La Real Sociedad
Económica de Amigos del País de Gran Canaria nel 1778 decide di cacciare le
balene, considerate "una fonte di ricchezza”. I primi rapporti indicano
che tra aprile e giugno i cetacei sono numerosi nelle vicinanze di Arguineguín,
nel sud di Gran Canaria, dove alcune grandi balene, arpionate e ferite,
riescono comunque a fuggire.
Il 1778 per l’Impero spagnolo è un anno fondamentale. Perché
cessa finalmente il monopolio gestito fin dal 1717 da Cadice per le merci in
entrata e in uscita.
Consentendo a tredici porti, tra cui quello di Santa Cruz di
Tenerife, di commerciare direttamente con l'America. Non a caso nel corso dell’anno giunge
nell’isola di Tenerife una nave nordamericana. L’ha voluta il Comandante
Generale, per addestrare gli isolani alla caccia. In seguito, poiché la
macellazione delle balene deve essere effettuata nella desertica penisola di
Jandía, a sud di Fuerteventura, dove numerosi sono i cetacei, la nave farà
rotta su Fuerteventura.
Nel 1782 José de
Eguiluz, Corregidor di Gran Canaria, in una lettera indirizzata al conte
di Peñaflorida, che vive nella cittadina basca di Guipúzcoa, descrive
l'abbondanza di balene nei mari delle Canarie e chiede l’invio di balenieri
esperti.
Nel 1784 il Comandante Generale Miguel de la Grúa
Talamanca de Carini y Branciforte, assieme a Bernardo Cólogan Valois,
mercante di vino di Puerto de la Cruz (Tenerife), fonda una compagnia
baleniera, con sede a Tenerife e Gran Canaria.
Il Viceré Miguel de la Grúa Talamanca, dal 1784 al 1789 Comandante Generale delle Canarie e dal 1794 al 1798 Viceré della Nuova Spagna (di José María Vázquez Museo Nacional de Historia, Mexico City) |
Nel 1786 Branciforte decide che la caccia deve lasciare Gran
Canaria, per spostarsi a Tenerife e nell’isola di La Gomera.
L’anno dopo (1787) a
Nantucket è acquistato un brigantino baleniere, assieme ad attrezzi, arpioni,
barche per abbordare i cetacei, recipienti e barili “per immagazzinare il
grasso oltre a caldaie di lastre di rame per fonderlo”. Il problema
principale, però, è sempre il medesimo: la totale mancanza di know how per
cacciare balene, unita all’assenza di uomini esperti. Perché le Canarie
[spagnole], al contrario delle Azzorre [portoghesi], i cui isolani hanno con
profitto imparato il mestiere dai baschi, non possiedono in merito alcuna
nozione.
Dal 1795 l'armatore Mújica, su raccomandazione del
Consiglio, ottiene il privilegio reale di cacciare balene per sei anni.
Individuando l'area di La Isleta, nel nord-est di Gran Canaria, per la stazione
a terra.
Nel 1796 nelle acque
davanti ad Arrecife (Lanzarote) un branco di più di 30 capodogli spiaggiati fa
la felicità dei cittadini.
Nel 1803, Mújica fa costruire quattro baleniere ed
effettua tre campagne di pesca, con gli usuali scarsissimi risultati: pochi
cetacei uccisi, molte balene ferite e fuggite, scarsità di finanziamenti
pubblici e privati.
Nessuno dei progetti
portati avanti nel corso di un ventennio ha quindi avuto successo. Perché quasi
subito stroncati da interessi e - come si direbbe oggi in politichese -
“sensibilità” contrastanti. Alle quali si sono aggiunte difficoltà tecniche,
finanziarie e, soprattutto, l’insormontabile montagna dell'improvvisazione!
La nave statunitense
acquisita nel 1787, dopo essere stata utilizzata per trasportare truppe e
merci, sarà catturata dai francesi nel 1814.
https://www.amazon.it/dp/B0C522JP54, versione cartacea a colori (“premium”) di grande formato (163 pp., 156 foto), ma c’è anche la versione in bianco e nero, oltre all’E-Book.
...
TUTTI I DATI (ECONOMICI, STATISTICI, DEMOGRAFICI, ETNOGRAFICI, ECC.) CONTENUTI NEI MIEI LIBRI SONO STATI ACCURATAMENTE VERIFICATI, INTEGRATI E AGGIORNATI AL MOMENTO DELLA LORO PUBBLICAZIONE.
.
Nessun commento:
Posta un commento