, 1928: dalla Terra di Francesco Giuseppe alla Groenlandia, alla ricerca di Amundsen; Di nuovo nella Terra di Francesco Giuseppe, tra i Lapponi (Sami) della Scandinavia e nella Groenlandia orientale, 1930-1938; La missione strategico-militare nella Groenlandia nord-occidentale, 1941; Il volo sopra il Polo Nord, 1955) ANTARTICO: 8. VIVIAN FUCHS, 1908-1999 (Biografia; La spedizione nella Groenlandia orientale, 1929; Kenya, Uganda-Zaire, Tanzania, 1930-31; Lago Turkana, Kenya, 1934: la misteriosa scomparsa di due scienziati; Tanzania, 1937-38; Nelle Isole Falkland, 1947-1950; La Grande Traversata Antartica, 1957-58: la Commonwealth Trans-Antarctic Expedition; L’organizzazione della spedizione; La realizzazione delle basi Shackleton, South Ice, Scott e di depositi sull’altopiano polare, 1955-57; Inizia l’attraversamento dell’Antartico di Fuchs: 24 novembre 1957; Al Polo Sud: 19 gennaio 1958) BIBLIOGRAFIA

"La visita allo Scott Polar Research Institute di Cambridge

   Non posso credere ai miei occhi… 

Eppure all’interno di un’ultimissima vetrina posta all’ingresso, e dedicata alle comunicazioni polari, sembra che ci sia: un piccione! 

E dire che, entrando nel museo, desideroso com’ero di iniziare al più presto la sistematica e scrupolosa “ricognizione” delle straordinarie testimonianze polari britanniche dello Scott Polar Research Institute, mi era completamente sfuggita. Subito mi domando se è, come penso. 

Ma sì, è incredibile! 

Proprio davanti a me, con accanto il suo bravo “collarino” con il logo della spedizione, c’è uno dei piccioni viaggiatori che lo svedese Andrée si portò appresso, sul finire dell’ottocento, nella sua corsa aerea al Polo Nord

Ed è anche uno degli unici due che, nel tempo, si “ritrovarono” a suon di fucilate… 

Così la visita a Cambridge non può non farmi riandare con il pensiero a quella spaventosa, poi del tutto misteriosa, tragedia sui ghiacci.

La misteriosa scomparsa di un pallone aerostatico diretto al Polo Nord, 1897

   Nella storia dell’arcipelago artico delle Svalbard, che comprende anche i numerosi “attacchi” da qui sferrati per “conquistare” il Polo Nord, un posto del tutto singolare è infatti occupato dalla spedizione di un ingegnere svedese, che scomparve tra le brume e i ghiacci con i suoi due compagninel primo tentativo di raggiungere su un pallone aerostatico, l'«Aquila»,. il Polo

Una missione sfortunata, che pretese il prezzo più alto: le giovani vite dei tre coraggiosi uomini.

   Fin qui non ci sarebbe alcunché da eccepire. 

La storia delle esplorazioni è costellata di nomi di ardimentosi mai più rintracciati. Come quello del colonnello Percy Fawcett

Nella “norma” rientra anche il fatto che subito si inviarono, seppure inutilmente, numerose missioni di soccorso: alle Svalbard, sulle coste siberiane e, nel 1899, nella Groenlandia orientale. 

Non si ritrovò quasi niente. Salvo alcuni messaggi lasciati andare fin dall’inizio. 

Inseriti nei gavitelli. O, come abbiamo visto, attaccati sotto l’ala di un paio di piccioni.

   Il tutto, però, continua ancora a far parte delle inesorabili regole del “gioco”… 

Fu così che il mistero della fine di Andrée e dei suoi compagni, prima di avventura, poi di sventura, si protrarrà integro per decenni

Commuovendo il mondo intero per quest’ennesima tragedia polare. Eppure c’era stato chi, ad appena un anno dalla misteriosa scomparsa degli aeronauti, si sarebbe trovato vicinissimo, non poteva neanche immaginare quanto, dallo svelare la verità su quel terribile accadimento. 

Anzi, ce l’aveva letteralmente sotto i piedi! 

Anche perché il viaggio in mongolfiera era stato, ma allora nessuno poteva esserne a conoscenza, di brevissima durata.

   Nel 1898 il solito Nathorst sbarcava sull’Isola Bianca (Kvitøya), al largo delle Svalbard. 

A causa delle rigide condizioni climatiche non si accorse che proprio l’isola celava ciò che il mondo stava invano cercando, da tempo! 

Non si poté far altro, quindi, che rassegnarsi a quello che, di certo, era stato il loro infausto destino…

Il mistero svelato trentatré anni dopo, nel 1930

   Nel 1930, cioè una generazione dopo, si verrà infine a conoscere, per filo e per segno, del tutto inaspettatamente, ciò che era accaduto nel secolo precedente. 

Praticamente sapremo tutto! 

Uno dopo l’altro verranno ritrovati, a non molta distanza dal luogo di partenza della mongolfiera: corpi, oggetti, diari, perfino un’ineccepibile documentazione fotografica che, dopo oltre trent’anni, consentirà di vedere, tra lo stupefatto e il rattristato, le fasi finali del dramma consumatosi a quelle alte latitudini. 

Ecco perché la vicenda umana dello svedese Andrée, una storia che Verne avrebbe volentieri firmato, sia pure dandogli un esito positivo, è totalmente fuori del comune!"

Da: ALLA SCOPERTA DEL MONDO. Esploratori, Geologi. VOL. 3: ARTICO – ANTARTICO 

E-Book e versione cartacea in bianco e nero di grandi dimensioni (16,99 x 1,17 x 24,41), 133 pp., 84 note, Bibliografia, 116 immagini (8 sono dell'A.) 



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