Denver nel 1859. Library of Congress Prints and Photographs
Division |
Il presente libro raccoglie la narrazione di viaggi
effettuati nel West, sul finire del
periodo invernale, in tre epoche diverse e partendo da tre differenti “basi”.
Il primo ha
origine da quella che, per storia, dislocazione geografica, “posizione”
etnografica, è l’autentica Porta d’Accesso al Far West: Denver, capitale dello Stato del Colorado. Da questa città
incastonata nelle Montagne Rocciose andrò alla scoperta della ricca storia di
questo centro urbano sviluppatosi al confine tra il mondo dei bianchi e quello
degli indiani. Luogo di incontro culturale, ma anche di scontro fisico. Perché a
quel tempo i reali interessi degli europei erano diretti, non a “colonizzare” il
West, ma a sfruttare i giacimenti d’oro
e d’argento situati nelle terre dei nativi americani. La strategica
posizione di Denver è anche l’ideale per visitare, al di là del suo perimetro
urbano, luoghi e centri di particolare interesse. Addentrandomi in profondità
all’interno delle Montagne Rocciose, visiterò così Golden e, soprattutto, mi
spingerò sulle vicine Look Out Mountains.
Dove riposa Buffalo Bill, il Mito per antonomasia del Far West e della Frontiera. In seguito andrò alla “scoperta” della
città di Georgetown. La cui vicenda storica è indissolubilmente legata a quella
degli Indiani delle Pianure Cheyenne
e Arapaho. Perché nel suo territorio c’erano
l’oro e l’argento, che tanto facevano gola ai bianchi. Da Las Vegas,
nel desertico Nevada, avrà invece inizio il viaggio attraverso lo straordinario
Sud-Ovest degli Stati Uniti. Quando decine
di anni addietro mi accinsi a studiare anche l'etno-antropologia
americanistica, sarei rimasto affascinato dal mondo e dalla cultura dei cliff-dwellers, gli antichi abitanti dei
dirupi e delle caverne del Sud-Ovest. Le loro abitazioni in adobe, sul tipo di
quelle degli attuali Pueblos, erano edificate
all'interno di grandi caverne, poste generalmente sotto i crinali di alte
montagne. Più volte la mia attenzione si soffermò ad analizzare i singoli
dettagli scientifici, come alcune foto esplicative, dalle quali mi sentivo irresistibilmente
attratto. Tutto materiale contenuto nella corposa "enciclopedia" del
Biasutti: Razze e Popoli della Terra.
Un classico dell'etno-antropologia italiana ancora oggi valido. Anche se è trascorso
molto tempo da quando fu pubblicato. Così, a distanza di molti anni da quei miei
primi studi, ho
adesso l'opportunità di percorrere una regione indubbiamente attrattiva per uno
studioso dell'Uomo, caratterizzata essenzialmente da altopiani desertici e
semi-desertici (di media sui 2.000 metri), con forti escursioni termiche
annuali. Dove un insopportabile caldo estivo è
seguito da rigidi freddi invernali, con neve e ghiaccio. Il Sud-Ovest
è eccellentemente rappresentato da quella sterminata area costituita, a mo' di
fulcro (perfino “singolare”, dal punto di vista geografico), dei Four Corners, i "quattro
angoli". Dove i confini di Colorado, Utah, Arizona e Nuovo Messico si
toccano ad angolo retto. È questo il racconto
di un lungo e insolito, viaggio, che mi porterà a
"vagabondare" in terre lontane "anni luce" dall'immagine
stereotipata offerta dagli Stati Uniti al visitatore, che sbarca a New York, o
in una qualsiasi altra metropoli e megalopoli americana. Viaggio sempre effettuato
nel corso dell’inverno, con temperature sopportabili, seppur talvolta fredde.
Ma sufficienti a filtrare le negatività di un turismo che, nella stagione buona
ama frequentare in massa alcuni dei luoghi che avvicinerò. E il filo del mio cammino
si andrà dipanando in terre e paesi di confine, dove il rapporto
natura-cultura: una natura dirompente, selvaggia, aspra e affascinante e, per
certi aspetti, del tutto "unica", si coniuga splendidamente con
quelle che erano, e sono tuttora, le civiltà precolombiane del passato e le
culture dei "pellerossa" del presente. Un itinerario tra i mille miti
della "frontiera". Tra gli indiani delle riserve Navaho e dei Pueblos Acoma, come delle moderne cittadine, attraverso
i tangibili ricordi di splendori passati. A volte connotati da un pizzico di “mistero”
non del tutto risolto dagli studiosi, che certo non ne guasta l'atmosfera. Anzi....
Un itinerario, che include bellezze naturali, peculiarità ecologiche, habitat irripetibili. Infine la
base di partenza del terzo viaggio in direzione dei deserti della California
meridionale è la Megalopoli di Los Angeles. Da qui avrò modo di: avvicinare la “città
morta” di Calico; attraversare il
deserto Mojave; inoltrarmi nella
straordinaria Valle della Morte;
imbattermi perfino in un “miraggio”. Due volte apparente, perché è…
incredibilmente vero! Infatti è proprio un castello… Edificato nel “nulla” da
un cow boy, sia pure ai suoi tempi ricco e famoso. Sulla falsariga degli antichi
romani, che costruivano i loro castra
nel deserto, però a protezione del limes,
il confine dell’impero. DA: Nel West: Attraverso le Montagne Rocciose, il Sud-Ovest, i deserti della California meridionale, E-Book, versione cartacea a colori (I e II ediz.) e in bianco e nero: 116 pp., 34 note, 76 foto (50 sono mie) E-Book: https://www.amazon.it/dp/B01N2WVOAY Versione cartacea a colori, I ediz. https://www.amazon.it/dp/1520223471 Versione cartacea in bianco e nero https://www.amazon.it/dp/1094812188 SOMMARIO PREMESSA PARTE PRIMA: DA DENVER ATTRAVERSO LE MONTAGNE ROCCIOSE Denver, capitale del Colorado, “Porta d’ingresso” al
Far West Buffalo Bill, gli Indiani, il Mito della Frontiera e
il Wild West Show Denver e gli Indiani delle Pianure. Gli italiani.
Viaggio a Georgetown, nel cuore del “cerchio d’oro” del Colorado PARTE SECONDA: DA LAS VEGAS ATTRAVERSO IL SUD-OVEST Tra i grandiosi monumenti naturali del Grand Canyon
del Colorado, Arizona settentrionale Nel Tribal Park della Monument Valley dello Utah, la
riserva indiana (Navaho) più popolosa degli Stati Uniti Gli scomparsi abitatori delle città costruite
all’interno delle grandi caverne della Mesa Verde, Colorado meridionale Nello stupendo Canyon de Chelly dell’Arizona l'ultima
resistenza dei Navaho. Un graffito ricorda l’arrivo della cavalleria spagnola Nello spaccio Navaho. Visita allo storico Hubbel
Trading Post dell'Arizona, l’emporio che divenne punto di dialogo tra il mondo
dei bianchi e quello degli indiani Attraverso il Deserto Dipinto e la Foresta
Pietrificata dell'Arizona. Una singolare passeggiata fra gli alberi di duecento
milioni di anni fa La città indiana tra le "nuvole":
l’imprendibile pueblo Acoma del Nuovo Messico, l’insediamento urbano più
lungamente abitato degli Stati Uniti Nel Nuovo Messico, tra Gallup e Albuquerque:
testimonianze preistoriche, tradizionali pow wow indiani e diligenze assalite
da Billy the Kid PARTE TERZA: DA LOS ANGELES ATTRAVERSO I DESERTI DELLA CALIFORNIA MERIDIONALE La "città fantasma" di Calico e i laghi
salati del deserto Mojave: dove passavano le carovane dei pionieri, oggi
atterrano gli shuttles di ritorno dallo spazio Nella "Valle della Morte" e un “miraggio”
nel deserto: il castello del cow boy Scotty BIBLIOGRAFIA |
Nessun commento:
Posta un commento