(© Franco Pelliccioni) |
A proposito dell'odissea dei passeggeri italiani all'aeroporto Cristiano Ronaldo di Funchal (Madeira) del 15 agosto, nel mio libro BALENE E BALENIERI, TRA NORD ATLANTICO, PACIFICO SETTENTRIONALE, MAR GLACIALE ARTICO ho accennato in una nota alla pericolosità di alcuni degli aeroporti utilizzati nel corso dei miei viaggi, tra Europa e Artico. Tra cui, naturalmente, c'è quello di Funchal...
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Testo: Poi, esposti al sole e alla brezza marina [mi riferisco a banani e viti]
Nota 212: Che, all’altezza dell’aeroporto, peraltro si può trasformare in un pericolosissimo vento trasversale…
Infatti, organizzando a Roma il viaggio, ho scoperto come l’aeroporto sia tra i più pericolosi al mondo.
Nonostante l’unica pista, che corre parallela all’oceano, sia stata prolungata ben due volte.
Prima nel 1986 (fino a 1.860 m), poi nel 2002 (fino a 2.781 m).
Così quello di Madeira è il terzo aeroporto, con qualche “difficoltà in più” per i piloti, che nella mia vita ho “sperimentato”.
Dopo quello di Sunburgh nel 1982 (isole Shetland), e quello localizzato sulla spiaggia di conchiglie (l’unico al mondo), quando c’è la bassa marea, dell’isola di Barra (Ebridi Esterne), nel 1997.
Anche se, in base ad altre statistiche, forse dovrei includere altri due aeroporti.
Quelli di Longyearbyen (Svalbard) e di Narsarssuaq (Groenlandia).
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