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martedì 27 agosto 2024

208. A bordo dell’Endeavour, la nave del primo viaggio nel Pacifico di Cook. DA: MASTERS & COMMANDERS VERSO L’IGNOTO. NAVIGAZIONI STRAORDINARIE AI CONFINI DELLA TERRA. PARTE I: XIV-XVIII SECOLO

 

L'Endeavour ancorata davanti alla Dogana di Greenock, Scozia
(© Franco Pelliccioni)

Premessa

Per molti anni (dal 1995 al 2012) ho collaborato alla storica Rivista Marittima, pubblicando anche un supplemento sull’isola di Creta, oltre che al Notiziario della Marina. Inoltre sono stato onorato più volte dei Patrocini che lo Stato Maggiore della Marina Militare mi ha concesso per le ricerche condotte in Atlantico (tra il 1982 e il 1998), nell’ambito del mio Programma sulle Comunità Marittime dell’Atlantico del Nord.

Cosa c'è nel libro:

1. CHENG HO (ZHENG HE), 1371-1424 (Attraverso l’Oceano Indiano Nell’Africa orientale I Ming e l'Eunuco dei Tre Gioielli Tramonto di una straordinaria epopea

2. ENRICO “IL NAVIGATORE”: L’INFANTE DOM HENRIQUE (1394-1460) La Torre di Belém, a Lisbona Il movimento d’oltremare portoghese ed Enrico “il Navigatore” In Africa, Asia e America Ancora sulla Torre de Santa Maria de Belém 

3. GIOVANNI CABOTO, 1450? - 1498 Nell’outport di Bonavista, nell’isola canadese di Terranova Giovanni Caboto La misteriosa scomparsa di Caboto e delle sue navi, 1498 

4. BARTOLOMEO DÍAZ, 1450-1500 Bartholomeu Dias de Novais La spedizione verso la punta meridionale dell'Africa, 1487 Si solcano le acque dell’Oceano Indiano, 1488 Lisbona L’ultimo viaggio 

5. GASPAR CORTE-REAL, ca. 1450-1501 I portoghesi si interessano ai banchi di merluzzo di Terranova I fratelli Corte-Real, Gaspar e Miguel Gaspar Corte-Real e la prima spedizione del 1500 La scomparsa di Gaspar Corte-Real nella spedizione del 1501 

6. AMERIGO VESPUCCI, 1454-1512 Amerigo Vespucci Il viaggio del 1499-1500: Guyane, Orinoco, Rio delle Amazzoni, Il viaggio del 1501-1502: Brasile, Rio della Plata, Patagonia

JACQUES CARTIER, 1491-1557 Cartier e gli indiani dell’America del nord Jacques Cartier Nella prima spedizione del 1534: gli indiani Beothuk, Micmac, Uroni Spedizione del 1535 Nel terzo viaggio del 1541-42 fonda Charlesbourg-Royal, primo insediamento francese in America 

8. SIR FRANCIS DRAKE, 1544-1596 La Golden Hind a Londra L’antico porto di Londra Ecco infine la nave di Drake: la Golden Hind Sir Francis Drake L’odio mortale di Drake nei confronti degli spagnoli Salpa la squadra al comando di Francis Drake, 1577. Inizia la prima circumnavigazione inglese della Terra Quando il Pellicano si trasforma in Cerva a causa di un “trattamento” assai “particolare” Nello Stretto di Magellano e, poi, tra Capo Horn e il Polo Sud, nel futuro Stretto di Drake Nel Pacifico si risale la costa del Sud America, attaccando a sorpresa navi e insediamenti spagnoli, 1578 L’arrivo in Inghilterra, 1580

9. JOHN DAVIS, 1550-1605 Alla ricerca del Passaggio a Nord Ovest John Davis La prima spedizione del 1585: Groenlandia e Baffin La spedizione del 1586: Groenlandia e Labrador Terza spedizione, 1587: Groenlandia, ancora Baffin, Stretto di Hudson, Labrador Si batte contro l’Armada spagnola (1588), raggiunge le Azzorre (1589), lo Stretto di Magellano (1591) e le Falkland Le spedizioni successive: Azzorre, Indie orientali. Infine la morte nelle acque tra Malesia e Sumatra 

10. HENRY HUDSON, 1570-1611 Henry Hudson La spedizione del 1607: Groenlandia, Svalbard, Jan Mayen Le spedizioni del 1608 e 1609: Nuova Zemlja, Terranova, Maine, Cape Cod, Manhattan L’ultima spedizione del 1610-11: Islanda, Groenlandia, Labrador, Baia di Hudson… la morte Uno straordinario insegnamento nautico

11. SAMUEL DE CHAMPLAIN, ca. 1570-1635 Samuel de Champlain Il primo viaggio, 1603 Il secondo viaggio, 1603, e il San Lorenzo L’esplorazione del 1604-07 e successive È fondata Québec In prigione in Inghilterra, 1629-33

12. ABEL TASMAN, 1603-1659 Lo scorridore dell’Oceano Indiano alla ricerca della Terra Australis Incognita, 1642 Viene raggiunta la Tasmania In Nuova Zelanda i bellicosi Maori Continua la navigazione nel Pacifico, 1643 Indie orientali olandesi Tra Australia e Tasmania, 1644 

13. JACOB ROGGEVEEN, 1659-1729 Arend Roggeveen Jacob Roggeveen La spedizione del 1721-22: le isole Juan Fernandez con la capanna di Robinson Crusoe, alias Selkirk e, poi, l’isola di Pasqua L’incontro culturale con i primi polinesiani, 1722 I grandi Moai di pietra Tuamotu, Società, Samoa Nuove Ebridi, Nuova Britannia, Molucche, Indie orientali olandesi 

14. JAMES COOK, 1728-1779 Il primo viaggio con l’Endeavour, 1768-71 Il secondo viaggio, 1772-75 Il terzo, e ultimo, viaggio, 1776-79

14.1 A bordo dell’Endeavour, la nave del primo viaggio nel Pacifico di Cook La “replica” L’Endeavour salpa al comando di James Cook, 1768 

15. GEORGE VANCOUVER, 1757-1798 George Vancouver A bordo della Resolution e della Discovery con Cook, 1772-75 e 1776-80 La spedizione in Nord America, 1791-95 BIBLIOGRAFIA 

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A bordo dell’Endeavour, la nave del primo viaggio nel Pacifico di Cook

Certamente J.F. Cooper, l'autore dell'Ultimo dei Moicani, non sarebbe riuscito a comprendere appieno l'importanza del modesto regalo ricevuto, senza dare prima una sbirciata alle lettere, puntualmente accluse dal Console Britannico, che attestavano la particolare origine di quel materiale: una banale scatola di legno. 

E l'ignaro viandante che, a cavallo tra il XVIII e il XIX secolo, si fosse aggirato tra i moli di Newport (Rhode Island), non avrebbe prestato attenzione più di tanto a quella vecchia nave, che ormai stava cadendo letteralmente a pezzi. 

Non potendo neanche lontanamente sospettare come quel fatiscente vascello, che alcuni anni prima, battendo bandiera francese, era arrivato in America con un carico di olio, per giunta inseguito da una nave da guerra inglese, avesse scritto la storia. 

Poiché quella era stata la nave del primo viaggio nel Pacifico di Cook: la celebre Endeavour.

La “replica”

Al tempo della mia ultima ricerca in Scozia, la H.M. Bark Endeavour era ancorata davanti alla Dogana di Greenock, nei pressi di Glasgow, nell'Inverclyde. 

Non l'originale, che aveva portato Cook nel Pacifico, a Tahiti e oltre, ma naturalmente una sua splendida replica, "la più autentica che ci sia al mondo", avrebbe affermato il Direttore del Museo Marittimo di Greenwich, che di navi se ne intendeva.

La principale differenza tra l'originale di Cook e la replica australiana è nel legno, nelle finiture metalliche e nell'utilizzazione di materiali non artigianali per alberi, vele e sartiame scorrevole. 

Al posto dei tradizionali olmi, querce e abeti, la replica è costruita prevalentemente con lo jarrah, un tipico legno duro australiano, che garantirà lunga vita alla nave. 

Vecchi abeti dell'Oregon sono stati appositamente importati dal Nord America per farne alberi, pennoni, ponti e parti superiori. 

Per prevenire il marcire del legno e per offrire il massimo comfort all'equipaggio, la replica risulta meglio ventilata e sul legname si sono impiegati preservanti, sia tradizionali, che moderni. 

Il sartiame fisso è in canapa di manila ed è stata altresì adattata una gomena vecchia di 140 anni. 

 Le vele, in Duradon, un tessuto sintetico, sono simili per il loro aspetto alle originali in lino e si manovrano come quelle. L'equipaggio dorme in amache, le une vicine alle altre, sul ponte inferiore, come nel XVIII secolo. 

Cook, però, aveva 90 uomini a bordo, mentre la replica solo 56. E', quindi, meno affollata. 

La spedizione di Cook contò, oltre a ufficiali, marinai e marines, anche i numerosi scienziati appartenenti al regime (così venne ufficialmente definito) di Banks. 

Il venticinquenne naturalista, già membro della Royal Society, che avrebbe giocato un ruolo di tutto rilievo nella spedizione e che fu egregiamente affiancato, in campo naturalistico, dallo svedese Solander, un botanico allievo di Linneo. 

La “coppia” di scienziati scoprirà 2.600 nuove specie di piante.

L’Endeavour salpa al comando di James Cook, 1768

Nel 1768 James Cook partiva a bordo dell'Endeavour in un viaggio di esplorazione e ricerche scientifiche che sarebbe dovuto durare quasi tre anni. 

Le istruzioni ricevute dall'Ammiragliato erano sia pubbliche, che segrete. 

Le prime strettamente connesse con l'osservazione del transito di Venere a Tahiti. 

La busta con le istruzioni segrete sarebbe rimasta sigillata fino a dopo le osservazioni astronomiche..."

Da: MASTERS & COMMANDERS VERSO L’IGNOTO. NAVIGAZIONI STRAORDINARIE AI CONFINI DELLA TERRA. PARTE I: XIV-XVIII SECOLO

E-Book, versione cartacea di grande formato (16,99 x 24,4) a colori e bianco e nero, I e II ediz., 170 pp, 32 note, 130 immagini, di cui 101 a colori (38 dell'A.)

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Versione cartacea bianco e nero, II ediz. 


lunedì 26 agosto 2024

207. Birth (with original sin: lodberries and smuggling) and development of an Atlantic fishing capital: Lerwick, capital of the Nordic Shetland Islands. FROM: ULTIMA THULE. MEMORIES OF A WINTER STUDY JOURNEY TO THE SHETLAND ISLANDS.

 

The Lodberrie - Lerwick, Shetland - seen from East, luglio 2019 (CC Some rights reserved, Virtual-Pano) * This photo is not in the book 

What's in the book instead:

PREFACE; INTRODUCTION

STOPOVER IN THE NORTH OF ENGLAND: DURHAM AND THE EXCURSION TO THE LAKE DISTRICT: Durham, "model" of Urban Geography; Warkworth, Lindisfarne and Durham; Durham Foundation; Sir Walter Scott, the Shetlands and Durham;From coal mines to university colleges;The excursion to Lake District

HISTORY OF SHETLANDS: The Picts, the Brochs, Jarlshof; Broch Clickhmin, Lerwick; Vikings, Norwegians, Danish-Norwegians, Scots; The archipelagos of the Shetlands and Orkneys offered under warranty to Scotland

LANGUAGE, BETWEEN ENGLISH AND NORN: Folklore; The Up-Helly-Aa

LINKS WITH NORWAY

ECONOMY: Agriculture; Breeding; Fishing and fish farming; Oil; Tourism

BIRTH (WITH ORIGINAL SIN) AND DEVELOPMENT OF LERWICK: Some significant urban development dates; The "original sin" of Lerwick: smuggling; The history of lodberries

MAINLAND: Lerwick; Scalloway; In the north of Mainland: The Gallows Hill (The "Hill of Witches"), Tingwall, Weisdale Voe, Esha Ness; In the south of Mainland

COLLECTIVE EXISTENTIAL CRISIS

FOUR CULTURAL REVOLUTIONS: First Revolution, 1886: The Crofters' Act;  Second Revolution, 1960: wool, knitwear, refrigerated fish, silver craftsmanship;  Third Revolution, 1971-1998: discovery and exploitation of oil and gas; Fourth Revolution, 1998-today: contraction of oil extraction, revival and development of traditional economic activities (crofting, breeding, fishing, fish farming), tourism; Oil, gas; Fishing and fish farming;  Cultivation, breeding, tourism

SMUGGLING AND PIRACY IN THE ARCHIPELAGO 

SHIPWRECKS: In Scotland; Protection of wrecks of historical importance; In the Shetlands; The ground stations of the haaf: Walls and Stenness (Mainland); Important" shipwrecks and wrecks protected by law: XVII-XVIII century; During the Great War; In the Second World War 

FAIR ISLE: 1. The shipwreck of El Gran Grifón, 1588 2. Shipwrecks, 1868-1894 3. The “Year of the Disaster”, 1897 The background The tragedy begins The request for help

ESSENTIAL BIBLIOGRAPHY

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BIRTH (WITH ORIGINAL SIN) AND DEVELOPMENT OF LERWICK 

 The urban centre of Lerwick, the capital of the archipelago, is located in the south-eastern region of Mainland, on the Bressay Sound, which separates it from the island of the same name. In the last century the town has doubled its inhabitants and has expanded more than ten times.

 Attracted by the abundance of fish, fishermen and merchants from distant countries for centuries have worked there: German traders belonging to the Hanseatic League and Dutch fishermen. 

A foreign presence, which will give rise, both to this "North-Atlantic Fishing Capital", and to the "Maritime" epic of the Shetlands. 

 The islanders, descended from the Viking settlers, were in fact only part-time fishermen. 

Because they would have preferred to continue cultivating the land. Although, acquiring an intimate knowledge of the ocean waters, soon they will become excellent sailors. 

On the other hand, up until the beginning of the twentieth century they used to venture with their sixarens (six-oar boats and sailing) to a distance of 64 km from the coast, to carry out the haaf, deep-sea fishing... 

In the fourteenth and fifteenth century, merchants from Gdansk, Bremen, Hamburg, Lübeck and Rostock have a monopoly on the fish trade (...)

.After the islands were transferred to Scotland (16th and 17th centuries), attracted by land and power thousands of Scots landed on the islands, especially from the northern and eastern coasts of Scotland (...)

.In the following centuries (XVI and XVII) the Dutch concentrated in the Sound up to two thousand boats for herring fishing (...),  replacing the Germans, whose League is now in evident decline. 

The temporary encampments, which in these centuries install in the Bressay Sound, form the first nucleus of Lerwick, which is mentioned for the first time for the prohibition of trade (1625): the barracks must therefore be demolished, as a source of drunkenness, robbery, prostitution, assaults and murders... 

(...) According to Martin, around 1665 there were in Lerwick only 3 or 4 families. 

While, during his visit (about 1695), there were already 300 individuals. 

A demographic increase due to fishing. 

(...) In 1700 Lerwick counts approx. 700 inhabitants. 

Three years later (1703), during the War of Spanish Succession, French warships put an end to Dutch fishing, firing 160 boats into the Sound. 

(...)  In 1707 the Shetland archipelago passed directly under the administration of London. 

The following year, in 1708, replacing Scalloway, Lerwick became the capital of the islands. 

 In 1712 the foundation of a Custom House strongly threatened the exchanges between islanders and foreign fishermen, completely free before then. 

So, the duty on imported salt allows the British to permanently discourage foreign trade, even if it will put in serious crisis the entire economy of the islands. 

In 1762 the town is enclosed within an area between the base of the hill, the small pier of the Marina and the coastline, i.e. between Market Cross and Fort Charlotte. Built in 1665 to defend the settlement from the Dutch, who will repeatedly burn and destroy it. But every time it will be rebuilt! 

(...) The houses are located both towards the hill and along what is now Commercial Street, the road par excellence, once called The Shore. 

The oldest houses represent the spacious residences of the wellto-do. 

In addition to these, at the beginning of the 19th century more modest houses were added, divided by Lanes, which from the hill descended perpendicular to the coast. T

(...) Only around the 1920s new residential areas will be realized. Now the area, once degraded, is in great demand. The modest houses of the past, systematically restored and renovated, have been transformed into modern apartments (...) 

The southern part of the city - which is called Toon -, near the port, has houses whose foundations are lapped by the waters of the North Sea, and whose private piers are a memory of a time, in which smuggling was integral and vital part of the economy and of the culture of the islands. 

Because the house, the warehouse and the pier formed a whole: the lodberrie (...)  

                  The "original sin" of Lerwick: smuggling 

Perhaps might appear interesting the presence of a Pirate Lane in the centre of Lerwick, a stone's throw from Market Cross, Commercial Street and, of course, the Harbour. 

Not so, even if pirate episodes here have not been completely unknown (...)

(...) While at the beginning of the eighteenth century these waters were beaten by French privateers, who "pillaged as gentlemen" (...). 

 On the other hand, there is another aspect that has profoundly marked the islands and, particularly, Lerwick, in the Sound of Bressay. 

Here had to be developed the most important centre of the archipelago. 

Since, as we have seen, hundreds and hundreds of boats, mainly Dutch, engaged in herring fishing, for centuries frequented these waters. 

(...) To realize this, it is enough to look at the city profile from the sea. The southern part of the town is characterized by several piers extending towards the North Sea, the lodberries, which are accessed through a door at the back of warehouse-houses, directly built in contact with the waters. 

In fact, what Shetland once used to be proud of was smuggling, especially of alcohol. 

(...) Furthermore (...) the Scots were delighted in combining the traditional aversion for customs and taxes, with the patriotic ideal of cheating the British. 

 Thus, goods such as spirits, wine and tobacco (subject to high taxation), but also Dutch and English fabrics, sugar, even salt, were smuggled (...).

The history of lodberries 

 The lodberries represent the tangible testimony of eras in which smuggling was an integral part of the island’s economy. 

(...) In 1730 Patrick Scollay, an immigrant Orcadian captain, built a house parallel to the coast. In the back, extending towards the sea, erects what will be the first urban lodberry (...).

Later the lodberries will multiply... In this way, the free exchange of goods between islanders and foreign fishermen will be seriously threatened, while smuggling will spread so much that, at the end of the eighteenth century: "it had virtually become an industry" (...)

The lodberries served very well for this purpose. 

On the other hand, there were no public docks or warehouses and it was essential that every merchant, to work, had his own access to the sea. 

So, the business prospered. Between the end of the eighteenth and early nineteenth century the view of Lerwick will be dotted with numerous lodberries .

 As already noted, the real raison d'être of the lodberries was to facilitate smuggling. 

So the Dutch and others could easily get rid of their loads, without particular interruptions.

 They even built tunnels under the shores, which connected lodberries and warehouses to buildings located further inland (...)

FROM: ULTIMA THULE. MEMORIES OF A WINTER STUDY JOURNEY TO THE SHETLAND ISLANDS

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Colour £ 31,10 (131 pages, 115 photos - 55 are from the A. -) https://www.amazon.co.uk/dp/1799117596

B/W £: 20,34 https://www.amazon.co.uk/dp/109477668

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ALL DATA (ECONOMIC, STATISTICAL, DEMOGRAPHIC, ETHNOGRAPHIC, ETC.) CONTAINED IN MY BOOKS HAVE BEEN CAREFULLY VERIFIED, INTEGRATED AND UPDATED AT THE TIME OF THEIR PUBLICATION


206. L'Amazzonia di Alexander Hamilton Rice. Una singolare figura di esploratore, medico e geografo statunitense nel Sudamerica degli anni venti: Una biografia “molto” al di sopra delle righe; Il sanguinoso attacco dei Guaharibo (Yanoáma), 1920. Utilizzo dell'aereo, dell’aerofotografia, di una radio rice-trasmittente; Realizzazione del primo documentario sull’Amazzonia. DA: ALLA SCOPERTA DEL MONDO. ARCHEOLOGI, ESPLORATORI, GRANDI VIAGGIATORI, GEOLOGI, NATURALISTI, PALETNOLOGI. VOL. 4: AMERICA

 

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 L’Eleanor III, l’idrovolante della spedizione amazzonica Hamilton Rice del 1924-25
Cosa c'è nel libro:
INTRODUZIONE; NORD AMERICA: 1. EIRÍK “IL ROSSO (EIRÍK THORVALDSSON “RAUÐI”), ca. 945-950- ca. 1002  (In Groenlandia; In Islanda; Si naviga verso la “Terra Verde”) 2. FRANCISCO VASQUEZ DE CORONADO, 1510-1554; 3. MERIWETHER LEWIS, 1774-1809 e WILLIAM CLARK, 1770-1838; 4. JOHN JAMES AUDUBON, 1785-1851; 5. HELGE INGSTAD, 1899-2001 (La visita di Anse-aux-Meadows (isola di Terranova), alla personale “scoperta” di Vínland; Alla ricerca della mitica Vínland; Biografia; Governatore della Terra di Eirík il Rosso (1932-33), Groenlandia orientale, quindi Governatore delle Svalbard; Tra gli Apache, 1938; i Nunamiut alaskani, 1950-51; in Groenlandia, 1953). CENTRO AMERICA: 6. JOHN LLOYD STEPHENS, 1805-1842 (L’incontro a Londra con l'artista e architetto Frederick Catherwood, 1836; Il contratto da firmare prima della partenza per il Messico, 1839; La spedizione si inoltra nella regione dei Maya, 1839); 7. ALFRED PERCIVAL MAUDSLAY, 1850-1931(Centro America, Indie occidentali, Queensland australiano, Polinesia; Tra i Maya: Honduras britannico (Belize), Guatemala, Messico, 1880-1894); 8. ALFRED MARSTON TOZZER, 1877-1954 (Nello Yucatán, tra le rovine Maya e gli indios Lacandoni, 1902-1905; In Guatemala, 1910-11); 9. MATTHEW W. STIRLING, 1896-1975 (Biografia; Florida, Sud Dakota, Nuova Guinea, 1923-1927; In Sud America, 1928-1932; Mesoamerica e America Centrale: la scoperta delle “teste” degli Olmechi, 1938-1946; Panama, Ecuador, Costarica, Jalisco (Messico), 1948-1967); SUD AMERICA: 10FRANCISCO DE ORELLANA, 1500-1545 (L’incontro-scontro con le Amazzoni, giugno 1542; Alla ricerca dell’Eldorado; La spedizione lascia Quito, 1539; Si naviga, prima lungo il Rio Napo, poi nel Rio “non ancora” delle Amazzoni…; Le Amazzoni; È raggiunta Nueva Cádiz, agosto 1542; La seconda spedizione, 1545; Le Amazzoni e gli indios Tupinambá); 11. CHARLES-MARIE DE LA CONDAMINE, 1701-1774 (Colombia, Panama, Ecuador, 1735-36; Marzo 1743: “l’arco è misurato”…); 12. FRIEDRICH HEINRICH ALEXANDER VON HUMBOLDT, 1769-1859 (Parla Humboldt Cenni biografici)  13. ALCIDE CHARLES VICTOR MARIE DESSALINES D'ORBIGNY, 1802-1857 (In Sud America, tra pericoli di ogni natura, attacchi di pirati e corsari, percorre 3.500 km, ricercando nei più vari campi e collezionando un’immensa mole di materiali, 1826-1834 Ritorno in Francia, 1834 ) 14. SIR ROBERT HERMANN SCHOMBURGK, 1804-1865 (Cartografo nelle isole Vergini, 1831-1835 Nella Guyana britannica, 1835-1839 Traccia i confini tra Guyana, Venezuela e Brasile, 1840-1844) 15. JEAN LOUIS RUDOLPHE AGASSIZ, 1807-1873 (Biografia Vienna, Parigi, Neuchâtel Tra i ghiacciai delle Alpi, 1837 Tra i ghiacciai della Scozia, 1840 Stati Uniti, dal 1846 La spedizione Thayer (Brasile), 1865-66 e la crociera dell’Hassler, 1871-1872) 16. MAX UHLE, 1856-1944 (Argentina, Bolivia, Perù, 1892-1897 Ancora in Perù, 1899-1901, 1903-1909 In Cile, 1912-1918 In Ecuador, 1919-1933 Di nuovo in Perù, 1939-1942) 17PERCY HARRISON FAWCETT, 1867-1925? (L’autentico Indiana Jones, nel corso della sua ultima esplorazione sudamericana, alla ricerca di una civiltà perduta, scompare nel nulla (1925) La biografia di un eccezionale, coraggioso, visionario include ben otto esplorazioni, tra Bolivia e Brasile Le ultime notizie dal Campo del Cavallo Morto: 29 maggio 1925 La rivalità Fawcett-Alexander Hamilton Rice Una misteriosa scomparsa 

ALLA RICERCA DI FAWCETT: IERI (1927-1957): Roger Courteville, George M. Dyott, Aloha Wanderwell, Vincent Petrullo, Peter Fleming, Robert Churchward, Stefan Rattin, Horacio Fusoni, Albert de Winton Jones, Aniceto Botelho, Virginio Pessione, J. Ikissima, Patrick e Gordon Ulyatt, Martha Moennich, Edmar Morel, Hugh McCarthy, Orlando Villas-Boas, Brian Fawcett, Nilo Vellozo, Rolf Blomberg. 

ALLA RICERCA DI FAWCETT: “OGGI” (1982-2005): E. Basso, spedizione brasiliana, Benedict Allen, David Grann. L’incontro con l’esploratore Fawcett, secondo la narrazione tramandata oralmente dai Kalapalo La straordinaria scoperta nel Mato Grosso di una rete di città precolombiane: Kuhikugu. Fawcett aveva quindi ragione? 18. ALEXANDER HAMILTON RICE JR., 1875-1956 (Una biografia “molto” al di sopra delle righe Sette spedizioni in Amazzonia, 1901-1925 Il sanguinoso attacco dei Guaharibo (Yanoáma), 1920 Nel corso dell’ultima spedizione modernamente equipaggiata (utilizzo dell’aereo e dell’aerofotografia, disponibilità di una radio rice-trasmittente) viene girato il primo documentario sull’Amazzonia, 1924-1925 19. HIRAM BINGHAM, 1875-1956 (L’incredibile scoperta sulle Ande peruviane, 1911 Biografia Una prima spedizione sulle tracce di Bolivar (Venezuela, Colombia) è seguita da quella della strada spagnola, tra Argentina e Perù, 1906-1908 La Yale University Peruvian Expedition e la scoperta di Machu Picchu, che ritiene essere Vilcabamba, 1911 20. VICTOR OPPENHEIM, 1906-2005 (Biografia In Sud America Argentina, dal 1930 Brasile e Perù, 1935-36 Cinquanta spedizioni tra Ecuador (9 spedizioni), Colombia (23), Bolivia (8), Perù (10), 1937-1949 Stati Uniti, e non solo… APPENDICE BIBLIOGRAFIA

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ALEXANDER HAMILTON RICE JR., 1875-1956 Una biografia “molto” al di sopra delle righe 

 Nella storia delle esplorazioni è il primo, e tra i più importanti, dei moderni esploratori scientifici del Sud America. 

 Chirurgo, Ufficiale di Marina, Geografo, Alexander Hamilton Rice Jr. è uomo che non ha certo problemi di finanziamenti per le sue esplorazioni. 

 Nasce nel 1875 in una delle più importanti e benestanti famiglie di Boston: il nonno è stato per tre volte sindaco della città, poi Governatore del Massachusetts, inoltre discende da un pioniere del Mayflower. 

 Hamilton Rice si laurea ad Harvard nel 1898, specializzandosi in Chirurgia nell’Harvard Medical School, nel 1902. 

Tra un corso e l’altro (1897-1900) effettua numerosi viaggi e spedizioni nell’Artico, in Europa, a Costantinopoli, in Egitto.

(...) Nel 1915 sposa la superstite del Titanic Eleanor Elkins (1861-1937). 

 Straricca già di suo, dopo aver ereditato le ricchezze del marito, scomparso assieme ad un figlio nella tragedia, svolge un’intensa attività filantropica.

(...)  La sua prima spedizione amazzonica ha inizio nell’estate del 1901, quando si mette sulle tracce di Orellana, dall’Ecuador, fino alle foreste fluviali dell’Amazzonia. 

 Raggiunta Quito con pony e muli, “un soggiorno di diverse settimane a Quito. 

Trattato con molta gentilezza e considerazione dal presidente Alfaro e altri funzionari governativi, così come i funzionari stranieri di rango consolare e ministeriale. 

Un duro e aspro viaggio a piedi compiuto sopra le Cordigliere orientali, fino alle sorgenti del Rio Napo, dove inizia la discesa verso il Ro delle Amazzoni, per una distanza di 965 chilometri o più" (...).

Il sanguinoso attacco dei Guaharibo (Yanoáma), 1920

   "Nel gennaio del 1920 Hamilton Rice è accampato, con la sua numerosa e bene armata spedizione, nei pressi delle rapide Guaharibo (Venezuela), tra Venezuela e Brasile, sul lato occidentale della Sierra Parima, al confine con il territorio degli indios Guaharibo (“le bianche scimmie urlatrici”). 

A piedi ha raggiunto faticosamente la zona, dopo aver lasciato l’Eleanor II, la sua imbarcazione di oltre 13 metri. 

E i Guaharibo costituiscono un gruppo Yanoáma, definito dall’antropologo Chagnon, che decenni dopo vi condurrà una ricerca, il “Popolo Feroce”, per la loro determinata resistenza agli stranieri. 

Oltre tutto discendono dai guerrieri che, meno di due secoli prima (1763), avevano selvaggiamente combattuto contro gli spagnoli...

   Subito si avvicina una banda di indios, dalle intenzioni non certo pacifiche. 

Provvisti, come sono, di lunghi archi, frecce e mazze. 

Si cerca perciò di parlamentare in spagnolo, ma anche in Tupí-Guaraní e Makiritari

Facendo il gesto di donare coltelli, ami e specchi. Atteggiamento che viene però frainteso e scambiato come segno di debolezza.

 Imbracciati archi e frecce, quattro indios sono pronti a colpire. Ritenendosi sotto attacco, gli esploratori, dotati di fucile, carabina e revolver, dapprima sparano in aria. 

Poi ad altezza d’uomo, dopo che una freccia al curaro, lunga 2 m, si infilza accanto ad Hamilton Rice

Così vengono uccisi due indios e l’assalto è respinto, ma la spedizione dovrà essere interrotta. Hamilton Rice più tardi scriverà: “non c'erano alternative, loro erano gli aggressori, sdegnando ogni tentativo di parlamentare o di tregua, ci hanno costretto alla difesa, cosa che risultò disastrosa per loro e una profonda delusione per me

Utilizzo dell'aereo, dell’aerofotografia, di una radio rice-trasmittente; realizzazione del primo documentario sull’Amazzonia  

(..) Nel corso dell’ultima spedizione modernamente equipaggiata (utilizzo dell’aereo e dell’aerofotografia, disponibilità di una radio rice-trasmittente) viene girato il primo documentario sull’Amazzonia, 1924- 1925 

 Nel 1924-25 l’ultima spedizione: è la più imponente e meglio organizzata di tutte. 

A Manaus Hamilton Rice dispone di un Curtiss C-6 Seagull da tre posti, di cui uno per l’ingombrante macchina fotografica Fairchild per le riprese aeree. 

Oltre a due esperti piloti, che voleranno per ben 19.312 chilometri (...) Oltre ad un centinaio di portatori e pagaiatori indios, la spedizione include il medico Schattuck, lo specialista di malattie tropicali Strong, un cartografo e il regista portoghese-brasiliano Silvino Santos, che girerà il primo film nella storia dell’Amazzonia: No Rastro do EI-Dorado (Alla ricerca dell’Eldorado). 

Infine l’etnologo tedesco Theodor Koch-Grünberg, che purtroppo morirà improvvisamente di malaria a Vista Alegre, sul Rio Branco.

 D’altronde zanzariere e quotidiane dosi di chinino non impediranno ad alcuni membri della missione di contrarre perfino la febbre gialla…

.Da: ALLA SCOPERTA DEL MONDOARCHEOLOGI, ESPLORATORI, GRANDI VIAGGIATORI, GEOLOGI, NATURALISTI, PALETNOLOGI.  VOL. 4: AMERICA 

E-Book, versione cartacea in bianco e nero di grandi dimensioni (16,99 x 1,17 x 24,41), 253 pp, 243 note,  Bibliografia, 197 immagini (14 sono dell'A.), Appendice ("Narrazione Storica di una Grande, Nascosta Città Antichissima, Senza Abitanti. Che Venne Scoperta nel 1753", conservata con il n.512 nella Biblioteca Nazionale di Rio de Janeiro)






205. Louise Arner Boyd, la "donna di ghiaccio". Nel 1955 l'esploratrice statunitense sorvolava il Polo Nord, ma aveva già effettuato ben sette spedizioni nell’Artico. DA: ALLA SCOPERTA DEL MONDO. VOL. 3: ARTICO – ANTARTICO

Louise Boyd nel porto di Tromsø, 28 giugno 1928
(foto Anders Beer Wilse)

Cosa c'è nel libro:

INTRODUZIONE; ARTICO: 1. JOHN RAE, 1813-1893 (Premessa: la scomparsa della spedizione Franklin alla ricerca del leggendario Passaggio a Nord-Ovest, 1847; Il “personaggio”: un orcadiano al servizio della Compagnia della Baia di Hudson); 2. SALOMON AUGUST ANDRÉE, 1854-1897 (La visita allo Scott Polar Research Institute di Cambridge; La misteriosa scomparsa di un pallone aerostatico diretto al Polo Nord, 1897; Il mistero svelato trentatré anni dopo, nel 1930; I personaggi della tragedia polare, direttamente o indirettamente coinvolti; Biografia; La partenza dell’Aquila: il breve volo e, poi, lo schianto sulla banchisa polare, 1897; La marcia dei tre esploratori sui ghiacci della banchisa; Il ritrovamento della spedizione, 1930) 3. PEARY, 1856-1920 (3.1 La “corsa al Polo”; 3.2 Un ritratto di Peary; 3.3 Polemiche, verifiche e una conferma; 3.4 Biografia; 3.4.1 Le Spedizioni, dal 1884-85 al 1898-1902: Nicaragua, Groenlandia, Ellesmere (Canada); 3.4.2 La nave Roosevelt; 3.4.3 Le Spedizioni, 1905-06: Ellesmere e verso il Polo Nord: 87° 6’ Lat N. La Roosevelt si spinge fino agli 82°20’ Lat N; 3.4.4 Le Spedizioni, 1908-09: la “Conquista del Polo”; 3.4.5 Epilogo: tra trionfo e amarezza) 4. WILLIAM MARTIN CONWAY, 1856-1937 (L’arrivo nelle Svalbard, 1896; Biografia, la fase artistica; La fotografia come documentazione delle sue spedizioni; Biografia, la fase alpinistica: Alpi, Karakorum, Himalaya, Ande, Terra del Fuoco) 5. ALFRED WEGENER, 1880-1930 (Lo tsunami del 2004, la teoria della deriva dei continenti e Wegener; Biografia; Due spedizioni in Groenlandia: 1906-08 e 1912-13; La terza (e ultima) spedizione in Groenlandia per installare, al centro della calotta glaciale (ilandsis), la base scientifica Eismitte, 1930; Il progetto; Le negatività presenti nel progetto: difficili condizioni climatiche, l’assenza di una solida leadership…; Un rientro fatale per Wegener) 6. LINCOLN ELLSWORTH, 1880-1951 (Biografia; Con Amundsen in aereo, 1925; A bordo del dirigibile Norge sorvola il Polo Nord, 1926; A bordo del dirigibile Graf Zeppelin sorvola la Terra di Francesco Giuseppe, 1931; La prima traversata aerea del Polo Sud, 1935-36) 7. LOUISE ARNER BOYD, 1887-1972 (Dall’High Society… all’Artico; Svalbard, Terra di Francesco Giuseppe, 1926; Nell’Atlantico del Nord, 1928: dalla Terra di Francesco Giuseppe alla Groenlandia, alla ricerca di Amundsen; Di nuovo nella Terra di Francesco Giuseppe, tra i Lapponi (Sami) della Scandinavia e nella Groenlandia orientale, 1930-1938; La missione strategico-militare nella Groenlandia nord-occidentale, 1941; Il volo sopra il Polo Nord, 1955) ANTARTICO: 8. VIVIAN FUCHS, 1908-1999 (Biografia; La spedizione nella Groenlandia orientale, 1929; Kenya, Uganda-Zaire, Tanzania, 1930-31; Lago Turkana, Kenya, 1934: la misteriosa scomparsa di due scienziati; Tanzania, 1937-38; Nelle Isole Falkland, 1947-1950; La Grande Traversata Antartica, 1957-58: la Commonwealth Trans-Antarctic Expedition; L’organizzazione della spedizione; La realizzazione delle basi Shackleton, South Ice, Scott e di depositi sull’altopiano polare, 1955-57; Inizia l’attraversamento dell’Antartico di Fuchs: 24 novembre 1957; Al Polo Sud: 19 gennaio 1958) BIBLIOGRAFIA

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Dall’High Society… all’Artico: Louise Anne Boyd
 
 Louise Anne Boyd nasce in una famiglia molto facoltosa a San Rafael, nei pressi di San Francisco (California), nel 1887. 

Il padre è proprietario di un’importante compagnia finanziaria, la Boyd Investment Company (...)

 Alla sua morte (1920) Louise eredita, perciò, un cospicuo patrimonio: ben tre milioni di dollari! 

Comincia, così, a viaggiare intensamente in Europa. 

 Svalbard, Terra di Francesco Giuseppe, 1926 
 L’iniziale attenzione verso l’Artico è del 1926. Anche se è superficiale e riguarda habitat e fauna.
 
Affidatasi ad un esperto polarista, Francis de Guisbert, noleggia la norvegese Hobby, “nave fochiera” (sealer) già utilizzata da Amundsen come nave-rifornimento, al tempo del sorvolo del Norge sopra il Polo. 

Con un gruppo di amici, tra cui i conti spagnoli Rivadavia, fa una crociera estiva alle isole Svalbard.
 
Mangiando caviale. 

 Cacciando foche e orsi bianchi (suoi sono 11 dei 29 esemplari abbattuti…).

 Girando films. 

La nave si spingerà fin nella remota Terra di Francesco Giuseppe. 

Sarà così la prima donna a sbarcare nelle isole di questo arcipelago artico, da poco divenuto ufficialmente territorio sovietico, grazie alla politica della sector line.

  (...) "Louise Anne Boyd è stata un’esploratrice artica, ma anche una influente esponente dell’Alta Società. 

Riuscendo agevolmente a passare, con grazia e savoir faire, da un ruolo all’altro… 

D’altronde afferma con sincerità che: “come la maggior parte delle donne, amo le cose piacevoli. 

Anche se durante una spedizione indosso calzoni e stivali, a volte senza neppure toglierli mentre dormo (…) 

Ma, prima di salire su in coperta, mi inciprio il naso. Non importa quanto agitato sia il mare”. 

Fatto che la “dice lunga” su questo avventuroso personaggio che, a 68 anni compiuti, volerà - prima donna nella storia a farlo - sopra il Polo Nord!

   Eppure [come abbiamo visto]  non è questo certamente il suo primo exploit, né il più importante di tutti. 

Altri, certamente più arditi, gli itinerari esplorativi. 

Tutti rigorosamente concernenti l’Artico, tanto da essere soprannominata: “ice woman”, la “donna di ghiaccio”!

(...) Scrive ancora Louise: "La vita di bordo è sempre abbastanza spartana, 

Non c’è acqua corrente, doccia, o bagno. 

Si indossano solo cappotti pesanti e alti stivali, per proteggersi dalle onde del mare. 

Non ci sono frigoriferi e il cibo è tutto in scatola. 

In abbondanza, poiché se ne porta molto di più del necessario, in caso la nave si incagli o venga bloccata dai ghiacci della banchisa, che normalmente vanno frantumati a colpi di dinamite. 

Appena si sbarca, gli studiosi danno inizio in maniera febbrile alle loro attività. 

In poche settimane, prima del richiudersi della banchisa, si devono far foto e raccogliere campioni botanici et alia".

  Ogni giorno compie ricognizioni a largo raggio con i suoi scienziati. 

Mentre esamina di sera, alla fioca luce delle lampade ad olio, quanto collezionato. 

Sviluppando e catalogando fotografie. 

Intelaiando campioni. 

Anche se sostiene come: “il reale lavoro di una spedizione comincia al ritorno. 

Trascorrerò l’inverno e la prossima estate ad analizzare le nostre scoperte. 

Si rimane esploratori anche quando si è nella propria casa…”

Da: ALLA SCOPERTA DEL MONDO. Esploratori, Geologi. VOL. 3: ARTICO – ANTARTICO 

E-Book e versione cartacea in bianco e nero di grandi dimensioni (16,99 x 1,17 x 24,41), 133 pp., 84 note, Bibliografia, 116 immagini (8 sono dell'A.) 





domenica 25 agosto 2024

204. Tim Severin, tra Europa, America e Asia, sulla scia di avventurose navigazioni antiche, medievali e ottocentesche. Il “viaggio nelle Isole delle Spezie”, con The Malay Archipelago come Portolano e Baedeker: Indonesia (1996). Da: MASTERS & COMMANDERS VERSO L’IGNOTO. NAVIGAZIONI STRAORDINARIE AI CONFINI DELLA TERRA. PARTE III: XX SECOLO

 

L’itinerario seguito da Severin tra Indonesia e Nuova Guinea Occidentale (Perry-Castañeda Library Map Collection, The University of Texas at Austin)

Premessa

Per molti anni (dal 1995 al 2012) ho collaborato alla storica Rivista Marittima, pubblicando anche un supplemento sull’isola di Creta, oltre che al Notiziario della Marina. Inoltre sono stato onorato più volte dei Patrocini che lo Stato Maggiore della Marina Militare mi ha concesso per le ricerche condotte in Atlantico (tra il 1982 e il 1998), nell’ambito del mio Programma sulle Comunità Marittime dell’Atlantico del Nord.

Cosa c'è nel libro:

Introduzione; 1. Otto Nordenskjöld, 1869-1928 (Al Polo Sud) 

2. Roald Amundsen, 1872-1928 (Alla Conquista del mitico Passaggio a Nord-Ovest, 1903-1906; La Gjøa salpa da Cristiania (Oslo); Alla conquista del Polo Sud; Nel Passaggio a Nord-Est per lasciarsi trascinare verso il Polo Nord dalla deriva dei ghiacci (1918-1926); Si vara la Maud (1917); A Cambridge Bay, nell'Artico canadese, viene scoperto nel 1996 il relitto della Maud di Amundsen-Sverdrup; Al Polo Nord per via aerea (1926) 

3. Luigi Amedeo di Savoia, Duca degli Abruzzi, 1873-1933 (25 aprile 1900: la spedizione della Stella Polare raggiunge la latitudine più a nord del mondo: 86° 34' ; La Stella Polare salpa da Cristiania (Oslo); Un’altra circumnavigazione è seguita dalla scalata (riuscita) del Ruwenzori e da quella (fallita) del K2; In Somalia) 

4. Jean-Baptiste Charcot, 1867-1936 (Al Polo Sud (1903-1905, 1908-1910); In Nord Atlantico (1920-1924) e nell’Artico (1925-1936)

5. Gunnar Isachsen, 1868-1939 (Iniziano le annuali spedizioni governative norvegesi alle Svalbard (1909); Con la Norvegia al Polo Sud (1930-1931) 

6. Donald Baxter MacMillan, 1874-1970 (Un grande divulgatore scientifico; Le prime spedizioni artiche (1908-1917); Le spedizioni polari con la Bowdoin (1921-1954) 

7. Thor Heyerdahl, 1914-2003 (La zattera del Kon-Tiki (1947) 

8. Tim Severin, 1940 (Il “viaggio di San Brandano”: Ebridi Interne ed Esterne (Scozia), Fær Øer, Islanda, Terranova (1976-1977); Il “viaggio di Sindbad il marinaio”: India, Sri Lanka, Cina (1980-1981); Il “viaggio di Giasone e degli Argonauti”: Mar Nero (1984); Il “viaggio di Ulisse”: Mediterraneo (1985); Il “viaggio cinese verso le Americhe”: Hong Kong, Taiwan, Giappone, Oceano Pacifico (1993); In Vietnam si costruisce la zattera di bambù; La Hsu Fu salpa da Hong Kong; Il “viaggio nelle Isole delle Spezie”, con The Malay Archipelago come Portolano e Baedeker: Indonesia (1996); La spedizione di Wallace: Malesia, Indonesia, Nuova Guinea (1854-1862); “Alla ricerca di Wallace” in Indonesia, a bordo del prahu “Wallace” 

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Il “viaggio nelle Isole delle Spezie” , con The Malay Archipelago come Portolano e Baedeker: Indonesia (1996)

   "Il prossimo viaggio per mare di Severin è completamente diverso da tutti quelli che l’hanno preceduto. Poiché non va a verificare ipotesi. Non deve riscontrare la veridicità, o meno, di viaggi leggendari o storici, di miti e storie. Non deve, soprattutto, costruire repliche di antiche imbarcazioni. A lui basterà utilizzarne una tradizionale indigena, appositamente fabbricata per lui.

   E ancora: non deve compulsare una miriade di libri. Né avventurarsi in polverosi archivi di mezzo mondo. Questa volta gli basterà leggere attentamente un solo volume, che per Severin rappresenta una guida del tutto particolare e straordinaria. L’ha pubblicato nel XIX secolo un famoso connazionale, anche se non celebre come avrebbe meritato... Poiché il naturalista Alfred Russell Wallace, coevo di Darwin, pressoché contemporaneamente a lui aveva ipotizzato la teoria dell’Evoluzione della Specie!

(...) “Alla ricerca di Wallace” in Indonesia, a bordo del prahu “Wallace”

   "È così che, nel marzo del 1996, Severin con un equipaggio di cinque membri effettua un viaggio di tre mesi nelle Isole delle Spezie, a bordo di un natante tradizionale, che naturalmente ha chiamato Wallace. L’imbarcazione è stata costruita per l’inglese all’inizio dell’anno da artigiani locali della piccola isola di Warbal, nell’arcipelago delle isole Kai, a sud-est delle Molucche (per eccellenza le “Isole delle Spezie”), nell’Indonesia orientale. L’imbarcazione è un prahu kalulis, lungo 14,6 m, ha due alberi e non ha coperta. Un’imbarcazione che doveva verosimilmente assomigliare a quelle sulle quali più volte si era imbarcato il naturalista nell’ottocento.

   Grazie alle vele, l’imbarcazione è veloce, anche se non è facile da manovrare. Specialmente quando non sono buone le condizioni meteomarine, anche perché non è dotata di chiglia. Per cui tradizionalmente viene utilizzata solo per brevi tragitti e in acque tranquille. Ad un equipaggiamento di bordo ridotto all’essenziale, Severin aggiunge un computer laptop e un trasmettitore satellitare, con il quale può regolarmente comunicare via Internet.

   La Wallace navigherà per 1.200 miglia attraverso i Mari di Banda, Ceram e delle Molucche. Salpando dalle isole Kai, ad est, per spingersi ancora più verso oriente (isole Aru), per poi tornare indietro. Portandosi verso nord-ovest (isola di Ceram), nord-est (Waigeo), sud-ovest (Halmahera), ancora a nord-ovest (Sulawesi). Fermandosi negli stessi luoghi dove il naturalista aveva fatto scalo lungo il suo lunghissimo e assai intricato itinerario. E The Malay Archipelago sarà la sua preziosa guida e il suo modernissimo GPS.

Orangutan attaccato dai Dayak di Sarawak
(da The Malay Archipelago, 1869)
  Il viaggio del britannico in Indonesia, alla ricerca delle “orme” di Wallace lasciate ca. un secolo e mezzo prima, è un sapiente blend di avventure esotiche e di scoperte scientifiche. Poiché raggiungerà coste remote, dove ancora vivono creature rare e insolite, spesso in via di rapida scomparsa. Come, ad esempio, gli uccelli del paradiso, sovente contrabbandati, le volpi volanti, le farfalle dalle ali di uccello, le tartarughe di mare. Flora e fauna che Wallace aveva osservato e che oggi sono quasi sempre in pericolo. Oltre tutto numerosi tra i luoghi descritti da Wallace da allora hanno subito un severo degrado ambientale.

Donne dell’isola di Ceram, 1929 (Tropenmuseum - Amsterdam -, part of the National Museum of World CulturesCC some rights reserved)

  Le conclusioni a cui Severin giunge al termine del viaggio sono un misto di speranza e di sconforto. Per quanto riguarda la prima, gli ecosistemi di molte aree visitate da Wallace sono ancora relativamente “in equilibrio”. Anche perché gli isolani cercano di non distruggere fauna e flora più del necessario. Per quanto riguarda il secondo, esso è dovuto principalmente alla deforestazione imperante, causata dalle società commerciali, che distrugge le antiche foreste pluviali. Ma anche al contrabbando illegale di specie di animali protette. Oltre all’acculturazione omologatrice proveniente dall’esterno che, una volta trasformatasi in deculturazione, provoca la disintegrazione dei tradizionali sistemi politici delle popolazioni isolane".

Da: MASTERS & COMMANDERS VERSO L’IGNOTO.  NAVIGAZIONI STRAORDINARIE AI CONFINI DELLA TERRA. PARTE III: XX SECOLO

E-Book, versione cartacea colori e in bianco e nero, I e II ediz., 113 pp, 41 note, 104 immagini, di cui 37 a colori (8 sono dell'A.)



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