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domenica 30 luglio 2023

106. IN ATTESA DELL'INCONTRO DEL 5 AGOSTO E DELLA MOSTRA DEI MIEI LIBRI (6-13 AGOSTO) A PESCIA ROMANA, A CURA DELL'ASSOCIAZIONE MusicArte, CON IL PATROCINIO DEL COMUNE DI MONTALTO DI CASTRO, ALCUNE INFORMAZIONI AGGIUNTIVE SULLE MIE RICERCHE ANTROPOLOGICHE SUL CAMPO

 

Dal forte romano di Tisavar l'oasi sahariana di Ksar Ghilane e il Grande Erg Orientale, Tunisia meridionale  (© Franco Pelliccioni)


RICERCHE, FINANZIAMENTI, PATROCINI, SPONSORIZZAZIONI, RASSEGNA STAMPA

L'INIZIAZIONE ANTROPOLOGICA SUL CAMPO: 1976, ISIOLO, KENYA SETTENTRIONALE

Nel 1976 effettuo la sua prima ricerca sul campo in Africa orientale, nel centro multietnico e multiculturale di Isiolo: "Studio della situazione etnico sociale di Isiolo, Kenya settentrionale”, su suggerimento del mio mentore, il Prof. Bernardo Bernardi, uno dei Maestri dell'Antropologia Culturale italiana. In Kenya mi associo come Ricercatore all'Institute of African Studies dell'Università di Nairobi.

Finanziamento: 1975 Assegnazione di una Borsa di Studio Dell'Istituto Italo-Africano per la ricerca in Kenya (lettera del 31.7.75)

INTERLUDIO MESOAMERICANO, 1978 (MESSICO)

Nel 1978 effettuo una ricerca di comunità nel villaggio di Santa Maria del Mar (Istmo di Tehuantepec, Oaxaca, Messico) abitato dagli indios pescatori lagunari Huave, per verificare sul terreno alcune ipotesi formulate dagli amici americanisti Gerardo Bamonte e Gilberto Mazzoleni. 

Studiosi che in precedenza avevano condotto un’indagine antropologica nel vicino villaggio Huave di San Mateo del Mar, nell'ambito di un team diretto da Italo Signorini dell’Università di Roma.  

Finanziamento: Contributo per la partecipazione al Congresso di Mérida della Society for Applied Anthropology di Washington e per la ricerca in Messico, da parte del Ministero della Pubblica Istruzione, Direzione Generale per l'Istruzione Universitaria (lettera del 12.7.78)

 

SUD SUDAN, 1979

Partecipazione politica e integrazione sociale dei Dinka, Shilluk e Nuer in Malakal, centro urbano multietnico dell'Upper Nile, Sud Sudan.  

Finanziamento: Assegnazione di una Borsa di Studio per la ricerca in Sudan da parte del Centro per le Relazioni Italo-Arabe (lettera del 21 novembre 1978)

 

KENYA, 1980

Survey socio-antropologico (sviluppo) tra i popoli nomadi, transumanti e sedentari (Turkana, Merille, Borana, Rendille, Elmolo) localizzati intorno alle sponde sud-orientali del Lago Turkana (già Rodolfo), Kenya nord-occidentale

Sessione di ricerca che ha sostituito la seconda fase del progetto Isiolo, che non si è potuta realizzare per via della situazione in cui versava allora il paese: a) risentimento della tribù dei Kikuyu nei confronti di un governo in maggioranza non Kikuyu; b) presenza dei guerriglieri somali shiftas, che imperversavano nelle aree nord-orientali, arrivando sulle Nyambeni Hills all'altezza della città di Isiolo. 

Con la conseguenza che tutto il traffico veicolare diretto verso nord verrà concentrato in colonne scortate da mezzi della polizia e dell'esercito kenyota.

Finanziamento: 1978 Assegnazione di un contributo per le ricerche in Africa (Kenya) da parte dell'istituto Italo Africano (lettera del 16.10.78).

- 1979 CNR, Comitato Nazionale per le Scienze Storiche, Filosofiche e Filologiche, Contratto per un finanziamento della ricerca in Kenya (lettera del 13 luglio 1979)

 SUD SUDAN, 1980-1981

Partecipazione politica e integrazione sociale dei Dinka, Shilluk e Nuer in Malakal, centro dell'Upper Nile, Sud Sudan. Seconda sessione di ricerca in questo centro multietnico e multiculturale.

Finanziamento: 1979 CNR, Comitato Nazionale per le Scienze Economiche, Sociologiche, Statistiche, Contratto per un finanziamento della ricerca in Sudan (lettera dell'11 ottobre 1979)

Finanziamento: 1980 Assegnazione di una Borsa di Studio del Centro per le Relazioni Italo-Arabe (lettera dell'8 aprile 1980)

 

ISOLE SHETLAND E ORCADI (SCOZIA), 1982

Grazie al questo viaggio di studio (o di reconnaissance), prima delle Shetland, poi delle meridionali Orcadi, sia pure involontariamente sarebbe stato gettato il primo seme di ciò che anni dopo si sarebbe trasformato nel mio Programma sulle Comunità Marittime dell’Atlantico Settentrionale.

In quel periodo ero particolarmente attratto dalla quella che, a quei tempi, costituiva la terza "rivoluzione culturale", che gli abitanti delle isole Shetland stavano sperimentando sulla propria pelle. 

Il ritrovamento e, poi, lo sfruttamento razionale e sistematico delle enormi riserve di petrolio e gas scoperte nella piattaforma continentale del Mare del Nord avevano portato alla costruzione di grandi infrastrutture a terra, e comportato un conseguente afflusso di uomini. 

In quell’epoca le isole stavano perciò passando da un'economia di tipo pastorale e marittima, ad un'altra di tipo industriale, in passato anche fortemente contestata. 

Il mio interesse per le più meridionali isole Orcadi era invece costituito, non solo dalla loro morfologia, ben più "dolce" rispetto alle montuose, frastagliate e aspre Shetland, ma anche dal poter verificare "in situ" la differenza, lo iato che si veniva allora formando, o che si era già aperto, tra i due arcipelaghi. 

Il tutto in assoluto "tempo reale". Costatando le situazioni una dopo l'altra. 

Temevo che un contrasto netto e cospicuo si fosse già delineato nelle posizioni raggiunte dai due arcipelaghi. 

Nel primo caso, tra quelle innovative e ormai sull'orlo di un'industrializzazione forzata, che dall’esterno appariva non particolarmente rispettosa dell’itinerario culturale perseguito nei secoli dagli Shetlanders

Nel secondo caso le tradizionali isole Orcadi non sembravano essere rimaste coinvolte, se non in maniera del tutto trascurabile, da turbolenti realtà economiche di tipo esogeno.

Finanziamento: 1982 CNR, Comitato Nazionale per le Scienze Economiche, Sociologiche, Statistiche, Contratto per un finanziamento di una ricerca negli Archivi del Sudan, localizzati nell'Oriental Library dell'Università di Durham (Inghilterra settentrionale) e per l'elaborazione informatica di un questionario sociologico utilizzato in Sudan (lettera del 20 ottobre 1982). 

Da Durham, via Aberdeen, avrei poi proseguito per il mio viaggio di studio invernale nelle isole Shetland e Orcadi.

 

INUIT DELL'ARTICO CANADESE, 1983

- Indagine antropologica (sviluppo) in un campione di sei comunità Inuit (eschimesi) dell'Artico canadese: Inuvik, Tuktoyaktuk (delta del Mackenzie, Mare di Beaufort, Artico occidentale); Qausuittuq (già Resolute Bay, Cornwallis Island, Alto Artico), Frobisher Bay (oggi Iqaluit), Pangnirtung (Baffin Island e Cumberland Sound, Artico orientale, oggi Nunavut), Kuujjuaq (già Fort Chimo, Labrador, Nouveau Québec).

Finanziamento: 1983 Ministero della Pubblica Istruzione, Direzione Generale per l'Istruzione Universitaria, contributo per la partecipazione all'XI Congresso Internazionale delle Scienze Antropologiche ed Etnologiche, Canada (Québec - Vancouver) (lettera del 29 aprile 1983). Da Vancouver avrei poi raggiunto, via Alaska sudorientale e Yukon, le comunità Inuit dell’Artico canadese.

ARCIPELAGO DI SAINT-PIERRE ET MIQUELON E ISOLA DI TERRANOVA, 1987

Premessa: I progetti di ricerca sul campo, una volta avviati, a volte devono cambiare. 

Cercando di adattarsi alla situazione concreta e alla realtà che deve affrontare lo studioso. Come è appunto accaduto nuovamente nel 1987 (dopo il Kenya, 1980). 

Quando, per insormontabili difficoltà di diversa natura, una volta arrivato a Montréal (Canada), ho dovuto cambiare campo di indagine sic et simpliciter

Grazie al fatto che le notizie che periodicamente arrivavano a Roma dal Canada, oltre che dal nostro Ministero degli Affari Esteri (nell'era delle comunicazioni via posta o telefono, in alcuni casi anche telex), avevano fatto presagire l'impossibilità di proseguire la mia ricerca sugli Inuit dell'Artico canadese, in questo caso della Baia di Hudson (Sanikiluaq, Isole Belcher). 

Sicché, con il cosiddetto "Piano B.", che in qualche misura avevo già predisposto nelle sue linee principali prima di partire, avrei dato corpo e sostanza, rivitalizzandolo, al mio Programma sulle Comunità Marittime del Nord Atlantico, dopo i miei viaggi di studio invernali di cinque anni prima (1982), nelle settentrionali isole Shetland e Orcadi.

- Così mi interesserò, prima alle isole francesi di Saint Pierre et Miquelon, poi agli outports dell'isola canadese di Terranova...

A non molta distanza dalle coste meridionali dell'immensa isola canadese di Terranova si trovano le due piccole e splendide isole di Saint-Pierre e Miquelon. Dal 1976 Dipartimento d'Oltremare e Collettività d'Oltremare francese dal 2003. 

I suoi poco più di seimila abitanti sono concentrati nella città capoluogo di Saint-Pierre e nel villaggio dell’attigua Miquelon. Gli isolani discendono dai pescatori baschi, bretoni e normanni, che nel tempo vi si sono insediati. 

L’arcipelago rappresenta il più antico dei possedimenti francesi in terra americana, poiché è l'ultimo lembo della Nouvelle France.

LAVORI IN CORSO   WORK IN PROGRESS

Finanziamento: 1986 CNR, Comitato Nazionale per le Scienze Economiche, Sociologiche, Statistiche, Contratto per un finanziamento della ricerca a Terranova e a Saint-Pierre et Miquelon (lettera del 31 dicembre 1986)

COMUNITA’ MONTANA DEL TURANO (LAZIO, ITALIA), 1984-1989

- Ricerca sul campo “part time”, a seguito della quale sono scaturiti due progetti di ricerca “partecipata” applicata.

Il primo relativo all’intera Comunità (approvato all’unanimità dal Consiglio della Comunità Montana come Piano del 1990), il secondo alla cittadina di Ascrea.

----Una ricerca socio-antropologica "partecipata" applicata ad un progetto di sviluppo integrato della Comunità Montana del Turano: ipotesi ed eventuali future implicazioni operative ai fini di un concreto miglioramento della "qualità" della vita" (sviluppo) degli abitanti della Comunità' medesima, Aprile 1989, DOI: 10.13140/RG.2.2.21664.40968 

[A Socio-Anthropological Research "Partecipated Applied to An Integrated Development Project of The Mountain Community of Turano: Hypothesis and possible future operational implications for the purpose of a concrete improvement of the "quality" of life "(development) of the community. project unanimously approved by the Council of the Turano Mountain Community (Rieti, Central Italy) as the 1990 Annual Plan].

---Ascrea e la Valle del Turano: analisi socio-economica e culturale di un borgo montano dell'Alta Sabina, aprile 1989, DOI: 10.13140/RG.2.2.28561.25449 

[Ascrea and the Turano Valley: Socio-Economic and Cultural Analysis of a Mountain Village of Upper Sabina (Rieti, Central Italy)]

SVALBARD, 1994

Ricerca socio-antropologica presso le comunità marittime norvegesi e russe delle isole Svalbard (Norvegia, Alto Artico): sviluppo, rapporto uomo-ambiente e integrazione multietnica in un arcipelago "ai confini del mondo".

Questa è stata la prima ricerca a carattere socio-antropologico nella storia delle Svalbard.

"Pelliccioni's research is very interesting, in the first place because very little social research has been carried out in Svalbard, but also because his findings may contribute importantly to the general theoretical development of ethnicity studies. 

His plans are of course also important because of the interest among social scientists and the general public in the increasing contact between Eastern and Western Europe"

på Norsk: "Pelliccionis forskningsplaner er meget interessante, først og fremst fordi det har vært gjort svært lite samfunnsfaglig forsking på Svalbard, men også fordi hans resultater kan bidra vesentlig til utviklingen av det området av antropologien som generelt går under betegnelsen etnisitetsstudier. 

De faller også klart inn i den sterkt økende faglige interessen for den generelle tilnærmingen mellom Øst - og Ves-Europa". Prof Ingrid Rudie, Head of the Department and Museum of Anthropology, University of Oslo, 14 luglio 1994

Finanziamento: 1993 CNR, Comitato Nazionale per le Scienze Storiche, Filosofiche e Filologiche, Contratto per un finanziamento della ricerca nelle isole Svalbard (lettera del 10 novembre 1993)

 FÆR ØER, 1995

Un approccio etno-antropologico alle comunità marittime delle isole Fær Øer, Danimarca. Individuazione e analisi del ruolo attualmente esercitato da una tradizione culturale e linguistica di antica derivazione vichinga, in un contesto geo-politico altamente modernizzato. Come il plurisecolare isolamento geo-spaziale ha saputo indirizzare la via "autonoma" faroese allo sviluppo

Finanziamento: 1996 Ministero degli Affari Esteri, Direzione Generale delle Relazioni Culturali, Uff. VII: contributo per la ricerca nelle isole Fær Øer del 1995

 EBRIDI ESTERNE, 1997

Ricerca socio-antropologica presso le comunità marittime delle Ebridi Esterne (Western Isles), Scozia: tradizione e cambiamento culturale in un arcipelago "Celtico" e "ai confini del mare".

Finanziamento: CONTRIBUTO DEL MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI

ISLANDA GROENLANDIA, 1998

Un approccio etno-socio-antropologico alle Comunita’ Marittime islandesi di antica derivazione vichingo-norvegese. Con uno "studio del caso": Heimaey: Storia, Cultura, Economia (Pesca, Uccellagione, Turismo), in una comunità marittima di una giovane terra nordica e una ricognizione storico-archeologica nell’insediamento orientale della vicina "Terra Verde".

Finanziamento: Contributo del Ministero degli Affai Esteri.

PATROCINI OTTENUTI DALLE MIE RICERCHE

Presidenza del Consiglio dei Ministri; Ministro per l'Università e per la Ricerca Scientifica e Tecnologica; Ministro per l'Ambiente; Provincia di Roma; Stato Maggiore della Marina Militare; Ambasciata della Federazione Russa, Roma; Reale Ambasciata di Norvegia, Roma; Associazione Italia-Russia; Istituto di Cultura e Lingua Russa; Centro Francescano di Studi Ambientali; Società Geografica Italiana; Reale Ambasciata di Danimarca, Roma.

Per quanto riguarda le Svalbard da citare le lettere di incoraggiamento da parte della UE, Comm. Europea (5.5.94, a firma M. Lener), della Comm. Europea, Dir. Gen. XII (26.5.94, a firma L, Massimo), della Comm. Italiana dell'UNESCO (14.7.94, a firma T. Carettoni).

 SPONSORIZZAZIONI

Canadian Pacific Air e, poi, della Canadian Airlines International, SAS (Scandinavian Air System), The British Tourist Authority, Greenland Tourism

IN COOPERAZIONE (O CON L’ASSISTENZA) DEL

Ministero degli Affari Esteri; Governo Federale Canadese (Ministry of Indian and Northern Affairs); Governi Provinciali (Québec, Ministère de l'Industrie, du Commerce et du Tourism e Ministère des Affaire Intergouvernementales; Ministry of Education, Yellowknife, NWT); Science Advisory Board of the NWT, Yellowknife; Ambasciata del Canada a Roma; United States of America Embassy.

RASSEGNA STAMPA

SVALBARD:

- "Eventi", di G. Giulietti, in Rivista Marittima, CXXIX, Marzo 1996, 185-186

- "Franco Pelliccioni nelle isole Svalbard", Estlandia (Bimonthly Magazine of the Italy-Russia Association, in cooperation with the Russian Culture and Language Institute, Rome), VII, 3-4, May-August 1995, 2

- «Spedizioni. L'antropologo Franco Pelliccioni "Sono in pericolo le isole di carbone"», Susanna Paparatti, Il Tempo, 7 Gennaio 1995, 5 (Cronaca di Roma)

- “Sammenligner bosetninger”, Svalbard Posten (Longyearbyen), n.29, 29 Luglio 1994, 7

- Il 12 luglio 1994 è stato intervistato a Oslo da Torn Arne Andressen, giornalista del più importante quotidiano norvegese, l'Aftenposten

- "Missione Grande Freddo. Un antropologo guida una spedizione italiana alle isole Svalbard, terre strangolate dal ghiaccio situate ai confini con la banchisa polare, dove convivono russi e norvegesi, ma anche orsi, foche, trichechi e renne nane", Alessandro Mondo, L'Indipendente, 8 Luglio 1994, 17

FÆR ØER

-“Italskur antropologur vitjar í løtuni”, Beate L. Jensen, Dimmalætting (Tórshavn),1 Agosto 1995, 1 e 11

EBRIDI ESTERNE

- "Italian takes time to study Isles" (SG. 14857), Stornoway Gazette, 31 July 1997, 6.

Per un articolo Internet (intitolato "Guga"): WEB PAGE della Stornoway Gazette and West Coast Advertiser (Guth Nan Innse-Gall), 

ISLANDA

- "Þið drekkið eins og víkingar -segir ítalski mannfræðingurrin Franco Pelliccioni eftir kynni sín af Þjóðhátíð Vestmannaeyja", Fréttir, 25, 13 Agosto1998, p. 10 (Vestmannaeyjar, Islanda)

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