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La cittadina groenlandese meridionale di Narsaq, già Nordprøven (© Franco Pelliccioni) |
Cosa c'è nel libro:
1. PREMESSA ; 2. INTRODUZIONE - LA CACCIA NELLA PREISTORIA: ALTA, NORD NORGE - I BALENIERI E L'ESPLORAZIONE - LA CACCIA ALLE BALENE, TRADIZIONALE ATTIVITÀ ECONOMICA DI ALCUNE COMUNITÀ MARITTIME EUROPEE 3. LA CACCIA ALLE BALENE PRESSO ALCUNE POPOLAZIONI AUTOCTONE AMERICANE 4. GLI AVVISTAMENTI DI BALENE; 5. LA CACCIA ALLE BALENE: STORICA- NELLA COLOMBIA BRITANNICA (CANADA) - A SAINT-PIERRE ET MIQUELON (FRANCIA) - LE STAZIONI BALENIERE DI TERRANOVA (PROVINCIA DI TERRANOVA E LABRADOR, CANADA) - LE STAZIONI DI CACCIA ALLE BALENE DEL CUMBERLAND SOUND - KEKERTEN, IL CUMBERLAND SOUND E L’INIZIAZIONE ANTROPOLOGICA SUL CAMPO DI FRANZ BOAS - NELLE ISOLE SHETLAND (SCOZIA, UK) - NELLE ISOLE ORCADI (SCOZIA, UK) - NELLE ISOLE SVALBARD, NORVEGIA - NELLE EBRIDI ESTERNE (SCOZIA, UK) 6. LA CACCIA ALLE BALENE: ATTUALE - IQALUIT (GIÀ FROBISHER BAY, ISOLA DI BAFFIN, ARTICO ORIENTALE, NUNAVUT, CANADA) - A RESOLUTE BAY (OGGI QAUSUITTUQ, CORNWALLIS ISLAND, HIGH ARCTIC, NUNAVUT, CANADA) - NARSAQ (COSTA OCCIDENTALE DELLA GROENLANDIA MERIDIONALE, DANIMARCA) - NELLE ISOLE FÆR ØER (DANIMARCA): IL GRINDADRÁP, LA CACCIA COMUNITARIA - IN ISLANDA - IN NORVEGIA, QUANDO LA CACCIA ALLE BALENE NON È COSÌ PUBBLICIZZATA, COME L’ISLANDESE, LA FAROESE (O LA GIAPPONESE) 7. BALENE, UNA SCHEDA PICCOLE: MEDIE: GRANDI: 8. APPENDICE LA CACCIA ALLE BALENE NELL’ARCIPELAGO DI MADEIRA (PORTOGALLO), 1941-1981 IL GIGANTESCO FLOP DELLA CACCIA ALLE BALENE NELL’ARCIPELAGO DELLE CANARIE (SPAGNA), 1784-1806 9. BIBLIOGRAFIA
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NARSAQ (costa occidentale della Groenlandia meridionale, Danimarca) -
Dalla caccia alle balene dei “preistorici” Thule a quella degli odierni Kalaallit
Dopo aver visitato sulle due sponde dell’Eiriks Fjord (oggi Tunugliafirdik) quanto rimane dell'Østerbygden, l’insediamento orientale vichingo: prima Brattahlið (con la fattoria di Eirík il Rosso - Eirík Rauði - e la chiesa di Thjóðhild), poi la Cattedrale di Gardar (oggi Igaliko), mi porto verso la foce di uno dei fiordi della frastagliatissima costa occidentale della più grande isola del mondo.
Il paesaggio che osservo assomiglia molto all’Inside Passage, tra Colombia Britannica e Alaska sud-orientale, che molti anni addietro avevo navigato (cap.4).
Ho infatti intenzione di raggiungere Narsaq sulla punta della sponda orientale del fiordo.
Dopo Qaqortoq (già Julianehaab), capoluogo del distretto, localizzato poco più a sud, è il centro più importante della Groenlandia Meridionale.
Rispetto ad altre cittadine groenlandesi, l’insediamento è relativamente recente.
Nordprøven, così all’inizio si chiamava, venne fondata nel 1830 come succursale commerciale della vicina Julianehaab, poiché dotata di un porto naturale, in grado di ospitare navi importanti.
Così i locali cacciatori di balene e foche riusciranno a barattare grasso e pelli, con caffè, zucchero, pane e grano saraceno.
Anders La Cour Vahl, Direttore dell'Ufficio Turistico di Narsaq, mi guida nella visita a quella che è considerata la “perla della Groenlandia meridionale”.
Così sono anche in grado di osservare, alla periferia della cittadina, i resti di alcune tombe del popolo dei “cacciatori di balene” di Thule.
Mentre nel Narsap Katersugaasivia, il piccolo Museo adiacente al porto vecchio, ospitato all’interno del vecchio spaccio danese, posso apprezzare, sia le ricostruzioni storiche vichinghe, con relativi reperti originali, che la cultura Inuit.
Testimoniata anche dall’esposizione di alcuni kayak e da un grande umiak.
Probabilmente l’ultimo esistente nella comunità e, a suo tempo, utilizzato anche per la caccia alle balene (...)
(...) La Groenlandia Occidentale e la caccia alle balene nello Stretto di Davis
Gli Inuit dall’inizio del XVIII secolo avrebbero avuto parecchie occasioni di osservare il sopraggiungere annuale delle navi degli upernaallit (“gli uomini della primavera”).
Balenieri europei ed americani, che risalivano le coste dell'isola, per dare la caccia ai cetacei.
Già nel 1700 i balenieri americani erano presenti nello Stretto di Davis, tallonati mezzo secolo dopo dai britannici.
Mentre la colonizzazione danese dell’isola prenderà le sue prime mosse un paio di decenni più tardi, nel 1721.
Quando verrà attrezzata una nave come baleniera.
Più tardi nell’isola verrà imposto il monopolio commerciale del Den Kongelige Grønlandske Handel (1776), come già era avvenuto per l’Islanda e le isole Fær Øer.
Nel frattempo (1770) lungo la costa erano state già fondate alcune stazioni baleniere.
Alla fine del 1780 otto stabilimenti utilizzavano 12 navi e un numero imprecisato di barche, impiegando un folto numero di addetti, sia europei, che nativi.
La guerra tra Danimarca-Norvegia e l'Inghilterra (1807-1814) impose un freno alla caccia.
Anche se i balenieri danesi erano ancora attivi sul finire del XIX secolo.
DA: BALENE E BALENIERI, TRA NORD ATLANTICO, PACIFICO SETTENTRIONALE, MAR GLACIALE ARTICO. VAGABONDAGGI ALLA RICERCA DELLE TESTIMONIANZE DELL’ERA DELLA CACCIA ALLE BALENE
(163 pp., 156 foto, 79 sono dell'A.)
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TUTTI I DATI (ECONOMICI, STATISTICI, DEMOGRAFICI, ETNOGRAFICI, ECC.) CONTENUTI NEI MIEI LIBRI SONO STATI ACCURATAMENTE VERIFICATI, INTEGRATI E AGGIORNATI AL MOMENTO DELLA LORO PUBBLICAZIONE.
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